venerdì 5 dicembre 2014

Insalatina con songino, kiwi, noci e Provolone Auricchio piccante

La lunga stagionatura, unitamente al “caglio piccante Auricchio” (la cui formula è gelosamente custodita in Azienda), determinano l’inimitabile gusto del Provolone Auricchio Piccante Classico, considerato uno tra i più famosi ed apprezzati formaggi italiani. E' contraddistinto da una veste (texture color bruciato) che lo identifica sino al più piccolo spicchio. Disponibile anche nella versione in Tranci Preconfezionati da 1 e 5 kg. Consigliato anche come aperitivo, il Provolone Piccante Auricchio è ottimo anche grattugiato sulla pasta, a scaglie sul carpaccio fresco.
La pianta del kiwi é una specie originaria della Cina. Fu poi il Sig. Hayward (da qui il nome della varietà più conosciuta) a creare un nuovo innesto e ad impiantarla in Nuova Zelanda che col tempo è divenuta il principale produttore mondiale.
Dall’inizio degli anni ’60 si sono registrati i primi significativi investimenti in Italia (in particolare in Piemonte), dove nel 2006 la produzione ha superato quella della Nuova Zelanda.
Ricco di fibre, il frutto del Kiwi dal caratteristico colore verde è mediamente calorico: il contenuto di vitamina C è superiore a quello delle arance, limoni e pompelmi. Ha proprietà diuretiche, dissetanti, rinfrescanti e depurative e favorisce le difese naturali dell’organismo.




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Ingredienti per 4 persone

1 cespo di radicchio
100 gr di songino (valerianella)
150 gr di Provolone Auricchio piccante
4 kiwi
Noci q.b.
Olio extravergine d’oliva q.b.
Aceto balsamico q.b.
Sale q.b.

Procedimento.
Lavate e sgrondate bene  le insalate, tagliate a striscioline il radicchio.
Sbucciate i kiwi tagliateli a rondelle e poi ancora a metà.
Tagliate il formaggio a dadini.
Sgusciate le noci e sminuzzate grossolanamente i gherigli.
Preparate un’emulsione (vinaigrette)  con l’olio l’aceto e il sale.
Mettete il tutto in un’insalatiera, condite con la vinaigrette e servite subito.



giovedì 4 dicembre 2014

Frittata ripiena di catalogna, Provolone Auricchio affumicato e noci.

Vi starete chiedendo cosa sono le Provolizie, sono delle deliziose fettine di provolone nella versione dolce, o piccante o affumicata, prodotte dalla ditta Auricchio. Un’eccellenza italiana che certamente tutti conoscete e che è sinonimo di garanzia di qualità. Tutti i loro prodotti sono ottimi e privi di conservanti, ideali per chi ha fantasia in cucina. Con le Provolizie nella versione affumicata ho ideato questa ricetta.

La cicoria asparago è una verdura dal sapore amarognolo facente parte della famiglia della cicoria. In alcune zone d'Italia è chiamata catalogna.
La catalogna contiene fosforo, calcio e vitamina A, è depurativa e stimola le funzioni digestive e diuretiche.



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Ingredienti per 4 persone:

6 uova di gallina
2 cucchiai di latte
150 gr di Provolizie affumicate Auricchio
400 gr di catalogna
40 gr di burro
12 gherigli di noce
1 cucchiaino di erbette di Provenza (timo, maggiorana, origano ecc)
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sale q.b.

Procedimento.
Pulite e lavate la catalogna, poi fatela lessare per 7-8 minuti in poca acqua salata. Scolatela, lasciatela raffreddare, poi strizzatela bene e tritatela grossolanamente.
Sbriciolate i gherigli di noce.
Mettete il burro in un tegame e fate insaporire la catalogna per cinque minuti.


Sbattete in una ciotola le uova con il sale, il latte e le erbette.
Scaldate un po’ d’olio in una padella antiaderente e, con la metà delle uova, fate una frittata e cuocetela da entrambi i lati. Ripetete l’operazione con le uova rimaste.


Mettete una delle due frittate in una pirofila imburrata, copritela con metà delle Provolizie Auricchio affumicate.


Distribuite sopra la catalogna, le noci e le rimanenti Provolizie.


