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venerdì 29 marzo 2024

Toast vegetariani con spinacini e scalogni

Il toast è un tipo di pane in cassetta, tagliato a fette, che viene rosolato con del calore secco, generalmente all'interno di un elettrodomestico specifico, detto tostapane. La tostatura lo rende croccante e piacevole al gusto.
In Italia viene comunemente definito toast una coppia di fette di pane in cassetta farcite  con formaggio e con affettato (generalmente prosciutto cotto), ma ormai sono innumerevoli le varianti utilizzate.
Il termine deriva dall'inglese toast, che a sua volta deriva dal latino tostus.



LE IMMAGINI E I TESTI PUBBLICATI IN QUESTO SITO SONO DI PROPRIETA’ DELL’AUTORE E SONO PROTETTI DALLA LEGGE SUL DIRITTO D’AUTORE N. 633/1941 E SUCCESSIVE MODIFICHE. COPYRIGHT © 2010-2050. TUTTI I DIRITTI RISERVATI A IL POMODORO ROSSO DI MARIA ANTONIETTA GRASSI. VIETATA LA RIPRODUZIONE, ANCHE PARZIALE, DI TESTI O FOTO, SENZA AUTORIZZAZIONE.

Ingredienti per 2 persone:

4 fette di pane per toast
200 g di spinacini
2 scalogni
4 fette non troppo spesse di Fontina
2 cucchiai d’ olio extravergine d’oliva

Procedimento

Lavate gli spinacini e sgrondateli.
In una padella antiaderente scaldate l’olio e unite gli scalogni puliti e tagliati a rondelle.
Lasciateli dorare per 5 minuti poi unite gli spinacini e fate stufare per 2 o tre minuti.
Dovranno risultare ben asciutti.
Disponete una fetta di formaggio su ogni fetta di pane poi aggiungete gli spinancini e gli scalogni, mettete un’altra fetta di fontina e ultimate con una fetta di pane.
Fate tostare e servite subito.




mercoledì 2 febbraio 2022

Croque madame

Il croque madame è un sandwich  tipico della boulangerie parigine molto conosciuto e diffuso, solitamente abbinato al croque monsieur dal quale si differenzia per l’aggiunta dell’uovo.
La farcitura a base di prosciutto cotto e groviera, la croccantezza dovuta alla rosolatura nel burro, il “cappello” della besciamella e dell’uovo all’occhio di bue ne fanno una golosità irresistibile da consumare  ad ogni ora del giorno, per colazione, per un pranzo veloce, per uno spuntino.


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Ingredienti per 2 persone

4 fette di pane per toast
180 g di prosciutto cotto
200 g di Groviera a fette
30 g di Groviera grattugiata
2 uova
80 g di besciamella
60 g di burro
4 cucchiai di senape di Digione

Procedimento

Spalmate la senape su tutte e quattro le fette, poi farcite due fette con il formaggio e il prosciutto  e chiudete con le altre.
In un’ampia padella fate sciogliere il burro e fate rosolare i sandwich.
Quando saranno dorati, trasferiteli su di una placca ricoperta da carta da forno, copriteli con la besciamella e la groviera grattugiata.
Infornate a 180°C (forno già caldo) e fate  gratinare.
Nel frattempo scaldate 20 g di burro in una padella e depositateci  le uova, lasciatele cuocere fino ad addensare l’albume ma non il tuorlo ( all’occhio di bue), salate e pepate.
Per ottenere una forma perfettamente tonda potete aiutarvi inserendo nella padella un coppa pasta del diametro adatto alle vostre fette di pane e inserendo al loro interno le uova crude.
Sfornate i croque madame , adagiate delicatamente  sopra ad ognuno un uovo e serviteli subito ben caldi.

 

 

