Il canaiolo è un vitigno diffuso in Toscana e nell’Italia centrale, utilizzato nella produzione di diversi vini DOC e DOCG. In particolare, lo si usa per conferire morbidezza al Chianti e nel XVII secolo era più coltivato dello stesso Sangiovese, vitigno base del Chianti. Oltre che nel Chianti, il canaiolo viene utilizzato quasi esclusivamente in assemblaggio in diversi vini del centro Italia.
Questa ricetta è ispirata alla ricetta tradizionale, non avendo trovato l’uva canaiola ho deciso di utilizzare quella che avevo a disposizione, cioè dell’ottima bianca uva pugliese, ma ho utilizzato tutti gli altri ingredienti previsti dalla ricetta originale.
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600 gr di uva bianca
125 gr di farina per panificazione (W280)
125 gr di farina 00
Un panetto di lievito di birra
100 gr di zucchero di canna
140 gr di acqua tiepida
Olio extravergine q.b.
Un cucchiaino di sale fino
Due rametti di rosmarino
Procedimento
Lavate i rametti di rosmarino e tritate finemente gli aghi.
Lavate l’uva e sgranate gli acini.
Sbriciolate il lievito nell'acqua tiepida (non deve superare i 38 gradi) e aggiungete due cucchiai di zucchero, lasciate riposare 10 minuti.
Nel frattempo, mettete, in una ciotola, le farine, il rosmarino e il sale e mischiate bene.
Unite l’acqua con il lievito e iniziate ad impastare. Quando tutta l’acqua sarà stata assorbita, spostate il composto sulla spianatoia infarinata e lavoratelo per dieci minuti. Allargate leggermente l’impasto e versate due cucchiai d’olio, riprendete ad impastare fino a quando avrete inglobato completamente l’olio e ottenuto un composto liscio ed omogeneo. Ungetelo leggermente e mettetelo in una ciotola, copritelo con un canovaccio e fatelo lievitare per un’ora, lontano da correnti d’aria (l’ideale è posizionarlo nel forno spento).
Lasciate raffreddare completamente la schiacciate prima di consumarla. Quella rimasta mettetela in un contenitore e copritela bene con della pellicola, il giorno dopo sarà ancora più buona.