sabato 3 settembre 2022

Crostoni con mascarpone gorgonzola crudo fichi e balsamico

Il mascarpone è un formaggio tipico della Lombardia, infatti il suo nome deriva proprio dal termine lombardo “mascarpia” o “mascherpa” che indica la ricotta o la crema di latte. La sua produzione e il suo consumo risalgono a diversi secoli fa, quando lo si produceva solo nella stagione fredda. È ottenuto dalla lavorazione della panna con l’acido citrico o l’acido acetico alla temperatura di 90-95°C per cinque o dieci minuti. Per questo motivo è un formaggio altamente calorico (35% d grassi), che tende ad irrancidire in fretta, quindi va consumato freschissimo. Normalmente, per produrlo, si utilizza il latte della prima mungitura del mattino che viene immediatamente sottoposto a centrifugazione per ottenere la panna.
L’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP notissimo fin dai tempi remoti, se ne ha traccia fin dal 1046, è composto da un solo ingrediente, il mosto derivato da vitigni selezionati di Lambrusco e Trebbiano modenesi, che dopo la cottura a fuoco dolce fino a quando non risulti concentrato e di un colore marrone scuro, subisce una lenta fermentazione naturale e viene lasciato ad invecchiare per più di 12 anni in botti di legno pregiato prima di poter essere consumato, se l’invecchiamento continua di definisce extra vecchio dopo 25 anni. Necessitano circa 100 litri di mosto per ottenere un paio di litri di aceto balsamico.
Diverso è invece il trattamento per l’Aceto balsamico di Modena, che a differenza del Tradizionale subisce una procedura semplificata che parte dal vino e non dal mosto e la cui fase di affinamento è meno laboriosa. Questo prodotto è quello avente prezzi inferiori.
Spettacolare su verdure, selvaggina e carne; splendido su formaggi, gelato, fragole….o semplicemente da meditazione.



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Ingredienti per 4 persone:

8 fette di pane casereccio

11 fichi neri non troppo maturi
100 gr di mascarpone freschissimo
150 gr di gorgonzola dolce cremosa
150 gr di prosciutto crudo a fettine
Aceto balsamico q.b.
 

Procedimento

Fate grigliare le fette di pane da ambo i lati.

Mettete i due formaggi in una ciotola, schiacciateli e amalgamateli con i rebbi di una forchetta.
Pulite la buccia dei fichi con un pezzo di carta da cucina inumidita, poi tagliateli a spicchi (tre spicchi per ogni fico).
Spalmate i formaggi sulle fette di pane, sovrapponete il prosciutto, quattro spicchi di fico e irrorate con un filo di aceto balsamico.
Servite subito.

 

lunedì 29 agosto 2022

Frittura di gamberi impanati

I gamberi sono apprezzati di solito anche da chi non ama il pesce. Tolto il carapace  sono pronti per essere gustati.

Dal punto di vista strettamente calorico, i gamberetti sono assimilabili al pesce bianco: 100 g di prodotto apportano tra le 80 e le 90 calorie. Dal punto di vista dei nutrienti, sono principalmente una fonte di proteine, sali minerali (iodio, zinco, ferro, calcio, fosforo e magnesio) e vitamine (B1, B2, PP e astaxantina, una provitamina A fortemente antiossidante). I grassi sono minimi (si parla dell’1 o 2%) e per lo più si tratta di acidi grassi polinsaturi (PUFA) e omega 3, un acido grasso essenziale. Attenzione, però, a chi soffre di ipertensione o eccessiva ritenzione idrica: tra i valori nutrizionali dei gamberetti di mare (esistono anche quelli di fiume) una voce critica è il contenuto di sodio, che è abbastanza elevato.
Come tutti i crostacei, anche la famiglia dei gamberi presenta un elevato contenuto percentuale di colesterolo, che però si ridimensiona se si considera la questione in termini assoluti. Questo significa che sono assolutamente adatti anche a chi è a dieta, mentre chi soffre di ipercolestemia dovrebbe fare solo un po’ più di attenzione e valutare con il medico la porzione consentita. Si sa, infatti, che in realtà solo il 25% del colesterolo viene assunto per via alimentare, mentre il restante viene prodotto dall’organismo stesso.I gamberi possono essere bianchi o rossi, di mare oppure di acqua dolce. Le mazzancolle, spesso assimilate a questi crostacei, sono in realtà un’altra specie, che si distingue sia per il colore (non è rosa, ma ha delle striature nere) sia per le dimensioni leggermente superiori. Dal punto di vista organolettico sono più pregiate e saporite dei gamberi.

