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lunedì 10 giugno 2024

Mousse di tonno

La mousse di tonno spalmata su crostini o crackers è un’antipasto/fingerfood velocissimo da preparare e bello da vedere se lo guarnite con dei pomodorini confit o anelli di cipolla rossa di Tropea.
La scatoletta di tonno, è tanto diffusa che a cercarla bene si trova in tutte le dispense delle nostre case. Versatile e poco costoso si presta a innumerevoli ricette; dal panino con i carciofini, al primo di pasta passando per l’insalata mista o la classica insalata russa.
L’ Italia si colloca, dopo gli spagnoli, al secondo posto al mondo per il suo consumo annuale: 2,2 kg pro capite.
“Il tonno è un alimento estremamente nutriente e una risorsa importante per il benessere e la sussistenza dell’organismo” sostiene il professore Migliaccio, Presidente Emerito della Società Italiana di Scienza dell’Alimentazione (SISA).
“Oltre ad essere parte integrante della dieta mediterranea, consente di ottimizzare tutte le funzioni vitali, anche nella versione in scatola che, grazie alle tecniche di conservazione, mantiene caratteristiche nutrizionali simili a quelle del tonno fresco”.
Sia la variante in scatola che quella fresca “sono ricche di proteine nobili; addirittura, il tonno in scatola ne contiene una quantità maggiore rispetto a quello fresco”.
Entrambi contengono acidi grassi omega 3. Il tonno in scatola come quello fresco è ricco di iodio, potassio, ferro, fosforo e vitamine del gruppo B.
“Inoltre, il tonno in scatola, a parità di apporto nutrizionale con quello fresco, è più economico e offre numerosi vantaggi in relazione alla sua facile reperibilità, conservabilità e versatilità in cucina”, continua Migliaccio.
Tra gli italiani che praticano sport, il tonno in scatola risulta essere tra gli alimenti più apprezzati: sette persone su dieci lo consumano regolarmente e lo considerano tra i cibi più sani.
Inoltre, il 60 per cento crede che nelle scatolette di tonno ci siano conservanti. Ma non è così: il tonno in scatola si conserva senza additivi e conservanti.

Fonte: TPI NEWS
 

LE IMMAGINI E I TESTI PUBBLICATI IN QUESTO SITO SONO DI PROPRIETA’ DELL’AUTORE E SONO PROTETTI DALLA LEGGE SUL DIRITTO D’AUTORE N. 633/1941 E SUCCESSIVE MODIFICHE. COPYRIGHT © 2010-2050. TUTTI I DIRITTI RISERVATI A IL POMODORO ROSSO DI MARIA ANTONIETTA GRASSI. VIETATA LA RIPRODUZIONE, ANCHE PARZIALE, DI TESTI O FOTO, SENZA AUTORIZZAZIONE.


Ingredienti per 6 persone:

400 gr di tonno sott’olio sgocciolato
100 gr di burro ammorbidito a temperatura ambiente
100 gr di panna da cucina (Io ho usato Panna Chef classica)
Succo di mezzo limone
4 filetti d’acciuga sott’olio
1 peperoncino verde dolce
2 rametti di prezzemolo
1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva
 
Procedimento
 
Mettete il tonno e il burro in una ciotola e schiacciate tutto con i rebbi di una forchetta fino ad ottenere un impasto omogeneo, oppure frullateli con un mixer o un robot da cucina.
Tritate finemente i filetti d’acciuga, il peperoncino e il prezzemolo.
Mescolate il trito alla crema di tonno fino ad amalgamare bene il tutto.
Aggiungete alla crema anche il succo del mezzo limone e la panna poi mescolate ancora.
Ungete con un velo d’olio un contenitore a chiusura ermetica (oppure 6 stampi individuali) e riempitelo con il composto, premendo bene in modo che non si formino vuoti.
Chiudete con il coperchio e mettete in frigorifero per almeno due ore prima di servire a tavola.
 

