sabato 23 maggio 2020

Torta salata di zucchine e pomodorini

La pianta che produce le zucchine è originaria dell'America centro-meridionale e appartiene alla  famiglia delle curcubitacee, la stessa dei cetrioli, delle zucche, dei meloni. Ne esistono di diverse varietà: verde di Milano, rampicante, bianca, striata, tonda di Nizza. Sono un prodotto dell'orto  tipico della tarda primavera e dell'estate, ma ormai  sono reperibili sul mercato tutto l'anno.
Le zucchine forniscono poche calorie e sono ricche di sali minerali quali  potassio, fosforo, calcio e ferro. Contengono anche una discreta quantità di vitamina E (potente antiossidante), vitamina C, acido folico (vit. B9), di zeaxantina e di luteina.
Hanno proprietà antiinfiammatorie, diuretiche , lassative e quindi disintossicanti.
Sceglietele sempre piccole, molto sode, con la buccia lucida e cucinatele nel giro di 3 o 4 giorni per non perdere le loro preziose qualità nutritive.




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Ingredienti per 4 persone:
1 rotolo di pasta sfoglia
1 kg di zucchine 
5 pomodorini pachino
200 g di pancetta  cotto in una sola fetta
100 g di Toma
70 g di Parmigiano Reggiano  grattugiato
125 g di ricotta
2 uova
1 gambo di sedano 
1 carota
1 cipolla
1 cucchiaio di rosmarino e timo tritati
Origano q.b.
Sale q.b.
Olio extravergine d'oliva q.b.


Procedimento

Tritate il gambo di sedano, la carota e la cipolla, tagliate a rondelle le zucchine e mettete tutto in una padella con 2 cucchiai d'olio. Lasciate soffriggere per circa 15/20 minuti a fuoco medio. A fine cottura aggiungete il rosmarino, il timo, l'origano.
Accendete il forno a 180/200°C.
Sbattete leggermente le uova con la ricotta, tagliate a dadini la pancetta e la toma e  aggiungete le zucchine e metà del Parmigiano.
Stendete il rotolo di pasta sfoglia in una pirofila e versate il composto livellatelo bene e  premete sul bordo della pasta. per rifinirla bene.
Disponete sopra la torta i pomodori pachino tagliati a metà e distribuite il restante Parmigiano Reggiano.
Infornare per circa 40/50 minuti.

venerdì 22 maggio 2020

Barrette ai frutti di bosco e cioccolato


Il termine "frutti di bosco" identifica un insieme di frutti che sono reperibili nel sottobosco o, più genericamente, nelle macchie di vegetazione selvatica (nonostante siano oggetto di colture agrarie). Hanno un impiego gastronomico estremamente diffuso e variegato e sono impiegati prevalentemente freschi aggiunti a yoghurt, bavaresi, mousse , gelati e altri dolci al cucchiaio, tuttavia sono ottimi anche cucinati con brasati di selvaggina, risotti, paste ecc..
I frutti di bosco più conosciuti e consumati sono: mirtilli rossi e neri, lamponi, more, fragole, ribes rossi e neri, uva spina, more di gelso, bacche del sambuco, amarene, uva spina.
Sono ricchi di vitamine e antiossidanti utilissimi al buon funzionamento del nostro organismo.



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Ingredienti per 4 persone

160  gr di muesli
60 gr di  nocciole tostate qualità Tonda gentile del Piemonte
160 gr di frutti di bosco (mirtilli, lamponi, more)
150 gr di cioccolato fondente
80 gr di cioccolato bianco
50 gr di miele
4 cucchiaini di zucchero di canna

Procedimento

Tritate grossolanamente le nocciole, unitele al muesli insieme ai frutti di bosco
In un padellino sciogliete il miele e lo zucchero.
Unite il muesli, i frutti,m le nocciole il cioccolato bianco e metà del cioccolato fondente. Mescolate in modo da formare un impasto omogeneo.
Trasferite il composto su della carta da forno, livellate con un coltello, formate un quadrato e dividetelo in rettangoli.
Infornate per 10 minuti a 150°C.
Sfornate e lasciate raffreddare bene.
Sciogliete il restante cioccolato a bagnomaria, girate le barrette e versate copra il cioccolato, poco alla volta.
Livellatelo con un coltello e lasciate raffreddare completamente.
Se volete potete guarnirle con il cioccolato bianco come nella foto, basta fonderlo a bagnomaria e schizzarlo con un cucchiaino.