Coprite tutto con la seconda frittata e passate in forno già caldo a 180° per dieci minuti.


Potete servirla sia calda sia tiepida.
Buon appetito!


martedì 2 dicembre 2014

Torta di caki ed amaretti

Originario dell’Asia orientale, il caki è una delle più antiche piante da frutta coltivate dall’uomo, non cresce mai al di sotto dei 20° di latitudine nord perché mal sopporta i climi caldo-umidi. Detto anche “mela d’Oriente”, fu definito dai cinesi, l’albero delle sette virtù; vive a lungo, non è attaccato dai parassiti, le sue foglie fanno una grande ombra, gli uccelli possono nidificare tra i suoi rami, le sue splendide foglie gialle rosse in autunno sono decorative fino ai primi geli, le foglie, essendo ricche di sostanze concimanti, aiutano il terreno a nutrirsi, ed infine, il suo legno da un bel fuoco.
In America e in Europa si diffuse intorno alla metà dell’Ottocento. In Italia giunse solo nel 1916 e iniziarono a coltivarlo nel salernitano. La coltivazione si estese poi in Emilia Romagna. Oggi è diffuso in tutta Italia.
Questo delizioso frutto è composto da circa il 79% d’acqua, il 18% di zuccheri, proteine, grassi, vitamina C. E’ ricco di potassio e beta-carotene. E’ sconsigliato a chi soffre di diabete o ha problemi d’obesità. Ha notevoli proprietà lassative e diuretiche.
In dialetto napoletano è chiamato “legnasanta” perché, una volta aperto il frutto, si ritiene di poter “vedere” al suo interno l’immagine caratteristica del Cristo in croce.
Il nome corretto del frutto del caki, non è caco, come ormai è d’uso chiamarlo, ma caki come la pianta.


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Ingredienti per una tortiera di 20 cm
  
220 g di farina 00
80 g di amaretti secchi Matilde Vicenzi
400 g di cachi maturi (circa 2/3 cachi)
60 g di burro a temperatura ambiente
60 g di zucchero semolato
2 uova a temperatura ambiente
1 bustina di lievito per dolci

Procedimento

Tritate nel mixer gli amaretti fino a ridurli in farina, poi mettetela in una ciotola. Unite la farina setacciata e il lievito, rimestate bene.
Spelate i cachi e raccogliete la polpa in una ciotola, schiacciatela bene con i rebbi di una forchetta o con il mixer e, se vi sembra troppo acquosa, scolate il liquido in eccesso.
Accedente il forno statico a 180°C.


In una terrina mettete lo zucchero, le uova e sbattete con le fruste elettriche fino ad ottenere un composto morbido e spumoso. Unite il burro sciolto, continuate ad amalgamare fino ad inglobarlo completamente. Incorporate, poco alla volta,il composto di farine e lievito alternato alla purea di caki. Continuate con le fruste elettriche fino ad ottenere un impasto morbido e spumoso.


Versate tutto nella tortiera precedentemente imburrata e infarinata.
Infornate per 35/40 minuti. 


Al termine della cottura lasciate la torta nel forno ancora per cinque minuti, poi estraetela, lasciatela raffreddare completamente su di una gratella e cospargetela di zucchero a velo.


La torta sarà molto morbida e cremosa all’interno e potete servirla accompagnata con della cioccolata calda.



giovedì 27 novembre 2014

Cavoletti di Bruxelles in agrodolce

Fin dai tempi più remoti erano note le proprietà curative dei vari tipi di cavolo che erano utilizzati, soprattutto nella cura di ulcere, ferite e affezioni respiratorie. I recenti studi hanno confermato le proprietà terapeutiche di questi ortaggi e ne hanno scoperte delle altre, come la funzione protettiva a livello arterioso e di prevenzione in alcune forme tumorali. I cavoli sono ricchi di sali minerali quali ferro, potassio, calcio, fosforo e di vitamina A, B2, C. di carotenoidi, di acido folico e di folati, indispensabili per prevenire la spina bifida in gravidanza. I cavoletti di Bruxelles (var. gemmifera Zenker), ovviamente, appartengono alla stessa famiglia e si raccolgono tra l’autunno e l’inverno. Si coltivano come i broccoli e si raccolgono i germogli inseriti lateralmente sullo stelo, chiusi e compatti, simili a piccoli cavoli cappucci. La raccolta dei più grossi stimola la pianta ad accrescersi e a produrne di nuovi.
Fonte: Coltiviamo la salute di Ciro Vestita ed. Giunti



