domenica 5 giugno 2011

Polpettine di manzo e prosciutto crudo

La carne di manzo appartiene alla categoria delle carni rosse. Ha un apporto nutrizionale diverso che varia in base al taglio specifico. E’ ricca di proteina ad alto valore biologico, di sali minerali quali ferro e potassio, ed è un’ottima fonte di vitamina B12 e vitamina PP (niacina).
Pur essendo un ottimo alimento, va consumata con parsimonia in quanto non solo è ricca di colesterolo e purine, ma, se non associata al consumo di  verdura e frutta, predispone l’organismo al rischio di aterosclerosi e tumori del colon.
I tipi di carne di manzo più adatti a questo tipo di preparazione, sono il bianco costato di pancia, il collo, lo scalfo e il fusello



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Ingredienti per le polpette:

500 gr. di polpa di manzo tritata
150 gr. di prosciutto crudo tritato
2 uova
100 gr. pane raffermo
Latte q.b.
4 cucchiai di Parmigiano Reggiano grattugiato
150 gr.  di farina di mais tostata per impanature (o, in alternativa, del pangrattato)
3 rametti di prezzemolo
Timo, maggiorana, rosmarino, q.b.
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sale q.b.

Ingredienti per il sugo:

600 gr. di pelati
1 cipolla
1 carota piccola
1 gambo di sedano
1 spicchio d’aglio intero
3 foglie d’alloro
Sale q.b.
4 cucchiai di olio extravergine d’oliva.

Procedimento 

In una tazza mettete il pane raffermo e bagnatelo abbondantemente con il latte.
Tritate insieme  il timo, la maggiorana, il rosmarino e il prezzemolo.
Mettete in una ciotola la carne di manzo, il prosciutto, le uova, il trito di aromi, il parmigiano, il pane raffermo strizzato molto bene, 4 cucchiai di farina di mais tostata e il sale (tenete presente che il prosciutto è già piuttosto salato). Amalgamate molto bene tutto e formate con le mani delle polpettine.
In un tegamino versate la rimante farina di mais per impanature e mettete 3 o 4 polpettine, fate ruotare il tegamino in modo da far aderire la farina alle polpette e ponetele in un piatto.



In una padella fate scaldare 5 cucchiai di olio, aggiungete le polpette e fatele dorare dolcemente.



Nel frattempo tritate la cipolla, la carota e il gambo di sedano (ovviamente puliti e lavati) e metteteli in un tegame con quattro cucchiai di olio, aggiungete lo spicchio d’aglio intero e fate soffriggere lentamente per qualche minuto. Togliete l’aglio,  aggiungete i pelati tritati, 1 bicchiere di acqua, il sale  e l’alloro. Fate cuocere per 10 minuti, aggiungete le polpette e continuate la cottura a fuoco dolce per altri 15 minuti.
Potete servirle accompagnate da purè, da riso bollito, da cous cous, da polenta  o (come nella foto) con le fettuccine.
Buon appetito!







mercoledì 18 maggio 2011

Tortino di porri


Il porro è un ortaggio molto versatile che, grazie al suo sapore, si può utilizzare in diverse preparazioni culinarie, dalle zuppe ai risotti, dalle frittate agli stufati. Può essere consumato anche crudo in pinzimonio.  Possiede proprietà diuretiche e disintossicanti.
L'imperatore romano Nerone fu soprannominato "il porrofago" perché era ghiotto di porri che utilizzava in gran quantità per schiarirsi la voce.
Il porro è simbolo nazionale del Galles.

 



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Ingredienti per 4 persone:


4 porri grandi
1 etto di prosciutto cotto o di speck
200 gr di ricotta
2 uova
100 gr di Parmigiano Reggiano grattugiato

Procedimento

Pulite e lavate i porri eliminando la parte verde in eccesso e fateli cuocere 10 minuti in acqua bollente salata.
Scolateli e tagliateli a rondelle.
Accendete il forno a 180°C
Unite le uova alla ricotta, amalgamate molto bene e unite metà del parmigiano.
Imburrate una pirofila rotonda da 26 cm.  e distribuite sul fondo i porri, ricopriteli con le fette di prosciutto cotto (o di speck se lo preferite) e versate il composto di ricotta e uova.
Distribuite sul tortino il rimanente parmigiano e infornate per 40 minuti.
Buon appetito!

