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martedì 5 settembre 2023

Tisana alle more, mela rossa e cannella

Una tisana antiossidante, vitaminica e idratante, ideale da consumare dopo cena.
La mora di rovo è di colore nero alla maturazione e si presenta come un arbusto di media grandezza, rampicante o prostrato la cui altezza può variare da 3 a 5 metri. Forma dei cespugli piuttosto fitti e voluminosi tanto da sovrastare altre piante che le sono vicine, e i suoi getti spinosi sono singoli e arrivano a misurare 5 metri di lunghezza.
Sono un frutto composto da tante drupeole, mediamente arrivano a misurare 2 cm.; dapprima sono verdi poi man mano diventano rosse, blu scuro, nere, di aspetto lucido. Hanno un gusto dolce aromatico e sono molto succose.
Contengono un’alta percentuale di vitamina C e le foglie, usate in decotto, sono efficaci contro le irritazioni della bocca, inoltre sono ricche anche di fibre, vitamina K, acido folico, e minerali come il manganese e il potassio.
Nell’alimentazione, le more sono destinate per la gran parte a essere consumate fresche per il resto sono utilizzate per fare soprattutto marmellate.


LE IMMAGINI E I TESTI PUBBLICATI IN QUESTO SITO SONO DI PROPRIETA’ DELL’AUTORE E SONO PROTETTI DALLA LEGGE SUL DIRITTO D’AUTORE N. 633/1941 E SUCCESSIVE MODIFICHE. COPYRIGHT © 2010-2050. TUTTI I DIRITTI RISERVATI A IL POMODORO ROSSO DI MARIA ANTONIETTA GRASSI. VIETATA LA RIPRODUZIONE, ANCHE PARZIALE, DI TESTI O FOTO, SENZA AUTORIZZAZIONE.

Ingredienti per 1 persona:

4 more

1 buccia di mela rossa di Cuneo IGP
1 pizzico di cannella
250 ml di acqua

Procedimento 

Lavate delicatamente le more.

Lavate la mela e sbucciatela
Mettete tutto in un pentolino, aggiungete la cannella e l’acqua fredda.
Accendete il fuoco e, appena inizia l’ebollizione, spegnetelo.





Coprite con un coperchio e lasciate in infusione 10 minuti.
Filtrate con un colino premendo sulle more per far fuoriuscire  tutto il liquido.
Dolcificate a piacere con miele o zucchero di canna.



 

 


venerdì 25 agosto 2023

Grappa al ribes

La grappa è un'acquavite di vinaccia ricavata da uve prodotte e vinificate esclusivamente in Italia, distillata in Italia.  Anche il distillato di vinaccia prodotto nella Svizzera italiana viene, legittimamente, etichettato e commercializzato come grappa.

Vi sono tre principali tipologie di vinacce con cui distillare la grappa:

Vinacce fermentate ottenute dalla svinatura di vini rossi.

Vinacce semi-vergini, ottenute nella vinificazione in rosato; medesimo risultato si ottiene dalle vinacce di vini dolci;

Vinacce vergini, ottenute dalla "sgrondatura" nella vinificazione in bianco per ottenere vini bianchi. In questo caso, le vinacce non hanno subito alcuna fermentazione significativa.

Le vinacce vergini o semivergini devono essere obbligatoriamente fermentate prima di dare avvio alla distillazione in quanto la grappa si ottiene unicamente da vinacce fermentate.

Grappe di qualità elevata richiedono che si separino, prima della distillazione, i vinaccioli. A maggior ragione, è molto raro che una distilleria lasci, anche parzialmente, i raspi insieme alle vinacce.

