lunedì 24 novembre 2014

Lasagne con zucchine, prosciutto e Provolizie Auricchio

Un superbo primo ricco e corposo, ideale per stupire i vostri ospiti.
Vi starete chiedendo: cosa sono le Provolizie ?. Sono delle deliziose fettine di provolone nella versione dolce, o piccante o affumicata, prodotte dalla ditta Auricchio. Un’eccellenza italiana che certamente tutti conoscete e che è sinonimo di garanzia di qualità. Tutti i loro prodotti sono ottimi e privi di conservanti, ideali per chi ha fantasia in cucina. #provolaci.

Da sempre il Provolone Auricchio viene fatto nello stesso modo. Il suo gusto unico e inconfondibile nasce dalla "ricetta segreta" di Gennaro Auricchio che la inventò nel lontano 1877. La fase più importante della lavorazione, la formatura, è fatta (veramente) ancora a mano da esperti casari. Auricchio PiccanteDolceGiovane, anche nelle comodissime confezioni della linea Le Provolizie, è ideale per cucinare ogni giorno piatti facili, gustosi, e appetitosi. Auricchio è il più buono. Da sempre.
Con le Provolizie nella versione dolce ho ideato questa ricetta e devo dire che sono rimasta completamente soddisfatta. Il gusto pieno del provolone si sposta meravigliosamente bene con le zucchine e il resto degli ingredienti. Provate per credere e fatemi sapere!



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Ingredienti per 4 persone

Per le lasagne:
250 gr di farina
3 uova
5 gr di sale

Per la besciamella:
½ lt di latte freddo
40 gr di farina
30 gr di burro
4 cucchiai di Parmigiano Reggiano grattugiato
Noce moscata q.b.
1 cucchiaino di sale

Per la farcitura
7  zucchine chiare non troppo grandi
Un mazzettino di prezzemolo
3 etti di prosciutto cotto
3 conf. da 100 gr cad. delle Provolizie dolci Auricchio
Parmigiano Reggiano q.b.

Procedimento

Mettete la farina e il sale sulla spianatoia, fate un buco al centro e aggiungete le uova. Impastate tutto, fino a ottenere un impasto compatto e omogeneo, formate una palla e lasciatela riposare per circa mezz’ora.



Nel frattempo lavate, asciugate e spuntate le zucchine, poi tagliatele a fiammifero (julienne) e mettetele a stufare in una padella antiaderente con un po’ d’olio per 7-8 minuti.


Un minuto prima di spegnere il gas, aggiungete il prezzemolo tritato e aggiustate di sale.
Preparate la besciamella.
Mettete la farina e il sale in un pentolino e aggiungete lentamente il latte freddo, mescolate continuamente con una frusta per evitare la formazione di grumi. Ponete il pentolino sul fuoco basso e, sempre rimestando (fate attenzione che non si attacchi), portate a bollore, continuate la cottura per circa dieci minuti, quando otterrete una salsa corposa ma fluida unite il burro e quattro cucchiai di Parmigiano. Continuate la cottura ancora per un minuto, per consentire al burro e al Parmigiano di sciogliersi e di amalgamarsi bene con la besciamella. Spegnete il gas e grattugiate nella salsa la noce moscata. Eventualmente aggiustate di sale. Unite qualche cucchiaio di besciamella alle zucchine.
Riprendete l’impasto e, con il mattarello, tirate la sfoglia, sottile, e tagliate dei rettangoli.

 
Accendete il forno a 200°.
Sbollentate le lasagne, poche per volta, per un minuto, in abbondante acqua salata a cui avrete aggiunto un po’ d’olio per evitare che si attacchino. Scolatele e stendetele.
Imburrate una pirofila e mettete sul fondo un velo di besciamella e le lasagne, distribuite sopra un po’ del composto di zucchine e besciamella,



il prosciutto cotto, un velo di besciamella e il Provolone.




Cospargete di Parmigiano e ricominciate fino ad esaurimento degli ingredienti. Infornate (forno già caldo) per 25-30 minuti, lasciate riposare 5 minuti e servite.



