La
prima testimonianza storica sull'uso di insaccare nel budello di maiale la sua
carne insieme a spezie e sale è dello storico romano Marco Terenzio Varrone, che ne
attribuisce l'invenzione e l'uso ai Lucani: «Chiamano lucanica una carne tritata insaccata in un
budello, perché i nostri soldati hanno appreso il modo di prepararla dai
Lucani».[1]
Secondo una tradizione lombarda, spuria e molto recente,
la sua invenzione sarebbe invece opera della regina longobarda Teodolinda, che inventò la salsiccia e
che ne avrebbe poi regalato la ricetta agli abitanti di Monza.[Anche i Veneti
rivendicano la paternità di questo prodotto, affermando che la salamella
sarebbe nata sul loro suolo, e sono tante altre regioni italiane che ne
reclamano i natali. Tuttavia, le fonti antiche che si occupano di questa
ricetta sono concordi nel ritenere che essa sia un'invenzione del popolo dei
Lucani, conquistato da Roma nel III secolo a.C. (l'antica Lucania corrisponde all'odierna Basilicata, comprese limitate zone
della Campania meridionale).
In particolare, scrittori come Cicerone, Marziale, oltre al già nominato Marco Terenzio Varrone, parlano più
volte nelle loro opere della "lucanica", specialità introdotta nell'antica Roma dalle
schiave lucane, e apprezzata per
la facilità di trasporto e di conservazione che conferiva alla carne di maiale,
oltre che per lo squisito sapore. D'altronde, a riprova della genuinità di
questa ricostruzione, si osservi che dal nome "lucanica" è derivato
"luganega", termine che gli stessi lombardi, i trentini e i veneti
tutt'oggi danno a un tipo di salsiccia di piccolo diametro, destinata al
consumo immediato.
Fonte:
Wikipedia
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Ingredienti per 4 persone:
150 gr di funghi porcini
secchi o 400 gr se utilizzate quelli freschi
700 gr di salsiccia
1 spicchio
d’aglio
10 rametti di
prezzemolo
1 barattolo di
cubetti di pomodoro (se preferite usate un barattolo di passata.)
Procedimento
Mettete
a bagno i funghi per un’ora.
Lavate
il prezzemolo e tritate le foglioline con lo spicchio d’aglio.
Tagliate
la salciccia in pezzi di circa tre o quattro cm e mettetela in una casseruola senza aggiungere olio. Fatela rosolare per cinque minuti, bagnatela con il vino
bianco e lasciatelo evaporare a fuoco vivo. Togliete la salciccia ed eliminate
il grasso in eccesso con della carta da cucina.
Versate
nella casseruola un cucchiaio d’olio, metà del trito di prezzemolo e aglio, i
funghi scolati e asciugati. Fate soffriggere, a fuoco medio, per tre minuti, aggiungete i cubetti di pomodoro e la
salciccia. Continuate la cottura ancora per dieci minuti poi unite il rimanente
trito di prezzemolo e aglio e proseguite la cottura per altri cinque minuti,
aggiustate di sale tenendo conto che la salciccia ha già una notevole sapidità.
Servitela
accompagnata da un purè di patate o dalla polente
Consigli: Potete sostituire i funghi secchi con quelli freschi o surgelati o con degli
champignon.
Vino
consigliato: un buon rosso corposo tipo Morellino di Scansano, Nebbiolo delle
Langhe