martedì 7 maggio 2024

Millefoglie di zucchine

La pianta che produce le zucchine è originaria dell'America centro-meridionale e appartiene alla famiglia delle curcubitacee, la stessa dei cetrioli, delle zucche, dei meloni. Ne esistono di diverse varietà: verde di Milano, rampicante, bianca, striata, tonda di Nizza. Sono un prodotto dell'orto tipico della tarda primavera e dell'estate, ma ormai sono reperibili sul mercato tutto l'anno.
Le zucchine forniscono poche calorie e sono ricche di sali minerali quali potassio, fosforo, calcio e ferro. Contengono anche una discreta quantità di vitamina E (potente antiossidante), vitamina C, acido folico (vit. B9), di zeaxantina e di luteina.
Hanno proprietà antiinfiammatorie, diuretiche, lassative e quindi disintossicanti.
Sceglietele sempre piccole, molto sode, con la buccia lucida e cucinatele nel giro di 3 o 4 giorni per non perdere le loro preziose qualità nutritive.


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Ingredienti per 4 persone:
 
1 rettangolo di pasta sfoglia
300 gr di zucchine piccole
100 gr di prosciutto cotto a fettine
100 ml di panna fresca da cucina (o anche a lunga conservazione)
100 ml di brodo vegetale
2 tuorli
20 gr di burro
Succo di un limone
1 pizzico di curry
6 fili di erba cipollina
Sale fino q.b.
 
Procedimento
 
Riscaldate il forno (statico) a 200°.
Foderate una placca con carta da forno bagnata e strizzata.
Srotolate la pasta sfoglia e lasciate sulla sua carta.
Ricavate dalla pasta 10 quadrati di uguale misura e allineateli sulla placca.
Versate i tuorli in una ciotolina e sbatteteli con una forchetta.
Spennellate un velo sottile di tuorlo su quattro quadrati e infornateli tutti e dieci per 15 minuti, tenete da parte i restanti tuorli sbattuti.
Sfornate e lasciate raffreddare.
Una volta raffreddati tagliateli a metà in orizzontale, otterrete venti quadratini.
Nel frattempo, spuntate le zucchine, lavatele, asciugatele e tagliatele a strisce o a rondelle (come preferite).
Fatele cuocere in una padella con venti grammi di burro per dieci minuti, poi salate.
Tagliate le fette di prosciutto in modo da ottenere sedici quadratini delle dimensioni di quelli della pasta sfoglia.
Fate ridurre il brodo vegetale a metà, unitevi la panna e fate addensare per tre minuti.
Emulsionate ai tuorli rimasti il succo del limone, il pizzico di curry e incorporateli al brodo caldo, a filo, mescolando con una frusta a mano, aggiungete l’erba cipollina tagliuzzata con le forbici.
Spalmate i quadrati di sfoglia con la salsa al curry, tutti TRANNE quelli che avevate spennellato con l’uovo.
Appoggiate sulla salsa il prosciutto e le zucchine calde.
Impilate le sfogliatine formando quattro mucchietti e mettete i quadratini spennellati d’uovo in cima.
Fermate ogni sfogliatina con uno stecchino.
Trasferite sul piatto di portata e servite.
 

giovedì 14 marzo 2024

Bastoncini di mozzarella impanati e fritti

La mozzarella è uno dei formaggi fondamentali per la dieta mediterranea e tra i più amati e consumati dagli italiani.
Estremamente versatile, è ottima consumata al naturale o aggiunta alla classica pizza o a una miriade di ricette iniziando dalla classica parmigiana.
È un alimento ricco di proprietà, ideale per una sana ed equilibrata alimentazione.
Si distingue, oltre che per le varietà legate al tipo di latte utilizzato (mucca, bufala), anche per le forme differenti: dalla classica arrotondata alla treccia, fino alle accattivanti ciliegine.
Tuttavia, non è un formaggio magro, infatti la mozzarella di vaccina classica si aggira intorno ai 120 grammi e possiede circa 320 calorie.
È ricca di proteine che assicurano la presenza di aminoacidi essenziali, di calcio, fosforo, potassio e sodio.
Tra le vitamine troviamo un buon quantitativo di vitamina A e di betacarotene.


