Natale si avvicina, ma questi sono anche tempi duri...con altri amici foodblogger abbiamo deciso di scrivere quest'ebook , da SCARICARE GRATUITAMENTE, dedicato alle ricette di Natale low cost, cioè come cucinare ottime ricette spendendo poco! Per scaricare l'ebook in formato pdf cliccate su questo link http://bit.ly/12iu5Qq
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giovedì 11 dicembre 2014
lunedì 8 dicembre 2014
Ossibuchi con le lenticchie
La lenticchia di Castelluccio di Norcia IGP è coltivata nell’omonimo altopiano
situato tra Norcia (PG) e Castel Sant’Angelo sul Nera (MC), si caratterizza per
il gusto unico nel suo genere, per il colore, diverso da un chicco all’altro e
per la rapidità di cottura. Piatto tipico della tradizione italiana, la
lenticchia rappresenta un ottimo accompagnamento anche a salsicce, zamponi e
cotechini.
LE IMMAGINI E I TESTI PUBBLICATI IN QUESTO SITO SONO DI PROPRIETA’ DELL’AUTORE E SONO PROTETTI DALLA LEGGE SUL DIRITTO D’AUTORE N. 633/1941 E SUCCESSIVE MODIFICHE. COPYRIGHT © 2014-2050. TUTTI I DIRITTI RISERVATI A IL POMODORO ROSSO DI MARIA ANTONIETTA GRASSI. VIETATA LA RIPRODUZIONE, ANCHE PARZIALE, DI TESTI O FOTO, SENZA AUTORIZZAZIONE.
Ingredienti per 4 persone:
4 ossibuchi
350 gr di lenticchie secche di Castelluccio di Norcia
Mezzo bicchiere di vino rosso
4 cucchiai di passata di pomodoro
100 gr di farina
2 foglie d’alloro
1 carotina
1 gambo di sedano
1 cipolla bianca
1 litro di acqua calda
4 foglie d’alloro
Sale q.b.
Pepe q.b. (facoltativo)
Olio extravergine d’oliva q.b.
Procedimento
In una casseruola mettete quattro cucchiai d’olio e
mezza cipolla tagliata a fettine, lasciate stufare per qualche minuto poi
aggiungete le lenticchie, preventivamente sciacquate e scolate. Aggiungete
l’acqua calda, due cucchiai di passata di pomodoro e le foglie di alloro. Fate
cuocere per trenta minuti, salate (aggiungete il sale solo a fine cottura.)
Infarinate leggermente gli ossibuchi. Tritate la carota, la cipolla e il gambo di sedano e metteteli in una casseruola con 4/5 cucchiai di olio e fate soffriggere dolcemente per qualche minuto. Aggiungete gli ossibuchi e fateli dorare da ambo i lati.
Infarinate leggermente gli ossibuchi. Tritate la carota, la cipolla e il gambo di sedano e metteteli in una casseruola con 4/5 cucchiai di olio e fate soffriggere dolcemente per qualche minuto. Aggiungete gli ossibuchi e fateli dorare da ambo i lati.
Quando saranno dorati, ci vorranno circa cinque
minuti, versate il bicchiere di vino rosso e lasciatelo evaporare a fuoco alto
per 2/3 minuti. Abbassate la fiamma, aggiungete l’acqua calda, la passata di
pomodoro, le foglie d’alloro, aggiustate di sale e di pepe e fate cuocere a
casseruola coperta per venti minuti.
Unite infine le lenticchie e continuate la cottura
ancora per dieci minuti. Serviteli caldi accompagnandoli con un buon vino
rosso.
venerdì 5 dicembre 2014
Insalatina con songino, kiwi, noci e Provolone Auricchio piccante
La lunga stagionatura, unitamente al
“caglio piccante Auricchio” (la cui formula è gelosamente custodita in
Azienda), determinano l’inimitabile gusto del Provolone Auricchio Piccante Classico,
considerato uno tra i più famosi ed apprezzati formaggi italiani. E'
contraddistinto da una veste (texture color bruciato) che lo identifica sino al
più piccolo spicchio. Disponibile anche nella versione in Tranci
Preconfezionati da 1 e 5 kg. Consigliato anche come aperitivo,
il Provolone Piccante Auricchio è ottimo anche grattugiato sulla pasta, a
scaglie sul carpaccio fresco.
