sabato 17 febbraio 2018

Gnocchi al paté di tinca affumicata

Il paté di tinca affumicata nelle due versioni all’olio extravergine di oliva del Trasimeno e al mascarpone è realizzato dalla Cooperativa Pescatori del Trasimeno.
Delizioso e versatile grazie al gusto pieno e saporito si presta per diverse preparazioni; dai crostini, al condimento per la pasta o, come in questo caso, per gli gnocchi o come base per deliziosi panini.


LE IMMAGINI E I TESTI PUBBLICATI IN QUESTO SITO SONO DI PROPRIETA' DELL'AUTORE E SONO PROTETTI DALLA LEGGE SUL DIRITTO D'AUTORE N. 633/1941 E SUCCESSIVE MODIFICHE. COPYRIGHT © 2010-2050 TUTTI I DIRITTI RISERVATI A IL POMODORO ROSSO DI MARIA ANTONIETTA GRASSI

Ingredienti per 4 persone:




Per gli gnocchi

1 kg di patate a pasta gialla e farinose
250 gr di farina
1 uovo
Sale q.b.

Per il condimento
2 cucchiai  di panna da cucina

Procedimento

Lessate le patate mettendole al fuoco con la buccia in una pentola piena d’acqua fredda salata. Lasciatele cuocere finché potrete bucarle facilmente con una forchetta (30/35 minuti), quindi sbucciatele e passatele, ancora calde, allo schiacciapatate direttamene sopra il tavolo.


Aggiungete la farina e formate la fontana al centro. Deponeteci  il sale e l’uovo.


Impastate con cura e velocemente, fino a ottenere una pasta soffice (se è troppo molle, aggiungete un po’ di farina). Raccoglietela a palla, formate un rotolo, tagliatelo a fette spesse circa 2 cm.



Su di un piano infarinato arrotolate con le mani le singole fette, formate un rotolino spesso un dito e ritagliate gli gnocchi più o meno di due cm. l’uno. Passateli con l’aiuto del pollice sui rebbi di una forchetta per dargli la caratteristica forma e cospargeteli di farina per evitare che si attacchino tra loro.


Lessate gli gnocchi in abbondante acqua bollente salata.
Nel frattempo mettete in una casseruola la panna, il paté e un cucchiaio dell’acqua di cottura degli gnocchi e amalgamate bene tutto.
Quando gli gnocchi verranno  a galla ( un paio di minuti), scolateli e fateli saltare nella casseruola con il paté.
Servite subito.



Cooperativa Pescatori del Trasimeno
Lungolago Alicata 19
Tel 07584760

www.pescatorideltrasimeno.com

mercoledì 14 febbraio 2018

Ambrosia della buonanotte - Le tisane di Ambrosia

La vita frenetica e stressante che la maggior parte di noi conduce ci fa dormire sonni agitati con frequenti risvegli notturni o addirittura con difficoltà a prendere sonno.
Le nostre sagge nonne utilizzavano un rimedio semplice ed efficace: la mela.
Oltre alle note caratteristiche  digestive e depuranti  la mela è un ottimo rilassante e distensivo.
Questo delizioso frutto infatti è ricco di acido tartarico, di magnesio e di zinco che lo rendono particolarmente adatto per le persone ansiose e agitate.
La mela Ambrosia è particolarmente ricca di questi nutrienti e  per le sue caratteristiche può essere definita a ragione il frutto degli Dei.
Succosa, croccante e aromatica ha come caratteristica principale il multicolore essendo circa per il 75% rossa e con uno sfondo giallo crema che la rendono molto gradevole alla vista.
Questa caratteristica è dovuta al fatto di essere nata per caso in Canada, nello stato della British Columbia, alla fine degli anni ‘80 grazie ad un incrocio naturale,ossia non generata e prodotta in laboratorio, molto probabilmente tra la Red Delicious (mela rossa) e la Golden Deliciuos (mela gialla) e la Jonagold.
E’ di dimensioni medio- grandi (220-280 gr) molto gustosa e profumata.
Ricca di flavonoidi, fibre e di un elevato numero di tannini, la mela Ambrosia è l’ideale per aiutare il nostro corpo a mantenersi sano.
Matura tra la fine di settembre e l'inizio di ottobre, a seconda della regione di coltivazione. Per sviluppare la massima lucentezza ha bisogno di notti fresche e di giornate calde e assolate come quelle della Val Venosta, habitat ideale per la sua coltivazione.


