Il
Piemonte è ricco di un patrimonio storico, artistico e architettonico che
spazia dalle testimonianze archeologiche romane all’architettura industriale e
permette di percorrere paesaggi di dolci colline e, a poca distanza,
attraversare grandi e piccoli centri alla scoperta delle più antiche tradizioni;
ma il Piemonte che voglio farvi scoprire è quello raccontato attraverso le
eccellenze del gusto e i numerosi itinerari enogastronomici che lo
caratterizzano, dal vino al formaggio, dal cioccolato all’ortofrutta. Voglio
portarvi con me, nella mia regione, in un viaggio sensoriale alla scoperta
delle migliori eccellenze agroalimentari piemontesi direttamente sul luogo di
produzione: il modo più diretto e concreto per conoscere realmente i prodotti che
troviamo poi sulle nostre tavole. Vi farò scoprire i prodotti direttamente dai
protagonisti, uomini e donne che, con abnegazione, amore, passione, duro lavoro
hanno fatto del loro territorio e della genuinità dei loro prodotti la propria
filosofia di vita.
Inizieremo
questo viaggio visitando alcune delle Cooperative
di Torino e provincia per poi proseguire nel Cuneese, meglio conosciuto come la “Provincia Granda” per la vasta estensione del suo territorio e
ricchissimo di bellezze paesaggistiche e storiche, alla scoperta delle terre
del Barolo.
Proseguiremo
nel Piemonte occitano, e più
precisamente in Valle Grana, una
piccola vallata che racchiude un prodotto straordinario, un grande formaggio
come il Castelmagno, eccellenza
della produzione casearia piemontese.
Terza
tappa sarà il Saluzzese: adagiato ai
piedi delle valli del Po, Bronda e Varaita, tra frutteti e affascinanti borghi
medioevali. Protette dalla rassicurante catena del Monviso, queste terre
regalano prodotti straordinari come la Susina Santa Clara del Saluzzese e la pregiata
Gallina Bianca di Saluzzo.
Tutti
i produttori che vi presenterò, sono soci di cooperative, che fanno parte della
FEDAGRI Piemonte e della
FINAGRO. Fanno capo a due differenti associazioni di categoria: Fedagri è
legata a Confcooperative, mentre Finagro a Legacoop.
Confoooperative
Fedagri Piemonte rappresenta circa 250 cooperative con più di 21.000 aziende agricole socie e oltre 750
milioni di euro di fatturato .
La Società Agricola Finagro è un consorzio di
cooperative agricole, agro – alimentari e forestali del Piemonte costituito nel
mese di febbraio del 1983 dalle maggiori aziende di tutti i comparti produttivi
– e aderenti alla Legacoop Agroalimentare Nord Italia.
L’Associazione
Distrettuale di Legacoop Agroalimentare Nord Italia costituita nell’anno 2010,
di cui Finagro ne è socia, ha come obiettivo quello di rappresentare gli
interessi delle cooperative agricole ed alimentari delle regioni
Emilia-Romagna, Piemonte, Lombardia e Friuli Venezia Giulia.
Il distretto si presenta con un numero di
oltre 350 cooperative, più di 83.000 soci e un fatturato di poco superiore ai 5
miliardi di euro sviluppato con attività presenti in quasi tutti i settori
dell’agroalimentare.
Queste
due realtà hanno avviato una collaborazione finalizzata alla realizzazione di
un progetto di promozione dei prodotti di qualità, che si concluderà a dicembre
2014. Le attività previste coinvolgono, quando possibile, cooperative che
appartengono all'una o all'altra associazione, in una logica funzionale alle
varie azioni.
Qui
da Noi è un progetto di Fedagri, nato per mettere in rete i produttori
cooperativi di eccellenza aderenti a Confcooperative su tutto il territorio
nazionale.
Silvana Riccabone (presidente Consorzio Finagro)
Rossana Turina (responsabile del progetto Qui da noi di
Fedagri-Confcooperative)
Questo meraviglioso
viaggio sensoriale è stato possibile grazie a”Qui da Noi”, che mi ha coinvolta nel progetto insieme con altri
cinque foodblogger, quattro donne e un uomo. A tutti voi i miei più calorosi
ringraziamenti, in particolar modo a Sara, Michelle e Irene che ci hanno
guidato, assistito e coccolato.
Questo
progetto nasce
dall’esigenza, condivisa con le realtà aderenti a Fedagri, di mettere in rete i
punti vendita e gli spacci delle cooperative agricole esistenti su tutto il
territorio nazionale, riunendole sotto un unico marchio: “QUI DA NOI –
Cooperative Agricole”. Un segno distintivo attraverso il quale si vuole
comunicare ai consumatori la consapevolezza che acquistare un prodotto cooperativo
significa condividere principi quali la solidarietà e la responsabilità, valori
propri di una cooperativa che opera valorizzando persone, ambiente e tradizioni
agricole.