Consigli: Se non avete tempo o voglia di preparare le lasagne, potete acquistare 300 gr di lasagne fresche già pronte. Volendo potete sostituire il prosciutto cotto con dello speck.
Potete preparare sinfole porzioni come ho fatto io utilizzando le priottine che sono in omaggio con l'acquisto di una confezione di Provolizie


martedì 18 novembre 2014

Torta di mele senza burro e latte

Questa deliziosa torta può essere mangiata anche dagli intolleranti al lattosio essendo priva di latte vaccino e burro.

"Si definisce “intolleranza al lattosio” l’insieme dei sintomi che possono presentarsi per incapacità di digerire il lattosio, il principale zucchero contenuto nel latte. Essa è causata da una carenza di lattasi, enzima che scinde il lattosio in zuccheri semplici, i quali vengono poi assorbiti dal tratto gastrointestinale.
Se l'enzima lattasi non digerisce lo zucchero lattosio, questo viene usato da specifici batteri per produrre acido lattico.
Ciò richiama acqua all'interno dell'intestino, aumentandone la peristalsi.
I sintomi più comuni dell’intolleranza al lattosio sono gastrointestinali: dolore addominale non specifico, crampi addominali diffusi, gonfiore e tensione intestinale, aumento della peristalsi, meteorismo, flatulenza e diarrea con feci acquose e acide, che insorgono da una a poche ore dopo l’ingestione di latte o latticini o comunque di alimenti contenenti lattosio.
L’insorgenza della sintomatologia è anche dipendente dal cibo associato: se il lattosio viene ingerito insieme a carboidrati (specie i carboidrati semplici), che aumentano la velocità di svuotamento gastrico, i sintomi sono più probabili o più intensi, mentre se viene ingerito insieme a grassi, che riducono la velocità di svuotamento gastrico, i sintomi possono essere molto ridotti o addirittura assenti."   

Dr.ssa Mina Scolozzi, Biologa Nutrizionista



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Ingredienti per una tortiera di 25 cm.

4 mele renette grandi
150 gr di farina
200 gr di zucchero
1 uovo
1 bustina da 8 gr di lievito in polvere per dolci
1 bicchierino di rum
Latte di soia q.b.
1 limone
1 pizzico di sale

Procedimento

Accendete il forno a 180°C.
Sbucciate le mele e riducetele a dadini, spruzzatele con il succo del limone per evitare che anneriscano e copritele con la pellicola.
Rompete l’uovo in una ciotola capiente, unite 150 gr di zucchero e un pizzico di sale. Lavorate il tutto con le fruste elettriche fino ad ottenere un composto spumoso. Incorporate a poco a poco la farina, alternandola con il latte; ottenuta una pastella semiliquida, unite il liquore e il lievito mescolando bene.
Aggiungete alla pastella le mele, amalgamate bene e versate il composto nella tortiera rivestita da carta da forno. Spolverizzate con lo zucchero rimasto e cuocete per circa 40 minuti. Quando la torta è cotta, lasciatela riposare nel forno spento per qualche minuto prima di sformarla.







Polpette e company

Eccolo qui!.E' online il nuovo ebook di ricette gratuito e liberamente condivisibile che ho creato assieme a tre amici e colleghi food blogger: POLPETTE & COMPANY.
Questo è il link per scaricare il pdf: http://bit.ly/1A7gIRv


Come al solito troverete articoli, curiosità e tante tante ricette....

 

venerdì 14 novembre 2014

Panini al Parmigiano Reggiano, salame e cipolla di Tropea

A fissare con una fortissima lente d’ingrandimento la grana del parmigiano, essa si rivela non soltanto come un’immutabile folla di granuli associati nell’essere formaggio, ma addirittura come un panorama. E’ una foto aerea dell’Emilia presa da un’altezza pari a quella del Padreterno”

Giovannino Guareschi (1908 – 1968)



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Ingredienti per i panini:

250 gr di farina di grano per panificazione
150 ml di latte 
100 gr di lievito madre rigenerato
4 cucchiai di olio extravergine d'oliva
1 cucchiaino di miele d'acacia
6 gr di sale fino
150 gr di Parmigiano Reggiano grattugiato

Ingredienti per le cipolle grigliate:

2 cipolle rosse di Tropea non troppo grandi
2 rametti di timo
2 rametti di maggiorana
2 rametti di rosmarino
2 rametti di menta
Aceto balsamico di Modena q.b.
Sale q.b.
Pepe  nero in grani q.b.
Olio extravergine d’oliva q.b.
Salame a fette q.b.
Scaglie di Parmigiano q.b.