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Ingredienti per 4 persone.

3 mozzarelle

2 uova
Farina di semola q.b.
Pangrattato q.b.
Sale fino q.b.

Procedimento

Mettete le mozzarelle in un colino e lasciatele scolare bene in frigorifero.

Una volta ben scolate, asciugatele con della carta da cucina e tagliatele a bastoncini di circa un cm. caduno.
Sbattete le uova con un pizzico di sale.
Passate i bastoncini nella farina poi nell’uovo e infine nel pangrattato.
Se volete una panatura più consistente potete ripassare nuovamente i bastoncini nell’uovo e poi nel pangrattato.
Scaldate abbondante olio in una padella e una volta raggiunta la temperatura (attenzione a non farlo fumare) immergete i bastoncini, pochi per volta, e lasciate cuocere alcuni minuti per lato.
Scolateli e metteteli su di un foglio assorbente per fritti per eliminare l’unto in eccesso.
Serviteli ben caldi accompagnati da una fresca insalata.

 

venerdì 23 febbraio 2024

Panzerotti con radicchio Gorgonzola e noci

Non si conosce con esattezza il periodo della nascita di questo formaggio erborinato: tracce storiche se ne hanno a partire del XV secolo, nella cittadina di Gorgonzola, nei pressi di Milano, da cui prende anche il nome. Nell'Ottocento la sua produzione crebbe sensibilmente e fu esportato, oltre che in altri territori italiani, anche in Inghilterra.
Nel 1996, questo delizioso formaggio è stato riconosciuto dalla Comunità Europea e registrato nella lista dei prodotti DOP con Reg. Cee n° 1107/96. La forma, del peso di 12 kg circa, riporta su entrambe le facce il marchio di origine ed è avvolta in fogli di alluminio riportanti il contrassegno caratteristico della denominazione protetta "gorgonzola”.
È prodotto dal latte intero di vacca Di Origine Protetta (DOP) ) della provincia di Milano e le sue zone di produzioni storiche sono le province di Milano, Como, Pavia e Novara.  Quest'ultima è diventata nell'ultimo secolo la principale produttrice.

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Ingredienti per 4 persone

2 rotoli di pasta sfoglia rettangolari da 250 g/cad.

1 cespo di radicchio rosso lungo di circa 300 g
1 cipolla piccola
150 g di Gorgonzola dolce
10 noci
1 tuorlo d’uovo.
2 cucchiai di olio extravergine d’oliva
Sale fino q.b.

Procedimento

Eliminate dal radicchio le prime foglie poi tagliatelo a striscioline e lavatelo. Mettetelo a scolare in uno scolapasta.

Pulite la cipolla e tagliatela a dadini.
Scaldate 2 cucchiai d’olio in una padella e unite la cipolla.
Lasciate dorare per qualche minuto poi unite il radicchio, salate, fatelo stufare per 10 minuti poi lasciatelo raffreddare.
Accendete il forno statico a 180°.
Rompete le noci e tagliate grossolanamente i gherigli.
Tagliate il Gorgonzola a pezzetti.
Srotolate la pasta sfoglia e ricavate da ognuna dei cerchi , aiutandovi con un coppa pasta o un bicchiere, di circa 7-8 cm di diametro.
Rimpastate gli scarti e ricavate dei cerchi più piccoli.
Distribuite su ogni cerchio, un po’ di radicchio, qualche pezzetto di gorgonzola e dei pezzetti di noci.
Chiudete a metà i cerchi a formare una mezza luna.
Sigillate bene i bordi inumidendoli con un pochino d’acqua.
Mettete un foglio di carta da forno sulla leccarda o su una pirofila  e adagiatevi sopra i panzerotti.
Sbattete il tuorlo d’uovo con un cucchiaino d’acqua e spennellatelo sulla superficie dei panzerotti.
Infornate e lasciate cuocere per circa 15 minuti fo fino a quando saranno ben dorati.
Sfornate e servite.