martedì 17 maggio 2011

Cuore di bue trifolato


Trascurate fino a venire quasi dimenticate, oggi le frattaglie sono tornate protagoniste della cucina italiana. Complici anche numerosi chef di ristoranti noti che della preparazione del quinto quarto hanno fatto la loro cifra distintiva, le interiora vengono riscoperte non più come parte meno nobile bensì come tesoro gastronomico che sa mettere d’accordo tradizione e innovazione. Oggi le frattaglie di carne - ma ci sono anche quelle di pesce - si cucinano secondo le antiche ricette regionali ma anche sperimentando nuovi accostamenti e modalità di cottura. E per gustarle non è necessario andare al ristorante, la loro preparazione è molto più semplice di quanto si pensi. L’importante è acquistare le frattaglie nella macelleria di fiducia e poi imparare i passaggi fondamentali per pulire rognone, fegato, animelle e lingua, prima di metterle in padella e cucinarle seguendo le ricette più gustose.
Fonte: Sale & Pepe



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Ingredienti per 4 persone:

1 cuore di bue
2 cipolle bianche
1/2 bicchiere di Vernaccia
Una decina di rametti di prezzemolo
1 spicchio d’aglio
2 cucchiai di passata di pomodoro
1 bicchiere di acqua calda
2 foglie d’alloro
Olio extravergine q.b.
Sale q.b.
Pepe q.b.

Procedimento

Tagliate  il cuore di bue a fettine.
Tagliate e affettate le cipolle, mettetele in una casseruola con 4 cucchiai di olio e fatele appassire dolcemente per 1 minuto, aggiungete le fettine di cuore  e fate rosolare a fuoco medio per 5 minuti.
Versate il vino e fatelo evaporare a fuoco vivo.
Aggiungete il bicchiere d’acqua calda, la passata di pomodoro, il sale e il pepe.
Fate cuocere dolcemente a pentola coperta per 35  minuti.
Nel frattempo tritate le foglioline di prezzemolo con lo spicchio d’aglio e 5 minuti prima di spegnere il fuoco unite il trito al cuore.
Servitelo  caldo con un  contorno di patate bollite o di purè o accompagnatelo con riso tailandese bollito.



lunedì 9 maggio 2011

Zucchine alla menta


La pianta che produce le zucchine è originaria dell'America centro-meridionale e appartiene alla  famiglia delle curcubitacee, la stessa dei cetrioli, delle zucche, dei meloni. Ne esistono di diverse varietà: verde di Milano, rampicante, bianca, striata, tonda di Nizza. Sono un prodotto dell'orto  tipico della tarda primavera e dell'estate, ma ormai  sono reperibili sul mercato tutto l'anno.
Le zucchine forniscono poche calorie e sono ricche di sali minerali quali  potassio, fosforo, calcio e ferro. Contengono anche una discreta quantità di vitamina E (potente antiossidante), vitamina C, acido folico (vit. B9), di zeaxantina e di luteina.
Hanno proprietà antiinfiammatorie, diuretiche , lassative e quindi disintossicanti.
Sceglietele sempre piccole, molto sode, con la buccia lucida e cucinatele nel giro di 3 o 4 giorni per non perdere le loro preziose qualità nutritive


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Ingredienti per 4 persone:

500 gr. di zucchine chiare
3 pomodori tondi (quelli a grappolo vanno benissimo)
1 cipolla
Una ventina di foglie di menta fresca
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sale q.b.

Procedimento

Lavate e tagliate a tocchetti le zucchine, lavate e affettate la cipolla.
Pelate i pomodori, privateli dei semi e tritateli.
Versate 4 cucchiai di olio evo in una casseruola, aggiungete la cipolla e le zucchine e fate dorare a fuoco medio per 5 minuti, aggiungete i pomodori, aggiustate di sale e fate cuocere a pentola scoperta e a fuoco medio/basso per 10 minuti.
Nel frattempo tritate le foglie di menta ed aggiungetele alle zucchine, lasciate insaporire ancora per 2 minuti e servite.


giovedì 5 maggio 2011

Torta di mandorle e carote

8 MAGGIO 2011
 VIVA LA MAMMA!!!!!!!
AUGURI A TUTTE LE MAMME DEL MONDO





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Ingredienti per 4 persone:

200 gr. di zucchero
150 gr. di farina
150 gr. di carote pelate
100 gr. mandorle tritate finemente
100 gr. di mandorle tagliate a lamelle
4 uova
60 gr. di olio di mais
mezzo bicchiere di latte
1 bustina di lievito
1 limone non trattato
zucchero a velo q.b.
un pizzico di sale