Non bisogna confondere la grappa, che è un distillato di vinacce fermentate, con l'acquavite d'uva, che è un distillato di mosto. Allo stesso modo, la grappa non è un distillato di vino (Brandy se invecchiato in legno e cognac o armagnac se francese). Quindi distillato di vinacce, distillato di mosto (d'uva) e distillato di vino sono tre bevande alcoliche diverse.
L'acquavite di vinaccia era ottenuta in tutto l’arco alpino (ma il distillato di vinaccia era ottenuto da tempi immemori in varie zone d'Europa). In Nord Italia a seconda delle regioni era chiamata “branda” (Piemonte), “sgnàpa” o “gràspa” (Triveneto). Successivamente si impone il termina lombardo grapa, che indica il raspo dell'uva. Non è quindi legata al monte Grappa, e quindi neppure con Bassano del Grappa, dove pur si trovano alcune delle più celebri distillerie del Veneto.
Per legge il contenuto alcolico per la grappa non deve essere inferiore 37,5% in volume, mentre non è fissato un limite massimo: tipicamente, ma non è una regola, varia tra il 40% e il 60%.
Il grado alcolico è raggiunto direttamente, nel caso delle grappe "pieno grado", oppure viene abbassato aggiungendo acqua, solitamente demineralizzata, al prodotto della distillazione. La quantità di acqua utilizzata per la diluizione dipende, ovviamente, dal titolo alcolometrico di partenza e da quello che si vuole ottenere.
La grappa può essere classificata in base all'affinamento e/o alle lavorazioni che seguono la distillazione. 
Una grappa può essere definita:

Giovane: quando è conservata in contenitori inerti (ad esempio in vetro o in acciaio) fino alla vendita;

Aromatica: quando deriva da uve aromatiche quali Brachetto, Malvasia, Moscato e Traminer aromatico;

Invecchiata: quando matura per almeno 12 mesi in botti di legno;

Riserva Invecchiata o Stravecchia: quando matura per almeno 18 mesi in botti in legno;

Aromatizzata, con l'aggiunta di aromatizzanti naturali, come erbe, radici o frutti o parte di esse.

Fonte: Wikipedia


Foto di Pictavio

IL TESTO PUBBLICATO IN QUESTO ARTICOLO E' DI PROPRIETA’ DELL’AUTORE ED E' PROTETTO DALLA LEGGE SUL DIRITTO D’AUTORE N. 633/1941 E SUCCESSIVE MODIFICHE. COPYRIGHT © 2010-2050. TUTTI I DIRITTI RISERVATI A IL POMODORO ROSSO DI MARIA ANTONIETTA GRASSI. VIETATA LA RIPRODUZIONE, ANCHE PARZIALE, DI TESTI O FOTO, SENZA AUTORIZZAZIONE.

Ingredienti:

1 litro di grappa

180 gr di bacche di ribes rosso
3 chiodi di garofano
Un pezzettino di cannella (facoltativo)
4 cucchiai di zucchero semolato

Preparazione

Lavate i ribes, sgranateli e metteteli su di un canovaccio per farli asciugare perfettamente.

Inseriteli in un vaso perfettamente pulito con la chiusura ermetica , personalmente utilizzo quello della Bormioli.
Aggiungete i chiodi di garofano, la cannella, lo zucchero e la grappa.
Mescolate delicatamente, chiudete e lasciate macerare al buio nella dispensa per quaranta giorni agitando una volta ogni due giorni.
Trascorso il tempo filtrate con un colino e una garza sterile e imbottigliate.
Lasciate riposare, sempre al buio, per altri quaranta giorni prima di gustare la vostra grappa al ribes.

 

 

 

 

 

venerdì 28 luglio 2023

Tisana alle more, alloro e zenzero

Una tisana depurante, vitaminica, idratante e digestiva.
Se ne consiglia l'uso dopo cena.
La mora di rovo è di colore nero alla maturazione e si presenta come un arbusto di media grandezza, rampicante o prostrato la cui altezza può variare da 3 a 5 metri. Forma dei cespugli piuttosto fitti e voluminosi tanto da sovrastare altre piante che le sono vicine, e i suoi getti spinosi sono singoli e arrivano a misurare 5 metri di lunghezza.
Sono un frutto composto da tante drupeole, mediamente arrivano a misurare 2 cm.; dapprima sono verdi poi man mano diventano rosse, blu scuro, nere, di aspetto lucido. Hanno un gusto dolce aromatico e sono molto succose.
Contengono un’alta percentuale di vitamina C e le foglie, usate in decotto, sono efficaci contro le irritazioni della bocca, inoltre sono ricche anche di fibre, vitamina K, acido folico, e minerali come il manganese e il potassio.
Nell’alimentazione, le more sono destinate per la gran parte a essere consumate fresche per il resto sono utilizzate per fare soprattutto marmellate.


