sabato 23 giugno 2012

Insalata di cous cous salmone e verdure

Il salmone è certamente il pesce più conosciuto e apprezzato da oltre 2000 anni. Le sue carni sono molto pregiate ed hanno un sapore delicato. La parte migliore è quella centrale.
Dal punto di vista nutrizionale è ricco di proteine, vitamine del gruppo B, sali minerali quali fosforo e selenio, grassi polinsaturi e grassi omega 3. Il contenuto in sodio è estremamente basso.


LE IMMAGINI E I TESTI PUBBLICATI IN QUESTO SITO SONO DI PROPRIETA’ DELL’AUTORE E SONO PROTETTI DALLA LEGGE SUL DIRITTO D’AUTORE N. 633/1941 E SUCCESSIVE MODIFICHE. COPYRIGHT © 2010-2050. TUTTI I DIRITTI RISERVATI A IL POMODORO ROSSO DI MARIA ANTONIETTA GRASSI. VIETATA LA RIPRODUZIONE, ANCHE PARZIALE, DI TESTI O FOTO, SENZA AUTORIZZAZIONE.

Ingredienti per 4 persone:

150 gr. di cous cous precotto
200 gr. di salmone
4 peperoncini verdi dolci
20 pomodorini Pachino
6 rametti di menta
4 rametti di prezzemolo
1 lattuga
1 limone succoso
180 ml. di acqua (circa 2 bicchieri)
Sale e pepe q.b.

Procedimento

Fate cuocere a vapore i tranci di salmone, lasciateli raffreddare.
Fate bollire l’acqua salata, spegnete il fuoco e versate il cuos cous, mescolate bene e lasciate riposare per 5 minuti.
Trascorsi i 5 minuti, sgranatelo bene con una forchetta e mettetelo in una capiente ciotola.

Pulite i peperoncini e tagliateli a rondelle. Lavate i pomodorini, asciugateli e tagliateli a spicchi.


Lavate la menta e il prezzemolo, asciugateli e tritate finemente le foglie.
Lavate la lattuga e  sgrondate bene le foglie.

Unite al cous cous le rondelle di peperoncini, gli spicchi di pomodoro, la menta e il prezzemolo tritati e il salmone in piccoli pezzi.


In una ciotola emulsionate il succo del limone, 5 cucchiai di olio, il sale e il pepe. Versate tutto nella ciotola con il cous cous e mescolate bene.
In un unico piatto da portata o nei singoli piatti (come preferite) adagiate delle foglie di lattuga, versatevi sopra il cous cous con le verdure e il salmone e guarnite con spicchi di pomodorini e foglie di menta.











mercoledì 20 giugno 2012

COTTO E MANGIATO - LE RICETTE DEI FAN


Come vi avevo promesso, eccomi qui a raccontarvi questa bella esperienza.
Lunedì 18 giugno 2012 a Milano presso Mondadori in piazza Duomo c’è sta la presentazione del libro Cotto e mangiato – Le ricette dei fan.
Questo libro nasce dalle ricette che noi fan (siamo ben 400.000) postiamo quotidianamente sulla pagina Facebook dedicata alla trasmissione. Si tratta di un’iniziativa unica al mondo, nessuno fino ad ora aveva mai pubblicato un libro scritto da persone comuni come me e come voi che frequentano Facebook. Da questa fucina di idee gastronomiche sono state scelte 150 ricette, ritenute migliori dagli altri fan, che le hanno votate con il famoso tastino “Mi piace” ed è nato così il più incredibile ricettario di Facebook.
Sono molto grata a tutte quelle persone che mi hanno votato e che, così facendo, hanno permesso che la mia ricetta fosse inserita nel libro: GRAZIE, GRAZIE DI CUORE. Per questo motivo ho voluto condividere con loro e con tutti voi questa entusiastica esperienza.
Madrina d’eccezione è stata la splendida e bravissima Tessa Gelisio, nota conduttrice dell’omonimo programma televisivo, trasmesso su Italia1  , aiutata in questo compito dai divertentissimi comici I Fichi d’India che con le loro esilaranti battute ci hanno fatto ridere a crepapelle. Tessa, aiutata da questi due improbabili cuochi, si è cimentata (con coraggio, visti gli aiutanti!) nella preparazione della ricetta Penne con speck pomodorini e asiago (la trovate a pag. 49 del libro) che abbiamo poi gustato tutti. Era presente anche Paolo Liguori.
L’atmosfera che si respirava era assolutamente rilassata, ilare e famigliare. Tutti, ma proprio tutti; Tessa, I Fichi d’India, Paolo Liguori, gli autori, il dott. Luca Turchi, la sig.ra Patrizia Colombo, Marco Valli e tutti gli
altri, di cui non ricordo il nome (non me ne vogliate) che hanno contribuito, con un lavoro immane, alla realizzazione di questo progetto, sono stati disponibilissimi e gentili: assolutamente alla mano.  Inutile dire che tutti noi partecipanti eravamo al settimo cielo.
E’ stato bello, veramente bello! Spero di essere riuscita con le parole e con le foto a trasmettervi le stesse sensazioni che ho provato io.  Dunque, che aspettate? Correte in edicola o in libreria a comprare il libro e sperimentate tutte le 150 ricette!