Procedimento

In una ciotola capiente versate il latte a temperatura ambiente, immergetevi il lievito madre e scioglietelo molto bene con una frusta elettrica, unite il miele e poco alla volta aggiungete tutta la farina e il Parmigiano Reggiano impastando, unite lentamente l'olio e per ultimo il sale. Continuate ad impastare fino a quando non avrete ottenuto un impasto liscio ed omogeneo. Mettetelo in una ciotola, coprite con un canovaccio inumidito e mettete a lievitare, lontano da correnti d'aria (l'interno del forno spento sarebbe l'ideale), fino a quando raddoppierà il suo volume (3/4 ore a 22/23°C).
Quando l'impasto è pronto, stendetelo con le mani e dividetelo in tante palline, grosse come palline da ping pong. Appiattitele leggermente e disponetele distanziate su una placca coperta da carta da forno. Spennellatele con un po’ d’olio e rimettetele a lievitare fino al raddoppio del volume (1 o 2 ore). Infornate, a forno già caldo (in cui avrete inserito un pentolino con dell'acqua per renderli più morbidi), per 15/20 minuti a 180°. Sfornateli e fateli raffreddare su di una gratella.
Nel frattempo che la pasta lievita, preparate le cipolle grigliate.
Pulite e lavate le cipolle, tagliatele a fette orizzontali di 5 mm di spessore. Disponetele su di un vassoio, una accanto all’altra. Mescolate tre cucchiai di acqua con due pizzichi di sale. Spennellate sulle fette di cipolla l’acqua e sale e cospargetele con qualche grano di pepe nero pestato.
Lasciate così per una decina di minuti e nel frattempo tritate finemente tutti gli aromi, quindi fate cuocere le fette di cipolla sulla griglia ben calda per sei minuti per parte.
Trasferite le cipolle in un contenitore, disponetele a strati e condite ogni strato con un po’ del misto di aromi e d’aceto balsamico. Irrorate abbondantemente d’olio.

Farcite i mini panini con una fetta di salame, una rondella di cipolla grigliata e una scaglia di Parmigiano.


Consigli: se non avete il lievito madre, potete utilizzare un panetto di lievito di birra (15 gr). Utilizzando il lievito di birra, i tempi della lievitazione si dimezzano, ma il gusto del pane preparato con il lievito madre sarà insostituibile.






venerdì 7 novembre 2014

Giardiniera con bresaola di tacchino

La carne di tacchino ha un eccellente contenuto proteico e, considerato il fatto che possiamo consumarlo senza la pelle, è da considerarsi tra le più magre. Poi, se consideriamo la qualità dei suoi grassi, scopriamo che il contenuto d'acido linoleico (che è un acido grasso essenziale molto importante) nel tacchino è quasi 10 volte superiore a quello d'altri tipi di carne. Non solo, ma il contenuto di colesterolo è tra i più bassi: si tratta di 8 -8,25 mg per cento grammi di parte edibile contro un valore che varia da 70 a 125 mg nella carne di manzo e da 70 a 105 mg in quella di maiale.  Continua....


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Ingredienti per 4 persone

Mezzo cavolfiore piccolo
Mezzo peperone giallo
Mezzo peperone rosso
120 gr di bresaola di tacchino
8 cetriolini sott’aceto medi
2 cucchiai di capperi sott’aceto
60 gr di olive nere snocciolate
60 gr di olive verdi
2 cucchiai di aceto bianco
Mezzo cucchiaino di miele
5 cucchiai di olio extravergine d’oliva
Sale q.b.