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venerdì 19 giugno 2020

Toast alla boscaiola

Frutto tipico del sottobosco, il mirtillo ha tradizioni antichissime e viene utilizzato per curare diverse patologie. I mirtilli generalmente crescono nelle zone montane (sulle Alpi e gli Appennini), nei boschi e trovano la loro maggiore diffusione sui terreni ricchi di humus. Si presentano come dei piccoli arbusti, alti circa 60 cm. La loro fioritura avviene in primavera e si distinguono in tre differenti specie: mirtillo nero, rosso e blu. Secondo alcune recenti ricerche effettuate negli Stati Uniti, queste piccole bacche, sarebbero dotate di un enorme quantitativo di sostanze antiossidanti, in grado quindi di prevenire patologie cardiovascolari, proteggere dai tumori e addirittura ritardare il naturale processo di invecchiamento. Dunque hanno un duplice scopo: da una parte rappresentano una fonte di alimento, dall’altra vengono utilizzate come medicamento
Il mirtillo nero è quello maggiormente ricco di principi salutari. Infatti contiene zuccheri e molti acidi, in particolare l’acido citrico (che protegge le cellule) ma anche l’acido ossalico, l’idrocinnamico e il gamma-linolenico. L’acido ossalico è quello che conferisce il classico sapore asprigno del frutto; l’acido idrocinnamico è molto efficace perché è in grado di neutralizzare le nitrosammine cancerogene (prodotte nell’apparato digerente in conseguenza dell’ingestione di nitrati); l’acido gamma-linolenico invece è molto utile al sistema nervoso perché previene la nefropatia diabetica. Ma non è tutto: il mirtillo nero è particolarmente ricco di acido folico (una vitamina molto importante per le varie numerose funzioni che svolge) e contiene tannini e glucosidi antocianici, i quali oltre a dare al frutto il suo caratteristico colore, riducono la permeabilità dei capillari e ne rafforzano la struttura. Le antocianine infine, presenti in grandi quantità, rafforzano il tessuto connettivo che sostiene i vasi sanguigni e ne migliorano l’elasticità ed il tono. Riescono in tal modo a svolgere un’azione antiemorragica nonché contro i radicali liberi. Tutte questa sostanze poi favoriscono e aumentano la velocità di rigenerazione della porpora retinica, migliorando la vista specialmente la sera, quando c’è poca luce.




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Ingredienti per 4 persone

50 gr di mirtilli
30 gr di  more
8 fette di pane ai cereali
150 gr di Fontina
8 fette di prosciutto cotto

Procedimento

Tagliate la fontina in fette sottili.
Lavate e asciugate delicatamente i frutti di bosco.
Stendete metà del formaggio su 4   fette di pane e distribuite metà dei frutti di bosco.
Coprite con le fette di prosciutto e sovrapponete i frutti di bosco restanti.
Mettete il resto del formaggio e chiudete la con le restanti fette di pane.
Inserite nel tostapane e fate tostare per 3 massimo 4 minuti.
Servite accompagnando con succo di lamponi.



giovedì 17 marzo 2016

Panini girasole

Mi piacciono i panini dalle forme insolite e ieri aprendo il mio “cassetto degli attrezzi culinari” ho adocchiato il dividi mela e mi sono detta: “perché non provare a fare dei panini usandolo come stampo?” Detto? Fatto! Ed eccoli qua i miei panini a forma di girasole.


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Ingredienti
250 gr di farina di grano tenero OO con W170 (io ho usato quella della Garofalo)
250 gr di semola rimacinata
300 ml d’acqua a temperatura ambiente
1 cucchiaio di malto o di miele
8 gr di sale fino ( un  cucchiaio raso da minestra)
2 cucchiai d’olio extravergine d’oliva

Procedimento

In una ciotola capiente setacciate le farine, fate un buco al centro e unite il lievito madre, il malto e l’acqua. Iniziate raccogliendo la farina esternamente e portandola verso l’interno, quando avrete amalgamato bene tutto, togliete l’impasto e mettetelo su di una spianatoia, leggermente infarinata e continuate ad impastare per almeno 10 minuti, fino ad ottenere un composto omogeneo. Allargate l’impasto e distribuite il sale, l’olio.  Impastate ancora per cinque minuti per inglobare bene. Mettete l’impasto  in una  ciotola precedentemente unta con un po’ d’olio, coprite con della pellicola e lasciate riposare e lievitare, in luogo caldo e protetto da correnti d’aria, per due ore.



Trascorso il tempo, riprendete l’impasto e, delicatamente, prelevate 5 o 6  pezzetti di pasta e formate delle palline della dimensione di una pesca. Prendete, con le dita, i quattro lati di una pallina di pasta e tirate leggermente verso il centro per formare delle punte, unitele e mettete   il panino, con le punte sotto, sulla spianatoia, premete leggermente il dividi mela sul panino.


 Depositatelo in una teglia ricoperta di carta da forno.


Mettete tutti i vostri panini nella teglia, spennellateli con un po’d’olio e coprite con uno strofinaccio da cucina. Lasciate lievitare fino al raddoppio ( i tempi di lievitazione variano molto in base alla temperatura esterna, con 23/24 gradi bastano 4 ore) lontano da colpi d’aria.
Accendete il forno a 190/200 gradi, inserite un pentolino colmo d’acqua (servirà a formare del vapore e a rendere il pane più soffice) e, quando raggiunge la temperatura, infornate e lasciate cuocere per 25/30 minuti.
Sfornate e lasciate raffreddare su di una gratella.
Buon appetito!