Procedimento

Accendete il forno a 180°
Ponete  in una ciotola dai bordi alti  le uova, 150 gr. di zucchero e la buccia grattugiata  del limone. Lavorate gli ingredienti  con la frusta elettrica fino a quando il composto risulterà gonfio e spumoso.
Tagliate a pezzi le carote e tritatele con il robot da cucina (o in alternativa la solita vecchia mezzaluna della nonna), aggiungete lo zucchero rimasto, il latte, l’olio  e amalgamate  bene tutto fino ad ottenere un composto cremoso a cui unirete quello di uova e zucchero con movimenti dal basso verso l’alto.
Setacciate la farina con il pizzico di sale, il lievito  e incorporatela al composto ottenuto mischiando la crema di uova a quella di carote. (sempre molto lentamente e con movimenti dal basso verso l’alto).
Versate il tutto in uno stampo  di 26 cm (possibilmente a cerniera) imburrato e infarinato, distribuite sulla torta le mandorle tagliate a lamelle o, se preferite,  sminuzzatele grossolanamente e infornate per circa 35/40 minuti.  Fatela raffreddare su di una gratella e distribuite lo zucchero a velo.

lunedì 2 maggio 2011

Lasagne agli asparagi

L’asparago è una pianta selvatica originaria del bacino mediterraneo e, in particolare, delle regioni centrali e settentrionali dell’Europa, dell’Asia centrale e occidentale, dell’Egitto, dell’Algeria e della penisola Iberica.
La produzione nazionale di asparagi è prevalentemente concentrata in Emilia Romagna, Piemonte e Veneto.  Gli ortofrutticoltori italiani ne suggeriscono l’acquisto e il consumo a partire dal mese di aprile. Dal punto di vista nutrizionale, nell’asparago sono contenute proteine, sali minerali e vitamine. Ottimo contorno, l’asparago è una verdura assai apprezzata dai buongustai. Esistono circa venti tipi di asparago, i più comuni sono quello verde e quello bianco.


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Ingredienti per 6 persone:

Per le lasagne:
500 gr di farina
4 uova
Sale q.b.

Per la besciamella:
6 dl di latte
50 gr di farina
35 gr di burro
10 cucchiai di Parmigiano Reggiano grattugiato
50 gr di Emmentaler
Noce moscata q.b.
Sale q.b.
Per il ripieno:
 1,5 kg d’asparagi

Procedimento

Mettete la farina e il sale sulla spianatoia, fate un buco al centro e aggiungete le uova. Impastate tutto, fino ad ottenere un composto omogeneo. Raccoglietelo a palla, copritelo e fatelo riposare per un’ora.


Riprendete l’impasto, tiratelo con il mattarello fino ad ottenere una sfoglia sottile e dividetela in rettangoli di circa 12 cm per 8.


Fate bollire gli asparagi con un po' di sale, scolateli, tagliate le punte e mettetele da parte. Passare al mixer il resto degli asparagi.
Preparate la besciamella amalgamando la farina, un po' di sale e il latte, poi mettetela  sul fuoco molto basso e fate cuocere, sempre rimestando per evitare la formazione di grumi, per una decina di minuti. Spegnete il fuoco e aggiungete il burro, l'Emmentaler e il Parmigiano Reggiano e fate sciogliere bene il tutto, aromatizzare con la noce moscata.
Aggiungete  alla besciamella i gambi degli asparagi passati al mixer e lasciate riposare.
Nel frattempo fate bollire le lasagne, poche alla volta, per circa 1 minuto. Per evitare che si attacchino, aggiungete un cucchiaio d’olio all’acqua di cottura.
Mettete in una pirofila un po' di besciamella, adagiatevi sopra le lasagne, le punte di asparagi e la besciamella, spolverizzare con del Parmigiano Reggiano grattugiato e continuate c così fino alla fine degli ingredienti.
Infornare a 180°C per 35 minuti e buon appetito.