 

 

 

 

 

sabato 7 ottobre 2023

Rondelle di frittata e tacchino

Un piatto semplice e versatile da consumare in tutte le stagioni sia come secondo piatto, sia come antipasto o finger food per un aperitivo.
Numerose sono le varianti che potete preparare, per esempio, alle uova potete aggiungere delle zucchine tritate o degli spinacini se volete che la vostra frittata abbia un bel colore verde, delle carote, se la volete arancione, della conserva (come in questo caso) se la volete rossa.
Per il ripieno potete sostituire il tacchino che ho usato, con qualunque altro tipo di affettato o di verdura se la volete vegetariana, ad esempio utilizzando dei peperoni grigliati.
Potete anche farla cuocere in forno anziché in padella. In questo caso mettete la carta da forno leggermente oliata nella pirofila e fate cuocere in forno preriscaldato a 180°C per 15 minuti.

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Ingredienti per 12 rondelle alte circa 2 cm

3 uova di gallina

120 gr di formaggio cremoso spalmabile
100 gr di petto di tacchino affettato sottile
3 cucchiai di Parmigiano Reggiano grattugiato
1 cucchiaio di conserva
3 rametti di timo
Mezzo cucchiaio di erbette di Provenza (timo, maggiorana, basilico ecc.)
1 cucchiaio d’olio extravergine d’oliva
1 pizzico di sale fino

Procedimento

In una ciotola rompete le uova, unite gli aghetti del timo, la conserva, il Parmigiano, un pizzico di sale e sbattetele amalgamando bene tutto.



Scaldate l’olio in una padella antiaderente di 26 cm di diametro e versateci il composto di uova.
Fate cuocere da un lato poi girate la frittata e continuate la cottura dall’altro lato per due minuti.
Su di un ampio tagliere mettete un foglio di carta da forno e depositateci delicatamente la frittata per evitare di romperla.


Aiutandovi con la carta da forno arrotolatela e lasciatela così a raffreddare.


Nel frattempo, con l’aiuto di una forchetta, lavorate il formaggio per renderlo più cremoso e quindi facilmente spalmabile.
Quando la frittata si sarà raffreddata, srotolatela, spalmate in modo uniforme la crema di formaggio, spolverizzate con le erbette di Provenza e sovrapponete le fette di tacchino in modo da ricoprire tutta la crema di formaggio.



Formate un rotolo e chiudetelo nella carta da forno. Mettetelo in frigorifero per almeno due ore.





Al momento di servire tagliatelo a rondelle di circa due cm di altezza.
Accompagnate con dei pomodorini o un’insalata mista.

giovedì 24 agosto 2023

Hummus piccante

L’hummus b’tahini, che in arabo vuol dire ceci, è una ricetta tipica del Medio Oriente e da noi viene chiamato semplicemente hummus. Si consuma sia come antipasto, spalmato su dei crostini, sia come contorno.
Le sue origini non sono certe poiché tutti i paesi mediorientali ne rivendicano la creazione.
Di certo c’è solo che i ceci esistevano in Turchia già diecimila anni fa, mentre la tahina, secondo ingrediente di questa deliziosa crema, viene già citata nei libri di cucina arabi del XIII secolo.
Per la preparazione di questa ricetta potete usare la tahina già pronta o potete prepararla voi come sotto descritto.
Ovviamente se non amate il gusto piccante non utilizzate il peperoncino.