Potete utilizzare il lievito di birra  secco al posto del lievito madre, in tal caso unitelo direttamente alla farina setacciata e poi versate l’acqua e unite il malto. Il resto del procedimento è lo stesso, salvo che per i tempi di lievitazione che si accorciano notevolmente con l'utilizzo del lievito di birra. Se utilizzate il lievito di birra in panetto, dovete prima scioglierlo in un po' d’acqua.


giovedì 23 aprile 2015

Pagnotte di riso

La farina di riso è un tipo di farina ottenuta dal noto cereale e dalle molteplici applicazioni gastronomiche.
La farina di riso possiede un’alta concentrazione d’amido, ma possiede un bassissimo contenuto di proteine, lipidi e fibre. Queste caratteristiche fanno sì che sia l’ingrediente ideale per preparare gli alimenti gluten- free (senza glutine).
Il glutine è una proteina responsabile di una nota e seria intolleranza alimentare, in espansione, chiamata celiachia. Recenti studi hanno dimostrato che esiste anche un’intolleranza al glutine, ancora in fase di studio, meno grave della celiachia vera e propria, ma che, in ogni caso causa dei disturbi.
In Occidente questo prodotto è ancora poco utilizzato, mentre in Oriente il suo utilizzo è ampiamente diffuso ed è l’ingrediente principale di molte delle ricette tradizionali, come i mochi (dolcetti) o gli spaghetti di riso.
E’ ideale per l’impasto di primi piatti, di dolci lievitati e del pane.
Si può utilizzare anche per l’impanatura dei fritti o come addensante nelle salse, zuppe, creme ecc.



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Ingredienti:

200 g di farina di riso
200 g di fecola di patate
100 g di farina di tapioca
340 ml d’acqua appena tiepida (non oltre i 36°C)
1 bustina di lievito di birra liofilizzato o un panetto di lievito di birra fresco
2 cucchiai d’olio d’oliva extravergine
1 cucchiaio di sale fino

Procedimento.

In una ciotola versate le farine setacciate, il sale e il lievito di birra liofilizzato, mischiate bene. 

Aggiungete all’acqua tiepida l’olio e versate tutto, un po’ per volta, sulle farine. Amalgamate bene fino a completo assorbimento del liquido.
Togliete l’impasto dalla ciotola e continuate a impastarlo con le mani fino ad ottenere un composto omogeneo. 


Mettete della carta da forno sulla leccarda.
Infarinatevi bene le mani con la farina di riso e dividete l’impasto in piccole pagnotte o in treccine (come nelle foto).






 Disponetele ben distanziate sulla leccarda.


Copritela con un altro foglio di carta da forno e sovrapponete un telo da cucina. Lasciate lievitare in un luogo caldo, lontano da correnti d’aria, per un’ora (dovranno raddoppiare il volume).
Trascorso il tempo, accendete il forno a 170/180°C.
Spennellate delicatamente i panini.
Infornate (forno già a temperatura e statico) per 30 minuti. Sfornate e lasciate raffreddare su di una gratella.



Consigli: Se avete difficoltà a trovare le farine per miscelarle, in commercio potete trovare delle farine già pronte.
Se utilizzate il lievito di birra fresco, scioglietelo nell’acqua e mescolate fino a quando si sarà sciolto poi unite tutto alle farine come sopra descritto.
Potete sbizzarrirvi con alte forme, magari più schiacciate (come nella foto sotto) e distribuire sopra, dopo averle spennellate con un po’ d’olio o di rosso d’uovo, dei semi di sesamo o papavero o latri tipi di semi.








mercoledì 4 marzo 2015

Panini, treccine e cornetti all'origano

Mi piace preparare il pane, adoro impastare a mano e creare varie forme. In questo post vi spiego come trasformare l’impasto in treccine, taralli e cornetti.




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Ingredienti

500 gr di semola di grano rimacinata
300 ml d’acqua a temperatura ambiente
1 cucchiaio di malto o di miele
8 gr di sale fino ( un  cucchiaio raso da minestra)
2 cucchiai d’olio extravergine d’oliva
1  cucchiaio di origano secco

Procedimento

In una ciotola capiente setacciate la farina con l'origano, fate un buco al centro e unite il lievito madre, il malto e l’acqua. Iniziate raccogliendo la farina esternamente e portandola verso l’interno, quando avrete amalgamato bene tutto, togliete l’impasto e mettetelo su di una spianatoia, leggermente infarinata e continuate ad impastare per almeno 10 minuti, fino ad ottenere un composto omogeneo.
Allargate l’impasto e distribuite il sale, l’olio.  Impastate ancora per cinque minuti per inglobare bene. Mettete l’impasto  in una  ciotola precedentemente unta con un po’ d’olio, coprite con della pellicola e lasciate riposare e lievitare, in luogo caldo e protetto da correnti d’aria, per due ore. 


