Questo piccolo escursus storico per ricordarci l’importanza di quello che oggi troviamo tutti i giorni con facilità sulle nostre tavole e che, spesso, gettiamo perchè raffermo, dimenticando, non solo il nostro passato, ma anche chi, purtroppo, ancora oggi, muore di fame. Ho avuto più volte modo di sottolineare da questo blog l’importanza del riutilizzo degli alimenti e spesso ho postato ricette con queste caratteristiche, anche questa è una di quelle che ci consente di riutilizzare dell’ottimo pane che ha solo il “difetto” di essere raffermo.
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Ingredienti:
250 g di
pane raffermo
scorza di
un limone bio
1/2 litro
di latte intero
30 g di
uvetta sultanina
30 g di
gherigli di noce sminuzzati
200 g di zucchero
semolato
3 uova
1 baccello
di vaniglia (o una bustina di vanillina)
Procedimento
Mettete a bagno l’uvetta sultanina per 15 minuti.
Tagliate a dadini il pane e mettetelo in una ciotola,unite
la scorza grattugiata di mezzo
limone, i semi di mezzo baccello di vaniglia e
irrorate con il latte tiepido.
Sbattete le uova con 100 g di zucchero fino a renderle
chiare e spumose.
Unite il pane con il latte, l’uvetta strizzata e
leggermente infarinata, le noci sminuzzate.
Amalgamate bene il composto.
In un pentolino preparate il caramello : fate
sciogliere a fuoco bassissimo il restate zucchero senza girarlo mai, ma facendo
roteare il pentolino.
Quando avrà raggiunto un bel color ambra versatelo sul
fondo di uno stampo da forno (rettangolare, tondo o singoli stampini).
Versate sopra il composto di pane.
Mettete lo stampo dentro uno più grande in cui avrete
versato un dito d’acqua (bagnomaria) e infornate (forno statico, già caldo a 180°C ) per
circa 40 minuti (fate la prova dello stecchino, se, infilandolo nel dolce ne
uscirà pulito vuol dire che è cotto, viceversa lasciate cuocere ancora un
pochino).
Sfornate, fatelo riposare dieci minuti nello stampo,
poi sformate, fate raffreddare e servite.