La caponata è
una ricetta tipica siciliana che secondo un’ipotesi, deve il suo nome a un
pesce, la lampuga che in Sicilia è detto “capone”.
Questo pesce, della
famiglia dei tonni e dalle carni pregiate e ricercate, è tipico del Mediterraneo;
era servito in agrodolce durante i pasti delle classi agiate e, poiché il popolo
non poteva permettersi il pesce, lo sostituì con le melanzane.
Un’altra
versione vuole che il suo nome derivi dal fatto che i pescatori di Lampughe
consumassero questa ricetta come pasto durante la pesca.
Numerose sono le
varianti di questa ricetta, se ne contano oltre trenta, a seconda delle zone e
questo è motivo di contrasto tra i siciliani, che rivendicano nelle arie zone
dell’isola il primato dell’autentica caponata che oggi è servita come antipasto
o contorno, ma nel ‘700 rappresentava un piatto unico accompagnato dal pane.
All’interno
della Sicilia la ricetta è preparata prevalentemente con un insieme di verdure,
tra cui le melanzane, unite alle mandorle e poi condite in agrodolce.
Sulla costa
orientale, soprattutto nella città di Catania, la caponata è preparata con una
predominanza della melanzana e del pomodoro uniti ai pinoli e al basilico
fresco.
In entrambi casi
la melanzana da utilizzare è la “violetta
di Palermo”, tipica per la sua forma oblunga e con una consistenza
della polpa densa e compatta che non assorbe troppo olio durante la cottura.
La ricetta che
vi propongo è quella della caponata catanese e ricordatevi che va consumata il
giorno dopo in modo da dare tempo ai sapori di amalgamarsi e assestarsi.
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Ingredienti per 4 persone:
600 g di melanzane lunghe
300 g di pomodori
1 gambo di sedano
1 cipolla rossa
100 g olive verdi denocciolate
Una manciata di capperi sotto sale di Pantelleria
40 g pinoli
1 cucchiaio di zucchero di canna
50 ml di aceto di vino bianco
Qualche foglia di basilico
Olio extravergine di oliva
Sale grosso e fine q.b.
Procedimento
Lavate le melanzane, eliminate il picciolo verde un
po’ spinoso, tagliatele a cubetti e mettetele in uno scolapasta.
Cospargetele di sale grosso e lasciatele così per
trenta minuti in modo da eliminare l’acqua.
Poi sciacquatele, strizzatele e asciugatele con
carta da cucina.
Dissalate i capperi lasciandoli a bagno nell’acqua
per circa trenta minuti e cambiandola spesso.
Lavate i pomodori, spelateli, eliminate i semi e
tagliateli a pezzetti.
Incidete le olive e togliete il nocciolo.
Lavate il sedano, eliminate i fili, tagliatelo a
pezzi (di circa 1 cm).
Pulite la cipolla e tagliatela a fettine sottili.
Fate friggere in abbondante olio i cubetti di
melanzana finché non saranno dorati poi scolateli e metteteli su della carta da
cucina per eliminare l’unto in eccesso.
Scaldate quattro cucchiai d’olio in una padella e
fate rosolare la cipolla, aggiungete il sedano, le olive, i capperi, i pinoli e
fate cuocere per cinque minuti.
Unite i pomodori e continuate la cottura per altri dieci
minuti.
Aggiungete le melanzane fritte, l’aceto e lo
zucchero, se è il caso aggiustate di sale, ma prima assaggiate poiché i capperi
sono già piuttosto salati.
Alzate la fiamma per far evaporare l’aceto e continuate
la cottura per due minuti, aggiungete le foglioline di basilico spezzettate.
Servitela il giorno dopo, tiepida o fredda, come
preferite.