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Ingredienti per 4 persone:

2 confezioni di cavoletti di Bruxelles
2 scalogni
1 bicchiere di Vernaccia
3 cucchiai di aceto di mele (o di vino bianco)
1 cucchiaino di zucchero
Sale e pepe q.b.
Olio extravergine d’oliva q.b.



Procedimento.

Togliete le foglie più brutte dei cavoletti e lavateli in abbondante acqua, scolateli e, se ce ne fossero di troppo grandi, divideteli a metà.
Spellate gli scalogni, tagliateli a rondelle sottili (alla veneziana) e metteteli in una padella con quattro cucchiai d’olio. Fateli dorare dolcemente per qualche minuto poi aggiungete i cavoletti e lasciateli insaporire per un minuto



Aggiungete l’aceto, il vino, lo zucchero, il sale e il pepe. Coprite con un coperchio e lasciate cuocere per circa quindici minuti. Se dovessero asciugare troppo, unite un po’ di acqua calda.
Sono ottimi come contorno a piatti di carne o di uova, e, se li preparate qualche ora prima, o addirittura il giorno prima, saranno ancora più gustosi.
Buon appetito.

lunedì 24 novembre 2014

Lasagne con zucchine, prosciutto e Provolizie Auricchio

Un superbo primo ricco e corposo, ideale per stupire i vostri ospiti.
Vi starete chiedendo: cosa sono le Provolizie ?. Sono delle deliziose fettine di provolone nella versione dolce, o piccante o affumicata, prodotte dalla ditta Auricchio. Un’eccellenza italiana che certamente tutti conoscete e che è sinonimo di garanzia di qualità. Tutti i loro prodotti sono ottimi e privi di conservanti, ideali per chi ha fantasia in cucina. #provolaci.

Da sempre il Provolone Auricchio viene fatto nello stesso modo. Il suo gusto unico e inconfondibile nasce dalla "ricetta segreta" di Gennaro Auricchio che la inventò nel lontano 1877. La fase più importante della lavorazione, la formatura, è fatta (veramente) ancora a mano da esperti casari. Auricchio PiccanteDolceGiovane, anche nelle comodissime confezioni della linea Le Provolizie, è ideale per cucinare ogni giorno piatti facili, gustosi, e appetitosi. Auricchio è il più buono. Da sempre.
Con le Provolizie nella versione dolce ho ideato questa ricetta e devo dire che sono rimasta completamente soddisfatta. Il gusto pieno del provolone si sposta meravigliosamente bene con le zucchine e il resto degli ingredienti. Provate per credere e fatemi sapere!



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Ingredienti per 4 persone

Per le lasagne:
250 gr di farina
3 uova
5 gr di sale

Per la besciamella:
½ lt di latte freddo
40 gr di farina
30 gr di burro
4 cucchiai di Parmigiano Reggiano grattugiato
Noce moscata q.b.
1 cucchiaino di sale

Per la farcitura
7  zucchine chiare non troppo grandi
Un mazzettino di prezzemolo
3 etti di prosciutto cotto
3 conf. da 100 gr cad. delle Provolizie dolci Auricchio
Parmigiano Reggiano q.b.

Procedimento

Mettete la farina e il sale sulla spianatoia, fate un buco al centro e aggiungete le uova. Impastate tutto, fino a ottenere un impasto compatto e omogeneo, formate una palla e lasciatela riposare per circa mezz’ora.



Nel frattempo lavate, asciugate e spuntate le zucchine, poi tagliatele a fiammifero (julienne) e mettetele a stufare in una padella antiaderente con un po’ d’olio per 7-8 minuti.