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Ingredienti:

500 gr di ceci cotti
1 limone
2 cucchiai di semi di sesamo bianchi
2 peperoncini piccanti
1 spicchio d’aglio
Olio extravergine d’oliva q.b.
1 cucchiaino di sale fino

Procediment0

Se non trovate il tahini preparatelo procedendo nel modo seguente:

tostate, a fuoco basso, i semi di sesamo in una padella antiaderente per 1 minuto, toglieteli dal fuoco e lasciateli raffreddare completamente.
Metteteli in un frullatore, aggiungete 1 cucchiaio di olio, un pizzico di sale e frullateli fino ad ottenere una crema omogenea, avrete ottenuto il tahini.
Unite i ceci, versate mezzo bicchiere d’acqua, l’aglio, il sale e il resto del succo di limone, frullate fino ad ottenere un composto cremoso e omogeneo,
Aggiungete 2 cucchiai d’olio e i peperoncini, continuate a frullare ancora per qualche minuto fino a che la crema sarà uniforme e cremosa.
A questo punto il vostro hummus è pronto per essere gustato su dei crostini, per farcire delle uova sode, come pinzimonio per accompagnare delle verdure crude, e per tutto quello che la vostra fantasia vi suggerisce. 

 

 

 

domenica 13 agosto 2023

Gamberi grigliati con salsa allo yogurt

I gamberi sono apprezzati di solito anche da chi non ama il pesce, non hanno le spine e tolto il carapace sono pronti da gustare.
Dal punto di vista strettamente calorico, i gamberetti sono assimilabili al pesce bianco: 100 g di prodotto apportano tra le 80 e le 90 calorie. Dal punto di vista dei nutrienti, sono principalmente una fonte di proteine, sali minerali (iodio, zinco, ferro, calcio, fosforo e magnesio) e vitamine (B1, B2, PP e astaxantina, una provitamina A fortemente antiossidante). I grassi sono minimi (si parla dell’1 o 2%) e per lo più si tratta di acidi grassi polinsaturi (PUFA) e omega 3, un acido grasso essenziale. Attenzione, però, a chi soffre di ipertensione o eccessiva ritenzione idrica: tra i valori nutrizionali dei gamberetti di mare (esistono anche quelli di fiume) una voce critica è il contenuto di sodio, che è abbastanza elevato.
Come tutti i crostacei, anche la famiglia dei gamberi presenta un elevato contenuto percentuale di colesterolo, che però si ridimensiona se si considera la questione in termini assoluti. Questo significa che sono assolutamente adatti anche a chi è a dieta, mentre chi soffre di ipercolestemia dovrebbe fare solo un po’ più di attenzione e valutare con il medico la porzione consentita. Si sa, infatti, che in realtà solo il 25% del colesterolo viene assunto per via alimentare, mentre il restante viene prodotto dall’organismo stesso.I gamberi possono essere bianchi o rossi, di mare oppure di acqua dolce. Le mazzancolle, spesso assimilate a questi crostacei, sono in realtà un’altra specie, che si distingue sia per il colore (non è rosa, ma ha delle striature nere) sia per le dimensioni leggermente superiori. Dal punto di vista organolettico sono più pregiate e saporite dei gamberi.

Fonte: La cucina italiana


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Ingredienti per 4 persone:

24 gamberi

Il succo di un limone
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sale e pepe q.b.
 

Salsa allo yogurt


200 g di yogurt greco
2 cucchiai di olio extravergine d’oliva
1 cucchiaio di succo di limone
Aneto o in alternativa menta q.b.
Sale e pepe q.b.

Per servire

Misticanza (insalatina mista)

Fettine di limone
Aneto

Procedimento

Preparate innanzitutto la salsa perché richiede un riposo di almeno un’ora in frigorifero.

Mettete lo yogurt in una ciotola, unite l’olio, il succo di limone, l’aneto sminuzzato, un pochino di sale e pepe.
Mischiate tutto fino ad ottenere una crema omogenea, coprite con la pellicola e mettete in frigorifero.
Preparate una marinatura con il succo del limone e 5/6 cucchiai d’olio, sale e pepe.
Immergeteci i gamberi e lasciateli marinare per un’ora e mezza.
Pulite e lavate la misticanza.
Prendete dei piccoli contenitori di vetro, foderateli con qualche foglia d’insalata, aggiungete un cucchiaio abbondante di salsa, di lato disponete mezza fettina sottile di limone.
Scaldate la griglia fino a renderla bollente.
Sgocciolate i gamberi, infilzateli negli appositi spiedini e cuoceteli sulla griglia per un minuto per parte (di più diventerebbero stopposi).
Disponete i gamberi sopra la salsa e l’insalata, guarnite con un ciuffo d’aneto e servite.
Se preferite, potete sgusciare i gamberi lasciando però attaccata la codina e grigliarli così.