“QUI DA NOI” è quindi sinonimo di qualità e di
genuinità: presso i punti vendita delle cooperative agricole, infatti, i
consumatori possono scegliere tra una vasta gamma di prodotti tipici e
genuini, tracciabili e di qualità, che vanno dalla pasta ai vini, dagli oli ai
salumi, dai formaggi alla frutta e verdura di stagione, dai prodotti
ortofrutticoli in scatola ai dessert e tanto altro ancora, tutto rigorosamente
prodotto da oltre 500.000 soci cooperatori.
Oltre
2.000 le cooperative aderenti al progetto su territorio nazionale, riunite sul
sito www.quidanoi.coop all’interno del
quale è possibile visualizzare i produttori suddivisi per regione, scoprendone
le bontà ed eccellenze a disposizione dei consumatori.
Dopo
queste doverose spiegazioni, possiamo iniziare il nostro cammino.
Venerdì
24 ottobre 2014
Prima
tappa a Torino: L’agricoltura e il sociale.
Fattoria
Sociale Cascina La Luna
coop Frassati
Strada
della Pellerina 22/7
10146
Torino
http://www.coopfrassati.eu/la-fattoria-sociale/
twitter: @FrassatiCoop
twitter: @FrassatiCoop
La
realtà che non ti aspetti nella periferia di una città: un grande orto
cittadino abbastanza lontano dal centro abitato per evitare la contaminazione
dell’inquinamento, ma non troppo distante dalle esigenze di comodità di
clienti.
Questo
progetto nasce nel 2008 dalla volontà di innestare sull’attività prettamente
agreste, già presente sui terreni adiacenti al Centro Diurno per disabili “Cascina
La Luna”, un
progetto con carattere socio-terapeutico.
Due
sono le filosofie che animano il progetto: da un lato quella agricola incentrata
su una produzione integrata, rispettosa dell’ecosistema e prevalentemente
stagionale; dall’altro, quella sociale riguardante l’interazione dei disabili
psichici con la natura e l’ambiente. I criteri che ispirano i metodi di
coltivazione della Fattoria Sociale sono il rispetto dell’ambiente e la
stagionalità, nessuna sostanza chimica viene utilizzata e il risultato è un
prodotto sano e di buona qualità.
L’obiettivo
è di ricercare la massima integrazione dei ragazzi ospiti del Centro Diurno con
le diverse realtà del territorio, ma anche la sostenibilità economica del
progetto attraverso la vendita dei prodotti.
Diverse
sono le aree interessate dall’educazione all’ambiente e molteplici sono le
tipologie di cittadini che vengono coinvolte:
Stage
o tirocini per allievi d’istituti tecnici o studenti di corsi professionali
Lavoro
protetto rivolto alle fasce deboli
Percorsi
didattici rivolti a tute le scuole, dall’asilo alle superiori.
Progetti
per e con il territorio che diventano strumenti di collegamento fra le realtà
del disagio sociale e il resto del mondo, in una cornice nella quale si
valorizzano le ricchezze che ognuno sa portare.
L’unione
di tutti questi fattori, l’impegno costante di tutte le persone coinvolte hanno
prodotto tutto questo:
L'agronoma della Cooperativa ci illustra le coltivazioni |
Serra con erbe aromatiche e peperoni |
Serra delle melanzane |
Coltivazione delle fragole |
Seconda
tappa: Il cioccolato.
Cooperativa
SPES
FABBRICA
E BOTTEGA GOLOSA
Via
Saorgio 139/B – 10147 Torino – tel. 0112162293
PASTICCERIA
E CAFFETTERIA
Via
Vibò 33 – 10147 Torino – tel. 011263660
www.spes-cioccolato.org
Cioccolato
d’eccellenza che rimanda all’alta artigianalità piemontese.
“Nove
persone su dieci amano il cioccolato, la decima mente sempre” John Q. Tullius
Sita
nel cuore di Borgo Vittoria a Torino, la cooperativa SPES è uno storico marchio
del cioccolato in Torino, già dal 1970: materie prime di eccellenza, alta artigianalità
italiana e scrupolosa attenzione allo stile delle confezioni sono i punti
fondamentali della loro offerta e li rendono unici sul mercato per qualità ed
innovazione.
Il
Gruppo Spes è nato a Torino grazie alla visione e alla collaborazione stabilitasi
tra la Congregazione
di San Giuseppe dei Padri Giuseppini di San Leonardo Murialdo, uno dei primi
santi sociali torinesi, e la
Cooperativa Le Soleil di Verrès in Valle d’Aosta.
