Tour QUI DA NOI

Il Piemonte è ricco di un patrimonio storico, artistico e architettonico che spazia dalle testimonianze archeologiche romane all’architettura industriale e permette di percorrere paesaggi di dolci colline e, a poca distanza, attraversare grandi e piccoli centri alla scoperta delle più antiche tradizioni; ma il Piemonte che voglio farvi scoprire è quello raccontato attraverso le eccellenze del gusto e i numerosi itinerari enogastronomici che lo caratterizzano, dal vino al formaggio, dal cioccolato all’ortofrutta. Voglio portarvi con me, nella mia regione, in un viaggio sensoriale alla scoperta delle migliori eccellenze agroalimentari piemontesi direttamente sul luogo di produzione: il modo più diretto e concreto per conoscere realmente i prodotti che troviamo poi sulle nostre tavole. Vi farò scoprire i prodotti direttamente dai protagonisti, uomini e donne che, con abnegazione, amore, passione, duro lavoro hanno fatto del loro territorio e della genuinità dei loro prodotti la propria filosofia di vita.
Inizieremo questo viaggio visitando alcune delle Cooperative di Torino e provincia per poi proseguire nel Cuneese, meglio conosciuto come la “Provincia Granda” per la vasta estensione del suo territorio e ricchissimo di bellezze paesaggistiche e storiche, alla scoperta delle terre del Barolo.
Proseguiremo nel Piemonte occitano, e più precisamente in Valle Grana, una piccola vallata che racchiude un prodotto straordinario, un grande formaggio come il Castelmagno, eccellenza della produzione casearia piemontese.
Terza tappa sarà il Saluzzese: adagiato ai piedi delle valli del Po, Bronda e Varaita, tra frutteti e affascinanti borghi medioevali. Protette dalla rassicurante catena del Monviso, queste terre regalano prodotti straordinari come la Susina Santa Clara del Saluzzese e la pregiata Gallina Bianca di Saluzzo.
Tutti i produttori che vi presenterò, sono soci di cooperative, che fanno parte della FEDAGRI Piemonte e della FINAGRO. Fanno capo a due differenti associazioni di categoria: Fedagri è legata a Confcooperative, mentre Finagro a Legacoop.
Confoooperative Fedagri Piemonte rappresenta circa 250 cooperative con più di 21.000 aziende agricole socie e oltre 750 milioni di euro di fatturato . 
La Società Agricola Finagro è un consorzio di cooperative agricole, agro – alimentari e forestali del Piemonte costituito nel mese di febbraio del 1983 dalle maggiori aziende di tutti i comparti produttivi – e aderenti alla Legacoop Agroalimentare Nord Italia.
L’Associazione Distrettuale di Legacoop Agroalimentare Nord Italia costituita nell’anno 2010, di cui Finagro ne è socia, ha come obiettivo quello di rappresentare gli interessi delle cooperative agricole ed alimentari delle regioni Emilia-Romagna, Piemonte, Lombardia e Friuli Venezia Giulia.
 Il distretto si presenta con un numero di oltre 350 cooperative, più di 83.000 soci e un fatturato di poco superiore ai 5 miliardi di euro sviluppato con attività presenti in quasi tutti i settori dell’agroalimentare.
Queste due realtà hanno avviato una collaborazione finalizzata alla realizzazione di un progetto di promozione dei prodotti di qualità, che si concluderà a dicembre 2014. Le attività previste coinvolgono, quando possibile, cooperative che appartengono all'una o all'altra associazione, in una logica funzionale alle varie azioni.
Qui da Noi è un progetto di Fedagri, nato per mettere in rete i produttori cooperativi di eccellenza aderenti a Confcooperative su tutto il territorio nazionale.


Silvana Riccabone (presidente Consorzio Finagro)
Rossana Turina (responsabile del progetto Qui da noi di Fedagri-Confcooperative)

