martedì 22 marzo 2011

Vellutata di piselli

I piselli sono comparsi in Europa intorno al Seicento, provenienti dall’Asia, ne esistono più di 250 varietà coltivate: in commercio ne troviamo di due qualità, quelli in cui i semi vanno sgranati e quelli che possono essere consumati con il baccello come le taccole conosciute anche come mangiatutto.
Si raccolgono da fine aprile a tutto maggio.
I piselli hanno un discreto contenuto di vitamine (A,C e alcune del gruppo B) oltre che di potassio, magnesio e fosforo. Come tutte le leguminose , contengono sostanze non digeribile che si degradano durante la cottura.

Fonte: Coltiviamo la salute di Ciro Vestita ed. Giunti


LE IMMAGINI E I TESTI PUBBLICATI IN QUESTO SITO SONO DI PROPRIETA’ DELL’AUTORE E SONO PROTETTI DALLA LEGGE SUL DIRITTO D’AUTORE N. 633/1941 E SUCCESSIVE MODIFICHE. COPYRIGHT © 2010-2050. TUTTI I DIRITTI RISERVATI A IL POMODORO ROSSO DI MARIA ANTONIETTA GRASSI. VIETATA LA RIPRODUZIONE, ANCHE PARZIALE, DI TESTI O FOTO, SENZA AUTORIZZAZIONE.


Ingredienti per 4 persone

500 gr. di piselli
2 patate medie
1 costa di sedano
1 cipolla bianca
1 cucchiaio di passata di pomodoro
4 cucchiai di Parmigiano Reggiano grattugiato
Crostini di pane q.b.
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sale q.b.
Pepe q.b.

Procedimento

Tagliate a rondelle il sedano e la cipolla e fateli dorare leggermente in 4 cucchiai di olio extravergine, aggiungete le patate tagliate a tocchetti, i piselli, il cucchiaio di passata di pomodoro e l’acqua. Aggiustate di sale e di pepe.
Portate a bollore e cuocere lentamente per 1 ora.
Frullate tutto con il mixer. La vellutata non deve essere troppo liquida, nel caso, fatela restringere ancora un po’ rimettendola sul fuoco.
Spegnete e aggiungete il Parmigiano grattugiato facendolo sciogliere bene.
Servitela con crostini di pane.



martedì 8 marzo 2011

Buon Anniversario Italia con gli spaghetti con le vongole


Fratelli d'Italia,
l'Italia s'è desta dell'elmo di Scipio se cinta la testa.
Dov'è  la Vittoria?
Le porga la chioma, chè schiava di Roma Iddio la creò.
Stringiamci a coorte, siam pronti alla morte.
L'Italia chiamò
Noi siamo da secoli calpesti, derisi,
Perché non siam popolo, perché siam divisi.
Raccolgaci un'unica Bandiera,una speme:
Di fonderci insieme già l'ora suonò.
Stringiamci a coorte siam pronti alla morte.
L'Italia chiamò...........

.......E sono 150!

Buon anniversario mia amatissima,  dolcissima e bellissima  patria.
Con i tuoi 150 anni  sei quasi una bambina, piena di contraddizioni  di capricci, d’innocenza e malizia, di furbizia ed ingenuità, ma sei il mio paese.
Sono Italiana ed orgogliosa di esserlo!
A tutti coloro che amano piangersi addosso voglio ricordare  che siamo un grande paese e che, se è vero che abbiamo qualche pecora nera (daltrocanto ne  esistono anche  negli altri paesi  del mondo), è altrettanto vero che la stragrande maggioranza degli   italiani  si sono sempre distinti e si distinguono per serietà, intelligenza, laboriosità ed altruismo.
La nostra terra ha dato i natali ad uomini e donne che si sono distinti in tutti i settori, dalla cultura alla scienza, dallo spettacolo alla moda, dalla medicina alla tecnologia.
Abbiamo il 90% del patrimonio culturale mondiale e, se, qualche volta non tutto è tenuto a dovere, nella stragrande maggioranza dei casi tutto è come deve essere, ma, si sa, fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce e la caccia alle streghe è sempre aperta.
Mai come in questo momento dobbiamo rimanere uniti, in barba ai falsi profeti di sventura, a chi ci vuole divisi per meglio gestirci, a chi vuole fiaccare il nostro giusto orgoglio di essere ITALIANI.
Siamo un grande popolo, capaci di lottare contro le avversità di ogni genere e proprio quando le cose vanno male che tiriamo fuori il meglio di noi stessi, l'altruismo, la generosità, l'ingegnosità, la capacità di rinascere dalle nostre ceneri, proprio come l'araba fenice rinasceva dalle sue.
Buon compleanno all'Italia e a tutti noi Italiani!