Il
Gruppo Spes è una cooperativa sociale, la cui missione e le cui attività si
concentrano su giovani e lavoro. Tramite percorsi di formazione, didattici ed
esperienze lavorative, il Gruppo Spes promuove e sostiene percorsi di
accompagnamento e di autonomia dei giovani nel mondo del lavoro.
La Fabbrica del Cioccolato è il cuore di
produzione del Gruppo: tramite la produzione di cioccolato artigianale di
primissima qualità, con scrupolosa attenzione alla scelta delle migliori
materie prime e grazie alla competenza di esperti maître chocolatier la Fabbrica, così come i due
punti vendita torinesi, offre possibilità d’inserimento lavorativo a giovani,
con
particolare attenzione a chi vive situazioni di difficoltà, e auto-finanzia progetti
socio-educativi, di sostenibilità e d’imprenditorialità a favore dei giovani.
La
produzione è volta ad offrire prodotti sempre freschi, lavorati con le nocciole
del Piemonte, i cacao Superiori, l’estratto naturale di vaniglia. Queste scelte
offrono massima garanzia ai consumatori ed un sapore unico ai prodotti. In
tutte le creazioni e confezioni ci sono sempre impegno, passione e attenzione
artigiana. Ci offrono i loro prodotti: gianduiotti, praline, nocciolato,
cremini, delizie, creme da spalmare. E,
mentre gustiamo queste prelibatezze e il loro gusto ci inonda il palato di
piacere, scopriamo come i valori più autentici sono garanzia di eccellenza,
sostenibilità e piacere.
Terza
tappa: L’Agriturismo CASCINA DUC
Agriturismo
Cascina Duc
Strada
del Portone 197
10095
Grugliasco (TO)
Tel
011/3149929
e-mail
cascinaduc@gmail.com
Un
angolo di terra dove passato e presente si fondono, per donare un pezzo di
futuro alle prossime generazioni.
Questa
meravigliosa cascina risalente al 1790 è situata ai confini tra Torino e
Grugliasco, in una delle poche aree verdi ancora esistenti ai confini della
città, ma facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici e dall’autostrada,
Cascina Duc rappresenta un esempio, tra i pochi ancora “integri” nei dintorni
del torinese, di cascina funzionante su attività agricole.
Oltre
venti ettari di terreno, coltivati a foraggio, cereali e lavanda, cingono sui
quattro lati la palazzina in cui trovano la loro naturale dimora, l’agriturismo
con oltre 100 posti a sedere, ed i punti vendita delle produzioni locali.
Visitiamo
le stalle, che si affacciano sull’aia centrale, in cui troviamo oltre un
centinaio di bovini, allevati con metodi e alimenti naturali e lasciati liberi
di pascolare quotidianamente nei dintorni della cascina e la cui carne trovate
in vendita presso l’agrimacelleria all’interno della cascina.
La
frutta raccolta dagli alberi che da sempre abitano la struttura e quanto
stagionalmente prodotto nella porzione di terra coltivata ad orto,
rappresentano la naturale materia prima dei piatti cucinati in agriturismo e
delle produzioni (confetture, pasta ripiena, conserve, ecc) in vendita presso
il Punto Pastificio-Gastronomia insieme al miele prodotto dalle loro api. La
coltivazione della lavanda è un altro dei cardini di quest’agriturismo, i
filari di questa profumatissima pianta, accolgono i visitatori essendo posti
sul lato destro della strada di accesso alla cascina. La lavanda viene lavorata,
e nel Punto Lavanda, presenta una ricca e certificata offerta di prodotti e non
solo di cosmesi. Deliziosi i grissini alla lavanda, i dolci, e veramente
eccezionale la pasta integrale cui è aggiunta un po’ di lavanda e del
rosmarino, che viene servita semplicemente con del burro fuso.
Presso
l’agriturismo è possibile partecipare anche a serate a tema e si ha anche la
possibilità di soggiornare in Bed & Brekfast.
Ed
infine, dopo aver visitato tutto l’agriturismo, abbiamo gustato tutti i
prodotti in una meravigliosa cena perché a cascina DUC “fatto in casa” non è soltanto un modo di
dire!
La nostra tavolata |
risotto alle rape |
Bonet |
Tagliata di carne in insalata (deliziosa!) |
Insalatina di radicchio, cavoli, formaggio e nocciole |
Agriturismo Turina
Strada Tagliarea 16
10060 Bricherasio (TO)
Italy
10060 Bricherasio (TO)
Italy
EMAIL: relax@agriturismoturina.it
TEL./FAX: +39 012159257
MOBILE: +39 3355915661
TEL./FAX: +39 012159257
MOBILE: +39 3355915661
L’agriturismo
Turina si trova sulla collina di Bricherasio, immerso in un paesaggio bucolico
tra orti e frutteti, incorniciato dalle Alpi e con uno splendido panorama.
