martedì 31 dicembre 2024

Buon anno!

 

Auguro gioia e serenità a chi è stato ferito dalla vita, salute a chi non l’ha, amore a chi lo sta cercando, abbracci e sorrisi sinceri agli amici di sempre, prosperità e felicità a quelle persone che ci sono sempre, come voi. Auguri!



lunedì 23 dicembre 2024

 Tantissimi auguri di Buone Feste!



Il presepe

Natale. 
Guardo il presepe scolpito,
dove sono i pastori appena giunti
alla povera stalla di Betlemme.
Anche i Re Magi nelle lunghe vesti
salutano il potente Re del mondo.
Pace nella finzione e nel silenzio
delle figure di legno: ecco i vecchi
del villaggio e la stella che risplende,
e l’asinello di colore azzurro.
Pace nel cuore di Cristo in eterno;
ma non v’è pace nel cuore dell’uomo.
Anche con Cristo e sono venti secoli
il fratello si scaglia sul fratello.
Ma c’è chi ascolta il pianto del bambino
che morirà poi in croce fra due ladri?


Salvatore Quasimodo

domenica 15 dicembre 2024

Insalata di sedano rapa cavolo rosso, verde e carote

Il sedano rapa (Apium graveolens var. rapaceum) è un ortaggio della famiglia delle Ombrellifere. Noto anche come sedano di Verona, è coltivato soprattutto nelle Regioni del nord dell’Italia mentre nel resto del paese è quasi sconosciuto. È un ortaggio coltivato principalmente per la sua particolare radice che appare sferoidale, barbuta e bitorzoluta, marroncina esternamente e biancastra al suo interno, ruvida al tatto. Il momento ideale per l’acquisto di quest’ortaggio è quando la radice raggiunge il suo peso ideale, stimato tra i 600 e 700 grammi.

Al sedano rapa sono attribuite importanti proprietà paragonabili a quelle del sedano comune – disintossicanti, diuretiche e antinfiammatorie – utili contro un ampio spettro di disturbi tra cui reumatismi, affezioni polmonari e insufficienza epatica. Grazie all’elevato quantitativo di fibre, inoltre, il sedano rapa aumenta il senso di sazietà, aiuta a ridurre la presenza di colesterolo e trigliceridi nel sangue e facilita l’attività intestinale.
Poiché nel sedano rapa sono contenute delle proteine potenzialmente allergizzanti, è bene che i soggetti con ipersensibilità o allergie alimentari prestino particolare attenzione al consumo di quest’ortaggio.

 

Fonte: Humanitas


LE IMMAGINI E I TESTI PUBBLICATI IN QUESTO SITO SONO DI PROPRIETA’ DELL’AUTORE E SONO PROTETTI DALLA LEGGE SUL DIRITTO D’AUTORE N. 633/1941 E SUCCESSIVE MODIFICHE. COPYRIGHT © 2010-2050. TUTTI I DIRITTI RISERVATI A IL POMODORO ROSSO DI MARIA ANTONIETTA GRASSI. VIETATA LA RIPRODUZIONE, ANCHE PARZIALE, DI TESTI O FOTO, SENZA AUTORIZZAZIONE.


Ingredienti per 4 persone:

 

Mezzo sedano rapa

80 g di cavolo rosso

80 g di cavolo verza

3 carote medie

5 cucchiai di olio extravergine d’oliva

Aceto di vino bianco q.b. (secondo i vostri gusti)

Sale fino q.b.

Pepe bianco q.b. (facoltativo)

 

Procedimento

 

Prelevate le foglie più interne dei cavoli (le altre potete usarle per fare un buon minestrone o per stufarle).

Tagliatele a striscioline, lavatele, sgrondatele bene e mettetele in una ciotola.

Pelate il sedano rapa e le carote, lavate, asciugate e tagliate a julienne (bastoncini sottili), inserite tutto nella ciotola con i cavoli.

Preparate un’emulsione miscelando insieme l’olio, l’aceto, il sale e il pepe.

Mischiate bene e servite.

 

 

 

lunedì 9 dicembre 2024

Fusi di tacchino al forno

In questi ultimi anni la cultura alimentare è cambiata adattandosi alle nuove esigenze di gusto, allo stile di vita, alle capacità di spesa, alle conoscenze nutrizionali.
I consumatori sono più attenti a ciò che portano in tavola e si sono riscoperti cibi che, nel corso degli anni, erano stati un po’ dimenticati. Tra questi il tacchino che, nonostante fosse presente in Spagna fin dal 1519, importato dall’America da Cristoforo Colombo e diffuso in tutta Europa dai Gesuiti, fino a poco tempo fa era considerato un patrimonio della cultura anglosassone, un alimento quasi esclusivamente natalizio.
Oggi sappiamo che le carni di questo grosso volatile, che può raggiungere e superare il peso di quindici chili, sono ricche di proteine nobili, con una percentuale molto bassa di grassi, adatte ad una dieta ricca e leggera allo stesso tempo.