Questo meraviglioso viaggio sensoriale è stato possibile grazie a”Qui da Noi”, che mi ha coinvolta nel progetto insieme con altri cinque foodblogger, quattro donne e un uomo. A tutti voi i miei più calorosi ringraziamenti, in particolar modo a Sara, Michelle e Irene che ci hanno guidato, assistito e coccolato.
Questo progetto nasce dall’esigenza, condivisa con le realtà aderenti a Fedagri, di mettere in rete i punti vendita e gli spacci delle cooperative agricole esistenti su tutto il territorio nazionale, riunendole sotto un unico marchio: “QUI DA NOI – Cooperative Agricole”. Un segno distintivo attraverso il quale si vuole comunicare ai consumatori la consapevolezza che acquistare un prodotto cooperativo significa condividere principi quali la solidarietà e la responsabilità, valori propri di una cooperativa che opera valorizzando persone, ambiente e tradizioni agricole.
 “QUI DA NOI” è quindi sinonimo di qualità e di genuinità: presso i punti vendita delle cooperative agricole, infatti, i consumatori possono scegliere tra una vasta gamma di prodotti tipici e genuini, tracciabili e di qualità, che vanno dalla pasta ai vini, dagli oli ai salumi, dai formaggi alla frutta e verdura di stagione, dai prodotti ortofrutticoli in scatola ai dessert e tanto altro ancora, tutto rigorosamente prodotto da oltre 500.000 soci cooperatori.
Oltre 2.000 le cooperative aderenti al progetto su territorio nazionale, riunite sul sito www.quidanoi.coop all’interno del quale è possibile visualizzare i produttori suddivisi per regione, scoprendone le bontà ed eccellenze a disposizione dei consumatori.

Dopo queste doverose spiegazioni, possiamo iniziare il nostro cammino.




Venerdì 24 ottobre 2014
Prima tappa a Torino: L’agricoltura e il sociale.

Fattoria Sociale Cascina La Luna coop Frassati
Strada della Pellerina 22/7
10146 Torino
http://www.coopfrassati.eu/la-fattoria-sociale/
twitter: @FrassatiCoop

La realtà che non ti aspetti nella periferia di una città: un grande orto cittadino abbastanza lontano dal centro abitato per evitare la contaminazione dell’inquinamento, ma non troppo distante dalle esigenze di comodità di clienti.
Questo progetto nasce nel 2008 dalla volontà di innestare sull’attività prettamente agreste, già presente sui terreni adiacenti al Centro Diurno per disabili “Cascina La Luna”, un progetto con carattere socio-terapeutico.
Due sono le filosofie che animano il progetto: da un lato quella agricola incentrata su una produzione integrata, rispettosa dell’ecosistema e prevalentemente stagionale; dall’altro, quella sociale riguardante l’interazione dei disabili psichici con la natura e l’ambiente. I criteri che ispirano i metodi di coltivazione della Fattoria Sociale sono il rispetto dell’ambiente e la stagionalità, nessuna sostanza chimica viene utilizzata e il risultato è un prodotto sano e di buona qualità.
L’obiettivo è di ricercare la massima integrazione dei ragazzi ospiti del Centro Diurno con le diverse realtà del territorio, ma anche la sostenibilità economica del progetto attraverso la vendita dei prodotti.
Diverse sono le aree interessate dall’educazione all’ambiente e molteplici sono le tipologie di cittadini che vengono coinvolte:
Stage o tirocini per allievi d’istituti tecnici o studenti di corsi professionali
Lavoro protetto rivolto alle fasce deboli
Percorsi didattici rivolti a tute le scuole, dall’asilo alle superiori.
Progetti per e con il territorio che diventano strumenti di collegamento fra le realtà del disagio sociale e il resto del mondo, in una cornice nella quale si valorizzano le ricchezze che ognuno sa portare.
L’unione di tutti questi fattori, l’impegno costante di tutte le persone coinvolte hanno prodotto tutto questo:




L'agronoma della Cooperativa ci illustra le coltivazioni
Serra con erbe aromatiche e peperoni
Serra delle melanzane
Coltivazione delle fragole 






Seconda tappa: Il cioccolato.

Cooperativa SPES

FABBRICA E BOTTEGA GOLOSA
Via Saorgio 139/B – 10147 Torino – tel. 0112162293

PASTICCERIA E CAFFETTERIA
Via Vibò 33 – 10147 Torino – tel.  011263660
www.spes-cioccolato.org



Cioccolato d’eccellenza che rimanda all’alta artigianalità piemontese.

“Nove persone su dieci amano il cioccolato, la decima mente sempre” John Q. Tullius

