Il pesco è originario della
Cina, dove era considerato simbolo d’immortalità, e i cui fiori furono
celebrati da poeti e pittori. Dall’Oriente si diffuse in Persia e infine giunse
in Europa.
Il frutto arrivò a Roma nel
I secolo d.C. grazie ad Alessandro Magno che, durante la spedizione contro la
Persia, lo importò e si diffuse in tutto il bacino del Mar Mediterraneo con il
nome di persica perché erroneamente considerato
originario della Persia
In Egitto, la pesca era
sacra ad Arpocrate, dio del silenzio e dell’infanzia, ancora oggi, infatti, le
guance dei bambini sono paragonate alle pesche, per la loro carnosità e
morbidezza.
Sul piano nutrizionale il
contenuto calorico della pesca è molto basso (circa 39 calorie ogni 100 grammi)
ma essendo ricca di fibre insolubili, possiede un indice di sazietà elevata,
non solo ma queste fibre sono benefiche anche perché riducono il rischio di
tumori al colon.
E’ particolarmente succosa,
gustosa e dissetante per l’alto contenuto di acqua e di pectina.
La pectina è una fibra
solubile utile alla regolazione dei livelli di colesterolo e di glucosio nel
sangue. La pesca contiene zuccheri facilmente assimilabili e acidi
organici che le donano il suo sapore particolare, come l’acido malico, citrico
e tartarico. Notevole è il quantitativo di potassio contenuto nel frutto
insieme alle vitamine B1, B2, C, discreto è il quantitativo di carotenoidi che
nell’organismo si trasformano in vitamina A: questa, oltre ad aiutare la nostra
capacità visiva, è fondamentale per la produzione di melanina che ci protegge
dai raggi solari e ci fa abbronzare più rapidamente.
Questo delizioso frutto ha
un’importante azione diuretica e leggermente lassativa.
Le categorie di pesche più
conosciute, sono principalmente tre: quella comune, che può essere con polpa
a pasta gialla, ha un nocciolo libero ed è
chiamata spiccagnola o spaccarella e
l’altra, a pasta bianca, con il nocciolo molto aderente alla polpa ed è
chiamata duracina.
Quella a buccia liscia e
glabra con polpa sia gialla che bianca denominata Nettarina o pesca
noce.
E infine la pesca
percoche, principalmente utilizzata dalle industrie alimentari.
Esistono poi altri tipi di
pesche, meno conosciute, come la Merendella, che ha la
pelle liscia di colore bianco-verde, con la polpa aderente al nocciolo,
particolarmente diffusa in Calabria, e la pesca Saturnina o Tabacchiera di
forma schiacciata e sapore intenso.
Ingredienti per una torta da 20/22 cm di diametro
250
gr. di frollini
60
gr. di burro
2
cucchiai di glassa di cioccolato fondente
1
cucchiaio di miele d’Acacia
250
gr di panna da montare
125
gr di ricotta
2
cucchiai di gocce di cioccolato fondente
60
gr. di zucchero a velo
12
gr. di colla di pesce (2 fogli)
1
cucchiaio di latte
Per
il topping
3
pesche
1
cucchiaio di succo di limone
1
cucchiaio di zucchero
Un
pizzico di cannella
12
gr. di fogli di gelatina
Procedimento
Spennellate
con il burro fuso la tortiera e rivestitela con della carta da forno.
Tritate
i biscotti con il mixer e metteteli in una ciotola, unite il burro fuso e il
miele. Amalgamate bene e stendete il composto sulla base della tortiera.
Premete il composto con il dorso di un cucchiaio in modo da rendere il fondo
uniforme e ben compatto, mettete in frigo per mezz’ora.
Nel
frattempo preparate la crema.
Mettete
a bagno in acqua fredda per dieci minuti i fogli di gelatina.
In
una ciotola mettete la ricotta e lo zucchero a velo. Lavorate con la frusta per
ottenere una crema soffice. .
Scolate
e strizzate bene la gelatina, fatela sciogliere nel latte tiepido e unitela alla
crema di ricotta. Montate la panna e inglobatela, delicatamente, dal basso
verso l’alto, alla ricotta.
Versate
tutto sulla base di biscotti, livellate bene e ponete in frigorifero per 3 ore,
coprendo la torta con della pellicola.
Trascorse
le tre ore preparate il topping.
Mettete
a bagno in acqua fredda per dieci minuti il foglio di gelatina.
Lavate
bene le pesche, togliete il nocciolo, tagliatele a pezzetti e irroratele con il
succo del limone. Mettetele in una casseruola, unite lo zucchero e fate cuocere
a fuoco dolce, per 10 minuti. Frullate con il mixer, unite la gelatina
scolata e ben strizzata e mescolate per farla sciogliere. Lasciate intiepidire. Riprendete lo stampo
dal frigo e distribuite uniformemente il topping sulla torta.
Rimettete
in frigo per altre tre ore. Togliete il semifreddo dal frigo dieci munti prima
di consumarlo.
Potete
servirlo così oppure guarnirlo con del cioccolato a scaglie oppure con delle
fettine di pesca.