LE IMMAGINI E I TESTI PUBBLICATI IN QUESTO SITO SONO DI PROPRIETA’ DELL’AUTORE E SONO PROTETTI DALLA LEGGE SUL DIRITTO D’AUTORE N. 633/1941 E SUCCESSIVE MODIFICHE. COPYRIGHT © 2010-2050. TUTTI I DIRITTI RISERVATI A IL POMODORO ROSSO DI MARIA ANTONIETTA GRASSI. VIETATA LA RIPRODUZIONE, ANCHE PARZIALE, DI TESTI O FOTO, SENZA AUTORIZZAZIONE.

Ingredienti per 1 persona:

4 more

10 gr di zenzero fresco
1 foglia d’alloro
250 ml di acqua

Procedimento


Lavate delicatamente le more e l’alloro, pelate lo zenzero.
Mettete tutto in un pentolino, aggiungete  l’acqua fredda.
Accendete il fuoco e, appena inizia l’ebollizione, spegnetelo.
Coprite con un coperchio e lasciate in infusione 10 minuti.
Filtrate con un colino premendo sulle more per far fuoriuscire  tutto il liquido.
Dolcificate a piacere con miele o zucchero di canna.

 




sabato 8 luglio 2023

Tisana drenante alle ciliegie

La pianta delle ciliegie appartiene alla famiglia delle Rosacee ed è conosciuta con il nome di ciliegio o Prunus avium: è presente nella zona mediterranea da circa 3.000 anni. E' difficile stabilire con certezza il paese d'origine, le prime notizie in merito arrivano dall'Egitto, ma si ritiene che l'origine possa essere asiatica.
Il ciliegio fiorisce in primavera e spuntano contemporaneamente sia i fiori che le foglie. Le ciliegie si dividono in due gruppi dolci ed acide: quelle dolci, a loro volta, si dividono in duracine e tenerine, quelle acide si dividono in visciole, amarene e marasche. Il periodo di maturazione varia da maggio a giugno a seconda del tipo di ciliegia.
Le ciliegie sono composta prevalentemente di acqua (circa l'80%), proteine, zuccheri, vitamina C e A, ferro, potassio, calcio, fosforo, sodio e magnesio. Da sottolineare uno zucchero, il levulosio, che non ha controindicazione per i diabetici. Contengono anche molti flavonoidi che servono a contrastare i radicali liberi. Possiedono, inoltre, proprietà depurative, disintossicanti, diuretiche e lassative.
Si consiglia il consumo lontano dai pasti.


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Ingredienti per 1 persona:

8 gr di piccioli di ciliegie

3 ciliegie denocciolate
250 ml di acqua

Procedimento


Lavate  molto bene i piccioli e le ciliegie.
Mettete solo i piccioli in un pentolino e aggiungete  l’acqua fredda.
Accendete il fuoco e, appena inizia l’ebollizione, spegnetelo. E aggiungete le tre ciliegie.
Coprite con un coperchio e lasciate in infusione 10 minuti.
Filtrate con un colino premendo sulle ciliegie per far fuoriuscire  tutto il liquido.
Dolcificate a piacere con miele o zucchero di canna.

 

 