 

 

 

 

lunedì 7 agosto 2023

Rotolo di frittata e salmone affumicato

Un piatto semplice e versatile da consumare in tutte le stagioni sia come secondo piatto, sia come antipasto o finger food per un aperitivo.
Numerose sono le varianti che potete preparare, per esempio, alle uova potete aggiungere delle zucchine tritate o degli spinacini se volete che la vostra frittata abbia un bel colore verde, delle carote, se la volete arancione, della conserva se la volete rossa.
Per il ripieno potete sostituire il salmone che ho usato, con qualunque altro tipo di affettato o di verdura se la volete vegetariana, ad esempio utilizzando dei peperoni grigliati.
Potete anche farla cuocere in forno anziché in padella. In questo caso mettete la carta da forno leggermente oliata nella pirofila e fate cuocere in forno preriscaldato a 180°C per 15 minuti.



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Ingredienti per 12 rondelle alte circa 2 cm

4 uova

120 gr di formaggio cremoso spalmabile
3 cucchiai di Parmigiano Reggiano grattugiato
100 gr di salmone affumicato
3 rametti di timo
1 cucchiaio d’olio extravergine d’oliva
1 pizzico di sale fino 

Procedimento

Su di una ciotola rompete le uova, unite il Parmigiano, un pizzico di sale e sbattete amalgamando bene tutto.

Scaldate l’olio in una padella antiaderente di 26 cm di diametro e versateci il composto di uova.
Fate cuocere da un lato per qualche minuto, poi girate la frittata e continuate la cottura dall’altro lato per due minuti.
Oppure fatela cuocere nel forno: mettete la carta da forno leggermente oliata nella pirofila e fate cuocere in forno preriscaldato a 180°C per 15 minuti.


Su di un ampio tagliere mettete un foglio di carta da forno e depositateci delicatamente la frittata, ancora calda, per evitare di romperla.
Aiutandovi con la carta da forno arrotolatela e lasciatela così a raffreddare.


Nel frattempo, con l’aiuto di una forchetta, lavorate il formaggio per renderlo più cremoso e quindi facilmente spalmabile.
Quando la frittata si sarà raffreddata, srotolatela, distribuite le fette di salmone in modo uniforme e spalmate sopra la crema di formaggio, spolverizzate con gli aghetti di timo.
Formate un rotolo e chiudetelo nella carta da forno. Mettetelo in frigorifero per almeno due ore.




Al momento di servire tagliatelo a rondelle di circa due cm di larghezza.
Accompagnate con dei pomodorini o un’insalata mista.

mercoledì 19 luglio 2023

Gamberi all'alioli

L’alioli (dal catalano allioli, dall'occitano alhòli, dal provenzale aiòli, cioè ai-oli, alh-òli, "aglio ed olio"), è una salsa dal sapore molto forte, a base di uova, aglio, olio di oliva e limone originaria della città di Valencia in Catalogna ma esportata anche in Provenza.
La versione classica prevede l'uso di aglio, schiacciato in un mortaio, al quale viene aggiunto a filo dell'olio di oliva, mescolando continuamente fino ad ottenere un composto cremoso. L'aggiunta troppo rapida di olio scompone l'emulsione e l'aioli "impazzisce".
L'alioli è servito come antipasto insieme al pane o alle olive o accompagnato ai piatti di pesce, di carne o alle verdure.
Nella ricetta provenzale si battono nel mortaio quattro o cinque spicchi d'aglio con del sale grosso, sino a ottenere una crema densa, si aggiungono uno o due rossi d'uovo e si lavora il tutto come una maionese, aggiungendo un po' d'olio (extravergine di oliva), alla stessa temperatura dell'uovo, fino a ottenere una crema densa e compatta, aggiungendo alla fine il succo di un limone.
André Mistral, parlando dell'aioli, lo confrontava alla maionese, che lui definiva, spregiativamente, una "marmellata". "Nautri, li bon Prouvençau/ au sufrage universau,/ voutarèn per l'òli / E faren l'aiòli" (noi i buoni provenzali, al suffragio universale, voteremo l'olio e faremo l'aioli).