Fonte: La cucina italiana


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Ingredienti per 4 persone

24 gamberi

5 cucchiai di farina
100 gr di pangrattato
2 uova
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sale e pepe q.b.

 
Procedimento

Eliminate il carapace dai gamberi lasciando la coda attaccata e, aiutandovi con uno stecchino, togliete anche il filetto nero  sul dorso.
In un piatto fondo sbattete le uova con un po’ di sale e di pepe. Infarinate i gamberi, scuoteteli un po’ per eliminate l’eccesso di farina, passateli nelle uova sbattute e poi nel pangrattato.
In un’ampia padella scaldate abbondante olio e immergeteci i gamberi (pochi alla volta per non abbassare troppo la temperatura dell’olio).
Fateli friggere per pochi minuti, altrimenti diventerebbero stopposi, scolateli e metteteli su della carta da cucina per eliminare l’unto in eccesso.
Servite subito.

mercoledì 24 agosto 2022

Liquore al basilico

Il liquore al basilico è semplice da realizzare, ha un intenso colore verde , un fresco e invitante profumo e va servito freddo.
Ideale come fine pasto in quanto ha proprietà digestive.

Foto di Engin Akyurt 

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Ingredienti per un litro e mezzo di liquore:

500 ml di alcool a 96°
1 lt di acqua
500 gr di zucchero
40 gr di basilico 

Procedimento.

Sciacquate il basilico delicatamente ed asciugatelo con della carta da cucina.
Staccate le foglie, tenete solo quelle perfettamente integre.
Quando saranno perfettamente asciutte mettetele in un vaso a chiusura ermetica, aggiungete l’alcool e lasciate macerare al buio per dieci giorni scuotendolo due volte al giorno.
Trascorso il tempo della macerazione versate lo zucchero nell’acqua, portate ad ebollizione girando spesso, spegnete il gas e lasciate raffreddare.
Nel frattempo, filtrate l’alcool con un colino per eliminate le foglie di basilico, versatelo nello sciroppo di acqua e zucchero freddo, mischiate e versate tutto in un grande barattolo di vetro, perfettamente pulito e sterilizzato con la chiusura ermetica.
Personalmente ho utilizzato quello della Bormioli.
Lasciate riposare sempre al buio per circa due mesi. Se sul fondo si dovesse formare un deposito, filtrate utilizzando un imbuto su cui metterete una garza sterile e imbottigliate.
Finalmente potrete gustare il vostro liquore fatto in casa.

 

 

lunedì 22 agosto 2022

Panna cotta e salsa di ribes

La panna cotta è un dolce tipico piemontese la cui origine si fa risalire agli inizi del ‘900. Attualmente è molto apprezzato e consumato in tutta Italia. Generalmente si serve con il caramello, ma sono molto diffuse le varianti con la salsa ai frutti di bosco o con il cioccolato.
Il ribes rosso aiuta a proteggere la salute apportando vitamine e minerali indispensabili all’organismo. Inoltre sono una buona fonte di fibre, che oltre a promuovere il buon funzionamento intestinale aiutano anche a tenere sotto controllo i livelli di colesterolo. 