mercoledì 26 aprile 2023

Tisana ai lamponi e menta

Oggi vi propongo questa tisana vitaminica, idratante e digestiva da consumare dopo i pasti.
Il lampone è una pianta della famiglia delle Rosaceae indicata per la circolazione, per depurare il sangue e calmare i disturbi gastrointestinali.
I frutti del lampone se consumati freschi come frutta da tavolo, forniscono all'organismo ottime quantità di vitamine A e C di acido citrico, pectina e fruttosio. Al di là dell’impiego alimentare da cui si ricava un’azione antiossidante, il lampone è anche uno dei fitoterapici più utilizzati.
Le foglie contengono flavonoidi (rutina) e sono indicate, sotto forma di infusi o decotti, nel trattamento della ritenzione idrica, per le loro proprietà diuretiche; grazie alla presenza dei tannini se ne consiglia l’uso in caso di diarrea, in quanto esercitano un’azione astringente; mentre per la proprietà antinfiammatoria le foglie del lampone sono utilizzate in presenza di stomatiti e stati infiammatori intestinali.
Il macerato glicerinato, o gemmoderivato, ottenuto dalle gemme, agisce sull’apparato ormonale femminile. E’, infatti, un regolatore dell’asse ipotalamo-ipofiso-gonadico e della secrezione ovarica, che trova impiego in tutte le disendocrinie della sfera sessuale della donna e in ogni necessità di regolarizzazione del ciclo mestruale.
La sua assunzione è quindi indicata nella sindrome premestruale associata a tensione mammaria, ansia, nervosismo, ritenzione idrica, acne, perché esercita un’azione riequilibratrice del sistema neurovegetativo. La proprietà antispasmodica e decongestionante trova ottimo impiego nella cura della dismenorrea, cioè le mestruazioni dolorose, per la sua capacità di calmare gli spasmi uterini.
Come riequilibratore del sistema ormonale femminile è anche indicato in caso di amenorrea, ossia la mancanza di mestruazioni, e nelle irregolarità del ciclo mestruale, compresi i ritardi puberali del menarca; nel trattamento delle cisti ovariche, dell’ovaio policistico, e dei fibromi. Infine è consigliato per tutti i disturbi che accompagnano il periodo della menopausa come irregolarità del ciclo, vampate, sbalzi d’umore e depressione.

Fonte: cure- naturali.it di Alessandra Romeo


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Ingredienti per 1 persona

4 lamponi
3 foglie di menta
Una fettina di limone
250 ml di acqua

Procedimento

Lavate delicatamente i lamponi e la menta.

Mettete tutto in un pentolino, aggiungete l’acqua fredda e il succo della fetta di limone.
Accendete il fuoco e, appena inizia l’ebollizione, spegnetelo.
Coprite con un coperchio e lasciate in infusione 10 minuti.
Filtrate con un colino premendo sui lamponi per far fuori sciuro tutto il liquido.
Dolcificate a piacere con miele o zucchero di canna.

 


mercoledì 12 ottobre 2022

Allorino-Liquore all'alloro

Questo liquore all’alloro (Allorino) è semplicissimo da preparare e possiede proprietà digestive.
È sensibile alla luce e per questo motivo si devono utilizzare delle bottiglie scure o rivestite di carta stagnola se sono chiare.
Va servito freddo e conservato al buio.
L’alloro è una pianta rustica sempreverde tipica dell’area mediterranea che si adatta anche ai climi più freddi e a qualsiasi tipo di terreno.
Ricchissimo di oli essenziali, è un ottimo alleato in cucina e per la nostra salute essendo ricco di vitamina C, vitamina A, vitamine del gruppo B, acido folico e numerosi minerali quali potassio rame manganese, ferro selenio, zinco e magnesio.
È antisettico e astringente.
L’infuso in acqua svolge un’azione digestiva e diuretica ed è consigliato in caso di dolori di stomaco, coliche e dolori intestinali causati da virus e batteri che vengono ottimamente contrastati dall’azione dell’acido laurico.
Lo stesso acido è un repellente naturale contro parassiti e insetti, poche foglie messe nell’armadio o nei cassetti, ad esempio, tengono lontane le tarme.


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Ingredienti per 1 litro e mezzo di liquore:

500 ml di alcol a 95°
800 ml di acqua
400 g di zucchero
30 foglie medie di alloro fresco

Procedimento

Lavate e asciugate molto bene le foglie d’alloro e inseritele in un vaso a chiusura ermetica (io utilizzo quelli della Bormioli), versate l’alcool e chiudete.
Mettete al buio e lasciate in infusione per almeno dieci giorni, l’ideale sarebbero due settimane, agitando il barattolo una volta al giorno.
Trascorso il tempo preparate lo sciroppo di zucchero che servirà a diluire
l’infuso di alcool e foglie di alloro.
Versate lo zucchero in un litro di acqua fredda e portate a ebollizione rimestando per far sciogliere lo zucchero.
Raggiunta l’ebollizione spegnete il gas e lasciate raffreddare completamente.
Versate l’alcool filtrandolo per eliminare le foglie di alloro e i residui.
Imbottigliate, lasciate riposare al buio per almeno un mese prima di berlo.
Muterà il suo colore passando dal vere intenso della foto  a un colore giallo-marrone.
Con questa diluizione otterrete un liquore di circa 28/30 gradi, se lo preferite più forte, intorno ai 40 unite solo 500 ml di acqua.

