venerdì 23 maggio 2025

Rotolini di sogliola con pesto di rucola

La sogliola è uno dei pesci più apprezzati e ricercati per la bontà delle sue carni. Ha un corpo ovale e piatto, il muso leggermente arrotondato,  gli occhi sul lato in cui la pelle è di colore bruno. La parte inferiore del corpo è di colore bianco ed è la parte che la sogliola adagia sui fondali profondi in cui vive. La sua carne è molto magra e ricca di proteine, vitamine A e B, sali minerali. È molto digeribile e anche per questo motivo è adatta all’alimentazione dei bambini e dei convalescenti, inoltre, è consigliata anche nelle cure dimagranti.



LE IMMAGINI E I TESTI PUBBLICATI IN QUESTO SITO SONO DI PROPRIETA’ DELL’AUTORE E SONO PROTETTI DALLA LEGGE SUL DIRITTO D’AUTORE N. 633/1941 E SUCCESSIVE MODIFICHE. COPYRIGHT © 2010-2050. TUTTI I DIRITTI RISERVATI A IL POMODORO ROSSO DI MARIA ANTONIETTA GRASSI. VIETATA LA RIPRODUZIONE, ANCHE PARZIALE, DI TESTI O FOTO, SENZA AUTORIZZAZIONE.
 
Ingredienti per 4 persone:
 
8 filetti di sogliola
30 g di burro
4 cucchiai di salsa alla rucola
1 patata media
35 g di pinoli
Qualche goccia di succo di limone
Sale q.b.
Pepe bianco q.b. (facoltativo)
 
Per il pesto di rucola
 
1 mazzetto di rucola
2 cucchiai di Parmigiano Reggiano grattugiato
25 g di pinoli
1 spicchio d'aglio piccolo (facoltativo)
olio extravergine d'oliva q.b.
Sale q.b.

Procedimento

Lavate la patata, non sbucciatela e mettetela in una pentola con dell’acqua fredda salata.
Portate a bollore e fate cuocere per trenta minuti a partire dal bollore.
Spelatela e passatela ancora calda allo schiacciapatate.
Lavate bene la rucola e asciugatela, poi mettetela nel mixer insieme ai pinoli e all'aglio e frullate fino a ottenere un composto omogeneo.
Mettetelo in una ciotola e unite il formaggio, il sale e tanto olio quanto basta per renderlo molto morbido.
Inglobate il pesto alla patata schiacciata, unite i restanti pinoli, meno qualcuno che vi servirà per guarnire il piatto e mescolate bene.
Salate leggermente i filetti e cospargeteli con il composto di patata e pesto.
Arrotolateli su se stessi e fermateli con uno stecchino. Sistemate i filetti in una vaporiera, con le giunture degli involtini rivolte verso il basso, poi cuoceteli a vapore per dieci minuti.
A cottura ultimata disponeteli su quattro piatti riscaldati e irrorateli con il burro fuso cui avrete aggiunto qualche goccia di succo di limone.
Guarnite con i pinoli restanti, qualche fogliolina di rucola e qualche pomodorino.
Servite subito.
 
 
 
 

venerdì 16 maggio 2025

Stufato di fave

Le fave sono coltivate e consumate sin dall'antichità, si ritiene che la loro origine risalga all'Asia Minore e che siano state introdotte in Europa dai Greci e dai Romani. Lo stufato di fave non rappresenta solo un piatto gustoso, ma costituisce anche una parte rilevante della cultura culinaria italiana. È un simbolo delle tradizioni contadine e della cucina povera, che trasformava ingredienti semplici e disponibili in pietanze saporite e nutrienti. Oggi, questa antica ricetta viene ancora preparata e apprezzata in molte famiglie italiane, soprattutto durante la primavera, quando le fave fresche sono di stagione.
Rinomato per il suo sapore intenso e la sua semplicità, questo piatto rustico è apprezzato in numerose regioni d'Italia, in particolare nel Sud, dove le fave costituiscono un ingrediente di grande valore. La preparazione dello stufato varia leggermente da una regione all'altra, tuttavia gli ingredienti principali rimangono sempre semplici e genuini.
Ogni regione d'Italia presenta la sua versione di questa ricetta; ad esempio, in Puglia, lo stufato di fave viene spesso arricchito con cicoria selvatica, mentre in Sicilia è comune aggiungere pomodori e patate. Alcune varianti includono anche l'utilizzo di pancetta o salsiccia per conferire al piatto un sapore più ricco e deciso.
Le fave costituiscono un alimento altamente nutriente, ricco di proteine, fibre, vitamine e minerali. Sono una fonte eccellente di ferro, magnesio e potassio, e contengono anche vitamine del gruppo B, come la tiamina e l'acido folico. Inoltre, presentano un basso contenuto di grassi, rappresentando una scelta salutare per coloro che desiderano seguire una dieta equilibrata.



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Ingredienti per 4 persone:
 
500 grammi di fave fresche o secche (se si utilizzano fave secche, è necessario metterle in ammollo per almeno 12 ore)
1 cipolla media
1 carota
2 gambi di sedano
1 cucchiaio di conserva
1 litro di brodo vegetale salato
1 spicchio d'aglio
4 cucchiai di olio extravergine di oliva
Sale e pepe q.b.
Erbe aromatiche (alloro, rosmarino, timo) q.b.
Pecorino grattugiato (opzionale)
 
Procedimento
 
Aprite i baccelli delle fave, estraete i semi, eliminate i cappelletti e lavate con cura.
In una pentola capiente, scaldate l'olio extravergine di oliva e aggiungete la cipolla tritata, la carota e il sedano tagliati a cubetti, lo spicchio d'aglio intero. Fate soffriggere a fuoco medio fino a quando le verdure saranno morbide e la cipolla trasparente.
Aggiungete le fave, il cucchiaio di conserva, le erbe aromatiche a piacere e ricoprite con il brodo vegetale caldo, mescolate.
Portate il tutto a ebollizione, quindi abbassate il fuoco e lasciare cuocere a fuoco lento fino a quando le fave saranno tenere (circa 25/30 minuti) e lo stufato avrà raggiunto la consistenza desiderata.
Regolate di sale e pepe a piacere.
Servire lo stufato caldo, eventualmente cosparso di pecorino grattugiato.