Nel corso degli anni i frutti del Ribes rubrum sono consigliati nel trattamento delle infezioni delle vie aeree superiori, dell’inappetenza, dei reumatismi, della gotta e della febbre. Si ritiene che abbiano proprietà diuretiche e depurative, digestive, lassative, antinfiammatorie, rimineralizzanti, antibatteriche e toniche, che stimolino la funzionalità epatica e che regolino la pressione del sangue.

Il ribes rosso può scatenare reazioni allergiche nei soggetti ipersensibili alle sue componenti.

Il periodo di maturazione va da giugno a agosto.

Fonte: Humanitas


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Ingredienti per 4 persone:

 
100 ml di latte
400 ml di panna fresca
100 gr di zucchero
2 fogli di gelatina 
 

     Per la salsa al ribes

 

     250 gr di ribes rosso

     100 gr di zucchero di canna

     100 ml di acqua

     Succo di limone q.b.


Procedimento

Mettete a bagno in acqua fredda i fogli di gelatina per circa 10 minuti.

In un pentolino versate il latte, la panna e lo zucchero. Rimestate bene e mettete sul fuoco molto basso fino a quando inizierà il bollore. Spegnete il fuoco e unite la gelatina ben strizzata. Mescolate accuratamente per farla sciogliere .
Suddividete  il composto in 4 coppette o bicchieri poi mettete in frigo per almeno quattro ore. 
Lavate delicatamente il ribes, asciugatelo e sgranatelo.
Mettetelo in un tegamino e unite lo zucchero, l’acqua  e qualche goccia di succo di limone.
Ponete sul fuoco bassissimo e fate cuocere rimestando fino ad ottenere una purea.
Spegnete il fuoco e lasciate riposare, poi frullate il composto e mettete in frigo.
Al momento di servire versate  la salsa di ribes sopra la panna, guarnite con  qualche rametto di ribes e qualche fogliolina di menta e servite.

 

 

giovedì 18 agosto 2022

Penne all'arrabbiata

 Il sugo all’arrabbiata è una iconica ricetta laziale della cucina povera contadina composta da pochi ingredienti, pomodori, aglio, abbondante peperoncino e  viene tradizionalmente abbinato alle penne (lisce o rigate poco importa).
Risalire alle origini del nome è arduo, la teoria più accreditata fa risalire il suo nome alla presenza abbondante del peperoncino capace di rendere paonazzo il viso di chi la mangia facendolo sembrare, appunto, arrabbiato.

Varie sono anche le ipotesi della sua nascita; qualcuno le fa risalire nella provincia di Rieti, esattamente nella frazione di Ponte Alto a Castel Sant’Angelo dove, il sedici di agosto, si svolge l’annuale sagra dedicata proprio a questo piatto.



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Ingredienti per 4 persone:

 

400 gr di penne

500 gr di pomodori (casalino se li trovate o altri pomodori da sugo)

1 spicchio di aglio (rosso di Proceno sarebbe l’ideale)

1 peperoncino rosso piccante

5 cucchiai di olio extravergine d’oliva

Prezzemolo q.b.

Sale q.b.

Pecorino Romano grattugiato q.b.

 

Procedimento

Lavate i pomodori, sbollentateli per un minuto in acqua calda, tuffateli poi in quella fredda e pelateli.

Metteteli in una ciotola e schiacciateli con i rebbi di una forchetta fino renderli omogenei.

Lavate e sgrondate qualche rametto di prezzemolo.

In un’ampia padella scaldate leggermente l’olio (non deve superare gli 80 °C) e fate soffriggere delicatamente l’aglio, senza farlo bruciare ma solo dorare.

Spegnete il gas e lasciate riposare per un minuto, riaccendetelo, unite il peperoncino e fatelo dorare (sempre a fuoco bassissimo) per due minuti.

Unite i pomodori, salate e continuate la cottura fino a quando il sugo si sarà ristretto, occorreranno circa quindici minuti, eliminate lo spicchio d’aglio.