 

 

 

 

mercoledì 24 agosto 2022

Liquore al basilico

Il liquore al basilico è semplice da realizzare, ha un intenso colore verde , un fresco e invitante profumo e va servito freddo.
Ideale come fine pasto in quanto ha proprietà digestive.

Foto di Engin Akyurt 

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Ingredienti per un litro e mezzo di liquore:

500 ml di alcool a 96°
1 lt di acqua
500 gr di zucchero
40 gr di basilico 

Procedimento.

Sciacquate il basilico delicatamente ed asciugatelo con della carta da cucina.
Staccate le foglie, tenete solo quelle perfettamente integre.
Quando saranno perfettamente asciutte mettetele in un vaso a chiusura ermetica, aggiungete l’alcool e lasciate macerare al buio per dieci giorni scuotendolo due volte al giorno.
Trascorso il tempo della macerazione versate lo zucchero nell’acqua, portate ad ebollizione girando spesso, spegnete il gas e lasciate raffreddare.
Nel frattempo, filtrate l’alcool con un colino per eliminate le foglie di basilico, versatelo nello sciroppo di acqua e zucchero freddo, mischiate e versate tutto in un grande barattolo di vetro, perfettamente pulito e sterilizzato con la chiusura ermetica.
Personalmente ho utilizzato quello della Bormioli.
Lasciate riposare sempre al buio per circa due mesi. Se sul fondo si dovesse formare un deposito, filtrate utilizzando un imbuto su cui metterete una garza sterile e imbottigliate.
Finalmente potrete gustare il vostro liquore fatto in casa.

 

 

mercoledì 15 giugno 2022

Liquore Nespolino

Il Nespolino è un liquore ricavato, come dice il nome stesso, dai noccioli delle nespole. Possiede un aroma intenso che ricorda quello del liquore amaretto, il suo colore è ambrato e il gusto estremamente gradevole.
Si serve a fine pasto come digestivo o per accompagnare dei dolci o per preparare dei dolci (in questo caso allungatelo con il triplo dell’acqua se lo utilizzate per imbibire un pan di spagna: Es. 50 ml. di Nespolino 150 ml di acqua).
Come tutti i liquori ha una lunga preparazione ma, credetemi, ne vale la pena.
Un invecchiamento lungo ( uno o due anni) rende il suo profumo ed il gusto ancora più intenso.


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 Ingredienti per  circa 1 lt e mezzo di liquore

 
280 g di noccioli di nespole
500 ml di alcool puro a 96°
1 litro di acqua
500 g di zucchero di canna
 

Procedimento

Per ottenere 280 g di noccioli occorreranno circa 1 kg  e mezzo di nespole.

A questo punto avete 2 alternative, o mangiate le nespole e tenete i noccioli o con la polpa delle stesse fate una confettura o una cheesecake.
Qualunque sia la vostra scelta, pulite i noccioli da eventuali residui di polpa e fate asciugare all’ombra per 3 giorni o più finché non saranno perfettamente asciutti.



Metteteli in un vaso a chiusura ermetica, aggiungete l’alcool e lasciate macerare al buio per 40 giorni scuotendolo due volte al giorno.





Trascorso il tempo della macerazione versate lo zucchero nell’acqua , portate ad ebollizione girando spesso, spegnete il gas e lasciate raffreddare.
Nel frattempo filtrate l’alcool con un colino per eliminate i noccioli e le eventuali impurità, versatelo  nello sciroppo  di acqua e zucchero freddo, mischiate e versate tutto in un grande barattolo di vetro, perfettamente pulito e sterilizzato con la chiusura ermetica.
Personalmente ho utilizzato quelle della Bormioli. 
Lasciate riposare sempre al buio per circa due mesi. Sul fondo si formerà un deposito, quindi filtrate utilizzando un imbuto su cui metterete una garza sterile e imbottigliate.
Finalmente potrete gustare il vostro Nespolino a fine pasto come digestivo o aggiunto al gelato  o utilizzarlo nella preparazione di dolci.




sabato 13 luglio 2019

Acqua fruttata detox


L’acqua si sa è, per sua natura, drenante e disintossicante, se in più aggiungiamo le fragole, il lime, la menta e il cetriolo otteniamo una bevanda ricca di sali minerali, drenante e diuretica. Perfetta per disintossicarsi dalle scorie accumulate nell’inverno.