Procedimento

Mondate e lavate il cavolfiore, dividetelo a cimette e fatelo cuocere in acqua salata e acidulata con un po’ di succo di limone per circa dieci- quindici minuti, scolate bene e lasciate raffreddare.
Nel frattempo lavate i peperoni, asciugateli e divideteli a metà, eliminate i semi e le parti bianche e tagliateli a pezzetti.
Scolate bene i capperi e tagliate a rondelle i cetriolini.
Miscelate bene l’aceto con il miele, l’olio e il sale per creare la vinaigrette.
Mettete tutti gli ingredienti in un’insalatiera, aggiungete la bresaola di tacchino tagliata a julienne, condite con la vinaigrette e servite.
Buon appetito!









giovedì 30 ottobre 2014

Garganelli con gorgonzola, cavolfiori e zafferano

I garganelli sono un prodotto tipico dell’Emilia-Romagna. Si tratta di un formato di pasta all’uovo, ottenuta ripiegando delle piccole losanghe di pasta e ripassandole su di un apposito utensile per realizzare la caratteristica rigatura. Ideali da consumare con il famoso prosciutto crudo di Parma e il Parmigiano Reggiano oppure con ragù corposi preparati con carne e salciccia.


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Broccolo romano
Ingredienti per 4 persone

320 gr di garganelli
150 gr di cavolfiore bianco
150 gr di cavolfiore romano
200 gr di Gorgonzola cremoso
80 gr di Parmigiano Reggiano grattugiato
1 spicchio d’aglio
Una bustina di zafferano
1 bicchiere di latte piccolo
Sale e pepe q.b.
Olio extravergine d’oliva q.b.

Procedimento

Pulite i cavolfiori e fateli cuocere a vapore fino a renderli morbidi ma non sfatti.
Tagliateli a cimette, metteteli in una padella con due cucchiai d’olio, lo spicchio d’aglio intero, un pizzico di sale e fateli dorare per 5 minuti. Spegnete il fornello e poi togliete lo spicchio d’aglio.
Lessate la pasta in abbondante acqua salata. Nel frattempo, tagliate a cubetti il gorgonzola, mettetelo in un pentolino, aggiungete il bicchiere di latte e fatelo fondere a bagnomaria, mescolandolo. Dopo che sarà fuso completamente aggiungete lo zafferano e mischiate bene. Unite anche metà del Parmigiano Reggiano e amalgamate il tutto.
Scolate la pasta al dente, ripassatela nella padella con i cavolfiori per un minuto, versatela in una zuppiera, condite con la crema di Gorgonzola e Parmigiano Reggiano, spolverizzate con il pepe e il rimanente Parmigiano Reggiano e servite subito.
Buon appetito!




lunedì 20 ottobre 2014

Torretta di Parmigiano Reggiano con pere e taccole.

“….et eravi una montagna di formaggio parmigiano grattugiato, sopra la quale stavan genti che niuna cosa facevan, che fare maccheroni e ravioli e cuocerli in brodo di capponi, e poi li gittavan giù, e chi più ne pigliava, più se n’aveva” 

Decamerone di Boccaccio – Maso del Saggio descrive il paese del Bengodi.

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Ingredienti per 4 persone:

2 pere abate
100 gr di taccole
140 gr di Parmigiano Reggiano grattugiato
75 gr di albumi
Un cucchiaio di prezzemolo tritato
Olio extravergine d’oliva q.b.
Paprika dolce q.b.
Sale e pepe q.b.

Per la crema di Parmigiano
100 gr di Parmigiano Reggiano grattugiato
100 gr di latte intero
1 cucchiaio di amido di mais sciolto nel latte freddo
1 pizzico di sale fino

Procedimento

Versate gli albumi in una ciotola e sbatteteli leggermente, unite il Parmigiano, amalgamate bene il tutto e stendetelo con una spatola su di una placca coperta da carta da forno e infornate per 12 minuti a 170°: dovete ottenere una sfoglia croccante da dividere con un coppapasta in otto dischetti.
Preparate la crema di Parmigiano: sciogliete l’amido in un po’ di latte freddo, poi fate bollire il rimanente, aggiungete il pizzico di sale, il Parmigiano e stemperatelo bene con una frusta e fatelo sciogliere a fuoco lento, unite l’amido di mais e continuate la cottura ancora per due minuti. Lasciate raffreddare e addensare.
Spuntate le taccole e fatele cuocere per 10/15 minuti in acqua bollente salata. Scolatele e tagliatele in piccoli rettangoli.
Tagliatele le pere a dadini.
Versate tre cucchiai di olio in una padella e saltate per 5 minuti i dadini di pera, poi unite le taccole e continuate la cottura a fuoco vivace per altri 5 minuti. Aggiustate di sale, unite il pepe e il prezzemolo tritato, lasciate intiepidire e unite la crema di Parmigiano.
Impiattate singolarmente, disponendo un dischetto di sfoglia in ogni piatto, distribuite una dose abbondante di pere e taccole, sovrapponete l’altro dischetto e completate con un cucchiaio di ripieno. Distribuite le rimanti taccole e pere attorno alle torrette, spolverizzate con la paprika, un po’ di Parmigiano grattugiato e servite.