Sita nel cuore di Borgo Vittoria a Torino, la cooperativa SPES è uno storico marchio del cioccolato in Torino, già dal 1970: materie prime di eccellenza, alta artigianalità italiana e scrupolosa attenzione allo stile delle confezioni sono i punti fondamentali della loro offerta e li rendono unici sul mercato per qualità ed innovazione.
Il Gruppo Spes è nato a Torino grazie alla visione e alla collaborazione stabilitasi tra la Congregazione di San Giuseppe dei Padri Giuseppini di San Leonardo Murialdo, uno dei primi santi sociali torinesi, e la Cooperativa Le Soleil di Verrès in Valle d’Aosta.
Il Gruppo Spes è una cooperativa sociale, la cui missione e le cui attività si concentrano su giovani e lavoro. Tramite percorsi di formazione, didattici ed esperienze lavorative, il Gruppo Spes promuove e sostiene percorsi di accompagnamento e di autonomia dei giovani nel mondo del lavoro.
La Fabbrica del Cioccolato è il cuore di produzione del Gruppo: tramite la produzione di cioccolato artigianale di primissima qualità, con scrupolosa attenzione alla scelta delle migliori materie prime e grazie alla competenza di esperti maître chocolatier la Fabbrica, così come i due punti vendita torinesi, offre possibilità d’inserimento lavorativo a giovani,
con particolare attenzione a chi vive situazioni di difficoltà, e auto-finanzia progetti socio-educativi, di sostenibilità e d’imprenditorialità a favore dei giovani.
La produzione è volta ad offrire prodotti sempre freschi, lavorati con le nocciole del Piemonte, i cacao Superiori, l’estratto naturale di vaniglia. Queste scelte offrono massima garanzia ai consumatori ed un sapore unico ai prodotti. In tutte le creazioni e confezioni ci sono sempre impegno, passione e attenzione artigiana. Ci offrono i loro prodotti: gianduiotti, praline, nocciolato, cremini, delizie, creme da spalmare.  E, mentre gustiamo queste prelibatezze e il loro gusto ci inonda il palato di piacere, scopriamo come i valori più autentici sono garanzia di eccellenza, sostenibilità e piacere.



Illustrazione del progetto da parte del responsabile sig. Peyrano




Il primo Street Chocolate!

I lucernotti, i cioccolatini preferiti dall'Arma dei Carabinieri 
Terza tappa: L’Agriturismo CASCINA DUC

Agriturismo Cascina Duc
Strada del Portone 197
10095 Grugliasco (TO)
Tel 011/3149929


Un angolo di terra dove passato e presente si fondono, per donare un pezzo di futuro alle prossime generazioni.
Questa meravigliosa cascina risalente al 1790 è situata ai confini tra Torino e Grugliasco, in una delle poche aree verdi ancora esistenti ai confini della città, ma facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici e dall’autostrada, Cascina Duc rappresenta un esempio, tra i pochi ancora “integri” nei dintorni del torinese, di cascina funzionante su attività agricole.
Oltre venti ettari di terreno, coltivati a foraggio, cereali e lavanda, cingono sui quattro lati la palazzina in cui trovano la loro naturale dimora, l’agriturismo con oltre 100 posti a sedere, ed i punti vendita delle produzioni locali.
Visitiamo le stalle, che si affacciano sull’aia centrale, in cui troviamo oltre un centinaio di bovini, allevati con metodi e alimenti naturali e lasciati liberi di pascolare quotidianamente nei dintorni della cascina e la cui carne trovate in vendita presso l’agrimacelleria all’interno della cascina.


La frutta raccolta dagli alberi che da sempre abitano la struttura e quanto stagionalmente prodotto nella porzione di terra coltivata ad orto, rappresentano la naturale materia prima dei piatti cucinati in agriturismo e delle produzioni (confetture, pasta ripiena, conserve, ecc) in vendita presso il Punto Pastificio-Gastronomia insieme al miele prodotto dalle loro api. La coltivazione della lavanda è un altro dei cardini di quest’agriturismo, i filari di questa profumatissima pianta, accolgono i visitatori essendo posti sul lato destro della strada di accesso alla cascina. La lavanda viene lavorata, e nel Punto Lavanda, presenta una ricca e certificata offerta di prodotti e non solo di cosmesi. Deliziosi i grissini alla lavanda, i dolci, e veramente eccezionale la pasta integrale cui è aggiunta un po’ di lavanda e del rosmarino, che viene servita semplicemente con del burro fuso.

Presso l’agriturismo è possibile partecipare anche a serate a tema e si ha anche la possibilità di soggiornare in Bed & Brekfast.
Ed infine, dopo aver visitato tutto l’agriturismo, abbiamo gustato tutti i prodotti in una meravigliosa cena perché a cascina DUC  “fatto in casa” non è soltanto un modo di dire!

La nostra tavolata
risotto alle rape
Bonet
Tagliata di carne in insalata (deliziosa!)


Insalatina di radicchio, cavoli, formaggio e nocciole
E abbiamo concluso questa prima, splendida, giornata nelle Cooperative di Torino e provincia,  ospitati  per la notte presso l’Agriturismo Turina .