Sono arrivati i Fichi d'India

Incominciano i lavori!

ma prima bisogna leggere la ricetta.....

bene, noi leggiamo tu comincia

sono quasi alla disperazione...
Povera me! 


I Fichi d'India colpiscono ancora!


Per fortuna arriva il direttore Liguori a salvare Tessa
E infine brindisi con tutti..

cin cin...
Pensa un po' io e Paolo Liguori

Mio figlio e i Fichi d'India







E se non vi bastasse ancora potete vedere i video a questi indirizzi:

  


E la ricetta? Ah si .....cliccate sul nome e avrete anche la ricetta!
Filetti di persico con patate










mercoledì 13 giugno 2012

Insalata d'orzo, fagioli rossi e mais

L'orzo è un cereale originario dell'Asia, matura molto velocemente e può raggiungere l'altezza di un metro. Appartiene alla famiglia delle Graminacee, si adatta sia alle basse che alle alte temperature e sopporta molto bene la siccità, motivi per cui può essere coltivata ovunque.
In Europa e sopratutto in Italia (siamo il maggior produttore) troviamo prevalentemente l'orzo perlato, cioè privato della pellicina che ricopre il chicco. Purtroppo questo trattamento fa perdere  molte preziose sostanze, cosa che non succede con l'orzo integrale.
E' composto per il 65% da carboidrati, 10% da proteine, 12% da acqua, 13% da zuccheri, grassi, minerali.( potassio, ferro, magnesio,zinco, calcio, sodio, fosforo)
Le vitamine presenti sono del gruppo B (B1-B2-B3-B5-B6), la vitamina A e in piccola percentuale la vitamina E. E' discreta anche la quantità di aminoacidi: acido aspartico, alanina, ecc.
L'orzo, dunque, è un alimento molto nutriente particolarmente indicato per la dieta degli anziani e dei bambini per il suo potere rimineralizzante delle ossa e, grazie al fosforo, ha proprietà in grado di apportare benefici alla concentrazione e alla memoria. Non solo, recenti studi hanno evidenziato la presenza di alcuni estrogeni di origine vegetale che sembra abbiamo proprietà benevole nei confronti del tumore al seno.

Ed infine, grazie alla presenza di acido silicico, rafforza capelli ed unghie.


LE IMMAGINI E I TESTI PUBBLICATI IN QUESTO SITO SONO DI PROPRIETA’ DELL’AUTORE E SONO PROTETTI DALLA LEGGE SUL DIRITTO D’AUTORE N. 633/1941 E SUCCESSIVE MODIFICHE. COPYRIGHT © 2010-2050. TUTTI I DIRITTI RISERVATI A IL POMODORO ROSSO DI MARIA ANTONIETTA GRASSI. VIETATA LA RIPRODUZIONE, ANCHE PARZIALE, DI TESTI O FOTO, SENZA AUTORIZZAZIONE.