Nel frattempo che il sugo cuoce, fate cuocere le penne in abbondante acqua salata, scolatele al dente e fatele saltare in padella con il sugo per un minuto.

Impiattate, spolverizzate con del Pecorino Romano grattugiato fresco e del prezzemolo crudo e servite.

 

sabato 13 agosto 2022

Croissant brie fichi e rucola

 

I fichi sono dei frutti molto dolci, dalla caratteristica forma a goccia, dal diverso colore e spessore della buccia secondo le varietà. I più diffusi sono: il fico nero, il fico verde e quello viola.

Maturano da giugno a settembre e in realtà quello che noi conosciamo non è il frutto, ma l’infiorescenza, all’interno del quale sono contenuti i veri frutti, cioè dei piccoli acheni immersi nella polpa.
Possiedono notevoli proprietà nutritive, sono ricchi di vitamina A, B1, B2, C, di sali minerali (potassio, ferro, cromo, calcio) e di fibre che sono utili a riequilibrare i disturbi intestinali legati alla stitichezza. Contengono un’alta percentuale di polifenoli (sostanze antiossidanti) che contrastano i rischi di malattie tumorali e cardiovascolari.  Il loro consumo è particolarmente indicato per i bambini, gli anziani, le donne incinte e gli atleti. Sono controindicati per i diabetici e gli obesi a causa dell’alto contenuto di calorie e di zuccheri.
I fichi freschi forniscono circa 65 calorie per 100 grammi.
Quelli secchi arrivano a fornire 280 calorie per grammi.

 



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Ingredienti per 4 persone

4 croissant

8 fichi neri non troppo maturi
200 gr di formaggio Brie
50 gr di rucola 

Procedimento


Lavate e asciugate la rucola.
Pulite la buccia dei fichi con della carta da cucina inumidita e ricavate tre fette da ogni fico.
Tagliate a fettine il Brie.
Tagliate a metà i croissant e distribuite delle fettine di formaggio, sovrapponete le fette di fico e la rucola.
Sono buonissimi così, ma se volete, potete passarli in forno per due minuti.

venerdì 5 agosto 2022

Gazpacho

Il gazpacho è una zuppa fredda a base di verdure crude; tipica ricetta spagnola  servita in varie varianti, la più famosa è quella andalusa che prevede anche l’uso di peperoni  dolci, aglio, cetrioli e pane.
Il suo consumo è ideale nelle giornate più calde e può essere servito come primo piatto o come antipasto presentato in piccoli bicchieri e accompagnato da qualche croccante cubetto di pane abbrustolito.
Questa che vi propongo è una versione più semplice senza pane e peperoni, più adatta ad essere servita come antipasto.


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Ingredienti per 6 persone

 
1 kg di pomodori
1 cetriolo grande o 2 piccoli
1 spicchio d’aglio
8 ciuffetti di basilico tritati
1 cucchiaio di prezzemolo tritato
Il succo di 1 limone
4 cucchiai d’olio extravergine d’oliva
Sale e pepe q.b.
12 cubetti di ghiaccio 

Procedimento

Lavate e spelate i pomodori, eliminate tutti i semi e tagliateli a dadi.

Spuntate il cetriolo, sbucciatelo e dividetelo a pezzi.
Pelate lo spicchio d’aglio.
Versate tutto nel bicchiere del robot da cucina, unite il basilico, il prezzemolo, l’aglio, due cucchiai d’olio e frullate finché non otterrete un composto omogeneo.
Unite il succo del limone filtrato, salate, pepate.
Tenete in frigo fino al momento di portare a tavola.
Al momento di servire aggiungete l’olio rimasto e mescolate bene.
Distribuite il gazpacho in sei bicchieri, ponete in ognuno due cubetti di ghiaccio e guarnite ogni bicchiere con un ciuffetto di basilico e una dadolata di pomodori e cetriolo.
Se preferite servite a parte una ciotola con i cubetti di ghiaccio in modo che i commensali che desiderano il gazpacho addirittura gelato se ne serviranno.