giovedì 28 aprile 2011

Fettine di fesa e peperoni

In questi ultimi anni la cultura alimentare è cambiata adattandosi alle nuove esigenze di gusto, allo stile di vita, alle capacità di spesa, alle conoscenze nutrizionali.
I consumatori sono più attenti a ciò che portano in tavola e si sono riscoperti cibi che, nel corso degli anni, erano stati un po’ dimenticati. Tra questi il tacchino che, nonostante fosse presente in Spagna fin dal 1519, importato dall’America da Cristoforo Colombo e diffuso in tutta Europa dai Gesuiti, fino a poco tempo fa era considerato un patrimonio della cultura anglosassone, un alimento quasi esclusivamente natalizio.
Oggi sappiamo che le carni di questo grosso volatile, che può raggiungere e superare il peso di quindici chili, sono ricche di proteine nobili, con una percentuale molto bassa di grassi, adatte ad una dieta ricca e leggera allo stesso tempo. 
La carne di tacchino ha un eccellente contenuto proteico e, considerato il fatto che possiamo consumarlo senza la pelle, è da considerarsi tra le più magre. Poi, se consideriamo la qualità dei suoi grassi, scopriamo che il contenuto d'acido linoleico (che è un acido grasso essenziale molto importante) nel tacchino è quasi 10 volte superiore a quello d'altri tipi di carne. Non solo, ma il contenuto di colesterolo è tra i più bassi: si tratta di 8 -8,25 mg per cento grammi di parte edibile contro un valore che varia da 70 a 125 mg nella carne di manzo e da 70 a 105 mg in quella di maiale.

Fonte: Professor Aldo Mariani – Istituto della Nutrizione di Roma


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Ingredienti per 4 persone

4 fettine di fesa di tacchino
4 fette di prosciutto cotto Gran Biscotto
2 uova
2 cucchiai di latte
50 gr. di Toma di Bra
Un cucchiaio di erbette di Provenza
Mezzo bicchiere di acqua calda
Mezzo bicchiere di Arneis ( vino piemontese bianco )
3 peperoni medi
3 pomodori pelati e tritati
2 cucchiai di rubra 
1 cipolla bianca  piccola
1 spicchio d’aglio
3 rametti di prezzemolo
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sale q.b.

Procedimento
Rompete le uova in una ciotola, aggiungete il latte, le erbette di Provenza e sbattete leggermente. Ponete sul fuoco una padella antiaderente con due cucchiai d’olio evo e fate scaldare, versate il composto di uova e fate una frittata non troppo spessa lasciatela raffreddare e dividetela in 4 parti.
Tagliate il formaggio a bastoncini.
Lavate, pulite e tagliate i peperoni.
Battete leggermente le fettine di fesa di tacchino, spolverizzate con un po' di erbette e stendeteci sopra  un pezzo  di frittata, una fetta di prosciutto e qualche bastoncino di formaggio.




Arrotolatele e legatele con spago da cucina o, in alternativa, chiudetele con degli stecchini.


Mettete sul fuoco una casseruola con 4 cucchiai di olio, la cipolla tritata e lo spicchio d’aglio.
Fate rosolare i fagottini di tacchino e quando sono dorate versate  il vino e fate sfumare a fuoco vivo.
Aggiungete i pelati, i peperoni, il mezzo bicchiere d’acqua, il ketchup, aggiustate di sale e fate cuocere a fuoco medio per circa 30  minuti.
Spolverizzate con il prezzemolo tritato e servite.





mercoledì 13 aprile 2011

Insalatina Primavera


Non so a voi, ma a me le insalate piacciono da morire! Così fresche e colorate mi mettono allegria.
Lo so sono le ricette  più semplici da preparare, ma  sarà che la foto mi è venuta bene, sarà che quando la rivedo ne risento il gusto, ho deciso di postarla...




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Ingredienti per 2 persone:

50 gr. di radicchio di campo

2 pomodori siciliani Ferrisi
1 cetriolo
1 peperone rosso piccolo
1 finocchio piccolo
4/5 ravanelli
una decina di olive
50 gr. di Emmentaler
2 filetti d'acciuga
Olio extravergine d'oliva q.b.
Aceto balsamico q.b.

Procedimento

Pulite e lavate tutte le verdure, tagliatele e ponetele in una ciotola o in un piatto (come nella foto), unite i filetti d'acciughe sminuzzati, il formaggio tagliato a cubetti e le olive.

Aggiustate di sale, unite l'olio e l'aceto a piacere, mescolate tutto e.......buon appetito!

domenica 10 aprile 2011

Insalata di riso rosso (Riz Rouge)) della Camargue


Il riso rosso della Camargue è un riso integrale dal chicco allungato e dall’inconfondibile colore rosso naturale che resta sempre croccante.
E’ originario della Camargue, nella Francia del sud, una splendida regione selvaggia e con il profumo del mare.
E’ ottimo bollito o con del sugo a base di pesce e pomodoro. Fantastico come contorno per piatti di carne o di verdure.

Spettacolare per preparare le  insalate di riso.



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Ingredienti per 4 persone:
250 gr. di riso rosso
2 scatole da 160 gr. di tonno sott’olio sgocciolato
12 filetti di pomodori secchi sott’olio
Una ventina di olive taggiasche tritate o se preferite lasciatele intere
1 cucchiaio di capperi sott’aceto
16 uova di quaglia o, in alternativa 4 uova di gallina
Pepe nero macinato al momento
Olio extravergine d’oliva q.b.
Foglie di insalata per guarnire.