Ingredienti:

180 gr di orzo perlato
200 gr di fagioli rossi in scatola
200 gr di mais in scatola
1 peperone rosso grande
200 gr  di tonno sott’olio
1 limone
1 cucchiaio di senape
Sale e pepe q.b.

Procedimento
Portate a bollore 3 litri di acqua, versatevi l’orzo e cuocetelo a fiamma bassa per 20/25 minuti, salatelo solo verso fine cottura.
Nel frattempo scolate bene i fagioli, il mais e metteteli in un’insalatiera.
Pulite il peperone, grigliatelo leggermente, tagliatelo a listarelle e unitele ai fagioli e al mais.
Scolate l’orzo, passatelo sotto l’acqua corrente fredda, poi sgocciolatelo molto bene, versatelo nell’insalatiera e unite il tonno leggermente sbriciolato.
In una ciotolina sciogliete la senape nel succo di limone. Unite sale pepe e olio, sbattete con una forchetta, poi versate la salsina sull’insalata e mescolate bene.

giovedì 7 giugno 2012

Ciambella di ciliegie senza burro

La pianta delle ciliegie appartiene alla famiglia delle Rosacee ed è conosciuta con il nome di ciliegio  o Prunus avium: è presente nella zona mediterranea da circa 3.000 anni. E' difficile stabilire con certezza il paese d'origine, le prime notizie in merito arrivano dall'Egitto, ma si ritiene che l'origine possa essere asiatica.
Il ciliegio fiorisce in primavera e spuntano contemporaneamente sia i fiori che le foglie. Le ciliegie si dividono in due gruppi dolci ed acide: quelle dolci, a loro volta, si dividono in duracine e tenerine, quelle acide si dividono in visciole, amarene e marasche. Il periodo di maturazione varia da maggio a giugno a seconda del tipo di ciliegia.
Le ciliegie sono composta prevalentemente di acqua (circa l'80%), proteine, zuccheri,vitamina C e A, ferro, potassio,calcio,fosforo, sodio e magnesio. Da sottolineare uno zucchero, il levulosio, che non ha controindicazione per i diabetici. Contengono anche molti flavonoidi che servono a contrastare i radicali liberi. Possiedono, inoltre, proprietà depurative, disintossicanti, diuretiche e lassative.


LE IMMAGINI E I TESTI PUBBLICATI IN QUESTO SITO SONO DI PROPRIETA' DELL'AUTORE E SONO PROTETTI DALLA LEGGE SUL DIRITTO D'AUTORE N. 633/1941 E SUCCESSIVE MODIFICHE. COPYRIGHT © 2010-2050 TUTTI I DIRITTI RISERVATI A IL POMODORO ROSSO DI MARIA ANTONIETTA GRASSI


Ingredienti per 4 persone.

200 gr di farina
140 gr di zucchero
1 vasetto di yoghurt bianco
½ bicchiere di Cherry
12 uova di quaglia ( o in alternativa 2 di gallina)
400 gr di ciliegie
1 bustina di cremor tartaro ( o lievito per dolci)
1 pizzico di sale.

Procedimento

Accendete il forno a 180°
Lavate le ciliegie, asciugatele e snocciolatele.


Versate lo yoghurt in una scodella, unite lo Cherry e mischiate bene.
Imburrate uno stampo e infarinatelo o, se preferite rivestitelo di carta da forno inumidita.
Rompete le uova in una ciotola, lavoratele con lo zucchero e un pizzico di sale e l'olio. Incorporate a poco a poco la farina, alternandola con il composto di yoghurt e Cherry  fino a ottenere una pastella piuttosto morbida,  completate con il lievito e mescolate molto bene.
Versate la pastella nello stampo e ricopritela con le ciliegie lasciandole affondare da sole.




Spolverizzate con un cucchiaio di zucchero ed infornate per 35/40 minuti.

