L'albicocco
è una pianta originaria della parte di Cina nordorientale confinante con la
Russia. La sua presenza data più di 5000 anni di storia. Da lì si estese
lentamente verso ovest attraverso l'Asia centrale sino ad arrivare
in Armenia (da cui prese il nome, ancora oggi in Liguria vengono
chiamate in dialetto "armugnin", in Lombardia "mugnàgh" e
in Veneto "armełin") dove, si dice, venne scoperta da Alessandro
Magno.
I Romani la
introdussero in Italia e in Grecia nel 70-60 a.C., ma la
sua diffusione nel bacino del Mediterraneo fu consolidata
dagli arabi: infatti "albicocco" deriva dalla parola araba al-barqūq.
L'albicocco
crescerebbe selvatico in natura in Cina da ben 4 000 anni. Oggi è diffuso
in oltre 60 paesi e viene coltivato in climi
caldi o temperati e relativamente asciutti.
Il suo frutto, l’albicocca, si compone per l’85%
di acqua ed ha una buona quantità di fibre alimentari.
Grazie a queste componenti principali le albicocche sono essenziali per
regolare l’intestino e aiutare la digestione. Inoltre, elevata è la presenza
di vitamine A e C, essenziali per la crescita delle ossa e
per combattere i radicali liberi che causano l’invecchiamento delle cellule del
corpo. Diversi sono i minerali presenti come potassio, fosforo, sodio, calcio e ferro. Essi sono
indispensabili per chi soffre di spossatezza, convalescenza e anemia;
particolare la funzione del potassio, utile nell’attività
fisica in generale ma soprattutto estiva. La presenza del sorbitolo ha un’ottimo potere
per chi soffre di stitichezza. Mentre la presenza di Betacarotene e Licopene aiuta
la rimozione del colesterolo cattivo.
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La composta,
a differenza delle marmellate e delle confetture contiene una percentuale di frutta non inferiore ai due
terzi e lo zucchero aggiunto è sensibilmente minore, così come il conseguente
apporto calorico.
Le confetture,
come le marmellate e
le composte, sono
semplicissime da preparare, ma bisogna porre molta attenzione ai
contenitori che devono essere sempre ben lavati con acqua bollente e
sterilizzati prima dell’utilizzo; i coperchi devono essere nuovi per garantire
la chiusura ermetica.
Per sterilizzarli potete utilizzare vari metodi, personalmente utilizzo il seguente:
Lavo i vasetti e i coperchi con acqua calda e detersivo, li sciacquo molto bene sempre con l’acqua calda e li asciugo.
Accendo il forno a 100 gradi (non di più perché si rischia di rompere il vetro), quando la temperatura è raggiunta, pongo i vasetti e i coperchi assicurandomi che non si tocchino. Spengo il forno e li lascio lì per 20/25 minuti. Trascorso il tempo, li tolgo usando i guanti e invaso la confettura caldissima, poi chiudo ermeticamente, li capovolgo e lascio raffreddare su dei sottopentola. Lo sbalzo di temperatura potrebbe far rompere i vasetti.
Ingredienti per 4 vasetti tipo Bormioli da 250 gr
1 , 3 kg di albicocche (per avere circa 1 kg di prodotto senza
noccioli)
450 gr di zucchero di
canna
1 limone bio piccolo
40 gr di zenzero fresco
o 1 cucchiaio di zenzero in polvere.
Procedimento
Mondate le albicocche
del picciolo, lavatele e snocciolatele.
Tagliatele a tocchetti e
mettetele in una pentola d’acciaio (assolutamente non usate mai pentole
d’alluminio per preparare conserve e marmellate o confetture).
Unite lo zucchero, lo
zenzero pulito spelato e grattugiato, il succo del limone e la buccia (solo la
parte gialla) grattugiata.
Lasciate riposare per un
paio d’ore poi mettete sul fuoco basso e fate cuocere sobbollendo per circa
40/45 minuti schiumando.
A questo punto se amate,
come me, la confettura con i pezzi di frutta invasate,diversamente frullate con
il mixer poi invasate subito.