Alberi, animali, frutti, persone, cose, sono compagni di viaggio e offrono i
loro colori, le loro voci, i loro profumi perché l’ospite amico conservi a
lungo il gusto dell’incontro. E’ collocato in una posizione strategica, a pochi
chilometri da Torino, dalla Reggia di Venaria,
dalle cittadine di Pinerolo, Saluzzo, Racconigi ed è a ridosso delle
Langhe, patrimonio dell’Unesco.
Da
un vecchio fienile ristrutturato, sono stati ricavati nove appartamenti, strutturati
in maniera da rendere il soggiorno confortevole, indipendente, rilassante che
consentono di viaggiare in un tempo e in uno spazio in cui la terra, la luce,
l’acqua, l’aria, segnano il ritmo della vita, della natura, delle stagioni.
E’
un punto di partenza ideale per chi ama la mountain bike con percorsi segnalati
e possibilità di accompagnatori così come per chi pratica il fit-walking. Per i
più temerari è possibile richiedere lezioni di kayak, canoa, rafting facendo
riferimento al centro Free Flow di
Francesco Salvato (campione del mondo in questa disciplina). Per chi,
invece, ama camminare per conoscere e scoprire le nostre montagne, può percorre le valli, i sentieri e le vette.
Le Alpi Cozie offrono scenari unici: pascoli, fortificazioni, rifugi alpini,
boschi e laghi. Il Monviso, il Re di Pietra…
L’Agriturismo
Turina è anche azienda agricola e rientra in un importante progetto di
accorpamento e bonifica di piccoli appezzamenti collinari, realizzato negli
anni da Bruna e Cesare. L’obiettivo è stato raggiunto con l’importante impianto
di actinidia o più comunemente KIWI, che vanta circa tremila piante con
produzione BIO certificata.
La
pianta del kiwi é una specie originaria della Cina. Fu poi il Sig. Hayward (da
qui il nome della varietà più conosciuta) a creare un nuovo innesto e ad
impiantarla in Nuova Zelanda che col tempo è divenuta il principale produttore
mondiale.
Dall’inizio degli anni ’60 si sono registrati i primi significativi investimenti in Italia (in particolare in Piemonte), dove nel 2006 la produzione ha superato quella della Nuova Zelanda.
Dall’inizio degli anni ’60 si sono registrati i primi significativi investimenti in Italia (in particolare in Piemonte), dove nel 2006 la produzione ha superato quella della Nuova Zelanda.
Ricco
di fibre, il frutto del Kiwi dal caratteristico colore verde è mediamente
calorico: il contenuto di vitamina C è superiore a quello delle arance, limoni
e pompelmi. Ha proprietà diuretiche, dissetanti, rinfrescanti e depurative e
favorisce le difese naturali dell’organismo.
Sabato
25 ottobre 2014
Ore
8: iniziamo la giornata splendidamente, gustando una deliziosa colazione
accanto al camino con le torte e le marmellate preparate dalla signora Rossana
e dalla sua attivissima e dolcissima mamma.
Ore
8,30 si parte alla scoperta delle cooperative del Cuneese.
Prima
tappa: La Val Grana
– Castelmagno
Cooperativa agricola “La Poiana”
Piazza
caduti 1
12020
Castelmagno (CN)
Punto
vendita
Via
V. Provinciale 1
12027
Pradleves (CN)
e-mail:
info@cooperativalapoiana.it
Situata
nel Piemonte occitano, la
Val Grana è una piccola vallata che si snoda dolcemente tra
le Valli Stura e Maira. Il pendio è lieve nel tratto iniziale e accompagna il
turista che attraversa paesi e antiche borgate che si affacciano sul torrente
Grana. Ampie distese boschive di castagni, faggi e conifere seguono il percorso
della strada in un paesaggio che sembra rimasto intatto nei secoli.
A Castelmagno la
Valle si apre in tutto il suo fascino alpino: uno spettacolo
della natura che nelle giornate estive invita a ritemprarsi dalle fatiche della
routine quotidiana. Proprio qui, a 1800 metri di altezza, sorge
il Santuario le cui origini pare risalgano a culti delle popolazioni
pre-romane: dedicato a San Magno, prode soldato della mitica Legione
Tebea, conserva pitture del ‘400-‘500.
Castelmagno
non è solo il nome di una località, ma anche del rinomatissimo e prelibato
formaggio DOP prodotto negli alpeggi di alta valle.
Ci
rechiamo a Pradleves, dove la Cooperativa “La Poiana” ha la sede
operativa e di vendita del Castelmagno e di altri rinomati formaggi D.O.P.