N.B. Durante la cottura l'alcol contenuto nello Cherry evapora completamente per cui possono mangiarla sia i balbini che gli astemi.

lunedì 4 giugno 2012

Millefoglie di gelato


Come vi ho già raccontato  nello slideshow a lato, il 12 aprile 2012 ho avuto il piacere e l’onore di cucinare questo dessert con Benedetta Parodi.
Non penso che Benedetta Parodi abbia bisogno di presentazioni, ma per i pochissimi che non la conoscono ricordo che è un’icona del mondo della cucina in Italia. E’ autrice di veri e propri best seller – con circa 2 milioni e mezzo di copie vendute- in cui propone ricette per tutte le occasioni, semplici e veloci da realizzare, ma mai banali, per il palato come per gli occhi.
Il segreto del suo successo è nella semplicità e spontaneità con cui si propone.
Benedetta si divide tra gli impegni di lavoro e la famiglia – marito e 3 figli – dedicandosi con passione alla cucina, che l’ha resa autrice di successo. Come lei, tantissime persone non vogliono rinunciare a mangiare con gusto e fantasia, nonostante i mille impegni quotidiani.
E’ dunque la persona perfetta da avere idealmente accanto per servire dessert gustosi, belli da vedere e deliziosi da assaggiare, a partire da pochi, semplici ingredienti che possono trovarsi in qualunque casa, reinterpretandoli con originalità per creare qualcosa di invitante.
Grazie alla cura e all’esperienza che arrivano direttamente dalla tradizione gelatiera e dolciaria di qualità, Carte d’Or può diventare il perfetto alleato per servire un dessert davvero irresistibile!
Pochi e semplici ingredienti, come biscotti, cioccolato, panna, mandorle, frutta e altro ancora e una confezione di Carte d’or con gesti facili, il tuo dessert è pronto per essere servito e gustato, fino all’ultino, irresistibile cucchiaio.



Ingredienti

4 palline di gelato Carte d’Or Tartufo
150 gr  di pasta sfoglia già pronta
100 ml di panna liquida
15 gr di zucchero a velo e ancora un po’ per spolverare
50 gr di crema di cioccolato densa
40 lamponi



Preriscaldate il forno elettrico a 220°, il forno elettrico ventilato a 200° o il forno a gas a 7.
Tagliate la pasta in 6 pezzi da 25 gr., stendeteli in fogli sottili e da ciascuno ritagliate un disco di 9 cm.
Mettete i dischi su di una teglia da forno.
Cuocete i dischi di pasta per 10 minuti finché non saranno ben cresciuti, toglieteli dal forno e tagliateli a metà, rimetteteli tutti in forno per altri 2 minuti con la parte interna rivolta verso l’alto.
Lasciateli raffreddare su un cestello metallico per 15 minuti.
Montate la panna in una ciotola e appena diventa soffice aggiungete lo zucchero a velo, riprendete a montare fino a ottenere un composto morbido.
Fate ammorbidire il cioccolato in una ciotola al microonde  per 30 secondi , (se non avete il microonde, ammorbiditelo a bagnomaria)  e versatelo su 4 dischi di pasta sfoglia.
Preparate a strati il dessert: mettete  un disco di pasta su un piatto da portata, copritelo con un cucchiaio di panna montata.
Mettete 5 lamponi nella panna, ripetete e coprite con il disco rivestito di cioccolata.
Dosate una pallina di gelato Carte d’Or Tartufo e mettetela al centro del disco di cioccolato.
Servite con una  spolverata di zucchero a velo.
E …buon appetito!



giovedì 31 maggio 2012

Nidi di patate e taccole

Le taccole  sono un prezioso alleato per la nostra salute grazie al loro contenuto di caroteni, fibre, vitamina C, vitamina B9 e discrete quantità di ferro. Di colore verde chiaro, di forma larga e appiattita, sono una varietà di piselli non molto conosciuta e spesso scambiati per una variante dei fagiolini. In realtà sono dei piselli che si mangiano con l’intero baccello, in quanto la membrana posta all’interno delle pareti è sottilissima. E’ proprio questo il motivo per cui è maggiore la loro efficacia e l’effetto rimineralizzante. Grazie alle fibre di sui sono ricche il loro consumo è consigliato a chi ha bisogno di regolare l’intestino, quindi per chi ha problemi di stitichezza e gonfiori addominali.
Altra ricetta   Taccole saporite 



LE IMMAGINI E I TESTI PUBBLICATI IN QUESTO SITO SONO DI PROPRIETA' DELL'AUTORE E SONO PROTETTI DALLA LEGGE SUL DIRITTO D'AUTORE N. 633/1941 E SUCCESSIVE MODIFICHE. COPYRIGHT © 2010-2020 TUTTI I DIRITTI RISERVATI A IL POMODORO ROSSO DI MARIA ANTONIETTA GRASSI

Ingredienti per 4 persone.