Agriturismo Turina
Strada Tagliarea 16
10060 Bricherasio (TO)
Italy
EMAIL: relax@agriturismoturina.it
TEL./FAX: +39 012159257
MOBILE: +39 3355915661



L’agriturismo Turina si trova sulla collina di Bricherasio, immerso in un paesaggio bucolico tra orti e frutteti, incorniciato dalle Alpi e con uno splendido panorama. Alberi, animali, frutti, persone, cose, sono compagni di viaggio e offrono i loro colori, le loro voci, i loro profumi perché l’ospite amico conservi a lungo il gusto dell’incontro. E’ collocato in una posizione strategica, a pochi chilometri da Torino, dalla Reggia di Venaria,  dalle cittadine di Pinerolo, Saluzzo, Racconigi ed è a ridosso delle Langhe, patrimonio dell’Unesco.
Da un vecchio fienile ristrutturato, sono stati ricavati nove appartamenti, strutturati in maniera da rendere il soggiorno confortevole, indipendente, rilassante che consentono di viaggiare in un tempo e in uno spazio in cui la terra, la luce, l’acqua, l’aria, segnano il ritmo della vita, della natura, delle stagioni.



E’ un punto di partenza ideale per chi ama la mountain bike con percorsi segnalati e possibilità di accompagnatori così come per chi pratica il fit-walking. Per i più temerari è possibile richiedere lezioni di kayak, canoa, rafting facendo riferimento al centro Free Flow di  Francesco Salvato (campione del mondo in questa disciplina). Per chi, invece, ama camminare per conoscere e scoprire le nostre montagne,  può percorre le valli, i sentieri e le vette. Le Alpi Cozie offrono scenari unici: pascoli, fortificazioni, rifugi alpini, boschi e laghi. Il Monviso, il Re di Pietra…
L’Agriturismo Turina è anche azienda agricola e rientra in un importante progetto di accorpamento e bonifica di piccoli appezzamenti collinari, realizzato negli anni da Bruna e Cesare. L’obiettivo è stato raggiunto con l’importante impianto di actinidia o più comunemente KIWI, che vanta circa tremila piante con produzione BIO certificata.




La pianta del kiwi é una specie originaria della Cina. Fu poi il Sig. Hayward (da qui il nome della varietà più conosciuta) a creare un nuovo innesto e ad impiantarla in Nuova Zelanda che col tempo è divenuta il principale produttore mondiale.
Dall’inizio degli anni ’60 si sono registrati i primi significativi investimenti in Italia (in particolare in Piemonte), dove nel 2006 la produzione ha superato quella della Nuova Zelanda.
Ricco di fibre, il frutto del Kiwi dal caratteristico colore verde è mediamente calorico: il contenuto di vitamina C è superiore a quello delle arance, limoni e pompelmi. Ha proprietà diuretiche, dissetanti, rinfrescanti e depurative e favorisce le difese naturali dell’organismo.




Ultime istruzioni prima di partire...

Sabato 25 ottobre 2014
Ore 8: iniziamo la giornata splendidamente, gustando una deliziosa colazione accanto al camino con le torte e le marmellate preparate dalla signora Rossana e dalla sua attivissima e dolcissima mamma.


Ore 8,30 si parte alla scoperta delle cooperative del Cuneese.

Prima tappa: La Val Grana – Castelmagno

Cooperativa  agricola “La Poiana”
Piazza caduti 1
12020 Castelmagno (CN)
Punto vendita
Via V. Provinciale 1
12027 Pradleves (CN)



Situata nel Piemonte occitano, la Val Grana è una piccola vallata che si snoda dolcemente tra le Valli Stura e Maira. Il pendio è lieve nel tratto iniziale e accompagna il turista che attraversa paesi e antiche borgate che si affacciano sul torrente Grana. Ampie distese boschive di castagni, faggi e conifere seguono il percorso della strada in un paesaggio che sembra rimasto intatto nei secoli.   A Castelmagno la Valle si apre in tutto il suo fascino alpino: uno spettacolo della natura che nelle giornate estive invita a ritemprarsi dalle fatiche della routine quotidiana. Proprio qui, a 1800 metri di altezza, sorge il Santuario le cui origini pare risalgano a culti delle popolazioni pre-romane: dedicato a San Magno, prode soldato della mitica Legione Tebea, conserva pitture del ‘400-‘500.
Castelmagno non è solo il nome di una località, ma anche del rinomatissimo e prelibato formaggio DOP prodotto negli alpeggi di alta valle.
Ci rechiamo a Pradleves,  dove la Cooperativa “La Poiana” ha la sede operativa e di vendita del Castelmagno e di altri rinomati formaggi D.O.P.