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Ingredienti per 4 persone:

1 kg di vongole
400 gr. di spaghetti
4 pomodori  a grappolo
1 spicchio d’aglio
Prezzemolo q.b.
Peperoncino q.b. (facoltativo)
Olio extravergine d’oliva q.b.

Procedimento

Lavate le vongole e mettetele a bagno in acqua e sale (. 4 cucchiai di sale grosso sciolto in 3 lt. di acqua  per un’ora. Questo trattamento serve per farle spurgare dalla sabbia).
Lavate  i pomodori, pelateli, togliete i semi e tagliateli a cubetti.
Mettete a scaldare  l’acqua  (senza sale perché le vongole sono salate) e quando bolle buttateci gli spaghetti ( scegliete quelli spessi che hanno una cottura tra  gli 11/12 minuti)
Nel frattempo fate dorare lo spicchio d’aglio e il peperoncino  in 5 cucchiai di olio, togliete l’aglio  e aggiungete le vongole e i pomodori. Mettete il coperchio e alzate la fiamma al massimo per qualche minuto fino a quando le vongole saranno aperte ( non mangiate quelle che non si aprono), scoperchiate, abbassate la fiamma e aggiungete il prezzemolo.
Scolate gli spaghetti molto al dente e versateli nel padella con le vongole e fateli  insaporire mescolandoli fino a quando avranno assorbito tutto il sugo delle vongole ( 1 minuto).
Distribuite ancora un po’ di prezzemolo e servite.




mercoledì 23 febbraio 2011

Ragù di carne

Chi non conosce e non ama il ragù? Ce ne sono infinite versioni, almeno tante quante sono le regioni italiane; dal famosissimo ragù alla bolognese a quello, non meno famoso, napoletane giù giù fino alle isole.

Questa è la mia versione.




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Ingredienti per 6 persone:

4 etti di carne di manzo tritata
400 gr. di pomodori pelati
1 cucchiaio di conserva,
1 carota
1 cipolla
1 gambo di sedano
1 rametto di rosmarino
2 foglie di salvia
2 foglie d'alloro
1 spicchio d'aglio
1 quarto di bicchiere di vino rosso corposo 
1 bicchiere di acqua calda
Sale e pepe q.b.
Olio extravergine d'oliva q.b.

Procedimento

Lavate e tagliate a cubettini la carota, la cipolla, il sedano e l'aglio (o lasciatelo intero se preferite e toglietelo a fine cottura), tritate gli aghi del rosmarino e la salvia.
Mettete tutto in una pentola con 4 cucchiai di olio extravergine e fate dorare  a fuoco dolce per 5 minuti, unite la carne tritata e fatela rosolare a fuoco vivo.
Quando sarà ben rosolata e tutto l'eventuale liquido prodotto si sarà asciugato, versate il vino e lasciate sfumare sempre a fuoco vivo per 2/3 minuti.
Aggiungete i pelati tritati, il cucchiaio di conserva, le foglie di alloro,il bicchiere d'acqua calda, il sale e il pepe.
Coprite e fate cuocere a fuoco bassissimo per 25/30 minuti.
Ottimo per condire gli agnolotti, la pasta, le fettuccine ecc.ecc. (questa precisazione è utile per gli amici  stranieri che seguono questo blog)



agnolotti alla piemontese

lunedì 21 febbraio 2011

Ratatouille

Una pietanza povera ma ricca di nutrienti.
Non si capisce bene se sia nata al di qua o al di là delle Alpi, dove di chiama ratatouille. Facendo riferimento a questo termine che in lingua d’oc (occitana) vuol dire “mescolare”, gli viene attribuita un’origine provenzale.