mercoledì 13 maggio 2020

Conchiglie con zucchine, zafferano e Pecorino

Lo zafferano è uno degli ingredienti principe di questa ricetta ed è uno degli alimenti più ricchi di carotenoidi che  conferiscono il caratteristico colore giallo-oro agli alimenti, contiene inoltre anche vitamina A, B1 e B2.
E’ uno dei più potenti antiossidanti, contrasta i radicali liberi e favorisce le funzioni digestive.
Si ricava dagli stigmi del fiore di Crocus sativus: pianta erbacea perenne, nasce spontanea in Asia Minore e nell’Europa orientale,  è coltivata anche in Italia dove esistono cultivar estese in Sardegna, Umbria e Marche.
Proprio nelle Marche lo zafferano, grazie all’eccellenza della sua fragranza,  ha  ottenuto la Denominazione di Origine Protetta (DOP).
Per le aree interne a questo territori  questa spezia ha rappresentato per secoli una delle fonti principali di reddito, al pari dell’allevamento ovino.
Si racconta che in Spagna, nel XII secolo ci fu l’incontro tra il prezioso fiore e il monaco domenicano Santucci, originario di Navelli in provincia dell’Aquila. Egli era membro della Santa Inquisizione ed era grande appassionato di agricoltura.
La leggenda narra che il monaco portò di nascosto tre bulbi a Navelli con la speranza che qui potessero dare buoni frutti. Per realizzare il suo progetto apportò delle correzioni alle pratiche colturali spagnole cercando di adattarle al clima ed al suolo della zona, sviluppando per la prima volta la coltura a ciclo annuale.
Lo zafferano trovò nella Piana di Navelli un habitat ideale e nacque un prodotto di gran lunga superiore a quello coltivato altrove. La diffusione ed il successo dello zafferano di Navelli vanno di pari passo con la storia della città di L’Aquila. Nel XIII sec. l’Aquila era appena sorta e subito divenne famosa per il pregiato zafferano che, dalla zona dell’Altopiano di Navelli, si estese a tutto il territorio circostante, dando vita a un commercio imponente con le città di Milano e Venezia e con alcune città estere quali Francoforte, Marsiglia, Vienna, Norimberga ed Augusta.


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Ingredienti per 4 persone:

300 gr di conchiglie
3 zucchine medie
1 bustina di zafferano
Scaglie di Pecorino a piacere
Olio extravergine d’olivo q.b.
Prezzemolo q.b.
Sale q.b.

Procedimento

Mettete a scaldare l’acqua   per la pasta e versatela quando bolle, nel frattempo tagliate le zucchine a rondelle non troppo spesse e fatele soffriggere con il prezzemolo per circa 10 minuti . 
Sciogliete lo zafferano in un paio di cucchiai dell’acqua di cottura della pasta e aggiungetelo alle zucchine, rimestare il tutto.
Scolate la pasta al dente e versatela nella padella insieme alle zucchine facendola saltare per qualche secondo. Spegnete il gas e distribuite le scaglie di Pecorino.

domenica 10 maggio 2020

Gnocchi dolci alle albicocche sciroppate- Marillenknödel

In Austria all’albicocca si dà il nome di marille. Questo dolce frutto è una delle specialità della bella e soleggiata regione della Wachau in Niederoesterreich, Bassa Austria.
Si sviluppa poco più a nord di Vienna, lungo il Danubio ed è conosciuta per lo più per i vini, le albicocche, le abbazie e i suoi bei paesaggi collinari. Punteggiata da circa centomila albicocchi che, quando fioriscono in primavera, danno vita a uno spettacolo semplicemente mozzafiato.
Esiste una variante  con le prugne nel ripieno per questi gnocchi dolci, i Zwetschgenknödel, e nell’accompagnamento con del gelato , con della crema alla vaniglia o semplicemente cosparsi di zucchero.




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Ingredienti per 4 persone:

1 kg di patate farinose per gnocchi
80 gr di burro
50 gr di semolino
1 uovo intero
2 tuorli
250 gr di farina
24 mezze albicocche sciroppate
100 gr di marmellata di albicocche
150 gr di pane grattugiato
180 gr di burro
Cannella in polvere q.b.


Procedimento

Lessate le patate con la buccia, sbucciatele e, ancora calde, passatele allo schiacciapatate.
Lasciate raffreddare un poco e aggiungete 80 gr di burro ammorbidito,il semolino, un pizzico di sale, l’uovo intero e i due tuorlo.
Setacciate la farina su questi ingredienti e lavorate il tutto fino ad ottenere una pasta liscia ed omogenea.
Lasciate riposare per 10 minuti poi stendete l’impasto su un ripiano infarinato fino ad uno spessore di mezzo cm e ricavate 12 quadrati di circa 7 x 7 cm.
Accoppiate le mezze albicocche ponendo al centro un poco di marmellata, rivestitele con i quadrati d’impasto in modo da formare dei grossi gnocchi rotondi.
Lessateli in acqua bollente per 10 minuti a fuoco dolce, mescolando.
Nel frattempo sciogliete il burro rimasto, aggiungete il pane grattugiato e fatelo rosolare mescolando.
Scolate gli gnocchi, metteteli nella padella del pangrattato e girateli finché la loro superficie ne sarà completamente ricoperta.
Servite gli gnocchi caldi e cospargeteli con un poco di cannella.




Quando sono reperibili le albicocche fresche mettetene una all’interno dello gnocco, con un quadratino di zucchero al posto del nocciolo.