“La carne di tacchino ha un eccellente contenuto proteico e, considerato il fatto che possiamo consumarlo senza la pelle, è da considerarsi tra le più magre. Poi, se consideriamo la qualità dei suoi grassi, scopriamo che il contenuto d'acido linoleico (che è un acido grasso essenziale molto importante) nel tacchino è quasi 10 volte superiore a quello d'altri tipi di carne. Non solo, ma il contenuto di colesterolo è tra i più bassi: si tratta di 8 -8,25 mg per cento grammi di parte edibile contro un valore che varia da 70 a 125 mg nella carne di manzo e da 70 a 105 mg in quella di maiale.
Ricapitolando i vantaggi del tacchino consistono in un elevato contenuto proteico e discreto contenuto di ferro e zinco, contenuto in grassi ridotto (nel petto di tacchino, secondo i nutrizionisti, sono solo l’1,56 per cento) e ottimo rapporto tra grassi polinsaturi e insaturi.”

(Professor Aldo Mariani – Istituto della Nutrizione di Roma)

L’allevamento intensivo del tacchino si differenzia da quello degli altri avicoli perché, per crescere, necessita di ampi spazi in cui potersi muovere e camminare. È allevato su una lettiera di truccioli di legno in stanzoni luminosi e molto vasti.
L’alimentazione consiste in un mangime costituito prevalentemente da granoturco o frumento, soia, glutine di mais e crusca cui sono aggiunte vitamine ed oligominerali.
La versatilità di questa carne si presta a tutti i tipi di preparazione, in umido, al forno, bollita, alla griglia.
La fesa è il petto del tacchino da cui ricavano le fettine. È la parte più magra e la più ricca di proteine nobili. Possiamo utilizzare la fesa per le rollate, per i bocconcini, per bolliti magri e gustosi.
Le cosce intere formate da cosce e fusi, possono trasformarsi in un robusto arrosto o, private della pelle e cotte a vapore, tagliate a dadini, in una deliziosa insalata.
Le cosce (parte superiore) hanno la carne rossa e si possono disossare e farcire.
I fusi sono la parte inferiore della coscia sono ottimi stufati.
Dalla parte più grossa dei fusi si ricavano gli ossibuchi. Sono un’economica e ottima alternativa a quelli di manzo.
Infine, possiamo preparare degli ottimi spiedini utilizzando bocconcini di coscia e fesa intervallati da pezzetti di peperone, cipolline o quanto la vostra fantasia vi suggerisce.

 

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Ingredienti per 4 persone:

2 fusi di tacchino

Salvia, rosmarino, maggiorana, timo q.b.
1 spicchio d’aglio
Olio extravergine q.b.
Sale fino q.b.
Pepe q.b.

Procedimento

Tritate insieme tutti gli aromi e lo spicchio d’aglio, unite il sale e il pepe macinato al momento.

Versate un filo d’olio sui fusi e massaggiateli con il composto di aromi, pepe e sale.
Disponeteli su di una teglia ricoperta da carta da forno e infornate (forno statico e già a temperatura di 180°).
Lasciate cuocere per circa un’ora rivoltando la carne almeno una volta.
Accompagnate con verdure stufate o patate arrosto o una fresca insalata.

 

 

 

 

 

 

 

venerdì 6 dicembre 2024

Pere con formaggio blu erborinato

Il formaggio blu di capra è un erborinato a base di latte crudo caprino. Un formaggio a pasta bianca delicatamente venata di blu/verde e dal sapore dolce e leggermente piccante, la cui intensità aumenta con il prolungarsi della stagionatura, che di solito varia fra i 45 e 60 giorni.
Ideale da abbinare con un buon vino rosso ma anche con un passito di buona struttura.
La pera Williams è un’antica varietà antica di origine inglese, selezionata alla fine del ‘700 e diffusa in Italia principalmente nella pianura del Po.
Dal punto di vista botanico la forma dei frutti di Williams è definita “cidoniforme”, ( “a fiaschetto” nel linguaggio comune).
Il colore della buccia è variabile dal verde al giallo in relazione allo stato di maturazione più o meno avanzato, con zone rugginose più o meno estese. Occasionalmente i frutti possono presentare una colorazione rosso-rosata dell’epidermide nelle parti più direttamente esposte al sole. I frutti più verdi sono croccanti e molto succosi. Mano a mano che la buccia assume una colorazione progressivamente più gialla, la polpa ( che è succosa, bianca, fondente, dolce e zuccherina e dall’aroma tipico) diventa sempre più morbida e fondente.
L’unione della dolcezza della pera con il sapore leggermente piccante del formaggio e la sapidità della bresaola creano un’armonia di sapori unica.


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Ingredienti per 4 persone:

3 pere Williams non eccessivamente mature

150 gr di  Roquefort (formaggio erborinato blu di capra)
100 g di bresaola
Succo di limone

 Procedimento

Tagliate a fette il formaggio.

Arrotolate le fettine di bresaola.
Lavate le pere, asciugatele e tagliatele a spicchi, spruzzateli con il succo di limone per evitare che anneriscano.
Deponeteli su di un vassoio o un piatto da portata, distribuite su ognuna una fettina di formaggio.
Infilate i rotolini di bresaola su di uno stecchino e poi inseritelo nel formaggio e nella pera.
Servite subito.