Uno
dei frutti che caratterizzano la primavera è la nespola. Simile nella forma
alle albicocche ha in realtà gusto e caratteristiche ben diverse. Esistono due
tipi di nespole: le nespole comuni e le nespole
del Giappone: le prime sono originarie del bacino del
Mediterraneo e si sono poi diffuse anche in America specialmente in California.
In Italia questa coltivazione è diffusa prevalentemente in Sicilia e maturano
nei mesi di aprile e maggio. Le nespole sono dei frutti particolari che non
maturano sull’albero, ma vanno raccolte acerbe e conservate al caldo per
completare la maturazione come ci ricorda la saggezza popolare con il famoso
proverbio; “Col caldo e con la paglia si maturano le nespole”.
Questo frutto ha ottime qualità che consentono di riequilibrare l’intestino;
possiedono un’azione astringente quando sono acerbe, lassativa quando sono
mature.
Contengono
molta vitamina C, tannino, acido tartarico, acido acetico, antiossidanti e
zuccheri.
Si
utilizzano, oltre che al naturale, anche per preparare deliziose torte, mousse,
liquori ed elisir.
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Ingredienti
per 6 vasetti circa da 250 gr cad tipo Bormioli
2
kg di nespole
800
gr di zucchero di canna
1
limone non trattato
Procedimento
Lavate
accuratamente con l’acqua calda i vasetti e i relativi coperchi
(cambiateli ogni volta che riutilizzate i vasetti) e asciugateli perfettamente.
Lavate
le nespole, sbucciatele e togliete i noccioli (potete utilizzarli per preparare un ottimo liquore: il nespolino) tagliatele a metà e mettetele in una
pentola adatta in acciaio inox o ceramica (non utilizzate l’alluminio).
Terminata
l’operazione aggiungete il succo del limone, la scorza dello stesso a striscioline (solo la parte gialla, state
attenti a non prelevare la
parte bianca (albedo) che renderebbe amara la
confettura) e lo zucchero.
Mescolate
e lasciate riposare per un paio d’ore.
Trascorso
il tempo ponete la pentola sul fuoco molto basso. Fate cuocere adagio adagio,
mescolando e schiumando.
Quando
la confettura raggiungerà la giusta densità (fate la prova versando un
po’ di confettura in un piatto ed inclinandolo, se non scorre è perfetta), toglietela
dal fuoco e invasatela immediatamente nei vasi, chiudeteli ermeticamente e
conservateli all’asciutto e all’oscuro.
Sentiamo
spesso parlare di marmellate, confetture e composte, ma in che cosa si
differenziano?
La marmellata è
un prodotto fatto di zucchero e agrumi (arancia, mandarino, limone, cedro,
bergamotto, pompelmo) in cui la percentuale di frutta sia almeno il 20%. Le
parti di agrumi utilizzabili sono polpa, purea, succo, estratti acquosi e
scorza.
La confettura è
un prodotto contenente zucchero e polpa (o purea) di tutti gli
altri tipi di frutta. La percentuale di frutta non è in generale inferiore al
35% (con differenze anche notevoli a seconda del frutto usato), ma sale al 45%
nel caso della “confettura extra“.
La composta.
In questo caso si ritiene che la percentuale di frutta non debba essere
inferiore ai due terzi. Nella composta lo zucchero aggiunto è sensibilmente
minore, così come il conseguente apporto calorico.
Le confetture,
come le marmellate e le composte, sono
semplicissime da preparare, ma bisogna porre molta attenzione ai
contenitori che devono essere sempre ben lavati con acqua bollente e
sterilizzati prima dell’utilizzo; i coperchi devono essere nuovi per garantire
la chiusura ermetica.
Per
sterilizzarli potete utilizzare vari metodi, personalmente utilizzo il
seguente:
Lavo i
vasetti e i coperchi con acqua calda e detersivo, li sciaquo molto bene sempre
con l’acqua calda e li asciugo.
Accendo
il forno a 100 gradi, raggiunta la temperature lo spengo e posiziono i vasetti e i coperchi assicurandomi che non si tocchino. Chiudo il
forno e li lascio lì per 20/25 minuti. Trascorso il tempo, li tolgo usando i
guanti e invaso la confettura caldissima, poi chiudo ermeticamente e lascio
raffreddare su dei sottopentola. Lo sbalzo di temperatura potrebbe far rompere
i vasetti.