 

 

 

 

 

 

martedì 2 agosto 2022

Confettura di cipolla rossa di Tropea

La cipolla rossa (allium cepa) coltivata tra i comuni in provincia di Vibo Valentia di Cosenza e lungo la fascia tirrenica è denominata cipolla rossa di Tropea. La caratteristica principale che contraddistingue quest’ortaggio, oltre al bellissimo colore, è la dolcezza dovuta alle particolari sostanze contenute nei terreni di queste zone che la rendono ricca di zuccheri quali glucosio, fruttosio e saccarosio.
E’ ricca di vitamina C e di vitamina E, di selenio, ferro, iodio, zinco e magnesio.
Grazie ai composti solforati e al cromo possiede proprietà anticoagulanti e antibiotiche, nonché attività ipoglicemizzante e di contenimento dei livelli ematici di colesterolo e trigliceridi. Il succo è considerato diuretico. Grazie ai numerosi flavonoidi presenti sembrano avere effetti anticancerogeni specialmente per il cancro allo stomaco.
E’ ipocalorica; 100 gr di prodotto forniscono circa 20 calorie.




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Ingredienti per 4 vasetti tipo Bormioli da 250 gr

1 kg di cipolle rosse di Tropea
300 g di zucchero
1 bicchiere di Moscato
50 ml di aceto balsamico

Qualche rametto di timo fresco


Procedimento

Innanzitutto è necessario preparare e sterilizzare  i vasetti.

Per sterilizzarli potete utilizzare vari metodi, personalmente utilizzo il seguente:
Lavo  i vasetti e i coperchi con acqua calda e detersivo, li sciacquo molto bene sempre con l’acqua calda e li asciugo.
Accendo il forno a 100 gradi (non di più perché si rischia di rompere il vetro), quando la temperatura è raggiunta, spengo il forno,   posiziono i vasetti e i coperchi assicurandomi che non si tocchino e li lascio lì per 20/25 minuti. Trascorso il tempo, li tolgo usando i guanti e invaso la confettura caldissima, poi chiudo ermeticamente e lascio raffreddare su dei sottopentola. Lo sbalzo di temperatura potrebbe far rompere i vasetti.

Pelate, lavate e asciugate perfettamente le cipolle. affettatele finemente e mettetele in una pentola d’acciaio (assolutamente non di alluminio), aggiungete l’aceto balsamico, il vino, gli aghetti di timo  e lo zucchero. Lasciate macerare per 4 o 5 ore poi mettete sul fuoco e lasciate cuocere per circa un’ora, mescolando spesso. La confettura avrà raggiunto la cottura ideale quando, mettendola su un piattino e inclinandolo, non scivolerà ma tenderà a restare attaccata alla superficie.
Invasate e chiudete subito i barattoli con il loro coperchio. Lasciate passare una ventina di giorni prima di consumare.
Questa confettura è ottima sui formaggi stagionati, sulle carni bollite, sui salamini cotti.

 

mercoledì 27 luglio 2022

Garganelli con spada e ortaggi

Il pesce spada appartiene alla categoria dei pesci così detti “azzurri”, possiede carni magre delicate, molto pregiate.
È ricco di acidi grassi essenziali (Omega3), di vitamine del gruppo B, di retinolo (vitamina A), di sali minerali come il potassio, il fosforo, il selenio e di proteine ad alto valore biologico.
garganelli sono un prodotto tipico dell’Emilia-Romagna. Si tratta di un formato di pasta all’uovo, ottenuta ripiegando delle piccole losanghe di pasta e ripassandole su di un apposito utensile per realizzare la caratteristica rigatura.
L’unione del pesce con la pasta e gli ortaggi fanno di questo piatto un piatto unico, ricco di sapori e di nutrienti, a tutti gli effetti un “piatto della salute”.