2 patate grandi a pasta gialla
300 gr di taccole
3 uova
2 cucchiai di Parmigiano Reggiano grattugiato
1 cucchiai di erbette di Provenza
50 gr. di burro
3 cucchiai di olio extravergine d’oliva
Sale e pepe q.b.

Procedimento

Spuntate, lavate le taccole, tuffatele in acqua bollente salata e fatele cuocere per circa 8/10 minuti dalla ripresa del bollore. Scolatele.
Scaldate il forno a 200°
Imburrate 6 stampini per crostatine da 8 cm di diametro.
Mettete un uovo in una ciotolina, unite 1 cucchiaio di olio, sale e pepe e sbattete bene.
Sbucciate le patate, lavatele, asciugatele bene, tagliatele a fettine sottilissime e mettetele in una ciotola. Versateci sopra l’uovo sbattuto.

Foderate l’interno degli stampini con le patate sovrapponendole leggermente e coprendo con esse tutto l’interno degli stampini, orlo compreso, versate sul fondo l’eventuale uovo rimasto.
Infornateli per circa 10 minuti e, quando le patate saranno ben dorate e saldate tra loro, toglieteli dal forno e lasciateli raffreddare completamente negli stampini.

Nel frattempo tagliate le taccole in pezzi e ripassatele in padella con il burro rimasto.
Rompete le uova in una ciotola, unitevi le erbette di Provenza, salate, pepate e sbattetele.
In una padella mettete l’olio rimasto e cuocete la frittata.
Togliete delicatamente i nidi di uova dagli stampini, mettete della carta da forno su una teglia.
Riempite i nidi con le taccole, tagliate 6 cerchi di frittata e distribuiteli sulle taccole, spolverizzate con il parmigiano e infornate ancora per 3 minuti.
Buon appetito!



martedì 29 maggio 2012

Fantasmini- Dolcetti di marzapane e cioccolato

 
Il marzapane è un prodotto dolciario molto famoso costituito da pasta di mandorle, zucchero ed albume d'uovo.
Prodotto tipico della Sicilia, della Puglia, della Toscana e della Liguria, soprattutto nella provincia di Genova, è stato riconosciuto quale
Prodotto Agroalimentare Tradizionale Italiano.
La versione siciliana del marzapane è detta
Frutta di Martorana, ed è facilmente riconoscibile per le sue particolari forme, frutti perfetti e coloratissimi dall'aspetto invitante. Questi prodotti  sono nati dall'idea delle suore della chiesa di Santa Maria dell'Ammiraglio, detta Martorana, che, per decorare il loro convento per la visita del Papa decisero di creare dei dolcetti a forma di frutta con della pasta fatta di mandorle e zucchero, le creazioni vennero tanto apprezzate che si continuò a dare sfogo alla fantasia e a specializzarsi nella loro produzione.
 La pasta di marzapane deve  essere liscia e dunque sprovvista di irregolarità per poter ottenere  un preparato perfettamente riuscito.
E' possibile, per esempio, riprendere le fattezze di ogni frutto per dare vita con la pasta di marzapane a piccoli dolcetti prelibati con cui allietare il nostro palato; il marzapane può altresì completare una decorazione o rendere ancora più ricco un cestino di prodotti dolciari.
La pasta di marzapane può essere colorata per ottenere specifiche preparazioni (come per l'appunto quelle che rimandano alla frutta) oppure aromatizzata a seconda delle esigenze. Ecco, dunque, che con il marzapane si creano dolcetti dalle forme divertenti e particolari, o semplici come queste che vi propongo.