La
pianta del kiwi é una specie originaria della Cina. Fu poi il Sig. Hayward (da
qui il nome della varietà più conosciuta) a creare un nuovo innesto e ad
impiantarla in Nuova Zelanda che col tempo è divenuta il principale produttore
mondiale.
Dall’inizio degli anni ’60 si sono registrati i primi significativi investimenti in Italia (in particolare in Piemonte), dove nel 2006 la produzione ha superato quella della Nuova Zelanda.
Dall’inizio degli anni ’60 si sono registrati i primi significativi investimenti in Italia (in particolare in Piemonte), dove nel 2006 la produzione ha superato quella della Nuova Zelanda.
Ricco di fibre, il frutto del Kiwi dal
caratteristico colore verde è mediamente calorico: il contenuto di vitamina C è
superiore a quello delle arance, limoni e pompelmi. Ha proprietà diuretiche,
dissetanti, rinfrescanti e depurative e favorisce le difese naturali
dell’organismo.
LE IMMAGINI E I TESTI PUBBLICATI IN QUESTO SITO SONO DI PROPRIETA' DELL'AUTORE E SONO PROTETTI DALLA LEGGE SUL DIRITTO D'AUTORE N. 633/1941 E SUCCESSIVE MODIFICHE. COPYRIGHT © 2010-2050 TUTTI I DIRITTI RISERVATI A IL POMODORO ROSSO DI MARIA ANTONIETTA GRASSI
Ingredienti per 4 persone
1 cespo di radicchio
100 gr di songino (valerianella)
150 gr di Provolone Auricchio piccante
4 kiwi
Noci q.b.
Olio extravergine d’oliva q.b.
Aceto balsamico q.b.
Sale q.b.
Procedimento.
Lavate e sgrondate bene le insalate, tagliate a striscioline
il radicchio.
Sbucciate i kiwi tagliateli a rondelle e
poi ancora a metà.
Tagliate il formaggio a dadini.
Sgusciate le noci e sminuzzate
grossolanamente i gherigli.
Preparate un’emulsione (vinaigrette) con l’olio l’aceto e il sale.
Mettete il tutto in un’insalatiera,
condite con la vinaigrette e servite subito.
giovedì 4 dicembre 2014
Frittata ripiena di catalogna, Provolone Auricchio affumicato e noci.
Vi
starete chiedendo cosa sono le Provolizie,
sono delle deliziose fettine di provolone nella versione dolce, o piccante o
affumicata, prodotte dalla ditta Auricchio.
Un’eccellenza italiana che certamente tutti conoscete e che è sinonimo di
garanzia di qualità. Tutti i loro prodotti sono ottimi e privi di conservanti,
ideali per chi ha fantasia in cucina. Con le Provolizie nella versione affumicata
ho ideato questa ricetta.
La
cicoria asparago è una verdura dal sapore amarognolo facente parte della
famiglia della cicoria. In alcune zone d'Italia è chiamata catalogna.
La
catalogna contiene fosforo, calcio e vitamina A, è depurativa e stimola le
funzioni digestive e diuretiche.
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Ingredienti
per 4 persone:
6
uova di gallina
2
cucchiai di latte
150
gr di Provolizie affumicate Auricchio
400
gr di catalogna
40
gr di burro
12
gherigli di noce
1
cucchiaino di erbette di Provenza (timo, maggiorana, origano ecc)
Olio
extravergine d’oliva q.b.
Sale
q.b.
Procedimento.
Pulite
e lavate la catalogna, poi fatela lessare per 7-8 minuti in poca acqua salata.
Scolatela, lasciatela raffreddare, poi strizzatela bene e tritatela grossolanamente.
Sbriciolate
i gherigli di noce.
Mettete
il burro in un tegame e fate insaporire la catalogna per cinque minuti.
Sbattete
in una ciotola le uova con il sale, il latte e le erbette.