Ci accolgono calorosamente, davanti a “La Poiana”, il sindaco Marino Marco, la presidente del Consorzio Finagro, dott.ssa Silvana Riccabone e il sig. Guido Mattinata


La Cooperativa "La Poiana - Valle Grana" nasce nel 1998 e nello stesso anno il Castelmagno ottiene il prestigioso riconoscimento D.O.C. La Cooperativa ha contribuito a fondare e valorizzare il Consorzio di Tutela del Formaggio Castelmagno. La produzione principale è concentrata sul formaggio Castelmagno di cui la cooperativa è il maggiore produttore. I prodotti vengono lavorati secondo metodi tradizionali, senza l’uso di fermenti e pastorizzazioni, utilizzando fascere di legno e la stagionatura in grotte naturali.
Prodotto con il latte vaccino crudo proveniente da un minimo di due a un massimo di quattro mungiture consecutive, cui può essere aggiunta una piccola quantità di latte ovino o caprino, il Castelmagno D.O.P. si caratterizza per l’inconfondibile pasta friabile, dal colore perlaceo con venature bluastre.
La produzione si estende ad altri D.O.P. quali Raschera, Bra Tenero, formaggi di capra, di pecora, formaggi definiti "di nicchia" e rari d’alpeggio. Obiettivo della Cooperativa la promozione dei prodotti delle Valli Cuneesi, sostenendo ed associando le piccole aziende di montagna, per questo sono disponibili a degustazioni e visite delle aziende ogni fine settimana. 
Claudia, la responsabile della Cooperativa “La Poiana” ci accompagna alla scoperta sensoriale di questi formaggi, dalla preparazione del Castelmagno D.O.P., che avviene interamente a mano, grazie all’abilità del casaro, fino alla stagionatura nelle grotte.

Sotto, in ssequenza, tutte le foto della lavorazione del Castelmagno, a partire dalla cagliata fino all'insrimento del marchio






















 
Non so descrivervi quale effluvi di aromi si sprigiona dalle grotte naturali, dove i formaggi vengono messi a stagionare, con ordine e criterio, lasciati li, a riposare, nel silenzio della valle, mentre il tempo, l’aria, l’umidità naturale  li trasformano in eccellenze.
Infine, la tanto attesa degustazione dei vari formaggi ci attende davanti al negozio della cooperativa: insuperabile per gusto ed aroma.









Entrata di una grotta di stagionatura
Interno grotta. La presidente del Consorzio Finagro Dott.ssa Silvana Riccabono
Interno grotta naturale






Graditissimi assaggini....





Punto vendita 

Poi, via, tutti a Castelmagno, giusto il tempo di assaporare, al ristorante Tre verghe d’oro, i famosi gnocchi al Castelmagno, che dobbiamo ripartire  alla volta delle Langhe. Barolo ci aspetta.


Gnocchi al Castelmagno!

Seconda tappa: Terre da vino Cantine in Barolo

Terre da vino
Via Bergesia 6 –
12060 Barolo (CN) Italia
Tel +039 0173564611
Fax +39  0173564612
e-mail: info@terredavino.it





“La luna, - disse Nuto – bisogna crederci per forza, perfino gli innesti, se non si fanno ai primi giorni della luna, non attaccano.”  Cesare Pavese “La luna e i falò”




Quando si pensa alla provincia di Cuneo  non si può fare a meno di parlare delle Langhe e delle sue colline. Ci accolgono vigneti stupendi, con i tipici caldi colori autunnali, non solo belli da vedere per le loro armoniose geometrie, ma oggi ancor più importanti per un’economia agricola sempre più radicata ed efficace. Facciamo tappa a Barolo. Il comune,che ha dato il nome al “Re dei vini”, si trova nel cuore delle colline delle Langhe: fondi marini emersi dal mare in epoche diverse che hanno donato alle nostre colline forme e profili irregolari ed una composizione dei suoli originale ed esclusiva.
Il nome Langhe, infatti, è di derivazione celtica e significa “Lingue di Terra”.
La prima cosa che colpisce di Barolo è il diverso posizionamento del suo nucleo urbano rispetto a quello dei paesi limitrofi, addossati intorno alla sommità di un colle o lungo un crinale. Il paese chiude  una valletta e si trova adagiato su una specie di altopiano, a forma di sperone, protetto dai rilievi circostanti, disposti a guisa d'anfiteatro. Il borgo medioevale di Barolo rappresenta una sorta di capitale per il territorio: se Alba è il centro nevralgico delle Langhe, un po' per la grandezza della città e un po' per l'importanza del tartufo bianco, Barolo costituisce il secondo polo di attrattiva, attorno al quale, sulle colline circostanti, sorgono altri magnifici e importanti borghi medioevali, quali La Morra, Serralunga, Castiglione Falletto, Roddi.
Noi, oggi visiteremo l’azienda cooperativa più importante del territorio: Terre da Vino Agricole. Questa cooperativa coinvolge le vigne più pregiate,  i migliori viticoltori, è una moderna Cantina in Barolo, realizzata con linee architettoniche moderne e forti richiami alle cascine di Langa: linee curve per il tetto in sintonia con il paesaggio, tinte color mais o vinaccia, lastre in rame ossidato che evocano il solfato di rame utilizzato nelle vigne, legno lamellare curvato alla maniera antica dei bottai, tonalità rosso vino dei muri e graticci sulla facciata esterna per appendervi le pannocchie ad essiccare.
La palazzina uffici si collega attraverso una passerella sopraelevata, interamente sospesa ed appesa a travi in legno lamellare, dalla originale Sala della Barbera o Barriques alla recentissima Sala del Nebbiolo o della Tradizione.