Un minuto prima di spegnere il gas, aggiungete il prezzemolo tritato e aggiustate di sale.
Preparate la besciamella.
Mettete la farina e il sale in un pentolino e aggiungete lentamente il latte freddo, mescolate continuamente con una frusta per evitare la formazione di grumi. Ponete il pentolino sul fuoco basso e, sempre rimestando (fate attenzione che non si attacchi), portate a bollore, continuate la cottura per circa dieci minuti, quando otterrete una salsa corposa ma fluida unite il burro e quattro cucchiai di Parmigiano. Continuate la cottura ancora per un minuto, per consentire al burro e al Parmigiano di sciogliersi e di amalgamarsi bene con la besciamella. Spegnete il gas e grattugiate nella salsa la noce moscata. Eventualmente aggiustate di sale. Unite qualche cucchiaio di besciamella alle zucchine.
Riprendete l’impasto e, con il mattarello, tirate la sfoglia, sottile, e tagliate dei rettangoli.

 
Accendete il forno a 200°.
Sbollentate le lasagne, poche per volta, per un minuto, in abbondante acqua salata a cui avrete aggiunto un po’ d’olio per evitare che si attacchino. Scolatele e stendetele.
Imburrate una pirofila e mettete sul fondo un velo di besciamella e le lasagne, distribuite sopra un po’ del composto di zucchine e besciamella,



il prosciutto cotto, un velo di besciamella e il Provolone.




Cospargete di Parmigiano e ricominciate fino ad esaurimento degli ingredienti. Infornate (forno già caldo) per 25-30 minuti, lasciate riposare 5 minuti e servite.



Consigli: Se non avete tempo o voglia di preparare le lasagne, potete acquistare 300 gr di lasagne fresche già pronte. Volendo potete sostituire il prosciutto cotto con dello speck.
Potete preparare sinfole porzioni come ho fatto io utilizzando le priottine che sono in omaggio con l'acquisto di una confezione di Provolizie


martedì 18 novembre 2014

Torta di mele senza burro e latte

Questa deliziosa torta può essere mangiata anche dagli intolleranti al lattosio essendo priva di latte vaccino e burro.

"Si definisce “intolleranza al lattosio” l’insieme dei sintomi che possono presentarsi per incapacità di digerire il lattosio, il principale zucchero contenuto nel latte. Essa è causata da una carenza di lattasi, enzima che scinde il lattosio in zuccheri semplici, i quali vengono poi assorbiti dal tratto gastrointestinale.
Se l'enzima lattasi non digerisce lo zucchero lattosio, questo viene usato da specifici batteri per produrre acido lattico.
Ciò richiama acqua all'interno dell'intestino, aumentandone la peristalsi.
I sintomi più comuni dell’intolleranza al lattosio sono gastrointestinali: dolore addominale non specifico, crampi addominali diffusi, gonfiore e tensione intestinale, aumento della peristalsi, meteorismo, flatulenza e diarrea con feci acquose e acide, che insorgono da una a poche ore dopo l’ingestione di latte o latticini o comunque di alimenti contenenti lattosio.
L’insorgenza della sintomatologia è anche dipendente dal cibo associato: se il lattosio viene ingerito insieme a carboidrati (specie i carboidrati semplici), che aumentano la velocità di svuotamento gastrico, i sintomi sono più probabili o più intensi, mentre se viene ingerito insieme a grassi, che riducono la velocità di svuotamento gastrico, i sintomi possono essere molto ridotti o addirittura assenti."   

Dr.ssa Mina Scolozzi, Biologa Nutrizionista



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Ingredienti per una tortiera di 25 cm.

4 mele renette grandi
150 gr di farina
200 gr di zucchero
1 uovo
1 bustina da 8 gr di lievito in polvere per dolci
1 bicchierino di rum
Latte di soia q.b.
1 limone
1 pizzico di sale

Procedimento

Accendete il forno a 180°C.
Sbucciate le mele e riducetele a dadini, spruzzatele con il succo del limone per evitare che anneriscano e copritele con la pellicola.
Rompete l’uovo in una ciotola capiente, unite 150 gr di zucchero e un pizzico di sale. Lavorate il tutto con le fruste elettriche fino ad ottenere un composto spumoso. Incorporate a poco a poco la farina, alternandola con il latte; ottenuta una pastella semiliquida, unite il liquore e il lievito mescolando bene.
Aggiungete alla pastella le mele, amalgamate bene e versate il composto nella tortiera rivestita da carta da forno. Spolverizzate con lo zucchero rimasto e cuocete per circa 40 minuti. Quando la torta è cotta, lasciatela riposare nel forno spento per qualche minuto prima di sformarla.