Scaldate
un po’ d’olio in una padella antiaderente e, con la metà delle uova, fate una
frittata e cuocetela da entrambi i lati. Ripetete l’operazione con le uova
rimaste.
Mettete
una delle due frittate in una pirofila imburrata, copritela con metà delle
Provolizie Auricchio affumicate.
Distribuite sopra la catalogna, le noci e le
rimanenti Provolizie.
Coprite tutto con la seconda frittata e passate in forno
già caldo a 180° per dieci minuti.
Potete
servirla sia calda sia tiepida.
Buon
appetito!
martedì 2 dicembre 2014
Torta di caki ed amaretti
Originario dell’Asia orientale, il caki è una delle più antiche piante da frutta coltivate dall’uomo, non cresce mai al di sotto dei 20° di latitudine nord perché mal sopporta i climi caldo-umidi. Detto anche “mela d’Oriente”, fu definito dai cinesi, l’albero delle sette virtù; vive a lungo, non è attaccato dai parassiti, le sue foglie fanno una grande ombra, gli uccelli possono nidificare tra i suoi rami, le sue splendide foglie gialle rosse in autunno sono decorative fino ai primi geli, le foglie, essendo ricche di sostanze concimanti, aiutano il terreno a nutrirsi, ed infine, il suo legno da un bel fuoco.
In America e in Europa si diffuse intorno alla metà dell’Ottocento. In Italia giunse solo nel 1916 e iniziarono a coltivarlo nel salernitano. La coltivazione si estese poi in Emilia Romagna. Oggi è diffuso in tutta Italia.
Questo delizioso frutto è composto da circa il 79% d’acqua, il 18% di zuccheri, proteine, grassi, vitamina C. E’ ricco di potassio e beta-carotene. E’ sconsigliato a chi soffre di diabete o ha problemi d’obesità. Ha notevoli proprietà lassative e diuretiche.
In dialetto napoletano è chiamato “legnasanta” perché, una volta aperto il frutto, si ritiene di poter “vedere” al suo interno l’immagine caratteristica del Cristo in croce.
Il nome corretto del frutto del caki, non è caco, come ormai è d’uso chiamarlo, ma caki come la pianta.
Al termine della cottura lasciate la torta nel forno ancora per cinque minuti, poi estraetela, lasciatela raffreddare completamente su di una gratella e cospargetela di zucchero a velo.
In America e in Europa si diffuse intorno alla metà dell’Ottocento. In Italia giunse solo nel 1916 e iniziarono a coltivarlo nel salernitano. La coltivazione si estese poi in Emilia Romagna. Oggi è diffuso in tutta Italia.
Questo delizioso frutto è composto da circa il 79% d’acqua, il 18% di zuccheri, proteine, grassi, vitamina C. E’ ricco di potassio e beta-carotene. E’ sconsigliato a chi soffre di diabete o ha problemi d’obesità. Ha notevoli proprietà lassative e diuretiche.
In dialetto napoletano è chiamato “legnasanta” perché, una volta aperto il frutto, si ritiene di poter “vedere” al suo interno l’immagine caratteristica del Cristo in croce.
Il nome corretto del frutto del caki, non è caco, come ormai è d’uso chiamarlo, ma caki come la pianta.
LE IMMAGINI E I TESTI PUBBLICATI IN QUESTO SITO SONO DI PROPRIETA' DELL'AUTORE
E SONO PROTETTI DALLA LEGGE SUL DIRITTO D'AUTORE N. 633/1941 E SUCCESSIVE
MODIFICHE. COPYRIGHT © 2010-2050 TUTTI I DIRITTI RISERVATI A IL POMODORO ROSSO
DI MARIA ANTONIETTA GRASSI
Ingredienti per una tortiera di 20 cm
220 g di farina 00
80 g di amaretti secchi Matilde Vicenzi
400 g di cachi maturi (circa 2/3 cachi)
60 g di burro a temperatura ambiente
60 g di zucchero semolato
2 uova a temperatura ambiente
1 bustina di lievito per dolci
Procedimento
Tritate nel mixer gli amaretti fino a ridurli in
farina, poi mettetela in una ciotola. Unite la farina setacciata e il lievito,
rimestate bene.
