Il Brazadel è un dolce pasquale, tipico del Trentino; è una ciambella
morbida composta da ingredienti semplici e richiede diverse ore di lievitazione
per ottenere una consistenza morbida.
Probabilmente il suo nome deriva dal latino brachium, cioè braccio. La
connessione con la parola braccio potrebbe significare che preparato l’impasto
lo si faccia poi abbracciare per creare una ciambella.
Altre fonti riferiscono che la forma a ciambella fosse funzionale ad
infilare il dolce direttamente nel braccio.Le donne che preparavano il brazadel ne infilavano diversi nel braccio per poi portarli di casa in casa e lo stesso gesto di metterli nel braccio dei bambini era considerato ben augurante.
L’usanza potrebbe derivare dall’abitudine dei monaci di portare il dolce al braccio nel giorno di Pasqua, per consumarlo a bocconi durante tutto l’arco della giornata.
In Italia esistono molte varianti di questo dolce, in Romagna, ad esempio, si presenta come un grande pane, senza buchi, e ritroviamo ciambelle pasquali lungo tutta la costa adriatica, fino in Puglia.
180 ml di latte
75 gr di zucchero semolato
2 tuorli
1 uovo intero
100 gr di burro ammorbidito
½ buccia di un limone bio
½ buccia di un’arancia bio
2 cucchiai di rum
Granella di zucchero q.b.
1 cubetto di lievito di birra fresco
1 pizzico di sale fino
Trascorso il tempo, versate il resto della farina in una ciotola, unite lo zucchero, versate al centro il latte rimasto, un tuorlo, l’uovo intero, la scorza grattugiata della mezza arancia e del mezzo limone, un pizzico di sale e i due cucchiai di rum.
Incominciate ad impastare e, appena gli ingredienti si sono amalgamati, incorporate il lievitino e impastate per inglobare bene.
Unite il burro ammorbidito e lavorate l’impasto finché non sarà elastico ed omogeneo.
Mettetelo in una ciotola, copritelo con un telo e lasciatelo lievitare, lontano da correnti d’aria, per un’ora e mezza poi rovesciatelo sulla spianatoia infarinata, dividetelo in sei palline e appiattitele leggermente.
Imburrate e infarinate una pirofila per ciambella, appoggiate le sei porzioni ottenute una a fianco dell’altra, leggermente sovrapposte, a creare una corona, sbattete il tuorlo rimasto con due cucchiai di latte e con metà dell’emulsione ottenuta, spennellate e lasciate lievitare ancora quaranta minuti.
Accendete il forno (statico) a 180°C e portatelo a temperatura.
Spennellate nuovamente la corona con il composto rimasto e cospargetela con la granella di zucchero.
Infornate collocando la placca nella parte bassa del forno e lasciate cuocere per trenta minuti circa e, se dovesse colorirsi troppo, coprite con un foglio di alluminio per consentire il completamento della cottura senza bruciare la parte superiore.
Una volta raffreddata, servitela accompagnata da ovetti di cioccolato inseriti nel foro centrale.