Questa è la terza delle TISANE DI AMBROSIA , non perdetevi le altre
Ambrosia detox - Tisana depurativa
Ambrosia dopo pasto - Tisana digestiva





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Ingredienti per una persona

Una mela Ambrosia (solo buccia)
Mezzo cm di cannella
20 gr  di zenzero
1 chiodo di garofano
250 ml di acqua



Procedimento
Sbucciate lo zenzero e tagliatelo a cubetti.
Lavate bene la mela e sbucciatela.
Mettete la buccia in un pentolino con l’acqua , la cannella, i cubetti di zenzero e il chiodo di garofano.
Portate ad ebollizione, spegnete il fuoco, coprite e lasciate riposare per 10 minuti.
Filtrate, dolcificate con un pochino di miele o zucchero di canna e bevetela calda a piccoli sorsi.






Consiglio: Per non sprecare questa delizia utilizzate la mela sbucciata per preparare  delle golose  ricette (mele al forno, contorno al maiale arrosto, purè di mele, strudel, ecc) oppure mangiatela a fine pasto e conservate le bucce, irrorandole con un pochino di limone, per preparare questa tisana.


mercoledì 7 febbraio 2018

Frittelle venete - Fritole

Il Carnevale è una festa che si celebra nei Paesi di tradizione cattolica. I festeggiamenti si svolgono spesso in pubbliche parate in cui dominano elementi giocosi e fantasiosi; in particolare, l'elemento distintivo e caratterizzante del carnevale è l'uso del mascheramento.
La parola carnevale deriva dal latino carnem levare ("eliminare la carne"), poiché indicava il banchetto che si teneva l'ultimo giorno di Carnevale (Martedì grasso), subito prima del periodo di astinenza e digiuno della Quaresima.
I festeggiamenti maggiori avvengono il Giovedì grasso e il Martedì grasso, ossia l'ultimo giovedì e l'ultimo martedì prima dell'inizio della Quaresima. In particolare il Martedì grasso è il giorno di chiusura dei festeggiamenti carnevaleschi, dato che la Quaresima nel Rito Romano inizia con il Mercoledì delle ceneri.
Queste frittelle sono il dolce delle feste carnevalesche venete  fin dal Rinascimento. La ricetta originale fu definita da Bartolomeo Scappi cuoco di Papa V. Per la sua grande popolarità e diffusione questo dolce fu definito nel ’700 “Dolce Nazionale dello Stato Veneto” e per lungo tempo fu prodotto e venduto lungo le calli veneziane in apposite baracche di legno. Carlo Goldoni le nomina nella Commedia “Il Campiello” del 1756. Come allora anche oggi le “fritole” mantengono inalterata la loro popolarità continuando ad essere preparate, oltre che in pasticceria, nelle case di molte famiglie venete.






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Ingredienti per 4 persone:
300 gr di farina
100 gr di uvetta sultanina
1 mela
Un limone bio
1 uovo
16 gr di lievito di birra
50 gr di zucchero semolato
1 bicchiere di latte  q.b.
1 bicchierino di grappa o di rum
Olio extravergine q.b.
1 pizzico di sale
Zucchero a velo q.b.
  