Cetrioli: drenanti, diuretici e ricchi di sali minerali quali potassio, fosforo. Contengono vitamina C, K, Acido tartarico.
Essendo diuretici contrastano l’ipertensione e la formazione di calcoli.
Sono antiossidanti poiché contengono betacarotene e luteina.

Fragole: Le fragole sono ricche di vitamina C che rafforza il sistema immunitario e aiuta la rigenerazione della pelle e di fitonutrienti che limitano il rischio di malattie    cardiovascolari.
Contengono anche molte fibre alimentari e sono ricche di iodio, di potassio, di acido folico, di riboflavina, di vitamina B5, di omega-3 acidi grassi, di vitamina B6, di vitamina K, di magnesio e di rame.
Sono ricchissime di sostanze antiossidanti.

Lime: il lime contiene molta vitamina C (che ha un potere antiossidante e potenzia le difese immunitarie), vitamine del gruppo B (utili per il sistema nervoso), sali minerali (soprattutto il potassio e magnesio), acido folico, flavonoidi, mucillagini e acidi organici.
Riduce il colesterolo, aiuta lo scioglimento dei calcoli.
Energizzante per l’alto contenuto di potassio.

Menta: È ricca di un olio essenziale ricco di mentolo e mentone, di enzimi (ossidasi e perossidasi), di vitamina C. flavonoidi, tannini e di acido fenolico e acido caffeico
Aiuta la digestione, rinfresca e distende.


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Ingredienti

1 litro di acqua
300 gr di fragole
1 cetriolo bio
1 lime bio
3 rametti di menta.

Procedimento

Lavate le fragole, il cetriolo, il lime e la menta.


Tagliate a rondelle tutti gli ingredienti e spezzettate grossolanamente la menta.


Mettete tutto in una brocca di vetro con coperchio.


Comprimete leggermente con un pestello e ricoprite con l’acqua.
Ponete in frigorifero per 4 ore.
Al momento di consumare filtrate con un colino.
Si conserva in frigorifero per un paio di giorni.








domenica 23 giugno 2019

Caffè shakerato con ribes e lamponi


Il caffè shakerato è una bevanda analcolica a base di caffè, ghiaccio e zucchero agitati in uno shaker e viene preparata da tutti i bar italiani durante l'estate. 
La moda del caffè shakerato ha superato i confini nazionali ed è conosciuta un po' in tutto il mondo.
Non sono note le origini di questa bevanda, ma è un'invenzione relativamente recente, nata come variante del caffè freddo. A seconda dei gusti si può ordinare un caffè on the rocks, preparato semplicemente rovesciando un caffè espresso in un bicchiere tipo tumbler con 3 cubetti di ghiaccio, oppure un caffè shakerato, che viene servito in maniera più scenografica o su un bicchiere da cocktail martini, quello a forma di cono rovesciato, oppure in un altro bicchiere con stelo, tipo il flute da prosecco.
La differenza fondamentale tra un caffè freddo, on the rocks, e un caffè shakerato sta nel tipo e nella quantità di zucchero usata. La reazione tra il ghiaccio e lo zucchero è, infatti, l'essenza di un buon caffè shakerato e ciò che gli conferisce la sua cremosità tipica.
Per preparare un caffè shakerato viene di solito usato lo zucchero liquido, che una volta agitato nello shaker reagisce con il ghiaccio formando una schiuma spumosa e leggera che poi rovesciata nel bicchiere rimane in alto, conferendo alla bevanda il suo tipico aspetto molto invitante, con il caffè nero in basso e il bordo superiore di colore beige con una consistenza morbida e spumosa. Un buon caffè shakerato dovrebbe avere un bordo spumoso di circa 0,5-1 cm.

Fonte: Cibo 360


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Ingredienti per 2 persone

80 ml di caffè
60 gr di lamponi
30 gr di ribes rosso
2 cucchiaino di zucchero
4 cubetti di ghiaccio

Procedimento

Frullate i frutti di bosco e filtrateli per eliminare i semini.
Versate nello shaker i cubetti di ghiaccio, il passato di frutta, lo zucchero e il caffè.
Agitate fino a quando si saranno sciolti i cubetti di ghiaccio.
Servire immediatamente.