Trascorso il tempo, riprendete l’impasto e, delicatamente, prelevate 5 o 6  pezzetti di pasta e formate delle palline della dimensione di una pesca piccola. 


Prendete, con le dita, i quattro lati di una pallina di pasta e tirate leggermente verso il centro per formare delle punte, unitele e depositate il panino in una teglia ricoperta di carta da forno. 

Prepariamo la treccia:
Prelevate tre pezzi di pasta, allungateli, facendolo rotolare delicatamente sul piano, fino a formare tre cordoncini.


Unite insieme le punte e intrecciate i tre cordoncini per formare la treccia. Premete bene la parte terminale.






Potete anche chiuderla a cerchio 


Tarallo
Arrotolate un unico cordoncino e giratelo su se stesso,  poi chiudetelo a cerchio.




Oppure potete creare delle sorte di cornetti tirando una pallina di pasta e formando un triangolo che arrotolerete iniziando dalla parte più piccola per poi ultimare unendo insieme le punte




Mettete tutti i vostri panini nella teglia, spennellateli con un po’d’olio e coprite con uno strofinaccio da cucina. Lasciate lievitare fino al raddoppio ( i tempi di lievitazione variano molto in base alla temperatura esterna, con 23/24 gradi bastano 4 ore) lontano da colpi d’aria.


Accendete il forno a 190/200 gradi, inserite un pentolino colmo d’acqua (servirà a formare del vapore e a rendere il pane più soffice) e, quando raggiunge la temperatura, infornate e lasciate cuocere per 25/30 minuti.
Sfornate e lasciate raffreddare su di una gratella.
Buon appetito!





Potete utilizzare il lievito di birra secco al posto del lievito madre; in tal caso unitelo direttamente alla farina setacciata e poi versate l’acqua e  il malto. Il resto del procedimento è lo stesso, salvo che per i tempi di lievitazione che si accorciano notevolmente con l'utilizzo del lievito di birra. Se utilizzate il lievito di birra in panetto, dovete prima scioglierlo in un po' d’acqua. 
Se preferite potete utilizzare anche altri tipi di farina, l'importante è che abbiamo un altro tenore di glutine, quindi accertatevi che siano per panificazione.



sabato 23 agosto 2014

Panini all'origano e al sesamo

Questi deliziosi panini, morbidissimi e facili da realizzare, sono l’ideale da farcire con tutto quello che la vostra fantasia vi suggerisce....



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Ingredienti :

500 gr di farina per panificazione
125 ml di yoghurt
200 ml d’acqua a temperatura ambiente
1 cucchiaio di malto o di miele
10 gr di sale fino
2 cucchiai d’olio extravergine d’oliva
Semi di sesamo bianchi 3 cucchiai
Origano

Procedimento

In una ciotola capiente setacciate la farina, fate un buco al centro e unite il lievito madre, il malto, lo yoghurt e l’acqua. Impastate raccogliendo la farina esternamente e portandola verso l’interno. Togliete l’impasto e mettetelo su di una spianatoia e continuate ad impastare per almeno 10 minuti. Allargate l’impasto e distribuite il sale e l’olio, continuate ad impastare per altri 5 minuti. Dividete l’impasto in due parti, allargate leggermente un impasto e distribuite due cucchiai di semi di sesamo. Impastate ancora per cinque minuti per inglobare bene i semi. Fate la stessa operazione con l’impasto rimasto, aggiungendo solo un cucchiaio d’origano. Mettete gli impasti in due ciotole e lasciateli riposare e lievitare per due ore. 


Trascorso il tempo, riprendete gli impasti e, delicatamente, formate tante palline della dimensione di una pesca piccola. 


Schiacciatele leggermente e mettetele in una teglia unta e infarinata,  spennellate i panini con un po’ d’olio e distribuite i semi di sesamo rimasti, premendo leggermente. Coprite con uno strofinaccio da cucina e lasciate lievitare fino al raddoppio ( i tempi di lievitazione variano molto in base alla temperatura esterna, con 23/24 gradi bastano 4 ore) lontano da colpi d’aria.
Accendete il forno a 190/200 gradi, inserite un pentolino colmo d’acqua (servirà a formare del vapore e a rendere il pane più soffice) e, quando raggiunge la temperatura, infornate e lasciate cuocere per 25/30 minuti.
Sfornate e lasciate raffreddare su di una gratella.
Buon appetito!