Procedimento

Mettete l’uvetta sultanina  a rinvenire in un pochino d’acqua.
In una ciotola versate la farina, lo zucchero, un pizzico di sale e  amalgamate.
Sciogliete il lievito in un pochine di latte e poi  aggiungete il rimanente.
Incorporate alla farina  l’uovo leggermente sbattuto, la grappa il latte con il lievito.
Impastate aiutandovi con un mestolo. Quando il composto sarà omogeneo unite l’uvetta, strizzata e passata in un po’ di farina, la mela a tocchettini e la scorza del limone tagliata a striscioline sottili  ( aiutatevi con un riga limoni).
Inglobate bene tutto. Coprite con una pellicola da cucina e mettete a lievitare fino a raggiungere il doppio del volume (circa un’ora, dipende molto dalla temperatura della vostra cucina).
A lievitazione completata, scaldate l’olio in una larga padella, quando avrà raggiunto la temperatura ideale (160/170C°) prelevate con un cucchiaio parte del composto e friggetelo.
Mettete poche frittelle per volta per non far abbassare troppo la temperatura dell’olio.
Fatele dorare bene da ambo i lati , scolate e mettete su carta da cucina. Quando si saranno raffreddate  cospargetele di zucchero a velo e servite.



N.B. L’uovo, il latte  dovranno essere a temperatura ambiente. L'alcool contenuto nella grappa  con la cottura evapora quindi possono essere consumate tranquillamente anche dai bambini o da chi ha problemi con l'alcool.




venerdì 2 febbraio 2018

Pancake alle mandorle con sciroppo d'arancia

Una banana un po' troppo matura, l'ultimo uovo e la rimanenza della farina di mandorle hanno dato vita a questi dolci semplici da preparare e deliziosi da mangiare.
Il pancake è un dolce tipico americano, ma ha molte varianti in altre parti del mondo.
In pratica sono delle frittelle simili alle crêpes ma spesse dai 12 ai 20 mm. La ricetta originale prevede l’impiego di farina, latte, burro, zucchero, bicarbonato di sodio o lievito per dolci e uova.
Normalmente sono accompagnate da sciroppo d’acero, miele o confettura.
Ne esistono anche delle versioni salate servite con le uova o il bacon.
I pancake irlandesi sono molto simili a quelli americani, si chiamano scotch pancake e li consumano tradizionalmente il martedì grasso (pancake Tuesday). In Scozia non si consumano a colazione, ma come dessert. In Inghilterra si servono accompagnati da zucchero e limone e sono molto simili alle crêpes francesi.
In Uruguay, Argentina e Cile si riempiono con il dolce di latte (manjar), sono molto diffusi e li chiamano panqueque.
Nei Paesi Bassi si consumano come seconda colazione, sia dolci sia salati, e si chiamano pannenkoek.




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Ingredienti per 6 persone:

125 gr di farina di mandorle ( la farina di mandorle ha già dell'amido al suo interno, ma se non la trovaste, utilizzate 65 gr di mandorle tritate insieme a 60 gr di amido di mais o di riso)
1 banana matura
½ bustina di lievito
1,85 dl di latte
1 uovo

Per lo sciroppo:
2 arance non trattate
1 bicchiere di vino bianco dolce
½ bicchiere d’acqua
60 g di zucchero
2 chiodi di garofano

Procedimento

Per lo sciroppo d’arancia
Lavate bene le arance, togliete la buccia, avendo cura di non prendere la parte bianca.
Sbollentate le bucce per un minuto, scolatele.
Spremete le arance e mettete il succo ottenuto in una pentola, unite lo zucchero, il vino, l’acqua, i chiodi di garofano e le bucce. Mettete sul fuoco e fate ridurre il tutto fino a ottenere uno sciroppo quasi caramellato ma ancora abbastanza liquido.

Per i pancake
In una grande ciotola mescolate la farina con il lievito. Con i rebbi di una forchetta schiacciate bene la polpa della banana e unitela alla farina. 



Mescolate il latte con l’uovo e unitelo, poco a poco e aiutandovi con una frusta, al composto di farina e banana. Mescolate fino a ottenere una pastella omogenea. Lasciatela riposare per una decina di minuti.