Sala della Bardera o Barrique
Sala del Nebbiolo o della Tradizione

Una suggestiva scenografia che permette ai visitatori di muoversi autonomamente, tra le varie fasi di lavorazione, dall’imbottigliamento alla cantina di fermentazione ai luoghi di affinamento. 

Sala dell'imbottigliamento

L’ultimo collegamento tra la prima Passerella ed il secondo tronco Uffici è stato inaugurato nel 2010, anniversario dei dieci anni a Barolo dell’azienda: una avveniristica Passerella Esterna aerea in acciaio, legno con copertura in vetro.










Un vero e proprio percorso di formazione del prodotto vino, da una realtà produttiva che ha pochi confronti sul territorio nazionale: Terre da Vino conta oltre 5.000 ettari di vigneto coltivati da ben 2.800 viticoltori.
L’imponente base produttiva consente una selezione esasperata ed offre una ampia gamma di prodotti: solo vini del Piemonte, solo vini DOC e DOCG.
A tutti un invito a Barolo perché non capita tutti i giorni di vedere la vinificazione, l’affinamento e l’imbottigliamento comodamente in “passerella”.




I nostri "angeli custodi"...Rossana Turina responsabile del progetto Qui da noi (la 2a a partire da dx),  Sara la 1a da sx e Michelle la 2a da sx










Ed infine un po’ di storia…..il vitigno con cui si produce il Barolo è il Nebbiolo, che viene coltivato nella zona del Barolo da tempo immemorabile, ma è grazie alla caparbietà di Camillo Benso Conte di Cavour e di Giulia Colbert Falletti, ultima marchesa di Barolo, che si cominciò a produrre, a metà dell'Ottocento un vino eccezionalmente ricco ed armonioso, destinato a diventare l'ambasciatore del Piemonte dei Savoia nelle corti di tutta Europa.  La struttura di questo vino esprime un bouquet complesso e avvolgente, in grado di svilupparsi nel tempo senza perdere le sue caratteristiche organolettiche. Di colore rosso granato con riflessi aranciati, possiede un aroma intenso e persistente.





Antica macchina per spremere i grappoli d'uva

Il viaggio nel mondo dei vini è terminato, ma prima di accomiatarci, ci viene offerto,
con la tipica convivialità ed ospitalità dei Cuneesi, dell’ottimo salame locale accompagnato, non c’è bisogno di dirlo, da un ottimo Chardonnay D.O.C. Vallerenza.




Sua Maestà IL BAROLO


Si riparte alla volta di Saluzzo.

Terza tappa: Saluzzo  Aperitivo “Happy Nergi” al Ristorante “Interno2”

Ortofruit Italia




Saluzzo, capitale di un antico e potente marchesato, é riuscita a conservare il suo magnifico centro storico medievale, dominato dal profilo del Monviso, la montagna da cui nasce il Po. Da qualunque punto si arrivi in città, guardando verso la sommità della collina non si può fare a meno di essere affascinati dalla maestosità dell’antico Castello dei Marchesi, che sovrasta il borgo medievale e si staglia dalla prestigiosa cornice del Monviso.
Adagiato ai piedi delle valli Po, Bronda e Varaita, tra frutteti e affascinanti borghi medievali, il Saluzzese rappresenta une delle aree a maggior vocazione turistica della provincia di Cuneo.
Protette dalla rassicurante catena del Monviso queste terre regalano prodotti straordinari come la Susina Santa Clara del Saluzzese, l'Actinidia di Cuneo (kiwi) e la pregiata Gallina Bianca di Saluzzo.
Saluzzo é una delle cittadine che meglio hanno preservato il sapore della villa medievale, cui si aggiunge la particolarità di risentire dell’influenza della cultura italiana e quella provenzale.
Poco lontano da Saluzzo si trovano poi due splendide opere architettoniche come il Castello della Manta, bene tutelato dal Fai e la monumentale Abbazia di Staffarda risalente al primo secolo dell'anno Mille.