Consiglio: potete prepararlo con più forme o con semi diversi, secondo i vostri gusti.
Come le treccine  e le ciabattine della foto.


Step:





Potete utilizzare il lievito di birra  secco al posto del lievito madre, in tal caso unitelo direttamente alla farina setacciata e poi versate l’acqua e lo yoghurt e unite il malto. Il resto del procedimento è lo stesso, salvo che per i tempi di lievitazione che si accorciano notevolmente con l'utilizzo del lievito di birra. Se utilizzate il lievito di birra in panetto, dovete prima scioglierlo in un po' d’acqua.

domenica 7 novembre 2010

Panini di kamut ai semi vari

Kamut è un marchio registrato, di proprietà dell'azienda americana Kamut, fondata nel Montana da Bob Quinn, dottore in patologia vegetale e agricoltore biologico. Il nome designa, da un punto di vista commerciale, la cultivar di grano della sottospecie Triticum tugidum ssp turanicum nominata Khorasan, dal nome della regione iraniana khorasan.
La produzione e la vendita di tale coltivar col nome commerciale di Kamut è strettamente regolamentata e deve essere certificata e rispettare una serie di norme. stabilite dall'azienda statunitense. 
La storia del grano khorasan a marchio KAMUT® è iniziata nel 1949, quando Earl Dedman, un aviatore americano di stanza in Portogallo, ricevette alcuni chicchi di grano dall’aspetto insolito, da un amico che affermava di averli presi in una tomba in Egitto. Più probabilmente, l'amico li aveva acquistati da un venditore ambulante a Il Cairo, in Egitto, insieme alla storia che provenivano da un'antica tomba egizia. Earl inviò trentasei chicchi di questo grano a suo padre, R. E. Dedman, un agricoltore vicino a Fort Benton, Montana. Di lì a sei anni, l’anziano Dedman aveva fatto crescere da quel piccolo numero di semi più di 40 tonnellate di grano, chiamandolo "Grano di Re Tut".
 
Fonte: Kamut



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Ingredienti per 4/6 persone:

250 gr. di farina di kamut ( o, se preferite, farina tipo “O”)
20 gr. di lievito di birra
2,5 dl di acqua
Semi di papavero, zucca e sesamo
1 cucchiaino di sale
½ cucchiaino  di zucchero
Olio extravergine q.b.

Procedimento
Mettete il lievito sbriciolato in un recipiente. Aggiungete metà dell’acqua necessaria, tiepida, lo zucchero e poi mescolate bene  per sciogliere il tutto.
Lasciate riposare per 10 minuti.
Nel frattempo setacciate in un recipiente la farina con il sale. Formate una fontana al centro e versatevi il lievito con l’acqua restante e due cucchiai d'olio d'oliva extravergine.
Mescolate il tutto con un cucchiaio di legno fino ad ottenere una palla di pasta.
Spolverizzate con la farina la spianatoia, posatevi la palla di pasta, lavoratela ancora per 10/15 minuti, poi appiattatela con le mani stendendola leggermente.
Ripiegate i bordi opposti uno sopra l’altro poi appiattiteli nuovamente con le mani. Ripetete l’operazione più volte ( per circa 10 minuti) facendo girare la pasta sulla spianatoia .
Quando la pasta sarà diventata elastica e liscia, ricopritela con un panno pulito e umido, al riparo dalle correnti d’aria e dal freddo (l’ideale è porla nel forno spento) e lasciatela lievitare per 30 minuti.




Rimettete la pasta lievitata  sulla spianatoia infarinata, impastatela tirando in tutti i sensi allo scopo di aerarla per 5 minuti.
Separate la pasta in 12 pezzi, appiattite ogni pezzo con il palmo della mano ripiegate i bordi verso il centro poi giratelo sulla spianatoia lasciandolo sotto le pieghe.
Confezionate dei panini rotondi girandoli tra le mani infarinate, ricopriteli nuovamente con un telo e lasciateli lievitare per 2 ore.



15 minuti prima del termine della lievitazione accedente il forno a 200°c (forno statico e inserite un pentolino con dell'acqua (servirà a mantenere la giusta umidità nel forno)
Terminata la lievitazione disegnate, delicatamente, con un coltello, una sorta di griglia sui panini, ungeteli e spolverizzate con  i semi.
Infornate e lasciate cuocere per circa 20 minuti, abbassando la temperatura del forno a 180°C  verso metà cottura.
Sfornateli e fateli raffreddare su di una gratella.