martedì 14 ottobre 2014

Crostini con Stracchino e salsiccia

Questo formaggio ha origini molto antiche, che risalgono al XIII secolo. Crescenza deriva dal lodigiano “carsenza”, ovvero focaccia, perché per questo formaggio veniva utilizzato lo stesso stampo con cui veniva fatto il pane. Appartiene alla famiglia degli Stracchini, in quanto si produceva quando le vacche tornavano stanche dagli alpeggi.

La Crescenza è prodotta in inverno a pasta molle e cremosa: a pasta molle, ma compatta e con tenore di acqua inferiore, invece, in estate. Molto diffusa e consumata nel Nord dell’Italia, dove si differenzia da una zona all’altra per essere più o meno cremosa. Lo stesso vale per la salatura. Ogni tradizione locale conserva la sua ricetta.


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Ingredienti per 4 persone:

150 gr di Stracchino
100 gr di salciccia
Pane casereccio q.b.

Procedimento
Spelate la salciccia, mettetela in una ciotola e schiacciatela con i rebbi di una forchetta, unite lo stracchino e amalgamate bene gli ingredienti.
Spalmate il composto sulle fette di pane e infornate a 160 ° per dieci minuti. Servite subito.
Buon appetito.


lunedì 6 ottobre 2014

Polpettine di patate e fagiolini al sesamo

Molto probabilmente la polpetta è una delle pietanze più conosciute e amate in assoluto in tutto il mondo e in tutte le sue varianti. Generalmente con questo nome definiamo un composto a base di carne tritata, aromi, spezie e ingredienti leganti come l’uovo, la farina, il pangrattato, ma esistono anche polpette di ceci, di pesce, di riso e vegetali, come in questa ricetta. La parola “polpetta”, infatti, non si riferisce agli ingredienti, ma al tipo di preparazione, che prevede un impasto di base da cui si prelevano tante piccole porzioni che sono lavorate a mano fino a conferire la caratteristica forma tondeggiante o, nelle varie varianti più piatte o allungate. Generalmente si cucinano fritte, previa impanatura, in umido o al forno. 

L’etimologia della parola “polpetta” non è del tutto chiara, verosimilmente, la si deve al tipo di carne pregiata utilizzata in origine, il taglio più tenero del cervo o del vitello, appunto la polpa.





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Ingredienti per 4 persone

3 patate grosse o 4 medie
250 gr di fagiolini
100 gr di Pecorino sardo Dop  stagionato grattugiato
3 rametti di timo o un cucchiaino di timo secco
Semi di sesamo q.b.
Sale q.b.
Olio extravergine d’oliva q.b.

Procedimento

Fate lessare le patate con la buccia in acqua salata. Spuntate i fagiolini, lavateli e fateli cuocere per dieci minuti in acqua bollente salata. Scolateli, tagliateli a tocchettini e fateli saltare in padella con due cucchiai d’olio e il timo per cinque minuti. Scolate le patate, pelatele e schiacciateli, ancora calde, con una forchetta o passatele nello schiacciapatate. Unite alla purea di patate tiepida i fagiolini e il Pecorino.




Amalgamate bene e formate tante polpettine. Passatele nei semi di sesamo e mettetele in una teglia ricoperta da carta da forno. Irroratele con un filo d’olio e fatele cuocere in forno già caldo a 180° per circa venti minuti. Lasciate intiepidire e servite così o accompagnandole con la senape all’estragone (dragoncello).
Buon appetito.