Tuttavia, occorre notare che in Piemonte, oltre la linea Saluzzo-Pinerolo-Susa-Lanzo si è sempre parlato e si continua a parlare occitano.


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Ingredienti per 4 persone:

1 peperone rosso
1 peperone giallo
1 grossa cipolla
1 melanzana media
2 carote
4 zucchine
2 coste di sedano
2 cucchiai di prezzemolo tritato
Origano q.b.
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sale q.b.

Procedimento

Pulite, lavate e tagliate i peperoni, le carote e le zucchine a julienne, la cipolla a spicchi, il sedano a rondelle e melanzana a dadini
Mettete 4 cucchiai d’olio in una padella e fate rosolare dolcemente le cipolle, i peperoni, il sedano   e le carote per 15 minuti, toglieteli dalla padella, aggiungete (se è il caso) un po’ d’olio e le zucchine. Fatele cuocere per altri 10/15 minuti, toglietele ed aggiungetele alle altre verdure già cotte. Cuocete anche i dadini di melanzana per 5 minuti.
Rimettete in padella tutte le verdure, aggiungete il prezzemolo, l’origano, il sale e lasciate insaporire per 5 minuti.
Volendo potete aggiungere anche dei ceci e 2 cucchiai di passata di pomodoro.


mercoledì 16 febbraio 2011

Quiche di spinaci e pasta di pane

Per una variante un po’ particolare e meno calorica della classica quiche, ho sostituito la pasta brisèe con la pasta di pane, la panna e la groviera con la ricotta, il Parmigiano Reggiano e la Casciotta d'Urbino, la pancetta con il prosciutto crudo, le uova di gallina con le uova di quaglia che contengono meno colesterolo. Questo è il risultato, provare per credere!

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Ingredienti per 6 persone:

Per la pasta:
250gr. di farina di farina tipo “O”
10 gr. di lievito di birra
1,5 dl di acqua
½ cucchiaino  di sale
un pizzico di zucchero

Per il ripieno:
800 gr. di spinaci
200 gr. di prosciutto crudo tritato
1 carota  piccola
1 cipolla piccola
1 gambo di sedano
225 gr. di ricotta
100 gr di Casciotta d'Urbino
2 cucchiai di Parmigiano Reggiano grattugiato
10 uova di quaglia (o se non le trovate 3 uova di gallina)
3 cucchiai di latte.
Sale q.b.
Olio extravergine d’oliva p.b.




Procedimento

Mettete il lievito sbriciolato in un recipiente. Aggiungete metà dell’acqua necessaria, tiepida, lo zucchero e poi mescolate bene  per sciogliere il tutto.
Lasciate riposare per 10 minuti.
Nel frattempo setacciate in un recipiente la farina con il sale. Formate una fontana al centro e versatevi il lievito con l’acqua restante.
Mescolate il tutto con un cucchiaio di legno fino ad ottenere una palla di pasta.
Spolverizzate con la farina la spianatoia, posatevi la palla di pasta poi appiattatela con le mani stendendola leggermente.
Ripiegate i bordi opposti uno sopra l’altro poi appiattiteli nuovamente con le mani. Ripetete l’operazione più volte ( per circa 10 minuti) facendo girare la pasta sulla spianatoia .
Quando la pasta sarà diventata elastica e liscia, ricopritela con un panno pulito e umido, al riparo dalle correnti d’aria e dal freddo (l’ideale è porla nel forno spento) e lasciatela lievitare per 30 minuti.
Rimettete la pasta lievitata  sulla spianatoia infarinata, impastatela tirando in tutti i sensi allo scopo di aerarla per 5 minuti.
Confezionate una palla  girandola tra le mani infarinate, ricopritela nuovamente con un telo e lasciatela lievitare per 1 ora.
Se non avete tempo o voglia per farvi la pasta di pane, potete sempre acquistarla già pronta.