Spelate i cachi e raccogliete la polpa in una ciotola,
schiacciatela bene con i rebbi di una forchetta o con il mixer e, se vi
sembra troppo acquosa, scolate il liquido in eccesso.
Accedente il forno statico a 180°C.
In una terrina mettete lo zucchero, le uova e
sbattete con le fruste elettriche fino ad ottenere un composto morbido e
spumoso. Unite il burro sciolto, continuate ad amalgamare fino ad inglobarlo
completamente. Incorporate, poco alla volta,il composto di farine e lievito
alternato alla purea di caki. Continuate con le fruste elettriche fino ad
ottenere un impasto morbido e spumoso.
Versate tutto nella tortiera precedentemente imburrata
e infarinata.
Infornate per 35/40 minuti.
Al termine della cottura lasciate la torta nel forno ancora per cinque minuti, poi estraetela, lasciatela raffreddare completamente su di una gratella e cospargetela di zucchero a velo.
La torta sarà molto morbida e cremosa all’interno e potete
servirla accompagnata con della cioccolata calda.
giovedì 27 novembre 2014
Cavoletti di Bruxelles in agrodolce
Fin dai tempi più remoti erano
note le proprietà curative dei vari tipi di cavolo che erano utilizzati,
soprattutto nella cura di ulcere, ferite e affezioni respiratorie. I recenti
studi hanno confermato le proprietà terapeutiche di questi ortaggi e ne hanno scoperte delle altre, come la funzione protettiva a livello
arterioso e di prevenzione in alcune forme tumorali. I cavoli sono ricchi di sali
minerali quali ferro, potassio, calcio, fosforo e di vitamina A, B2, C. di
carotenoidi, di acido folico e di folati, indispensabili per prevenire la spina
bifida in gravidanza. I cavoletti di Bruxelles (var. gemmifera Zenker),
ovviamente, appartengono alla stessa famiglia e si raccolgono tra l’autunno e
l’inverno. Si coltivano come i broccoli e si raccolgono i germogli inseriti
lateralmente sullo stelo, chiusi e compatti, simili a piccoli cavoli cappucci. La raccolta dei più grossi stimola la pianta ad accrescersi e a produrne di
nuovi.
LE IMMAGINI E I TESTI PUBBLICATI IN QUESTO SITO SONO DI PROPRIETA'
DELL'AUTORE E SONO PROTETTI DALLA LEGGE SUL DIRITTO D'AUTORE N. 633/1941
E SUCCESSIVE MODIFICHE. COPYRIGHT © 2010 TUTTI I DIRITTI RISERVATI
A IL POMODORO ROSSO DI MARIA ANTONIETTA GRASSI
Ingredienti per 4 persone:
2 confezioni di cavoletti di Bruxelles
Ingredienti per 4 persone:
2 confezioni di cavoletti di Bruxelles
2
scalogni
1
bicchiere di Vernaccia
3
cucchiai di aceto di mele (o di vino bianco)
1
cucchiaino di zucchero
Sale
e pepe q.b.
Olio
extravergine d’oliva q.b.
Procedimento.
Togliete
le foglie più brutte dei cavoletti e lavateli in abbondante acqua, scolateli e, se ce ne fossero di troppo grandi, divideteli a metà.
Spellate
gli scalogni, tagliateli a rondelle sottili (alla veneziana) e metteteli in una
padella con quattro cucchiai d’olio. Fateli dorare dolcemente per qualche
minuto poi aggiungete i cavoletti e lasciateli insaporire per un minuto
Aggiungete l’aceto, il vino, lo zucchero, il sale e il pepe. Coprite con un coperchio e lasciate cuocere per circa quindici minuti. Se dovessero asciugare troppo, unite un po’ di acqua calda.
Aggiungete l’aceto, il vino, lo zucchero, il sale e il pepe. Coprite con un coperchio e lasciate cuocere per circa quindici minuti. Se dovessero asciugare troppo, unite un po’ di acqua calda.