Ingredienti per circa 30 dolcetti:

125 gr di marzapane (pasta di mandorle)
30 gr. di scaglie di mandorle
1 cucchiaio di gocce di cioccolato
50 gr di cioccolato fondente
50 gr di cioccolato bianco
2 cucchiai di zucchero a velo

Con un mattarello stendete la pasta di mandorle fino  a ridurla a mezzo cm di spessore.

Tagliate delle strisce e ricavate dei quadratini.

Inserite in ogni quadratino un po' di scaglie di mandorle e 4 gocce di cioccolato. Chiudetelo formando una sorta di piccolo cono o una pallina, passatelo nello zucchero a velo.
Sciogliete il cioccolato a bagnomaria o, se lo possedete, nel microonde.
Tuffate metà dei dolcetti nel cioccolato nero e metà nel cioccolato bianco, toglieteli  aiutandovi con un cucchiaino e uno stecchino, metteteli su della carta da forno posta su di un vassoio  e poneteli in freezer per 15 minuti.
Toglieteli dal freezer, eliminate il cioccolato in eccesso colato sul fondo 


e disponete i dolcetti nelle apposite cartine.
Si conservano per parecchi giorni, ma di solito il problema non sussiste perché uno tira l'altro, proprio come le ciliegie!


lunedì 28 maggio 2012

Fusilli con gamberi, zucchine e pesto

I gamberi sono dei crostacei molti ricchi di proteine e poveri di grassi e zuccheri. Per questo motivo sono adatti alle diete ipocaloriche. Ovviamente  serviti con condimenti leggeri e non fritti.


LE IMMAGINI E I TESTI PUBBLICATI IN QUESTO SITO SONO DI PROPRIETA’ DELL’AUTORE E SONO PROTETTI DALLA LEGGE SUL DIRITTO D’AUTORE N. 633/1941 E SUCCESSIVE MODIFICHE. COPYRIGHT © 2010-2050. TUTTI I DIRITTI RISERVATI A IL POMODORO ROSSO DI MARIA ANTONIETTA GRASSI. VIETATA LA RIPRODUZIONE, ANCHE PARZIALE, DI TESTI O FOTO, SENZA AUTORIZZAZIONE.

Ingredienti per 4 persone:

350 gr. di fusilli
4 zucchine
350 gr. di code di gambero
½ bicchiere di vino bianco
5 cucchiai di pesto
sale q.b.

Procedimento
Lavate velocemente le code di gambero e mettetele a bollire per 3 minuti in una pentola con un po’ di sale.
Scolateli ma non gettate il brodo di pesce. Togliete i gusci e il budellino nero. Metteteli da parte.
Lavate le zucchine, tagliatele a rondelle e mettetele in una padella con l’olio. Fatele rosolare per qualche minuto.
Aggiungete le code di gambero, lasciate rosolare per 1 minuto e unite il bicchiere di vino.
Fatelo evaporare a fuoco vivo per 1 minuto e aggiungete mezzo bicchiere del brodo di pesce tenuto da parte, aggiustate di sale e fate cuocere per altri 5 minuti.
Fate cuocere i fusilli in abbondante acqua salata, scolateli  al dente e fateli saltare per 1 minuto nella padella con i gamberi e le zucchine. Unite il pesto, rigirate bene e servite.
 


Friggitelli a modo mio

I friarelli, detti anche puparuoli friarelli, sono dei  peperoni verdi nani e dolci, non piccanti. In alcune zone dell'Italia centrale sono conosciuti anche come friggitelli.Sono usati per preparare un piatto tipico della cucina campana: la cottura avviene per frittura in olio d'oliva, con i peperoni ben asciutti, interi, lasciando intatto un abbozzo del picciolo. Si servono nel piatto, salati, ancora caldi, come verdura a sé stante o come contorno di altri piatti.  Ai friggitelli si possono accompagnare patate tenere, tagliate grosse, fritte nello stesso olio di frittura.