Nel frattempo lavate, cuocete in pochissima acqua salata, strizzate e tagliate grossolanamente gli spinaci.
Tagliate la carota, la cipolla e il sedano a piccoli dadini e metteteli a soffriggere con un po’ olio in una padella. Quando saranno dorati aggiungete gli spinaci e fate insaporire ed asciugare il liquido in eccesso.
Lasciate intiepidire e aggiungete il prosciutto crudo tritato e la Casciotta d'Urbino tagliata a cubetti Mescolate bene.
Stendete la pasta di pane e ricavatene un disco di circa mezzo cm. di spessore e ponetelo in una pirofila.



Versate il composto di spinaci  e livellatelo.


Sbattete le uova, unite la ricotta setacciata e amalgamate bene. Versate il tutto sopra gli spinaci, Richiudete i lembi della pasta e spennellate con il latte



Spolverizzate con Parmigiano Reggiano  e infornate in forno già caldo (180°) per 40 minuti.
Buon appetito!


Filetti di trota alla mugnaia

Il Piemonte, dove vivo,è una bellissima  regione  ricca di fiumi, di laghi e di torrenti dove le trote sono rintanate dietro i sassi, in attesa della preda, dove l’acqua fa la schiumetta: lì si ossigenano ed aspettano il nutrimento. Oppure, se sono in caccia, si trovano ovunque.
Parlando di laghi, la trota, a seconda della stagione, ama stazionare dove l’acqua è più fresca, d’inverno più verso la superficie e d’estate più sul fondo. Quelle utilizzate per questa ricetta arrivavano dalla Valchiusella.
#PiemonteinBocca #trote #pescedacquadolce #pranzo


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Ingredienti per 2 persone:

2 filetti di trota
30 gr. di burro
Prezzemolo q.b.
Farina q.b.
Vino bianco secco sale q.b.

Procedimento
Infarinate i filetti di trota ed eliminate la farina in eccesso poi poneteli in una casseruola con metà del burro e fateli dorare, spruzzateli con il vino bianco e lasciatelo evaporare. Togliete i filetti dal fuoco e teneteli al caldo. Nel fondo di cottura mettete il rimanente burro e un cucchiaio di farina e fate dorare. Versate il sugo sui filetti, spolverizzate di prezzemolo e servite subito.
Accompagnate con una insalatina mista.
Buon appetito!


domenica 13 febbraio 2011

Coppette di San Valentino

Ma se l'amore non ha anche un pizzico di peperoncino, che amore è?





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Ingredienti per 2 persone

100 gr. di cioccolato fondente

20 gr. di fecola di patate
2 dl di panna fresca
1,5dl. di latte
1 bicchierino di rum
10 gr. di burro
50 gr. di zucchero
2 cucchiai di zucchero vanigliato
3 tuorli
un pizzico di peperoncino

Procedimento


Stemperate la fecola di patate con il latte versato  a poco a poco per evitare grumi, aggiungete metà della panna e portate lentamente ad ebollizione, spegnete il fuoco. Sciogliete il cioccolato a bagnomaria e incorporate il burro e il peperoncino. Mescolate bene.  Montate i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere una crema morbida, amalgamate al composto di uova e zucchero e aggiungete il liquore. Incorporate lentamente il latte con la fecola e la panna mescolando continuamente. Ponete il tutto  sul fuoco bassissimo e continuate la cottura mescolando fino a quando la crema sarà densa. lasciatela intiepidire.

Aggiungete lo zucchero vanigliato alla panna rimasta e montatela leggermente.
Distribuite la cioccolata in due coppette, versate la panna e servite subito.
Buon appetito e Buon San Valentino.

sabato 12 febbraio 2011

Cous cous alle verdure e pollo

La carne di pollo è ricca di proteine nobili indispensabili all’organismo per rinnovare i tessuti, e di  aminoacidi ramificati utili nel metabolismo dei muscoli e nell’aiutare allo smaltimento delle tossine che si formano quando si svolge un inteso lavoro fisico. Se eliminiamo la pelle, come in questo caso, risulta relativamente povera di grassi  e con un discreto contenuto di vitamine del gruppo B e di ferro.  La ridotta presenza di tessuto connettivo ed il diametro ridotto delle sue fibre rendono la carne di pollo facilmente digeribile. 