Sono
ottimi come contorno a piatti di carne o di uova, e, se li preparate qualche
ora prima, o addirittura il giorno prima, saranno ancora più gustosi.
lunedì 24 novembre 2014
Lasagne con zucchine, prosciutto e Provolizie Auricchio
Un superbo primo ricco e corposo, ideale per stupire i vostri ospiti.
Vi starete chiedendo: cosa sono le Provolizie ?. Sono delle deliziose fettine di provolone nella versione dolce, o piccante o affumicata, prodotte dalla ditta Auricchio. Un’eccellenza italiana che certamente tutti conoscete e che è sinonimo di garanzia di qualità. Tutti i loro prodotti sono ottimi e privi di conservanti, ideali per chi ha fantasia in cucina. #provolaci.
Da sempre il Provolone Auricchio viene fatto nello stesso modo. Il suo gusto unico e inconfondibile nasce dalla "ricetta segreta" di Gennaro Auricchio che la inventò nel lontano 1877. La fase più importante della lavorazione, la formatura, è fatta (veramente) ancora a mano da esperti casari. Auricchio Piccante, Dolce, Giovane, anche nelle comodissime confezioni della linea Le Provolizie, è ideale per cucinare ogni giorno piatti facili, gustosi, e appetitosi. Auricchio è il più buono. Da sempre.
Con le Provolizie nella versione dolce ho ideato questa ricetta e devo dire che sono rimasta completamente soddisfatta. Il gusto pieno del provolone si sposta meravigliosamente bene con le zucchine e il resto degli ingredienti. Provate per credere e fatemi sapere!
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Ingredienti per 4 persone
Per le lasagne:
250 gr di farina
3 uova
5 gr di sale
Per la besciamella:
½ lt di latte freddo
40 gr di farina
30 gr di burro
4 cucchiai di Parmigiano Reggiano
grattugiato
Noce moscata q.b.
1 cucchiaino di sale
Per la farcitura
7 zucchine chiare non troppo grandi
Un mazzettino di
prezzemolo
3 etti di prosciutto cotto
3 conf. da 100 gr cad.
delle Provolizie dolci Auricchio
Parmigiano Reggiano q.b.
Procedimento
Mettete la farina e il sale sulla spianatoia, fate un buco al centro e aggiungete le uova. Impastate tutto, fino a ottenere un impasto compatto e omogeneo, formate una palla e lasciatela riposare per circa mezz’ora.
Mettete la farina e il sale sulla spianatoia, fate un buco al centro e aggiungete le uova. Impastate tutto, fino a ottenere un impasto compatto e omogeneo, formate una palla e lasciatela riposare per circa mezz’ora.
Nel
frattempo lavate, asciugate e spuntate le zucchine, poi tagliatele a fiammifero
(julienne) e mettetele a stufare in una padella antiaderente con un po’ d’olio
per 7-8 minuti.
Un
minuto prima di spegnere il gas, aggiungete il prezzemolo tritato e aggiustate
di sale.
Preparate
la besciamella.
Mettete
la farina e il sale in un pentolino e aggiungete lentamente il latte freddo,
mescolate continuamente con una frusta per evitare la formazione di grumi.
Ponete il pentolino sul fuoco basso e, sempre rimestando (fate attenzione che
non si attacchi), portate a bollore, continuate la cottura per circa dieci
minuti, quando otterrete una salsa corposa ma fluida unite il burro e quattro
cucchiai di Parmigiano. Continuate la cottura ancora per un minuto, per
consentire al burro e al Parmigiano di sciogliersi e di amalgamarsi bene con la
besciamella. Spegnete il gas e grattugiate nella salsa la noce moscata.
Eventualmente aggiustate di sale. Unite qualche cucchiaio di besciamella alle
zucchine.
Riprendete
l’impasto e, con il mattarello, tirate la sfoglia, sottile, e tagliate dei
rettangoli.
Accendete
il forno a 200°.
Sbollentate
le lasagne, poche per volta, per un minuto, in abbondante acqua salata a cui
avrete aggiunto un po’ d’olio per evitare che si attacchino. Scolatele e
stendetele.
