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martedì 23 febbraio 2021

Plumcake bicolore al matcha

Per noi italiani la parola plumcake indica  vari tipi di dolci cotti al forno in speciali stampi rettangolari a pareti alte, chiamati stampi a cassetta. Questo dolce di origine inglese a base di farina, uova, zucchero, burro e/o frutta secca o candita, talvolta con l'aggiunta di spezie e liquori,  viene servito nella prima colazione o  già tagliato a fette per accompagnare il tè del pomeriggio. Il termine plum cake deriva dal fatto che anticamente in Inghilterra si usavano come ingrediente le prugne (plum) secche. Attualmente questo dolce è chiamato fruitcake nei paesi anglosassoni. Il nome plum cake invece viene riservato negli Stati Uniti alle torte alle prugne e nel Regno Unito ad alcune specialità regionali simili ai fruitcake.
La caratteristica di questo plumcake è l’aggiunta del  matcha, pregiato tè verde giapponese che trovate sotto forma di polvere aromatica e fine, di un bel colore verde brillante dall’aroma delicato che non solo rende questo dolce molto buono, ma anche molto bello e coreografico.

 


LE IMMAGINI E I TESTI PUBBLICATI IN QUESTO SITO SONO DI PROPRIETA' DELL'AUTORE E SONO PROTETTI DALLA LEGGE SUL DIRITTO D'AUTORE N. 633/1941 E SUCCESSIVE MODIFICHE. COPYRIGHT © 2010-2020 TUTTI I DIRITTI RISERVATI A IL POMODORO ROSSO DI MARIA ANTONIETTA GRASSI


Ingredienti per 6 persone stampo da 23 cm x 11 cm

150 gr. di farina 00
60 gr di fecola di patate
200 gr di yogurt bianco intero a temperatura ambiente.
160 gr. di zucchero di canna
3 uova a temperatura ambiente
120 gr di burro ( se preferite potete utilizzare 120 ml di olio d'oliva)
2 cucchiaini di tè matcha in polvere
1 bustina di lievito per dolci
1 bustina di vanillina
2 cucchiai colmi di cacao amaro
1 pizzico di sale

 

Procedimento

Accendete il forno in modalità statico  a 190°
Con l’aiuto di una frusta  elettrica o a mano montate le uova con lo zucchero, il sale e la vanillina fino ad ottenere un composto spumoso e soffice.
Unite a filo il burro sciolto ( o l'olio se preferite) mentre continuate a montare il composto.
Aggiungete due cucchiai di farina a cui avrete unito precedentemente il lievito, il tè in polvere e la fecola, montate a bassa velocità unendo gradatamente lo yogurt.
Infine aggiungete il resto della farina e continuate a lavorare il composto a bassa velocità fino a che risulti omogeneo e vellutato.
Dividete il composto in due parti, in una metà aggiungete il cacao e mescolate molto bene.
Imburrate lo stampo a cassetta e versate l’impasto  a cucchiaiate alternando il composto chiaro con quello al cacao.
Infornate e cuocete (forno già a temperatura di 190°C)  per 30/40 minuti finché non si alza la cupola e si forma la crosticina, quindi abbassate la temperatura 175°C e continuate la cottura ancora per 15 minuti.

Sfornate ma lasciatelo ancora nello stampo per 5 muniti poi toglietelo e mettetelo a raffreddare  completamente su di una gratella.

 


Consigli per la buona riuscita del plumcake: utilizzate tutti gli ingredienti a temperatura ambiente. Se lo yogurt e le uova sono fredde non faranno gonfiare nel giusto modo l’impasto e non si formerà la “cupoletta”.

Aprite il forno solo quando il plumcake sarà cotto altrimenti se aprite prima collassa e si abbassa.

Per conservare la morbidezza fino a 5 o 6 giorni sigillatelo con la pellicola da alimenti.

 


lunedì 4 gennaio 2021

Focaccia di Giaveno

Giaveno è un ridente comune sito nella Val Sangone in provincia di Torino che vanta una lunga tradizione di panificatori artigianali che sfornano prodotti da forno eccelsi.
La focaccia dolce della Befana o Focaccia di Giaveno  (come è conosciuta) fa parte di questa  centenaria tradizione diventando un dolce tipico  piemontese.
La caratteristica di questa focaccia molto morbida e soffice sta nella sua semplicità, come tutta la buona cucina popolare.
Veniva preparata e consumata prevalentemente all’Epifania e tradizione vuole che al suo interno fosse inserita una fava come “portafortuna “ della Befana per chi l’avesse trovata.
Oggi viene preparata e consumata in tutti i mesi dell'anno.



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Ingredienti

400 gr Farina di grano tenero tipo “0”
100 gr di acqua
3 tuorli d’uovo
60 gr di burro
30 gr di  zucchero
15 gr di fruttosio
70 gr di lievito madre in polvere
150 gr latte magro
Zucchero semolato per lo spolvero
1 cucchiaino di sale fino
Buccia di un limone o di mezza arancia bio