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Ingredienti per 4 persone:

320 g di garganelli

2 fette di pesce spada spesse
2 zucchine scure non troppo grandi
20 pomodorini
1 carota
1 spicchio d’aglio
4 cucchiai d’olio extravergine d’oliva
1 piccolo mazzetto di prezzemolo
1 cucchiaio di capperi
Sale q.b.

Procedimento

Lavate il prezzemolo, sgrondatelo e tritatelo con i capperi.

Lavate i pomodorini e tagliateli a spicchi.
Lavate le zucchine, spuntatele e tagliatele a cubetti.
Pelate la carota, lavatela e tagliatela a striscioline non troppo sottili.
Togliete la pelle al pesce spada e tagliatelo a cubetti.
Scaldate 4 cucchiai d’olio in un ampia casseruola , unite lo spicchio d’aglio e le striscioline di carota. Fate cuocere per cinque minuti.
Aggiungete i cubetti  di zucchine e fate cuocere per altri cinque minuti.
Unite anche i pomodorini e continuate la cottura per altri cinque minuti.
Aggiungete il pescespada ,il trito di prezzemolo e capperi, salate e fate cuocere ancora per tre minuti ( il pesce spada non deve cuocere troppo o diventa stopposo).
Portate ad ebollizione 2 litri due litri di acqua salata e tuffateci i garganelli.
Quando saranno al dente, scolateli e fateli saltare con il condimento per un minuto.
Servite subito.

lunedì 11 luglio 2022

Insalata di mare a modo mio

L’insalata di mare è uno dei piatti più conosciuti ed amati che viene preparata in numerosissime varianti poiché ognuno ha la sua e questa è la mia.
Il segreto nel presentare una bella insalata di mare consiste nel tagliare i molluschi quando sono freddi, diversamente si sfilaccerebbero.
Una volta preparata richiede un riposo in frigorifero di almeno un’ora e l’ideale sarebbe prepararla il giorno prima in modo che si insaporisca bene.
Infine vi consiglio di usare, se possibile, del pesce fresco.




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Ingredienti per 4 persone:

900 g di polpo
500 g di seppie
200 g di cozze
1 cipolla rossa di Tropea
1 mazzetto di prezzemolo
2 spicchi d’aglio
1 cucchiaio di capperi sott’aceto
150 g di olive nere tagliate a rondelle
Qualche foglia di basilico per guarnire
Olio extravergine d’oliva q.b.
Succo di mezzo limone
Aceto di mele o di vino bianco q.b.
Sale fino e pepe bianco q.b.
 
Procedimento

Lavate le cozze, raschiate i gusci ed eliminate il bisso. Mettetele a spurgare per circa un’ora in una ciotola con acqua  fredda  a cui avrete aggiunto un cucchiaio di sale grosso.
Lavate bene il polpo e ponetelo, con uno spicchio d'aglio e il succo di mezzo limone, in una pentola senza aggiungere acqua (cuocerà nei suoi liquidi).
Mettete il coperchio e cuocete per 40 minuti a fuoco bassissimo, ogni tanto muovetelo dolcemente. 
Lasciatelo raffreddare nella sua acqua.
Nel frattempo preparate la salsina per il condimento.
Lavate il prezzemolo, sgrondatelo bene e tritatelo con lo spicchio d’aglio rimasto e i capperi. Ponete il trito in una ciotola e versate un po’ d’olio. Mescolate bene.
Pulite e lavate le seppie.
Portate a ebollizione una pentola d’acqua, immergeteci le seppie e fatele cuocere per dieci minuti.
Scolate le cozze e sciacquatele.
In una casseruola versate due cucchiai d’olio, lo spicchio d’aglio schiacciato e un rametto di prezzemolo tritato, unite le cozze, coperchiate e fate cuocere a fuoco vivace per cinque minuti. Tutte le cozze dovranno aprirsi, non mangiate quelle chiuse ma gettatele.
Togliete il molluschi dai gusci e metteteli in una capiente ciotola.
Scolate il polpo poi togliete la pelle e le ventose, tagliatelo a tocchetti e mettetelo in una ciotola.
Scolate le seppie e tagliatele a listarelle  unitele al polpo.
Pulite la cipolla e tagliatela a rondelle sottili e  mettetela nella ciotola con i molluschi.
Aggiungete le olive,  il succo del mezzo limone rimasto, un po' di aceto bianco, la salsina di prezzemolo, un paio di cucchiai d’olio, aggiustate di sale e di pepe (quest’ultimo è facoltativo)
Mescolate e lasciate riposare almeno un’ora in frigorifero e servite.