Imburrate
una pirofila e mettete sul fondo un velo di besciamella e le lasagne,
distribuite sopra un po’ del composto di zucchine e besciamella,
il prosciutto
cotto, un velo di besciamella e il Provolone.
Cospargete di Parmigiano e
ricominciate fino ad esaurimento degli ingredienti. Infornate (forno già caldo)
per 25-30 minuti, lasciate riposare 5 minuti e servite.
Consigli:
Se non avete tempo o voglia di preparare le lasagne, potete acquistare 300 gr
di lasagne fresche già pronte. Volendo potete sostituire il prosciutto cotto
con dello speck.
Potete preparare sinfole porzioni come ho fatto io utilizzando le priottine che sono in omaggio con l'acquisto di una confezione di Provolizie
martedì 18 novembre 2014
Torta di mele senza burro e latte
Questa deliziosa torta può
essere mangiata anche dagli intolleranti al lattosio essendo priva di latte
vaccino e burro.
"Si definisce “intolleranza al lattosio”
l’insieme dei sintomi che possono
presentarsi per incapacità di digerire il lattosio, il principale zucchero
contenuto nel latte. Essa è causata da una carenza di lattasi, enzima che
scinde il lattosio in zuccheri semplici, i quali vengono poi assorbiti dal
tratto gastrointestinale.
Se l'enzima lattasi non digerisce lo zucchero lattosio, questo viene usato da specifici
batteri per produrre acido lattico.
Ciò richiama acqua all'interno dell'intestino, aumentandone la peristalsi.
I sintomi più comuni dell’intolleranza al lattosio sono gastrointestinali: dolore addominale
non specifico, crampi addominali diffusi, gonfiore e tensione intestinale,
aumento della peristalsi, meteorismo, flatulenza e diarrea con feci acquose e
acide, che insorgono da una a poche ore dopo l’ingestione di latte o latticini
o comunque di alimenti contenenti lattosio.
L’insorgenza della sintomatologia è anche dipendente dal cibo associato: se il lattosio viene
ingerito insieme a carboidrati (specie
i carboidrati semplici), che aumentano la velocità di svuotamento gastrico, i
sintomi sono più probabili o più intensi, mentre se viene ingerito insieme a
grassi, che riducono la velocità di svuotamento gastrico, i sintomi possono
essere molto ridotti o addirittura assenti."
Dr.ssa Mina
Scolozzi, Biologa Nutrizionista
LE IMMAGINI E I TESTI PUBBLICATI IN QUESTO SITO SONO DI PROPRIETA’ DELL’AUTORE E SONO PROTETTI DALLA LEGGE SUL DIRITTO D’AUTORE N. 633/1941 E SUCCESSIVE MODIFICHE. COPYRIGHT © 2010-2050. TUTTI I DIRITTI RISERVATI A IL POMODORO ROSSO DI MARIA ANTONIETTA GRASSI. VIETATA LA RIPRODUZIONE, ANCHE PARZIALE, DI TESTI O FOTO, SENZA AUTORIZZAZIONE.
Ingredienti
per una tortiera di 25 cm.
4
mele renette grandi
150
gr di farina
200
gr di zucchero
1
uovo
1
bustina da 8 gr di lievito in polvere per dolci
1
bicchierino di rum
Latte di soia
q.b.
1
limone
1
pizzico di sale
Procedimento
Accendete
il forno a 180°C.
Sbucciate
le mele e riducetele a dadini, spruzzatele con il succo del limone per evitare
che anneriscano e copritele con la pellicola.
Rompete
l’uovo in una ciotola capiente, unite 150 gr di zucchero e un pizzico di sale.
Lavorate il tutto con le fruste elettriche fino ad ottenere un composto
spumoso. Incorporate a poco a poco la farina, alternandola con il latte;
ottenuta una pastella semiliquida, unite il liquore e il lievito mescolando
bene.
Aggiungete
alla pastella le mele, amalgamate bene e versate il composto nella tortiera rivestita da carta da forno. Spolverizzate con lo zucchero rimasto e cuocete per circa 40 minuti. Quando la
torta è cotta, lasciatela riposare nel forno spento per qualche minuto prima di
sformarla.
