La seppia appartiene alla stessa famiglia di polpi e calamari; è un
mollusco cefalopode, cioè, dotato solo di testa e piedi e possiede notevoli
capacità mimetiche che gli consentono di cambiare colore in brevissimo tempo.
Le sue dimensioni vanno dai quattro centimetri della seppiola fino ai 120
centimetri della seppia comune.
All’interno del suo corpo troviamo una conchiglia detta “osso di seppia”
che le consente di galleggiare perché è pieno di bollicine di gas che lo
rendono più leggero dell’acqua.
La seppia si difende dagli attacchi dei predatori espellendo inchiostro che
si trova in una sacca all’interno del suo corpo.
È diffusa in tutti i mari e gli oceani del globo e vive sui fondali
costieri melmosi o sabbiosi. In Adriatico vi sono due distinte popolazioni di
seppie, una si riproduce in primavera, l’altra in autunno.
Le sue caratteristiche nutrizionali sono molto simili a quelle dei
cosiddetti “pesci magri”: è ricca di vitamina A, B1, D e di sali minerali quali
il fosforo, il potassio, il calcio e proteine. È ricca di fibre e quasi priva
di grassi per cui è consigliata nelle diete ipocaloriche.
Infine, per riconoscere la freschezza della seppia, occorre controllare il
colore che deve essere iridescente, non deve avere macchie particolari sul
corpo e deve profumare di mare. La carne deve essere soda e gli occhi devono
avere un colore nero brillante. Se l’inchiostro è rappreso, probabilmente è
stata congelata.
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Ingredienti
per 4 persone:
700 gr di
seppioline
3 patate
grandi
Una ventina
di olive nere taggiasche sott’olio
1 mazzettino
di prezzemolo
1 cucchiaio
di capperi sottaceto
1 spicchio d’aglio
Succo di un
limone
Olio
extravergine d’oliva q.b.
Sale fino
q.b.
Procedimento
Normalmente le seppioline le trovate già pulite e basta solo lavarle bene,
diversamente leggete sotto come fare per pulirle.
Lavate il prezzemolo e tritate le foglioline con lo spicchio d’aglio e i
capperi.
Mettete le patate con la buccia in una pentola di acqua fredda, dal bollore
calcolate 30/35 minuti di cottura.
Scolatele e lasciatele raffreddare completamente.
Contemporaneamente mettete sul fuoco un’altra pentola con dell’acqua fredda
e aggiungete il succo di mezzo limone, le seppioline e portate a bollore.
Fatele cuocere per 35 minuti.
Scolatele e mettetele in una ciotola con un filo d’olio, mescolate.
Tagliate le patate a tocchetti e unitele alle seppie, aggiungete le olive.
Salate, unite il trito di prezzemolo, aglio e capperi.
Irrorate con il rimanente succo di limone e con l’olio.
Mescolate e mettete in frigo se la gradite fredda, ma può essere consumata
anche tiepida
Come pulire
le seppie
Indossate dei
guanti di lattice per evitare di macchiarvi le dita con il nero di seppia, poi
sciacquatele con delicatezza sotto il getto dell’acqua corrente a testa in giù.
Fate un
taglio verticale sul retro delle seppie e con la punta delle dita individuate l’osso
ed estraetelo.
Estraete delicatamente
anche la sacca nera nella quale è presente il nero di seppia, senza schiacciarla,
mettetela in una ciotolina con un pochino d’acqua, potrà servirvi per preparare
un ottimo piatto di pasta al nero di seppia.
Rimuovete le
interiora, incidete la pelle della seppia per rimuoverla interamente,
individuate il “sottopelle” e sollevatela in modo uniforme e in un unico
momento.
Dalla testa
eliminate il rostro o “becco”: facile da individuare poiché posizionato al
centro dei tentacoli. Fate pressione con le dita spingendolo verso l’alto.
Infine,
rimuovete gli occhi.
Lavate
accuratamente sotto il getto dell’acqua corrente e in profondità.