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Ingredienti per 4/6 persone

 

400 g di code di gambero

2 tuorli d’uovo a temperatura ambiente

4 spicchi d’aglio

100 ml di olio extravergine d’oliva

2 cucchiai di succo di limone

3 g di sale grosso

Qualche rametto di prezzemolo

Pepe q.b.

Procedimento

Pulite gli spicchi d’aglio e schiacciateli nel mortaio insieme al sale, (se preferite frullateli).

Mettete la pasta d’aglio ottenuta in una ciotola, aggiungete i tuorli e sbattete per un minuto. Versate l’olio a filo continuando a sbattere fino ad ottenere un composto denso e cremoso. Aumentate la quantità d’olio man mano che la maionese si addensa. Incorporate infine il pepe, il succo di limone e il prezzemolo tritato.
Coprite con la pellicola e mettete in frigo.
Lavate i gamberi, metteteli in una pentola, copriteli con l’acqua, aggiungete qualche goccia di limone e un pizzico di sale.
Portate a bollore e fate cuocere per due minuti.
Scolate e lasciate raffreddare.
Togliete il carapace ma non eliminate la codina, eliminate il filo nero sul dorso aiutandovi con uno stecchino.
Inserite due gamberi in un bicchiere, coprite con la salsa alioli e guarnite con un gambero e una fogliolina di prezzemolo.

 

 

sabato 1 luglio 2023

Tronchetti di cetriolo

I pomodori Pachino sono delle eccellenze del made in Italy agroalimentare tra le più apprezzate e consumate. Dolci e profumati, ipocalorici e ricchi di nutrienti, ciliegino e datterino oltre che gustosi e salutari sono molto versatili in cucina. Anche se simili per composizione e aspetto questi due tipi di pomodorini non sono esattamente uguali: le loro caratteristiche e differenze possono renderli ognuno più adatto dell’altro per la realizzazione di determinati piatti.
La varietà datterino (usata in questa ricetta) contiene meno acqua rispetto al ciliegino; tutti e due hanno un gusto molto dolce, “corretto” comunque da un giusto grado di sapidità grazie alle caratteristiche dei terreni vicino al mare in cui sono coltivati.
È ricco di licopene, minerali e vitamina c
I cetrioli sono drenanti, diuretici e ricchi di sali minerali quali potassio, fosforo. Contengono vitamina C, K, Acido tartarico.
Essendo diuretici contrastano l’ipertensione e la formazione di calcoli.
Sono antiossidanti poiché contengono betacarotene e luteina.

Fonte:  Artimondo




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Ingredienti per 4 persone:

3 cetrioli medi

150 gr di robiola fresca o qualunque altro formaggio spalmabile
300 g di pomodorini Pachino tipo Datterino
Timo q.b.
Origano q.b.
Zucchero q.b.
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sale q.b.
Rametti di maggiorana q.b.

Procedimento
 
Lavate e asciugate i pomodorini.
Divideteli a metà senza togliere i semi.
Deponeteli su della carta da forno messa sulla leccarda.
Salate e versate un po’ d’olio sui mezzi pomodorini.