Scaldate una padella antiaderente e imburratele leggermente. Versate un mezzo mestolo di pastella e cuocete a fuoco medio fino a che non si formeranno delle bolle e la superficie apparirà dorata. Girate delicatamente il pancake e fate cuocere l’altro lato. Proseguite in questo modo fino a esaurimento della pastella. Conservate i pancake al caldo.
Ricoprite sei piattini individuali con un po’ dello sciroppo d’arancia, sistemate al centro di ogni piattino un pancake, versate un po’ di sciroppo e coprite con un altro pancake, distribuite ancora un po’ di sciroppo e guarnite con delle striscioline delle bucce d’arancia o con un una fettina d’arancia.
Buon appetito.


Consiglio: potete utilizzare qualsiasi altro tipo di sciroppo  (di acero, di malto, ecc.) o della glassa di cioccolato.





Ambrosia detox - Le Tisane di Ambrosia

Spesso con il cambio di stagione ci sentiamo stanchi e spossati; è giunto il momento di depurare il nostro organismo. Consumare una buona tisana a base di mela e cannella è uno dei modi per risolvere queste problematiche.
La mela Ambrosia particolarmente ricca di flavonoidi, fibre e di un elevato numero di tannini,  è l’ideale per aiutare il nostro corpo a mantenersi sano: inoltre la pectina presente nel frutto è utile per regolare i livelli di zucchero nel sangue.
La cannella è un energizzante naturale, perfetta per combattere la spossatezza; ha notevoli proprietà antibatteriche che ci sono di sostegno per tenere lontano influenza e raffreddore.
L’unione tra la mela e la cannella ci aiuta anche a regolare il nostro intestino.
Ambrosia è una mela molto succosa, croccante e aromatica che ha come caratteristica principale il multicolore essendo circa per il 75% rossa e con uno sfondo giallo crema che la rendono molto gradevole alla vista.
Questa caratteristica è dovuta al fatto di essere nata per caso in Canada, nello stato della British Columbia, alla fine degli anni ‘80 grazie ad un incrocio naturale, ossia non generata e prodotta in laboratorio, molto probabilmente tra la Red Delicious (mela rossa) e la Golden Deliciuos (mela gialla) e la Jonagold.
Matura tra la fine di settembre e l'inizio di ottobre, secondo la regione di coltivazione. Per sviluppare la massima lucentezza ha bisogno di notti fresche e di giornate calde e assolate come quelle della Val Venosta, habitat ideale per la sua coltivazione.


Questa è la seconda delle TISANE DI AMBROSIA , non perdetevi le altre
Ambrosia dopo pasto - Tisana digestiva
Ambrosia della buonanotte - Tisana rilassante




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Ingredienti per una persona

3 mele Ambrosia (solo buccia)
Mezzo cm di cannella in stecca
Mezzo limone
1 lt d’acqua
1 cucchiaio di miele d’acacia q.b.



Procedimento

Lavate bene le mele e sbucciatele.
Portate l’acqua a ebollizione poi unite le bucce delle mele e la cannella.



Lasciate in infusione per trenta minuti, filtrate e aggiungete il succo del limone e il miele.
Bevetela durante il giorno iniziando con un bicchiere il mattino a digiuno.
Potete berla sia a temperatura ambiente sia tiepida.


Consiglio: Per non sprecare questa delizia utilizzate la mela sbucciata per preparare  delle golose  ricette (mele al forno, contorno al maiale arrosto, purè di mele, strudel, ecc) oppure mangiatela a fine pasto e conservate le bucce, irrorandole con un pochino di limone, per preparare questa tisana.


domenica 28 gennaio 2018

Torta di carote e agrumi

L'arancia è sicuramente uno degli agrumi più amati e graditi da grandi e da piccini. Questi deliziosi frutti hanno moltissime proprietà; sono drenanti, antinfiammatori, depurativi e antiossidanti. Hanno poche calorie (circa 35/40 ogni 100 gr) ed essendo ricchi di fibre e di acqua  sono degli ottimi alleati della linea.
Sono ricchi di vitamina C e di vitamine del gruppo B e P; contengono anche una buona percentuale di sali minerali e molti acidi organici come l'acido citrico (utilissimo in caso di calcolosi renale)
Sarebbe utile consumare anche un po' della pellicola bianca che si trova sotto la buccia e che, solitamente, rimane leggermente attaccata al frutto, perché la fibra in essa contenuta regola l'assorbimento degli zuccheri, delle proteine e dei grassi, non solo, ma favorisce anche il transito intestinale.
Esistono molteplici varietà d’arance suddivise in due grandi gruppi:

le bionde con le varietà valencia naveline e ovale: ideali da mangiare
le pigmentate con le varietà tarocco, sanguinella e moro: ideali da spremere.

