Il Carnevale è
una festa che si celebra nei Paesi di tradizione cattolica. I
festeggiamenti si svolgono spesso in pubbliche parate in cui dominano elementi
giocosi e fantasiosi; in particolare, l'elemento distintivo e caratterizzante
del carnevale è l'uso del mascheramento.
La parola
carnevale deriva dal latino carnem levare ("eliminare
la carne"), poiché indicava il banchetto che si teneva l'ultimo giorno di
Carnevale (Martedì grasso), subito prima del periodo
di astinenza e digiuno della Quaresima.
Il clou della
festa avviene il Giovedì Grasso e il Martedì Grasso, ossia l'ultimo
giovedì e l'ultimo martedì prima dell'inizio della Quaresima.
In particolare, il Martedì Grasso è il giorno di chiusura dei festeggiamenti
carnevaleschi, dato che la Quaresima nel Rito Romano inizia con
il Mercoledì delle Ceneri.
Innumerevoli
sono i dolci di carnevale e certamente le frittelle, di tutti i tipi, fanno la
parte del leone.
Le bugie
(in Piemonte e in Liguria si chiamano così) sono tipici dolci
italiani di Carnevale, che posseggono anche tanti altri nomi regionali:
chiacchere, frappe, frottole ecc.
Possono anche
essere ricoperte da miele, cioccolato e/o zucchero a velo, innaffiate con
Alchermes o servite con il cioccolato fondente o con mascarpone montato e
zuccherato.
La tradizione delle frappe
probabilmente risale a quella delle frictilia, dei dolci fritti nel
grasso che nell'antica Roma erano preparati proprio durante il periodo
dell'odierno carnevale.
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per circa 350 g di impasto:
220
g di farina 00
50
g di burro
1
uovo
1
cucchiaio di grappa
½
cucchiaino di bicarbonato di sodio
20
g di zucchero a velo nell’impasto
Zucchero
a velo per guarnire q.b.
1
pizzico di sale
Olio
extravergine d’oliva o olio di arachidi q.b.
Procedimento
Tagliate
il burro a cubetti e lasciatelo ammorbidire a temperatura ambiente per venti
minuti.
Setacciate
la farina su di un piano da lavoro insieme al bicarbonato, formando un
mucchietto. Formate un incavo al centro del mucchietto di farina e versateci
l’uovo sbattuto.
Unite
i pezzetti di burro, il sale e lo zucchero e impastate il tutto con le mani
finché l’impasto diventerà elastico e sodo.
Formate
una palla, avvolgetela con la pellicola e mettetela per un’ora nella parte meno
fredda del frigorifero.
Trascorso
il tempo stendete, sul piano di lavoro infarinato, la pasta con il mattarello
fino a raggiungere lo spessore di 2 -3 millimetri.
Ritagliate
la sfoglia in rettangoli di circa 7x5 cm
con l’apposita rotella dentellata,
piegateli su se stessi ma senza far combaciare le due parti finali che
dovranno rimanere staccate, arrotolateli su se stessi.
Versate
abbondante olio in un pentolino alto e stretto, riempitolo d’olio per ¾ e portatelo a una temperatura compresa tra 160° e 185°.
Se
non avete l’apposito termometro regolatevi gettando un dadino di pane nell‘olio
caldo, a una temperatura media diventerà dorato in 40 secondi, a una
temperatura alta in 30 secondi , se dora in meno di 20 secondi la temperatura è
troppo alta.
Immergete
completamente le sfoglie, pochi pezzi per volta per evitare di abbassare la
temperatura.
Tenete
i pezzi immersi nell’olio spingendoli con un mestolo forato o con due
forchette.
Scolate
con il mestolo forato e mettete le frittelle su della carta da cucina per
eliminare l’unto in eccesso.
Quando
si saranno raffreddate, spolverizzatele con lo zucchero a velo e servite.