LE IMMAGINI E I TESTI PUBBLICATI IN QUESTO SITO SONO DI PROPRIETA' DELL'AUTORE E SONO PROTETTI DALLA LEGGE SUL DIRITTO D'AUTORE N. 633/1941 E SUCCESSIVE MODIFICHE. COPYRIGHT © 2010-2020 TUTTI I DIRITTI RISERVATI A IL POMODORO ROSSO DI MARIA ANTONIETTA GRASSI
 

Ingredienti per 4 persone:

800 gr di peperoncini friggitelli
40 gr di filetti d’acciughe sott’olio
1 spicchio d’aglio
10 rametti di prezzemolo
Procedimento

Lavate bene i peperoncini, togliete la calottina, incidete un lato ed estraete i semi.
Lavate il prezzemolo e tritate le foglie.
Mettete 4 cucchiai di olio in una casseruola e unite lo spicchio d’aglio e i peperoncini.
Fate friggere per 6/7 minuti a fuoco medio, quando saranno ben rosolati abbassate la fiamma al minimo e unite le acciughe, fatele sciogliere dolcemente, unite mezzo bicchiere d’acqua calda, lasciate amalgamare bene tutto per altri 5 minuti (sempre a fuoco basso). Distribuite il prezzemolo e servite.





martedì 22 maggio 2012

Cipolline caramellate

La cipolla (Allium cepa) è il bulbo di una pianta erbacea biennale o triennale, appartenente alla famiglia delle Liliaceae, originaria dell’Asia occidentale (ancora ai nostri giorni si trovano esemplari selvatici sui monti dell'Afghanistan, del Turkestan e dell'Iran), apprezzata da Romani, Egizi e Greci. Ricca di sali minerali e vitamine  e’ sicuramente la pianta da orto più diffusa in Italia sia per le sue qualità organolettiche che per  lo svariato uso che se fa in cucina.
La cipolla contiene molta vitamina C, che rafforza il sistema immunitario e aiuta nelle sindromi influenzali e nel rafforzare i capillari. Contiene principi antibiotici naturali, e sostanze diuretiche. Assunta cruda, la cipolla stimola la secrezione dei succhi gastrici e biliari, favorendo, così, la digestione: inoltre contribuisce ad abbassare il livello di colesterolo nel sangue e a ridurre la pressione arteriosa.
E ‘ usata in cucina come base per soffritti, battuti, cotta al forno, in agrodolce e cruda nelle insalate. Non tutte le cipolle però vanno bene per qualsiasi preparazione: quelle rosse di Tropea più dolci, sono adatte per le insalate e per essere mangiate crude, mentre quelle bianche sono più indicate per essere cotte. In particolare queste utilizzate per la ricetta possono essere consumate sia come antipasto che come contorno a carni rosse o di maiale.
 

LE IMMAGINI E I TESTI PUBBLICATI IN QUESTO SITO SONO DI PROPRIETA’ DELL’AUTORE E SONO PROTETTI DALLA LEGGE SUL DIRITTO D’AUTORE N. 633/1941 E SUCCESSIVE MODIFICHE. COPYRIGHT © 2010-2050. TUTTI I DIRITTI RISERVATI A IL POMODORO ROSSO DI MARIA ANTONIETTA GRASSI. VIETATA LA RIPRODUZIONE, ANCHE PARZIALE, DI TESTI O FOTO, SENZA AUTORIZZAZIONE.


Ingredienti per 4 persone:

500 gr di cipolline  le borettane 
1 bicchiere di vino bianco dolce (Moscato, Vernaccia ecc..)
½ bicchiere di aceto
1 cucchiaio di zucchero
4 chiodi di garofano
5 bacche di ginepro
sale q.b.
olio extravergine d’oliva q.b.

Procedimento

Pelate le cipolline (o compratele già pulite), lavatele e scolatele.
In una casseruola mettete 4 cucchiai d’olio, le cipolline  e fatele dorare a fuoco medio per 5 minuti.
Versate il vino, unite l’aceto, lo zucchero, i chiodi di garofano e le bacche di ginepro leggermente schiacciate, aggiustate di sale.
Fate cuocere per una decina di minuti a fuoco basso, si deve formare  una sorta di glassa.
Se trascorsi i dieci minuti fosse ancora troppo liquida, alzate la fiamma del gas e fate restringere il sugo.