Si ritiene che il paese d'origine degli aranci sia la Cina da dove si diffusero nel mondo. Furono gli Arabi che nel 1300 li portarono in Sicilia, dove, tuttora, è concentrata la maggiore produzione. L'Italia produce 2,5 milioni di tonnellate d’arance  e questo ci colloca al quinto posto tra i maggiori produttori mondiali dopo il Brasile, gli Stati Uniti, la Cina, il Messico e la Spagna.
La raccolta avviene tra ottobre e fine giugno. 




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Ingredienti per una tortiera di cm 24/26

250 gr di farina 00
200 gr di carote
200 gr di zucchero di canna
1 limone bio
1 arancia bio
3 uova
Mezzo bicchiere di olio di semi di girasole
50 gr di burro
1 bustina di lievito per dolci
Un pizzico di sale
Gocce di cioccolato q.b.
Granella di zucchero q.b.


Procedimento
Pelate le carote e grattugiatele o tritatele con il mixer.
Grattugiate le bucce del limone e dell’arancia facendo attenzione a non grattugiare l’albedo (la parte bianca della buccia). Spremete gli agrumi.
Fate fondere il burro a bagnomaria.
In una ciotola lavorate le uova con lo zucchero fino a renderle spumose, unite a filo il burro fuso e l’olio. Amalgamate bene poi aggiungete lentamente la farina unita al lievito alternandola con il succo degli agrumi. Continuate a lavorare il composto fino a renderlo cremoso e senza grumi. Aggiungete le scorze e le carote grattugiate, inglobatele  bene.
Imburrate una tortiera e versate l’impasto e distribuite sopra la granella di zucchero e le gocce di cioccolato.



Infornate (forno già caldo a 170/180°C) per 35/40 minuti forno statico.
Sfornate e lasciate raffreddare.




Consiglio: potete renderla ancora più golosa tagliandola a metà e farcendola con panna o crema pasticcera o crema di nocciole  e cioccolato.





martedì 23 gennaio 2018

Frittura di paranza e patate

Con il termine frittura di paranza s’intende la frittura di tutti quei pesci che per le loro ridotte dimensioni e la presenza di spine non trovano facilmente acquirenti.
Solitamente era usanza dei pescatori vendere i pesci più pregiati e tenere per sé la paranza da consumare dopo frittura.
Ora è diventato uno dei piatti più apprezzati anche  sono stati aggiunti pesci più pregiati come i gamberi, gli scampi, ecc.
In questa ricetta ho usato solo le acciughe, le acquadelle e gli anelli di totano, ma potete aggiungere triglie, gamberi, o altri pesci più pregiati.





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Ingredienti per 4/6 persone
500 gr di anelli di totano
500 gr di acciughe
500  gr di acquadelle
Farina di grano duro rimacinata q.b.
3 patate
400 gr di patatine tonde piccole
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sale q.b.

Procedimento
Lavate le acciughe ed eliminate la testa e la spina centrale.
Lavate le acquadelle  e io schiaccio anche un po’ la pancia per eliminare i rifiuti.
Lavate gli anelli di Totano.
Pelate le patate e tagliatele a bastoncino, lasciate intere quelle tonde.
Asciugatele, fatele friggere, salate e tenetele al caldo.
Asciugate tutti i pesci, meno le acquadelle, infarinateli, eliminate la farina in eccesso e fateli friggere nell’olio bollente, pochi alla volta per non abbassare troppo la temperatura.
Scolateli e metteteli ad asciugare su carta assorbente da cucina, salate e servite con le patate fritte e una fetta di limone.