Ci
accolgono calorosamente, davanti a “La Poiana”, il sindaco Marino Marco, la presidente del Consorzio Finagro,
dott.ssa Silvana Riccabone e il sig. Guido Mattinata
La Cooperativa "La Poiana - Valle Grana"
nasce nel 1998 e nello stesso anno il Castelmagno ottiene il prestigioso
riconoscimento D.O.C. La
Cooperativa ha contribuito a fondare e valorizzare il
Consorzio di Tutela del Formaggio Castelmagno. La produzione principale è
concentrata sul formaggio Castelmagno di cui la cooperativa è il maggiore
produttore. I prodotti vengono lavorati secondo metodi tradizionali, senza
l’uso di fermenti e pastorizzazioni, utilizzando fascere di legno e la
stagionatura in grotte naturali.
Prodotto
con il latte vaccino crudo proveniente da un minimo di due a un massimo di
quattro mungiture consecutive, cui può essere aggiunta una piccola quantità di
latte ovino o caprino, il Castelmagno D.O.P. si caratterizza per l’inconfondibile
pasta friabile, dal colore perlaceo con venature bluastre.
La
produzione si estende ad altri D.O.P. quali Raschera, Bra Tenero, formaggi di
capra, di pecora, formaggi definiti "di nicchia" e rari d’alpeggio.
Obiettivo della Cooperativa la promozione dei prodotti delle Valli Cuneesi,
sostenendo ed associando le piccole aziende di montagna, per questo sono
disponibili a degustazioni e visite delle aziende ogni fine settimana.
Claudia,
la responsabile della Cooperativa “La
Poiana” ci accompagna alla scoperta sensoriale di questi
formaggi, dalla preparazione del Castelmagno D.O.P., che avviene interamente a
mano, grazie all’abilità del casaro, fino alla stagionatura nelle grotte.
Sotto, in ssequenza, tutte le foto della lavorazione del Castelmagno, a partire dalla cagliata fino all'insrimento del marchio
Sotto, in ssequenza, tutte le foto della lavorazione del Castelmagno, a partire dalla cagliata fino all'insrimento del marchio
Non
so descrivervi quale effluvi di aromi si sprigiona dalle grotte naturali, dove
i formaggi vengono messi a stagionare, con ordine e criterio, lasciati li, a
riposare, nel silenzio della valle, mentre il tempo, l’aria, l’umidità
naturale li trasformano in eccellenze.
Infine,
la tanto attesa degustazione dei vari formaggi ci attende davanti al negozio
della cooperativa: insuperabile per gusto ed aroma.
Entrata di una grotta di stagionatura |
Interno grotta. La presidente del Consorzio Finagro Dott.ssa Silvana Riccabono |
Interno grotta naturale |
Graditissimi assaggini.... |
Punto vendita |
Poi,
via, tutti a Castelmagno, giusto il tempo di assaporare, al ristorante Tre
verghe d’oro, i famosi gnocchi al Castelmagno, che dobbiamo ripartire alla volta delle Langhe. Barolo ci aspetta.
Seconda
tappa: Terre da vino Cantine in Barolo
Terre
da vino
Via
Bergesia 6 –
12060
Barolo (CN) Italia
Tel
+039 0173564611
Fax
+39 0173564612
e-mail:
info@terredavino.it
“La
luna, - disse Nuto – bisogna crederci per forza, perfino gli innesti, se non si
fanno ai primi giorni della luna, non attaccano.” Cesare Pavese “La luna e i falò”
Quando
si pensa alla provincia di Cuneo non si
può fare a meno di parlare delle Langhe e delle sue colline. Ci accolgono vigneti stupendi,
con i tipici caldi colori autunnali, non solo belli da vedere per le loro
armoniose geometrie, ma oggi ancor più importanti per un’economia agricola
sempre più radicata ed efficace. Facciamo tappa a Barolo. Il comune,che ha dato
il nome al “Re dei vini”, si trova nel cuore delle colline delle Langhe:
fondi marini emersi dal mare in epoche diverse che hanno donato alle nostre
colline forme e profili irregolari ed una composizione dei suoli originale ed
esclusiva.
Il
nome Langhe, infatti, è di derivazione celtica e significa “Lingue di Terra”.
La
prima cosa che colpisce di Barolo è il diverso posizionamento del suo nucleo
urbano rispetto a quello dei paesi limitrofi, addossati intorno alla sommità di
un colle o lungo un crinale. Il paese chiude una valletta e si trova adagiato su una specie
di altopiano, a forma di sperone, protetto dai rilievi circostanti, disposti a
guisa d'anfiteatro. Il borgo medioevale di Barolo rappresenta una sorta di
capitale per il territorio: se Alba è il centro nevralgico delle Langhe, un po'
per la grandezza della città e un po' per l'importanza del tartufo bianco,
Barolo costituisce il secondo polo di attrattiva, attorno al quale, sulle
colline circostanti, sorgono altri magnifici e importanti borghi medioevali,
quali La Morra,
Serralunga, Castiglione Falletto, Roddi.
