Con il
termine frittura di paranza s’intende la frittura di tutti quei pesci che per
le loro ridotte dimensioni e la presenza di spine non trovano facilmente acquirenti.
Solitamente
era usanza dei pescatori vendere i pesci più pregiati e tenere per sé la
paranza da consumare dopo frittura.
Ora è
diventato uno dei piatti più apprezzati anche sono stati aggiunti pesci più pregiati come i
gamberi, gli scampi, ecc.
In questa
ricetta ho usato solo le acciughe, le acquadelle e gli anelli di totano, ma
potete aggiungere triglie, gamberi, o altri pesci più pregiati.
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POMODORO ROSSO DI MARIA ANTONIETTA GRASSI
Ingredienti per 4/6 persone
500
gr di anelli di totano
500
gr di acciughe
500 gr di acquadelle
Farina
di grano duro rimacinata q.b.
3
patate
400
gr di patatine tonde piccole
Olio
extravergine d’oliva q.b.
Sale
q.b.
Procedimento
Lavate
le acciughe ed eliminate la testa e la spina centrale.
Lavate
le acquadelle e io schiaccio anche un po’ la pancia per eliminare i rifiuti.
Lavate
gli anelli di Totano.
Pelate
le patate e tagliatele a bastoncino, lasciate intere quelle tonde.
Asciugatele,
fatele friggere, salate e tenetele al caldo.
Asciugate
tutti i pesci, meno le acquadelle, infarinateli, eliminate la farina in eccesso e fateli friggere
nell’olio bollente, pochi alla volta per non abbassare troppo la temperatura.
Scolateli
e metteteli ad asciugare su carta assorbente da cucina, salate e servite con le
patate fritte e una fetta di limone.