Procedimento

Mettete la farina, il lievito e il fruttosio in una ciotola e miscelate bene.
Versate lentamente l’acqua e il latte appena tiepidi (max 35°C) e impastate fino a far assorbire tutti i liquidi.
Sbattete i tuorli con lo zucchero e  inglobateli nell’impasto.
Unite il burro a crema (cioè lasciato ammorbidire a temperatura ambiente) e continuate a lavorare l’impasto fino a renderlo ben elastico e omogeneo.
Allargatelo e distribuite il sale e la buccia grattugiata del limone.
Continuate ad impastare fino ad inglobare bene tutto.
L’impasto deve risultare molto morbido. Formate una palla e mettetela a lievitare in una ciotola coperta da uno strofinaccio da cucina e lontano da colpi d’aria.
Lasciatelo lievitare per circa 7/8 ore o fino a quando avrà triplicato il volume.
Trascorso il tempo, mettete della carta da forno  leggermente  unta con un pochino di burro fuso sulla leccarda e adagiatevi l’impasto.
Lavorate con le mani delicatamente per dargli la caratteristica forma tonda della focaccia.
Lasciate lievitare ancora per un’ora poi, create con il dito unto i caratteristici buchetti.
Spolverizzate con un paio di cucchiai di zucchero  e infornate (forno statico) a 200°C per 5 minuti poi abbassate la temperatura a 180°C per altri 30 minuti.
Sfornate, lasciate intiepidire e spolverizzate con altro zucchero.

martedì 5 gennaio 2016

Truffles

Per l'Epifania che ne dite di preparare i truffles?  Sono dei deliziosi dolcetti di cioccolato tipici del Belgio. Sono facilissimi da preparare e uno tira l'altro.
L’origine dell’Epifania risale al II secolo d.C., ricordava il battesimo di Gesù, ed era celebrata da una setta di gnostici basilidiani, che credevano che la Sua incarnazione fosse avvenuta al momento del battesimo e non alla nascita. In seguito, eliminati i pensieri gnostici, questa festività fu commemorata anche dalla Chiesa di Roma nel V secolo e divenne la festa cristiana che celebra la rivelazione di Dio agli uomini di suo Figlio, il Cristo ai Re Magi. Il suo nome deriva dal greco “epiphàneia”, ovvero, “apparizione” o rivelazione”.
La Chiesa Cattolica festeggia l’Epifania il 6 gennaio. L’Epifania in Italia è celebrata con molte usanze e tradizioni popolari, ricche di leggende e di riti, ed è ritenuta una notte magica in cui gli animali possono parlare. La figura più popolare e misteriosa di questa notte è quella della Befana, la vecchietta che abita nelle caverne e che a cavallo di una scopa porta i doni la notte tra il 5 e il 6 gennaio. La simpatica vecchietta scende per i camini o dalle cappe e porta doni e dolciumi ai bimbi buoni, carbone a quelli che sono stati cattivi. La leggenda narra che se si cerca d’osservarla mentre deposita i doni si potrebbe incappare in guai seri.
La festa della Befana è particolarmente sentita a Roma, dove, si dice, abiti fra i tetti di piazza Navona, che ogni anno, in occasione della sua festa, si riempie di bancarelle. La Befana ha vari nomi secondo le usanze regionali: la Berola a Treviso, la Redolesa o Marantega a Venezia, la Vecchia a Pavia, la Barbasa a Modena, ecc.
Ovviamente, la popolarissima Befana, non ha nulla a che vedere con il significato religioso della festa del’Epifania, ma, si ritiene di poter identificare il lei la personificazione di Madre Natura, che giunta alla fine dell’anno invecchiata e avvizzita, offre doni che potrebbero simboleggiare i semi da cui rinascerà bambina.


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Ingredienti:

150 gr di panna fresca
150 gr di ottimo cioccolato fondente
50 gr di burro
100 gr di cacao 
3 cucchiai di amaretto (liquore)

Procedimento

Tritate grossolanamente il cioccolato e mettetelo in una ciotola.
Mettete il burro e la panna in un pentolino,  portate ad ebollizione, amalgamate bene, togliete dal fuoco  e versate immediatamente il tutto sui pezzetti di cioccolato, aggiungete il liquore ( amaretto) e mescolate bene.
Lasciate raffreddare per 3/4 ore in frigorifero, poi montatelo bene con un frustino o uno sbattitore elettrico.
Formate delle palline e passatele nel cacao.
Buon appetito!

venerdì 3 gennaio 2014

Salame di cioccolato senza uova

Il salame di cioccolato fondente è un dolce classico della pasticceria tipica siciliana, dove è meglio conosciuto con il nome di salame turco. Quest’appellativo non si riferisce all’origine del dolce, bensì al suo colore che ricorda quello della pelle dei Mori. Con questo nome è stato inserito ufficialmente nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (P.A.T.) del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.
E’ conosciuto anche come “salame vichingo” da quando, negli anni settanta, la ricetta fu pubblicata, con questo nome, nel ricettario per bambini noto come Manuale di Nonna Papera.

La versione che vi propongo è senza uova, consigliata quindi anche per le persone che hanno dei problemi con quest’alimento.


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Ingredienti per 4 persone

100 gr di biscotti secchi
50 gr di zucchero semolato
40 gr di nocciole sgusciate e spellate
25 gr di cacao amaro
25 gr di cioccolato fondente
60 gr di burro
 zucchero a velo q.b.

Procedimento  

Sbriciolate grossolanamente i biscotti, metteteli in una ciotola, aggiungete il cacao e mescolate.



Tritare con il mixer metà delle nocciole con lo zucchero e unite il tutto ai biscotti sbriciolati.
In un pentolino mettete il cioccolato fondente e fatelo sciogliere a bagnomaria. Lasciatelo intiepidire e versatelo sugli ingredienti nella ciotola. Aggiungete il burro ammorbidito, le nocciole intere  e amalgamate bene tutti gli ingredienti.
Versate abbondante zucchero a velo su di un piano  e rotolateci il composto dandogli la caratteristica forma del salame. 



Mettete il salame di cioccolato su di un foglio d’alluminio e arrotolatelo bene.



Mettete in frigo per almeno dodici ore. Al momento di servirlo, toglietelo dal frigo, cospargetelo con altro zucchero a velo, tagliatelo a fette e servite.
Buon appetito!