Noi,
oggi visiteremo l’azienda cooperativa più importante del territorio: Terre da
Vino Agricole. Questa cooperativa coinvolge le vigne più pregiate, i migliori viticoltori, è una moderna Cantina
in Barolo, realizzata con linee architettoniche moderne e forti richiami alle
cascine di Langa: linee curve per il tetto in sintonia con il paesaggio, tinte
color mais o vinaccia, lastre in rame ossidato che evocano il solfato di rame
utilizzato nelle vigne, legno lamellare curvato alla maniera antica dei bottai,
tonalità rosso vino dei muri e graticci sulla facciata esterna per appendervi
le pannocchie ad essiccare.
La palazzina uffici si collega attraverso una
passerella sopraelevata, interamente sospesa ed appesa a travi in legno
lamellare, dalla originale Sala della Barbera o Barriques alla recentissima
Sala del Nebbiolo o della Tradizione. Sala della Bardera o Barrique |
Sala del Nebbiolo o della Tradizione |
Una suggestiva scenografia che permette ai visitatori di muoversi autonomamente, tra le varie fasi di lavorazione, dall’imbottigliamento alla cantina di fermentazione ai luoghi di affinamento.
Sala dell'imbottigliamento |
L’ultimo
collegamento tra la prima Passerella ed il secondo tronco Uffici è stato
inaugurato nel 2010, anniversario dei dieci anni a Barolo dell’azienda: una
avveniristica Passerella Esterna aerea in acciaio, legno con copertura in
vetro.
Un
vero e proprio percorso di formazione del prodotto vino, da una realtà
produttiva che ha pochi confronti sul territorio nazionale: Terre da Vino conta
oltre 5.000 ettari
di vigneto coltivati da ben 2.800 viticoltori.
L’imponente
base produttiva consente una selezione esasperata ed offre una ampia gamma di
prodotti: solo vini del Piemonte, solo vini DOC e DOCG.
A
tutti un invito a Barolo perché non capita tutti i giorni di vedere la
vinificazione, l’affinamento e l’imbottigliamento comodamente in “passerella”.
I nostri "angeli custodi"...Rossana Turina responsabile del progetto Qui da noi (la 2a a partire da dx), Sara la 1a da sx e Michelle la 2a da sx |
Ed
infine un po’ di storia…..il vitigno con cui si produce il Barolo è il
Nebbiolo, che viene coltivato nella zona del Barolo da tempo immemorabile, ma è
grazie alla caparbietà di Camillo Benso Conte di Cavour e di Giulia Colbert
Falletti, ultima marchesa di Barolo, che si cominciò a produrre, a metà
dell'Ottocento un vino eccezionalmente ricco ed armonioso, destinato a
diventare l'ambasciatore del Piemonte dei Savoia nelle corti di tutta
Europa. La struttura di questo vino esprime un bouquet complesso e
avvolgente, in grado di svilupparsi nel tempo senza perdere le sue
caratteristiche organolettiche. Di colore rosso granato con riflessi aranciati,
possiede un aroma intenso e persistente.
Antica macchina per spremere i grappoli d'uva |
Il
viaggio nel mondo dei vini è terminato, ma prima di accomiatarci, ci viene
offerto,
con
la tipica convivialità ed ospitalità dei Cuneesi, dell’ottimo salame locale
accompagnato, non c’è bisogno di dirlo, da un ottimo Chardonnay D.O.C. Vallerenza.
Sua Maestà IL BAROLO |
Si
riparte alla volta di Saluzzo.
Terza
tappa: Saluzzo Aperitivo “Happy Nergi”
al Ristorante “Interno2”
Ortofruit
Italia
Saluzzo, capitale di un antico e potente
marchesato, é riuscita a conservare il suo magnifico centro storico medievale,
dominato dal profilo del Monviso, la montagna da cui nasce il Po. Da
qualunque punto si arrivi in città, guardando verso la sommità della collina
non si può fare a meno di essere affascinati dalla maestosità dell’antico
Castello dei Marchesi, che sovrasta il borgo medievale e si staglia dalla
prestigiosa cornice del Monviso.
Adagiato
ai piedi delle valli Po, Bronda e Varaita, tra frutteti e
affascinanti borghi medievali, il Saluzzese rappresenta une delle aree a
maggior vocazione turistica della provincia di Cuneo.
Protette
dalla rassicurante catena del Monviso queste terre regalano prodotti
straordinari come la Susina Santa Clara del Saluzzese, l'Actinidia di
Cuneo (kiwi) e la pregiata Gallina Bianca di Saluzzo.