 



Spolverizzate con il timo e l’origano e distribuite un pochino di zucchero.
Infornate a 100°C (forno ventilato preriscaldato) per circa 2 ore.
Sfornate lasciate raffreddare.
I pomodorini che avanzano metteteli in un contenitore di vetro, aggiungete un po’ d’olio, chiudete con il coperchio e mettete in frigorifero.
Si manterranno per quattro giorni.
Con una forchetta lavorate la robiola in modo fino ad ottenere una morbida crema.
Lavate bene i cetrioli poi, con il rigalimoni o con uno spelucchino, fate delle strisce alternate (come nella foto) e dividete i cetrioli in tronchetti di circa 3 cm.
Scavateli un pochino poi inserite all’interno la robiola aiutandovi con un sac a poche o con un semplice cucchiaino.
Metteteli in un piatto da portata e distribuite su ognuna mezzo pomodorino e qualche fogliolina di maggiorana distribuite un filo dell’olio di cottura dei pomodorini e servite.




mercoledì 17 maggio 2023

Sformatini di spinaci

Gli spinaci sono un ortaggio a foglia verde originario della Persia. La loro raccolta avviene da ottobre a maggio ma possiamo trovarli surgelati anche negli altri mesi.
Sono ricchi di fibre, sali minerali, vitamina A e antiossidanti e possiedono poche calorie.
Contengono molto ferro, tuttavia, circa il 95% di esso è inutilizzabile come nutriente in quanto presente nella forma non-eme, il cui assorbimento è limitato rispetto al ferro in forma eme, presente, ad esempio, nella carne e negli alimenti di origine animale.
Inoltre, negli spinaci, come in molti vegetali, vi sono alcuni nutrienti che possono ostacolare ulteriormente l’assorbimento di ferro, come gli ossalati ed i fitati.
La presenza di ossalati sconsiglia il consumo eccessivo a chi soffre di calcoli renali in quanto ne favorisce la formazione.
Da assumere con cautela anche in caso di terapia anticoagulante, in quanto contenenti la vitamina K1 che può interferire con i farmaci fluidificanti.

 


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Ingredienti per 4 persone:

800 gr di spinaci

20 gr di burro
3 uova
50 gr di Parmigiano Reggiano grattugiato
1 scalogno
Noce moscata q.b.
Sale fino q.b.
Pepe bianco q.b. 

Procedimento

Lavate molto bene gli spinaci poi, senza sgrondarli, metteteli in una pentola grande senza aggiungere altra acqua e fateli appassire a fuoco medio per cinque minuti, rigirandoli spesso.

Scolateli, strizzateli bene con le mani, tritateli grossolanamente e trasferiteli nel bicchiere del frullatore.
Pelate lo scalogno, tagliatelo a pezzi, aggiungetelo agli spinaci e frullate tutto.
Ponete il composto ottenuto in una ciotola, unite le uova, una alla volta, mescolando, incorporate il Parmigiano Reggiano, salate, pepate, insaporite con la noce moscata e mescolate bene.
Suddividete il composto preparato in stampini monoporzione ben imburrati e inforna tare a forno già caldo a 180° per venti minuti circa, fino a quando si saranno leggermente gonfiati e la superficie avrà preso un bel colore dorato.
Spegnete il forno e lasciateli riposare per cinque minuti poi sfornate.
Potete servirli così oppure accompagnati con una salsa di taleggio.

 

Salsa di Taleggio

Ingredienti:

200 gr di Taleggio

1 tuorlo
20 gr di burro
150 ml di latte 

Procedimento

Tagliate a pezzetti il Taleggio,mettete telo in una ciotola e ricopritelo con metà del latte e lasciatelo riposare per venti minuti, poi scolatelo e trasferitelo in una piccola casseruola.

Copritelo con la metà del latte rimasta, unite il burro e fate sciogliere tutto a fiamma dolce fino ad ottenere una crema liscia e filosa, se fosse necessario incorporate altre latte caldo.
Spegnete la fiamma, amalgamate il tuorlo mescolando velocemente, poi mantenete calda la fonduta a bagnomaria.
Trasferite gli sformatini su piatti individuali, irrorateli con un cucchiaio di fonduta.
Versate la restante in una salsiera e servitela in tavola.