venerdì 21 luglio 2023

Frittata di fagiolini e ricotta al forno

 I fagiolini sono una coltura tipicamente primaverile ed estiva. Sono ricchi di vitamine A e C e, grazie all’alto contenuto di fibre che riduce il senso di fame, il loro consumo è indicato nelle diete ipocaloriche. Poiché contengono un enzima che rende difficile la digestione se mangiati crudi, è bene consumarli cotti: il calore, infatti, lo distrugge.
La ricotta non è prodotta dalla cagliata, ma da un suo sottoprodotto, il siero di latte, e per questo motivo non può essere considerata un vero e proprio formaggio ma un latticino perché si ottiene riscaldando, con o senza aggiunta di acidificanti, il siero residuato dalla lavorazione del formaggio e a questo processo deve il suo nome ri-cotta. Può essere prodotta sia con il latte vaccino sia con il latte di pecora.
Durante il riscaldamento del siero le proteine del latte (sieroproteine) si coagulano e formano dei fiocchi bianchi, che affiorano spontaneamente in superficie e inglobano al loro interno una certa quantità di grasso, lattosio e sali minerali. Questa massa è quindi estratta con la schiumarola e raccolta in cestelli forati per consentirne lo sgocciolamento, prima di conferirgli la caratteristica forma. La ricotta è il più nobile tra tutti i latticini; la qualità proteica è, infatti, nettamente superiore rispetto a quella dei formaggi (ricchi di caseine anziché di sieroproteine), mentre il contenuto lipidico è notevolmente inferiore, è quindi un prodotto relativamente povero di calorie, facilmente digeribile e apportatore di proteine ad altissimo valore biologico, calcio e altri preziosi minerali. 
In Piemonte è detta anche Seirass e, vista la grande produzione di formaggi, ha una funzione economica molto importante. Storicamente viene preparata anche per essere conservata a lungo, quindi può essere pressata, stagionata o salata. Il latte di partenza è vaccino, oppure ovino, mentre per il Sarass del Fen può anche essere di capra. Quest’ultimo è Presidio Slow Food.


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Ingredienti per 2 persone:

4 uova

2 etti di fagiolini
100 gr di ricotta
40 gr di Parmigiano Reggiano grattugiato
1 cucchiaio di pangrattato
Qualche foglia di basilico
Una grattata di noce moscata
1 pizzico di erbette di Provenza (timo, maggiorana, origano ecc)
Un pochino di burro per imburrare la pirofila
Sale fino q.b.

Procedimento

Togliete le uova dal frigo e lasciatele a temperatura ambiente, con questo piccolo trucco otterrete una frittata più gonfia e compatta.

Spuntate e lavate i fagiolini.
Metteteli in una pentola con dell’acqua fredda, salate e portate a bollore, lasciate cuocere per 10/15 minuti.
Nel frattempo, mettete la ricotta in una ciotola e schiacciatela con i rebbi di una forchetta in modo da renderla cremosa.
Rompete le uova mettetele in un piatto fondo, aggiungete la noce moscata, le erbette e salate.
Sbattetele e versate tutto nella ciotola con la ricotta e amalgamate bene.
Quando la ricotta sarà ben inglobata e il composto risulterà liscio ed omogeneo unite il pangrattato e il Parmigiano grattugiato e amalgamate.
Preriscaldate il forno a 180° modalità statico
Scolate i fagiolini e tagliateli in pezzi lunghi circa 2 cm.
Lavate e sgrondate il basilico.
Unite i fagiolini e le foglie di basilico, spezzettate grossolanamente, al composto di ricotta e uova. Inglobate bene e versate il tutto nella pirofila precedentemente imburrata.
Infornate e fate cuocere per 30 minuti.
È ottima anche tiepida o fredda.