Saluzzo
é una delle cittadine che meglio hanno preservato il sapore della villa
medievale, cui si aggiunge la particolarità di risentire dell’influenza della
cultura italiana e quella provenzale.
Poco
lontano da Saluzzo si trovano poi due splendide opere architettoniche come
il Castello della Manta, bene tutelato dal Fai e la
monumentale Abbazia di Staffarda risalente al primo secolo dell'anno
Mille.
E
in questa splendida cornice ci offrono un aperitivo molto speciale….tante delizie
dolci e salate preparate con il Nergi.
Frutto
dell’Actinidia arguta, una liana di sei metri d’altezza, è il cugino “piccolo” del kiwi. Il Nergi è coltivato a pergola per impedire il
contatto a terra del frutto che si sviluppa a grappoli e la raccolta è
esclusivamente manuale e particolarmente accurata per la delicatezza del
prodotto. Dopo la raccolta, che avviene da settembre a novembre, richiede un
periodo di riposo (affinamento).
La coltura di questo frutto è rispettosa della
natura, perché, essendo una pianta molto resistente alle malattie, non
necessita di trattamenti. Non solo, ma aiuta la natura, poiché durante il suo
ciclo di vita, la sua bella fioritura bianca e profumata attira naturalmente
api e bombi. Coltivato principalmente in Francia,in Portogallo e nella
provincia di Cuneo proviene, originariamente dall’Asia Orientale e dalla
Siberia, dove è apprezzato da molti secoli. E’ un piccolo frutto (circa 3 cm), simile ai frutti di
bosco, dolce e zuccherino già al
naturale, che si consuma con tutta la buccia, dopo averlo lavato. E’ ideale
come snack, street-food, finger-food,
per preparazioni dolci o salate, o da
condividere in famiglia e con gli amici, in ogni momento della giornata. Una
leccornia pratica e conviviale, da spizzicare per appagare il palato e la
salute.
E’
ricco di antiossidanti e di vitamina C, la buccia è una buona fonte di fibre e
apporta solo 48 kcal per 100
grammi di prodotto.
Una
curiosità; il suo nome NERGI deriva da ENERGY.
Bicchierino
di Nergi, gamberetti, basilico e rucola.
Ingredienti
per 4 persone:
12
gamberetti
100
gr di rucola
50
gr di spinaci
8
lamponi
¼
di mazzetto di basilico
12
Nergi
Olio
extravergine d’oliva q.b.
Aceto
balsamico q.b.
Sale
e peperoncino q.b.
Procedimento
Sciacquate
la rucola, le foglie di spinaci e il basilico.
Fate
bollire i gamberetti, per tre minuti, in acqua acidulata con un po’ di limone.
Scolateli e sgusciateli.
Tritate
il basilico e tagliate a cubetti 8 gamberetti, tenete interi gli altri,
serviranno per guarnire.
In
una ciotola mettete la rucola, gli spinaci e il basilico. Aggiungete i lamponi,
i Nergi tagliati a metà e i gamberetti. Salate, condite con l’olio extravergine
d’oliva, l’aceto balsamico e un pizzico di peperoncino. Dividete tutto in 4
bicchierini e guarnite con una coda di gambero.
Dopo
questo delizioso, quanto insolito aperitivo, si riparte per Bibiana.
Quarta
e ultima tappa della giornata. Cena
Cooperativa
agricola Il
Frutto Permesso
Via
del Vernè 16 - 10060 Bibiana (TO)
Tel.
0121 55383 - 0121 559421
info@fruttopermesso.it
Il
Frutto Permesso è una cooperativa agricola specializzata in produzioni
biologiche, fin dal 1987,tra le prime in Italia, non solo, ma è anche
agriturismo, una fattoria didattica e uno “spaccio in cascina” con punti
vendita in città.
La
base produttiva è costituita da 15 aziende agricole che dalla pianura del Pinerolese arrivano fin
quasi ai duemila metri dell’alta Val Pellice. Tutto ciò che viene coltivato, è
prodotto da agricoltura biologica, dei Regolamenti comunitari con il controllo
e la certificazione di ICEA.
I
soci della cooperativa coltivano frutteti (mele, pere, pesche, susine,
ciliegie, kiwi, mirtilli), ortaggi e cereali. Allevano, in libertà, suini,
ovini, api e i bovini di razza piemontese con marchio Coalvi, macellano
direttamente i capi per la vendita al dettaglio e producono, secondo le antiche
ricette piemontesi, salami di campagna bio di suino e di vitello, coppe, lardo
alle erbe e altre specialità.
I
prodotti della terra vengono trasformati, nei sei laboratori artigianali per
ottenere confetture, succhi di frutta, sciroppati, conserve, liquori, sidri,
pane e farine. I processi di trasformazione avvengono con tecnologie a bassa
emissione di CO2, utilizzando energie in gran parte autoprodotte.
