Molte
sono le leggende legate all’origine dello zafferano: dall’amore di Croco per la ninfa Smilace, un rapporto
affettivo che gli Dei non condivisero, trasformando Croco in un fiore
bellissimo e prezioso. Altra leggenda vuole che Mercurio colpì inavvertitamente
Croco e per ricordare la memoria dell’amico scomparso, aveva tinto con il
sangue la preziosa pianta. Di certo ogni leggenda ha il suo tempo e dimostra
l’incertezza dell’origine. Una certezza comunque è che ci si ricorda di questo
fiore in tempi remoti. Ormai è riconosciuta l’origine del fiore dello zafferano
in paesi lontani, molto probabilmente in India e nei paesi limitrofi. Un fiore
adoperato a quel tempo per l’arte tintoria, la cosmesi e come medicamento. Da
lì il viaggio si è sviluppato lungo i grandi cammini che navigatori,
esploratori e commercianti svolgevano da un paese all’altro. Il più antico
documento che ne attesta l’uso e l’apprezzamento è un papiro egiziano del XV
secolo a.C. ed il fiore è anche citato nel Cantico dei Cantici del Vecchio
Testamento. Dopo alterne fortune giunse in Europa e in particolare nei paesi
Mediterranei che ancora oggi lo coltivano: la Grecia, l’Italia e la Spagna. Si
presume che da quest’ultimo paese lo Zafferano fu introdotto dai conquistatori
Spagnoli e si diffuse nelle aree più vocate dell’Europa per clima, terreno e
condizioni climatiche. Molti nomi di villaggi o di città in Sicilia e nelle
regioni meridionali sono legate a questo fiore di una eleganza senza pari.
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Ingredienti
per 4 persone:
300
gr. di riso Carnaroli
1
cipolla piccola
1
bicchiere di vino bianco secco
1
litro di brodo di carne salato
40
gr. di burro
4
cucchiai di Parmigiano Reggiano grattugiato
1
bustina di zafferano
2
cucchiai d’olio d’oliva extravergine q.b.
Procedimento
Sciogliete
metà burro in una casseruola con l’olio, aggiungete le cipolla tritata
finemente e lasciatela appassire per 2 minuti.
Versate
il riso, fatelo tostare per 3 minuti continuando a mescolare. Bagnate con il
vino e fatelo evaporare a fuoco vivace. Allungate con metà brodo caldo,
aggiungete lo zafferano e continuate la cottura per 15 minuti,
bagnando con il rimanente brodo caldo man mano che verrà assorbito.
A
cottura ultimata e fuori dal fuoco, unite il burro rimasto, il Parmigiano Reggiano e mantecate.
Fate
riposare due minuti e servite.