sabato 2 luglio 2022

Insalata esotica

L’avocado è l’unico alimento che possiamo classificare come frutta, come grasso e come vegetale, nessun altro cibo accomuna queste caratteristiche e si utilizza spesso in cucina per molte ricette, soprattutto nei paesi in cui nasce.

É molto calorico infatti 100 gr di prodotto edibile (senza buccia) forniscono circa 230 calorie.
Originario dell’America Centrale, l’avocado o “aguate”, come era in origine il suo nome spagnolo, faceva parte dell’alimentazione  degli indigeni Atzechi e Maya.
La principale caratteristica nutrizionale di questo frutto consiste nella sua ricchezza di grassi, specialmente insaturi, come l’acido grasso linoleico ed  Omega-3, grassi “buoni” poiché stimolano la produzione di colesterolo buono (HDL) che aiuta a contrastare quello cattivo (LDL).
Grazie a questa proprietà, il consumo dell’avocado aiuta a diminuire il colesterolo nel sangue e quindi è di ausilio per prevenire l’arteriosclerosi e i disturbi circolatori.
É ricco anche di fitonutrienti, di glutatione e luteina, che sono  elementi antiossidanti e di vitamina A e vitamina E ed è altresì ottimo per i diabetici perché possiede la capacità di rallentare l’assorbimento del glucosio a livello intestinale.
Molte sono le ricette che prevedono l’utilizzo di quest’alimento, specialmente quelle messicane.
Quando acquistate l’avocado controllate che la buccia sia di un bel verde scuro, senza ammaccature e, premendo leggermente, deve essere un po’ morbido. Se è troppo duro, non è ancora maturo.

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 Ingredienti per 4 persone:

2 avocado

400 g di gamberi
1 cipolla di Tropea
15 mandorle
125 g di rucola
Succo di limone q.b.
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sale fino q.b.

Procedimento

Sciacquate i gamberi e fateli lessare  in acqua acidulata con un po' di limone per due minuti a partire dal bollore.  Scolateli, eliminate il carapace e, aiutandovi con uno stecchino, togliete anche il filetto nero sul dorso.

Lavate e sgrondate la rucola.
Pulite la cipolla e tagliatela prima a rondelle e poi a cubetti.
Tritate le mandorle.
Preparate un’emulsione (vinaigrette) amalgamando  cinque cucchiai d’olio, sale, e un cucchiaio di succo di limone.
Unite le mandorle tritate e mischiate bene.
Lavate gli avocado, asciugateli poi tagliateli a fette  e bagnatele con un po’ di succo di limone per evitare che anneriscano.
Mettete tutti gli ingredienti in una ciotola  o in piatti individuali, condite con l’emulsione e servite.