Il
Frutto Permesso cucina ciò che produce: una cucina bio, lenta, prima che ci
fosse una moda slow e locale, prima che si scoprisse il km 0. Vende, senza
intermediari, i prodotti freschi e trasformati direttamente nella sede della
cooperativa agricola a Bibiana e negli “spacci in cascina” allestiti in città
(2 punti vendita a Torino e 3 rivendite in Piemonte). Fornisce direttamente
mense scolastiche e gruppi di consumo.
Dai
pascoli ai formaggi, dai cereali ai salumi, dai frutteti e dagli orti, fino al
barattolo di marmellata, sempre le stesse mani, dalla terra alla tavola, in un
articolato, unico, grande ciclo chiuso.
Il
Frutto Permesso coltiva venti diverse varietà di mele, tra cui le piemontesi
antiche presidio Slow Food (la
Grigia di Torriana, la Runsè, la Magnana), dieci varietà di pere, tra cui i Martin
Sec. I vecchi mais da polenta, come il Pignulet e l’Ottofile. Alleva razze
bovine e ovine autoctone come il vitello e il bue piemontese e la pecora
frabosana. Produce formaggi, come il Sarass del Fen, presidio Slow Food a
rischio di estinzione.
Con
queste premesse, che dire? Una cena superba, all’insegna della genuinità e
della tradizione piemontese.
Alla
fine, sazi e stanchissimi siamo ripartiti alla volta di Bricherasio per trascorrere
la notte presso l’Agriturismo Turina. Domani ci attenderà il Salone Internazionale
del Gusto a Torino
Domenica
26 ottobre 2014
Dopo
il giusto riposo notturno e l’ottima colazione consumata, diamo un ultimo
sguardo intorno, per portare nei nostri occhi e nel nostro cuore la bellezza,
la tranquillità, la serenità, la dolcezza del luogo e lasciamo l’Agriturismo
Turina per raggiungere la caotica Torino. Arriviamo al Salone Internazionale
del Gusto, in un fermento indescrivibile visitiamo gli stand dedicati alle
cooperative, scopriamo e gustiamo altre realtà.
Terra
Viva (www.terraviva.coop), cooperativa Agricola Buschese con 90 soci che
alleva, macella e vende anche on-line bovini di Razza Bovina Piemontese. Da
loro gustiamo un’ottima carne all’albese.
ValVerde
(Cooperativa Agricola ValVerde- Via Fiandesio 52, 13010 Saluggia (VC)- tel.
0161 486590 fax 01610480458 www.valverdecoop.com ) che alleva a
terra e nel rispetto dei loro cicli biologici, i polli. Assaggiamo da loro la
salciccia di pollo e pollo arrosto. Le carni sono sode e compatte, gustose e
saporite.
Terra
Mia (Strada Carpice 17 – 10024 Moncalieri (TO) tel. 011646072 fax 0116469754 www.terramiaonlus.org - info@terramiaonlus.org
E’
una cooperativa sociale che accoglie e accompagna, attraverso percorsi di cura
e inserimento sociale, bambini, adolescenti e adulti in difficoltà che vivono
particolari momenti di vulnerabilità. Il
recupero avviene anche attraverso il lavoro quotidiano e, per mezzo
dell’agricoltura sociale e della Bottega dei mestieri. Producono e vendono,
frutta e verdura, prodotti da forno, detergenti e cosmetici.
Assaggiamo
un ottimo pane preparato con lievito madre.
Birrificio
Valsusa (info@birralaval.it - www.birralaval.it)
Produce in maniera artigianale dell’ottima birra naturale non pastorizzata.
Le Fonderie Ozanam ( Tel. 0115212567 – 348 8557200) fonderieozanam@gmail.com - www.meeting-service.it) dove gustiamo un
ottimo pranzo con le materie prime fornite dalle altre cooperative su
menzionate e con la farina macinata a pietra di Molini Bongiovanni. Questa cooperativa si occupa di ristorazione
e catering, ma non solo, organizzano anche corsi di cucina con professionisti
di livello nazionale.
La
Cucina di Pina (www.lacucinadipina.it
C.so Canale 126 Alba (CN)) è una gastronomia artigianale che produce piatti
pronti di qualità, utilizzando solo materie prime fresche di stagione. Fa parte
delle attività d’inserimento lavorativo di persone svantaggiate della Cooperativa
Sociale Alice (C.so Michele Coppino 48/C- Alba- ). Le linee di produzione
comprendono zuppe e sughi già pronti freschi e genuini, preparati senza
l’aggiunta di conservanti. Le materie prime provengono da Cooperative Sociali e
Agricole locali, produzioni di nicchia tipiche del territorio piemontese e
Presidi SlowFood.
Per il momento il viaggio termina qui, ma solo per il momento..........