venerdì 25 agosto 2023

Grappa al ribes

La grappa è un'acquavite di vinaccia ricavata da uve prodotte e vinificate esclusivamente in Italia, distillata in Italia.  Anche il distillato di vinaccia prodotto nella Svizzera italiana viene, legittimamente, etichettato e commercializzato come grappa.

Vi sono tre principali tipologie di vinacce con cui distillare la grappa:

Vinacce fermentate ottenute dalla svinatura di vini rossi.

Vinacce semi-vergini, ottenute nella vinificazione in rosato; medesimo risultato si ottiene dalle vinacce di vini dolci;

Vinacce vergini, ottenute dalla "sgrondatura" nella vinificazione in bianco per ottenere vini bianchi. In questo caso, le vinacce non hanno subito alcuna fermentazione significativa.

Le vinacce vergini o semivergini devono essere obbligatoriamente fermentate prima di dare avvio alla distillazione in quanto la grappa si ottiene unicamente da vinacce fermentate.

Grappe di qualità elevata richiedono che si separino, prima della distillazione, i vinaccioli. A maggior ragione, è molto raro che una distilleria lasci, anche parzialmente, i raspi insieme alle vinacce.

Non bisogna confondere la grappa, che è un distillato di vinacce fermentate, con l'acquavite d'uva, che è un distillato di mosto. Allo stesso modo, la grappa non è un distillato di vino (Brandy se invecchiato in legno e cognac o armagnac se francese). Quindi distillato di vinacce, distillato di mosto (d'uva) e distillato di vino sono tre bevande alcoliche diverse.
L'acquavite di vinaccia era ottenuta in tutto l’arco alpino (ma il distillato di vinaccia era ottenuto da tempi immemori in varie zone d'Europa). In Nord Italia a seconda delle regioni era chiamata “branda” (Piemonte), “sgnàpa” o “gràspa” (Triveneto). Successivamente si impone il termina lombardo grapa, che indica il raspo dell'uva. Non è quindi legata al monte Grappa, e quindi neppure con Bassano del Grappa, dove pur si trovano alcune delle più celebri distillerie del Veneto.
Per legge il contenuto alcolico per la grappa non deve essere inferiore 37,5% in volume, mentre non è fissato un limite massimo: tipicamente, ma non è una regola, varia tra il 40% e il 60%.
Il grado alcolico è raggiunto direttamente, nel caso delle grappe "pieno grado", oppure viene abbassato aggiungendo acqua, solitamente demineralizzata, al prodotto della distillazione. La quantità di acqua utilizzata per la diluizione dipende, ovviamente, dal titolo alcolometrico di partenza e da quello che si vuole ottenere.
La grappa può essere classificata in base all'affinamento e/o alle lavorazioni che seguono la distillazione. 
Una grappa può essere definita:

Giovane: quando è conservata in contenitori inerti (ad esempio in vetro o in acciaio) fino alla vendita;

Aromatica: quando deriva da uve aromatiche quali Brachetto, Malvasia, Moscato e Traminer aromatico;

Invecchiata: quando matura per almeno 12 mesi in botti di legno;

Riserva Invecchiata o Stravecchia: quando matura per almeno 18 mesi in botti in legno;

Aromatizzata, con l'aggiunta di aromatizzanti naturali, come erbe, radici o frutti o parte di esse.

Fonte: Wikipedia


Foto di Pictavio

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Ingredienti:

1 litro di grappa

180 gr di bacche di ribes rosso
3 chiodi di garofano
Un pezzettino di cannella (facoltativo)
4 cucchiai di zucchero semolato

Preparazione

Lavate i ribes, sgranateli e metteteli su di un canovaccio per farli asciugare perfettamente.

Inseriteli in un vaso perfettamente pulito con la chiusura ermetica , personalmente utilizzo quello della Bormioli.
Aggiungete i chiodi di garofano, la cannella, lo zucchero e la grappa.
Mescolate delicatamente, chiudete e lasciate macerare al buio nella dispensa per quaranta giorni agitando una volta ogni due giorni.
Trascorso il tempo filtrate con un colino e una garza sterile e imbottigliate.
Lasciate riposare, sempre al buio, per altri quaranta giorni prima di gustare la vostra grappa al ribes.