E in questa splendida cornice ci offrono un aperitivo molto speciale….tante delizie dolci e salate preparate con il Nergi.
Frutto dell’Actinidia arguta, una liana di sei metri d’altezza,  è il cugino “piccolo” del kiwi.  Il Nergi è coltivato a pergola per impedire il contatto a terra del frutto che si sviluppa a grappoli e la raccolta è esclusivamente manuale e particolarmente accurata per la delicatezza del prodotto. Dopo la raccolta, che avviene da settembre a novembre, richiede un periodo di riposo (affinamento).






La coltura di questo frutto è rispettosa della natura, perché, essendo una pianta molto resistente alle malattie, non necessita di trattamenti. Non solo, ma aiuta la natura, poiché durante il suo ciclo di vita, la sua bella fioritura bianca e profumata attira naturalmente api e bombi. Coltivato principalmente in Francia,in Portogallo e nella provincia di Cuneo proviene, originariamente dall’Asia Orientale e dalla Siberia, dove è apprezzato da molti secoli. E’ un piccolo frutto (circa 3 cm), simile ai frutti di bosco,  dolce e zuccherino già al naturale, che si consuma con tutta la buccia, dopo averlo lavato. E’ ideale come snack,  street-food, finger-food, per preparazioni dolci o salate, o  da condividere in famiglia e con gli amici, in ogni momento della giornata. Una leccornia pratica e conviviale, da spizzicare per appagare il palato e la salute.
E’ ricco di antiossidanti e di vitamina C, la buccia è una buona fonte di fibre e apporta solo 48 kcal per 100 grammi di prodotto.

Una curiosità; il suo nome NERGI deriva da ENERGY.

Bicchierino di Nergi, gamberetti, basilico e rucola.



Ingredienti per 4 persone:

12 gamberetti 
100 gr di rucola
50 gr di spinaci
8 lamponi
¼ di mazzetto di basilico
12 Nergi
Olio extravergine d’oliva q.b.
Aceto balsamico q.b.
Sale e peperoncino q.b.

Procedimento
Sciacquate la rucola, le foglie di spinaci e il basilico.

Fate bollire i gamberetti, per tre minuti, in acqua acidulata con un po’ di limone. Scolateli e sgusciateli.
Tritate il basilico e tagliate a cubetti 8 gamberetti, tenete interi gli altri, serviranno per guarnire.
In una ciotola mettete la rucola, gli spinaci e il basilico. Aggiungete i lamponi, i Nergi tagliati a metà e i gamberetti. Salate, condite con l’olio extravergine d’oliva, l’aceto balsamico e un pizzico di peperoncino. Dividete tutto in 4 bicchierini e guarnite con una coda di gambero.





Blogger e giornalisti all'opera.....






Alcune preparazioni dolci e salate con il Nergi


Dopo questo delizioso, quanto insolito aperitivo, si riparte per Bibiana.

Quarta e ultima tappa della giornata. Cena

Cooperativa agricola Il Frutto Permesso
Via del Vernè 16 - 10060 Bibiana (TO)
Tel. 0121 55383 - 0121 559421
info@fruttopermesso.it



Il Frutto Permesso è una cooperativa agricola specializzata in produzioni biologiche, fin dal 1987,tra le prime in Italia, non solo, ma è anche agriturismo, una fattoria didattica e uno “spaccio in cascina” con punti vendita in città.
La base produttiva è costituita da 15 aziende agricole  che dalla pianura del Pinerolese arrivano fin quasi ai duemila metri dell’alta Val Pellice. Tutto ciò che viene coltivato, è prodotto da agricoltura biologica, dei Regolamenti comunitari con il controllo e la certificazione di ICEA.
I soci della cooperativa coltivano frutteti (mele, pere, pesche, susine, ciliegie, kiwi, mirtilli), ortaggi e cereali. Allevano, in libertà, suini, ovini, api e i bovini di razza piemontese con marchio Coalvi, macellano direttamente i capi per la vendita al dettaglio e producono, secondo le antiche ricette piemontesi, salami di campagna bio di suino e di vitello, coppe, lardo alle erbe e altre specialità.
I prodotti della terra vengono trasformati, nei sei laboratori artigianali per ottenere confetture, succhi di frutta, sciroppati, conserve, liquori, sidri, pane e farine. I processi di trasformazione avvengono con tecnologie a bassa emissione di CO2, utilizzando energie in gran parte autoprodotte.
Il Frutto Permesso cucina ciò che produce: una cucina bio, lenta, prima che ci fosse una moda slow e locale, prima che si scoprisse il km 0. Vende, senza intermediari, i prodotti freschi e trasformati direttamente nella sede della cooperativa agricola a Bibiana e negli “spacci in cascina” allestiti in città (2 punti vendita a Torino e 3 rivendite in Piemonte). Fornisce direttamente mense scolastiche e gruppi di consumo.
Dai pascoli ai formaggi, dai cereali ai salumi, dai frutteti e dagli orti, fino al barattolo di marmellata, sempre le stesse mani, dalla terra alla tavola, in un articolato, unico, grande ciclo chiuso.
Il Frutto Permesso coltiva venti diverse varietà di mele, tra cui le piemontesi antiche presidio Slow Food (la Grigia di Torriana, la Runsè, la Magnana), dieci varietà di pere, tra cui i Martin Sec. I vecchi mais da polenta, come il Pignulet e l’Ottofile. Alleva razze bovine e ovine autoctone come il vitello e il bue piemontese e la pecora frabosana. Produce formaggi, come il Sarass del Fen, presidio Slow Food a rischio di estinzione.
Con queste premesse, che dire? Una cena superba, all’insegna della genuinità e della tradizione piemontese.
Alla fine, sazi e stanchissimi siamo ripartiti alla volta di Bricherasio per trascorrere la notte presso l’Agriturismo Turina. Domani ci attenderà il Salone Internazionale del Gusto a Torino

