Procedimento
Lessate il riso in acqua salata , scolatelo e passatelo sotto l’acqua fredda per raffreddarlo.
Scolatelo bene e mettetelo in una ciotola.
Lessate le uova di quaglia per 3-4 minuti ( o 10 minuti per quelle di gallina), raffreddatele sotto l’acqua corrente e sgusciatele.
Scolate il tonno dall’olio, spezzettatelo.
Scolate i pomodori e tagliateli a pezzetti non troppo piccoli.
Tritate le olive.
Scolate i capperi dall’aceto.
Mettete tutti gli ingredienti nella ciotola del riso, aggiungete l’olio e il pepe macinato e mescolate bene.
Sistemate le foglie d’insalata nei piatti, aggiungete il riso e le uova di quaglia tagliate a metà o in 4 spicchi se utilizzate quelle di gallina.
Buon appetito!


Bavette allo scoglio


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Ingredienti per 4 persone

320 gr. di bavette o, se preferite, di spaghetti
200 gr. di calamaretti
200 gr. di vongole veraci
200 gr. gamberi
300 gr. di cozze
200 gr. di seppie
4 grossi pomodori maturi
1 spicchio d’aglio
1 ciuffo di prezzemolo
Peperoncino piccante a piacere
½ bicchiere di vino bianco secco
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sale q.b.

Procedimento
Lavate e pulite i molluschi. In una casseruola mettete 4 cucchiai d’olio e metà del vino e fate aprire le cozze e le vongole a fuoco vivace e a pentola coperta (scartate quelle che non si aprono). Sgusciatele e filtrate il sugo. Tenete da parte
In una padella mettete 4 cucchiai d’olio e fate soffriggere , a fuoco moderato, l’aglio tritato e il peperoncino per 1 minuto, aggiungete il vino restante, i calamaretti, le seppie tagliate a rondelle, i gamberi e i pomodori pelati, privati dei semi e tritati.
Versate il liquido filtrato dei frutti di mare e lasciate cuocere per 15/20 minuti.
Prima di aggiungere il sale assaggiate per verificare la sapidità (il sugo dei frutti di mare è piuttosto salato).
Unite le vongole, le cozze, il prezzemolo tritato e lasciate insaporire ancora per 1 minuto.
Spegnete il fuoco e tenete al caldo.
Dopo aver fatto cuocere le bavette in abbondante acqua salata, scolatele al dente e fatele saltare nella padella con il sugo.
Buon appetito!


Ossibuchi con piselli

I piselli sono comparsi in Europa intorno al Seicento, provenienti dall’Asia, ne esistono più di 250 varietà coltivate: in commercio ne troviamo di due qualità, quelli in cui i semi vanno sgranati e quelli che possono essere consumati con il baccello come le taccole conosciute anche come mangiatutto.
Si raccolgono da fine aprile a tutto maggio.
I piselli hanno un discreto contenuto di vitamine (A, C e alcune del gruppo B) oltre che di potassio, magnesio e fosforo. Come tutte le leguminose, contengono sostanze non digeribile che si degradano durante la cottura.

Fonte: Coltiviamo la salute di Ciro Vestita ed. Giunti


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Ingredienti per 4 persone:

4 ossibuchi

500 gr. di piselli 
Mezzo bicchiere di vino rosso
2 cucchiai di passata di pomodoro
100 gr. di farina
2 foglie d’alloro
1 carota piccola
1 gambo di sedano
1 cipolla piccola
2 bicchieri d’acqua calda
Sale q.b.
Pepe q.b. (facoltativo)
Olio extravergine d’oliva q.b.

Procedimento


Infarinate leggermente gli ossibuchi. Tagliate a cubetti la carota, la cipolla e il gambo di sedano e metteteli in una casseruola con 4/5 cucchiai di olio e fate soffriggere dolcemente per qualche minuto, unite la carne e fate dorare da ambo i lati per circa 5 minuti.
Sfumate con il vino e fatelo evaporare a fuoco alto per 2/3 minuti. 



Aggiungete l’acqua calda, la passata di pomodoro, le foglie d’alloro, aggiustate di sale e di pepe, riportate a bollore, poi abbassate la fiamma e fate cuocere a casseruola coperta per 20 minuti.
Unite infine i piselli e lasciate cuocere ancora per 20 minuti o finché i piselli saranno cotti. Serviteli caldi accompagnandoli con un buon purè di patate.