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Ingredienti per 4 persone:

400 gr. di cous cous precotto
1 petto di pollo
4 dl. di brodo di pollo
1 peperone rosso
1 peperone giallo
2 carote
4 zucchine
1 melanzana piccola
2 cipolle
3 gambi di sedano
3 cucchiai di passata di pomodoro
3 cucchiai di prezzemolo tritato
2 cucchiai di origano
peperoncino q.b.
olio extravergine q.b.
50 gr. di burro
2 foglie di alloro
sale q.b.


Procedimento

Bollite per circa 40 minuti   il petto di pollo in un litro di acqua con una carota, una cipolla, un gambo di sedano, le due foglie di alloro e il sale.
Nel frattempo tagliate a julienne i peperoni , la carota, il sedano, la cipolla a rondelle e metteteli in una padella con 4 cucchiai di olio. Fate dorare il tutto ,  toglietelo dalla padella e versatelo  in una terrina.
Nella stessa padella mettete  le zucchine tagliate a tocchetti e fate dorare, dopo 5 minuti aggiungete anche la melanzana e fate cuocere ancora per 10 minuti.
Rimettere nella padella le altre verdure, aggiungete il peperoncino, l'origano, la passata di pomodoro, il prezzemolo e il sale. Mescolate bene e lasciate insaporire per due minuti.
Tagliate a tocchetti il petto di pollo e unitelo alle verdure.
Riportate ad ebollizione 4 dl. di brodo di pollo, toglietelo da fuoco e unite il cous cous lasciandolo cadere a pioggia. Dopo un minuto spegnete il fuoco, coprite e lasciate riposare per 5 minuti. Trascorso questo tempo unite il burro e sgranate con una forchetta il cous cous.
Ungete una cocotte per ogni commensale e mettetevi il cous cous con le verdure, il pollo e qualche fiocchetto di burro. coprite con un foglio d'alluminio e passate in forno preriscaldato a 200° per 15 minuti.

Buon appetito!






giovedì 10 febbraio 2011

Mostarda di frutta

Questa ricetta si ispira alla mostarda piemontese chiamata cugnà. E’ ottima  servita con i formaggi stagionati e con le carni.


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Ingredienti:

2 litri e mezzo di mosto d’uva
1  mela cotogna
1 pera martin
100 gr. di zucca (già pulita)
250 gr. tra noci, nocciole e mandorle sgusciate
50 gr. di zucchero di canna.
1 buccia d’arancia non trattata

Procedimento
Fate bollire a fuoco dolce il mosto fino a ridurlo della metà, aggiungete la mela, la pera, la zucca, la buccia dell’arancia tagliate a pezzetti e fate cuocere per almeno un’ora.
Quando saranno sfatti e la salsa avrà raggiunto una certa densità unite tutta la frutta secca tritata e fate cuocere ancora per 15 minuti.
Consumatela qualche giorno dopo. Se volete conservarla per più tempo  dovete invasarla ancora calda e sterilizzarla per 20 minuti nell’acqua bollente avendo cura di interporre degli stracci tra i vasetti per evitare che sbattendo si rompano.

N.B.: Bisogna porre molta attenzione ai contenitori che devono essere sempre ben lavati con acqua bollente e sterilizzati prima dell’utilizzo; i coperchi devono essere nuovi per garantire la chiusura ermetica.

Per sterilizzarli potete utilizzare vari metodi, personalmente utilizzo il seguente:

Lavo i vasetti e i coperchi con acqua calda e detersivo, li sciacquo molto bene sempre con l’acqua calda e li asciugo.
Accendo il forno a 100 gradi (non di più perché si rischia di rompere il vetro), quando la temperatura è raggiunta, pongo i vasetti e i coperchi assicurandomi che non si tocchino. Spengo il forno e li lascio lì per 20/25 minuti. Trascorso il tempo, li tolgo usando i guanti e invaso la confettura caldissima, poi chiudo ermeticamente, li capovolgo e lascio raffreddare su dei sottopentola. Lo sbalzo di temperatura potrebbe far rompere i vasetti.Lavate accuratamente  con l’acqua calda i vasetti e i relativi coperchi (cambiateli ogni volta che riutilizzate i vasetti), asciugateli perfettamente e metteteli atesta in giù su di un canovaccio pulito.