Domenica 26 ottobre 2014

Dopo il giusto riposo notturno e l’ottima colazione consumata, diamo un ultimo sguardo intorno, per portare nei nostri occhi e nel nostro cuore la bellezza, la tranquillità, la serenità, la dolcezza del luogo e lasciamo l’Agriturismo Turina per raggiungere la caotica Torino. Arriviamo al Salone Internazionale del Gusto, in un fermento indescrivibile visitiamo gli stand dedicati alle cooperative, scopriamo e gustiamo altre realtà.
Terra Viva (www.terraviva.coop), cooperativa Agricola Buschese con 90 soci che alleva, macella e vende anche on-line bovini di Razza Bovina Piemontese. Da loro gustiamo un’ottima carne all’albese.
ValVerde (Cooperativa Agricola ValVerde- Via Fiandesio 52, 13010 Saluggia (VC)- tel. 0161 486590 fax 01610480458  www.valverdecoop.com ) che alleva a terra e nel rispetto dei loro cicli biologici, i polli. Assaggiamo da loro la salciccia di pollo e pollo arrosto. Le carni sono sode e compatte, gustose e saporite.
Terra Mia (Strada Carpice 17 – 10024 Moncalieri (TO) tel. 011646072  fax 0116469754  www.terramiaonlus.org   - info@terramiaonlus.org
E’ una cooperativa sociale che accoglie e accompagna, attraverso percorsi di cura e inserimento sociale, bambini, adolescenti e adulti in difficoltà che vivono particolari momenti di vulnerabilità.  Il recupero avviene anche attraverso il lavoro quotidiano e, per mezzo dell’agricoltura sociale e della Bottega dei mestieri. Producono e vendono, frutta e verdura, prodotti da forno, detergenti e cosmetici.
Assaggiamo un ottimo pane preparato con lievito madre.
Birrificio Valsusa (info@birralaval.it  - www.birralaval.it) Produce in maniera artigianale dell’ottima birra naturale non pastorizzata.
Le Fonderie Ozanam  ( Tel. 0115212567 – 348 8557200) fonderieozanam@gmail.com   - www.meeting-service.it) dove gustiamo un ottimo pranzo con le materie prime fornite dalle altre cooperative su menzionate e con la farina macinata a pietra di Molini Bongiovanni.  Questa cooperativa si occupa di ristorazione e catering, ma non solo, organizzano anche corsi di cucina con professionisti di livello nazionale.
La Cucina di Pina (www.lacucinadipina.it C.so Canale 126 Alba (CN)) è una gastronomia artigianale che produce piatti pronti di qualità, utilizzando solo materie prime fresche di stagione. Fa parte delle attività d’inserimento lavorativo di persone svantaggiate della Cooperativa Sociale Alice (C.so Michele Coppino 48/C- Alba- ). Le linee di produzione comprendono zuppe e sughi già pronti freschi e genuini, preparati senza l’aggiunta di conservanti. Le materie prime provengono da Cooperative Sociali e Agricole locali, produzioni di nicchia tipiche del territorio piemontese e Presidi SlowFood.

Per il momento il viaggio termina qui, ma solo per il momento..........
Grazie a tutti e  a presto!
Potete visonare un breve video del tour cliccando  qui Telecupole