giovedì 16 giugno 2022

Confettura di nespole

Uno dei frutti che caratterizzano la primavera è la nespola. Simile nella forma alle albicocche ha in realtà gusto e caratteristiche ben diverse. Esistono due tipi di nespole: le nespole comuni e le nespole del Giappone:  le prime sono originarie del bacino del Mediterraneo e si sono poi diffuse anche in America specialmente in California. In Italia questa coltivazione è diffusa prevalentemente in Sicilia e maturano nei mesi di aprile e maggio. Le nespole sono dei frutti particolari che non maturano sull’albero, ma vanno raccolte acerbe e conservate al caldo per completare la maturazione come ci ricorda la saggezza popolare con il famoso proverbio; “Col caldo e con la paglia si maturano le nespole”. 
Questo frutto ha ottime qualità che consentono di riequilibrare l’intestino; possiedono un’azione astringente quando sono acerbe, lassativa quando sono mature.
Contengono molta vitamina C, tannino, acido tartarico, acido acetico, antiossidanti e zuccheri.
Si utilizzano, oltre che al naturale, anche per preparare deliziose torte, mousse, liquori ed elisir.


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Ingredienti per 6 vasetti circa da 250 gr cad tipo Bormioli

2 kg di nespole

800 gr di zucchero di canna
1 limone non trattato

Procedimento

Lavate accuratamente  con l’acqua calda i vasetti e i relativi coperchi (cambiateli ogni volta che riutilizzate i vasetti) e asciugateli perfettamente.

Lavate le nespole, sbucciatele e togliete i noccioli (potete utilizzarli per preparare un ottimo liquore: il nespolino) tagliatele a metà e mettetele in una pentola adatta in acciaio inox o ceramica (non utilizzate l’alluminio).
Terminata l’operazione aggiungete il succo del limone, la scorza dello stesso  a striscioline (solo la parte gialla, state attenti a non prelevare la 
parte bianca (albedo) che renderebbe amara la confettura) e lo zucchero.

Mescolate e lasciate riposare per un paio d’ore.
Trascorso il tempo ponete la pentola sul fuoco molto basso. Fate cuocere adagio adagio, mescolando e schiumando.

Quando la confettura raggiungerà la giusta densità  (fate la prova versando un po’ di confettura in un piatto ed inclinandolo, se non scorre è perfetta), toglietela dal fuoco e invasatela immediatamente nei vasi, chiudeteli ermeticamente e conservateli all’asciutto e all’oscuro.


Sentiamo spesso parlare di marmellate, confetture e composte, ma in che cosa si differenziano?

La marmellata è un prodotto fatto di zucchero e agrumi (arancia, mandarino, limone, cedro, bergamotto, pompelmo) in cui la percentuale di frutta sia almeno il 20%. Le parti di agrumi utilizzabili sono polpa, purea, succo, estratti acquosi e scorza.

La confettura è un   prodotto contenente zucchero e polpa (o purea) di tutti gli altri tipi di frutta. La percentuale di frutta non è in generale inferiore al 35% (con differenze anche notevoli a seconda del frutto usato), ma sale al 45% nel caso della “confettura extra“.

La composta. In questo caso si ritiene che la percentuale di frutta non debba essere inferiore ai due terzi. Nella composta lo zucchero aggiunto è sensibilmente minore, così come il conseguente apporto calorico.

Le confetture, come le marmellate e le composte, sono semplicissime da preparare, ma bisogna porre molta attenzione ai contenitori che devono essere sempre ben lavati con acqua bollente e sterilizzati prima dell’utilizzo; i coperchi devono essere nuovi per garantire la chiusura ermetica.

Per sterilizzarli potete utilizzare vari metodi, personalmente utilizzo il seguente:

Lavo  i vasetti e i coperchi con acqua calda e detersivo, li sciaquo molto bene sempre con l’acqua calda e li asciugo.
Accendo il forno a 100 gradi, raggiunta la temperature lo spengo e posiziono i vasetti e i coperchi assicurandomi che non si tocchino. Chiudo il forno e li lascio lì per 20/25 minuti. Trascorso il tempo, li tolgo usando i guanti e invaso la confettura caldissima, poi chiudo ermeticamente e lascio raffreddare su dei sottopentola. Lo sbalzo di temperatura potrebbe far rompere i vasetti.