Polpette e company
Eccolo qui!.E'
online il nuovo ebook di ricette gratuito e liberamente condivisibile
che ho creato assieme a tre amici e colleghi food blogger: POLPETTE
& COMPANY.
Questo è il link per scaricare il pdf: http://bit.ly/1A7gIRv
Come al solito troverete articoli, curiosità e tante tante ricette....
Questo è il link per scaricare il pdf: http://bit.ly/1A7gIRv
Come al solito troverete articoli, curiosità e tante tante ricette....
venerdì 14 novembre 2014
Panini al Parmigiano Reggiano, salame e cipolla di Tropea
“
A fissare con una fortissima lente d’ingrandimento la grana del parmigiano,
essa si rivela non soltanto come un’immutabile folla di granuli associati
nell’essere formaggio, ma addirittura come un panorama. E’ una foto aerea
dell’Emilia presa da un’altezza pari a quella del Padreterno”
Giovannino Guareschi (1908 – 1968)
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Ingredienti per i panini:
250 gr di farina di grano per
panificazione
150 ml di latte
100 gr di lievito madre rigenerato
4 cucchiai di olio extravergine d'oliva
1 cucchiaino di miele d'acacia
6 gr di sale fino
150 gr di Parmigiano Reggiano grattugiato
Ingredienti per le cipolle grigliate:
2 cipolle rosse di Tropea non troppo
grandi
2 rametti di timo
2 rametti di maggiorana
2 rametti di rosmarino
2 rametti di menta
Aceto balsamico di Modena q.b.
Sale q.b.
Pepe nero in grani q.b.
Olio extravergine d’oliva q.b.
Salame a fette q.b.
Scaglie di Parmigiano q.b.
Procedimento
In una ciotola capiente versate il latte a temperatura ambiente, immergetevi il lievito madre e scioglietelo molto bene con una frusta elettrica, unite il miele e poco alla volta aggiungete tutta la farina e il Parmigiano Reggiano impastando, unite lentamente l'olio e per ultimo il sale. Continuate ad impastare fino a quando non avrete ottenuto un impasto liscio ed omogeneo. Mettetelo in una ciotola, coprite con un canovaccio inumidito e mettete a lievitare, lontano da correnti d'aria (l'interno del forno spento sarebbe l'ideale), fino a quando raddoppierà il suo volume (3/4 ore a 22/23°C).
Quando l'impasto è pronto, stendetelo con
le mani e dividetelo in tante palline, grosse come palline da ping pong.
Appiattitele leggermente e disponetele distanziate su una placca coperta da
carta da forno. Spennellatele con un po’ d’olio e rimettetele a lievitare fino
al raddoppio del volume (1 o 2 ore). Infornate, a forno già caldo (in cui
avrete inserito un pentolino con dell'acqua per renderli più morbidi), per
15/20 minuti a 180°. Sfornateli e fateli raffreddare su di una gratella.
Nel frattempo che la pasta lievita,
preparate le cipolle grigliate.
Pulite e lavate le cipolle, tagliatele a
fette orizzontali di 5 mm di spessore. Disponetele su di un vassoio, una
accanto all’altra. Mescolate tre cucchiai di acqua con due pizzichi di sale.
Spennellate sulle fette di cipolla l’acqua e sale e cospargetele con qualche
grano di pepe nero pestato.
Lasciate così per una decina di minuti e
nel frattempo tritate finemente tutti gli aromi, quindi fate cuocere le fette
di cipolla sulla griglia ben calda per sei minuti per parte.
Trasferite le cipolle in un contenitore,
disponetele a strati e condite ogni strato con un po’ del misto di aromi e
d’aceto balsamico. Irrorate abbondantemente d’olio.
Farcite i mini panini con una fetta di
salame, una rondella di cipolla grigliata e una scaglia di Parmigiano.
Consigli: se non avete il lievito madre,
potete utilizzare un panetto di lievito di birra (15 gr). Utilizzando il
lievito di birra, i tempi della lievitazione si dimezzano, ma il gusto del pane
preparato con il lievito madre sarà insostituibile.
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