Polpette e company

Eccolo qui!.E' online il nuovo ebook di ricette gratuito e liberamente condivisibile che ho creato assieme a tre amici e colleghi food blogger: POLPETTE & COMPANY.
Questo è il link per scaricare il pdf: http://bit.ly/1A7gIRv


Come al solito troverete articoli, curiosità e tante tante ricette....

 

venerdì 14 novembre 2014

Panini al Parmigiano Reggiano, salame e cipolla di Tropea

A fissare con una fortissima lente d’ingrandimento la grana del parmigiano, essa si rivela non soltanto come un’immutabile folla di granuli associati nell’essere formaggio, ma addirittura come un panorama. E’ una foto aerea dell’Emilia presa da un’altezza pari a quella del Padreterno”

Giovannino Guareschi (1908 – 1968)



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Ingredienti per i panini:

250 gr di farina di grano per panificazione
150 ml di latte 
100 gr di lievito madre rigenerato
4 cucchiai di olio extravergine d'oliva
1 cucchiaino di miele d'acacia
6 gr di sale fino
150 gr di Parmigiano Reggiano grattugiato

Ingredienti per le cipolle grigliate:

2 cipolle rosse di Tropea non troppo grandi
2 rametti di timo
2 rametti di maggiorana
2 rametti di rosmarino
2 rametti di menta
Aceto balsamico di Modena q.b.
Sale q.b.
Pepe  nero in grani q.b.
Olio extravergine d’oliva q.b.
Salame a fette q.b.
Scaglie di Parmigiano q.b.

Procedimento

In una ciotola capiente versate il latte a temperatura ambiente, immergetevi il lievito madre e scioglietelo molto bene con una frusta elettrica, unite il miele e poco alla volta aggiungete tutta la farina e il Parmigiano Reggiano impastando, unite lentamente l'olio e per ultimo il sale. Continuate ad impastare fino a quando non avrete ottenuto un impasto liscio ed omogeneo. Mettetelo in una ciotola, coprite con un canovaccio inumidito e mettete a lievitare, lontano da correnti d'aria (l'interno del forno spento sarebbe l'ideale), fino a quando raddoppierà il suo volume (3/4 ore a 22/23°C).
Quando l'impasto è pronto, stendetelo con le mani e dividetelo in tante palline, grosse come palline da ping pong. Appiattitele leggermente e disponetele distanziate su una placca coperta da carta da forno. Spennellatele con un po’ d’olio e rimettetele a lievitare fino al raddoppio del volume (1 o 2 ore). Infornate, a forno già caldo (in cui avrete inserito un pentolino con dell'acqua per renderli più morbidi), per 15/20 minuti a 180°. Sfornateli e fateli raffreddare su di una gratella.
Nel frattempo che la pasta lievita, preparate le cipolle grigliate.
Pulite e lavate le cipolle, tagliatele a fette orizzontali di 5 mm di spessore. Disponetele su di un vassoio, una accanto all’altra. Mescolate tre cucchiai di acqua con due pizzichi di sale. Spennellate sulle fette di cipolla l’acqua e sale e cospargetele con qualche grano di pepe nero pestato.
Lasciate così per una decina di minuti e nel frattempo tritate finemente tutti gli aromi, quindi fate cuocere le fette di cipolla sulla griglia ben calda per sei minuti per parte.
Trasferite le cipolle in un contenitore, disponetele a strati e condite ogni strato con un po’ del misto di aromi e d’aceto balsamico. Irrorate abbondantemente d’olio.

Farcite i mini panini con una fetta di salame, una rondella di cipolla grigliata e una scaglia di Parmigiano.


Consigli: se non avete il lievito madre, potete utilizzare un panetto di lievito di birra (15 gr). Utilizzando il lievito di birra, i tempi della lievitazione si dimezzano, ma il gusto del pane preparato con il lievito madre sarà insostituibile.






venerdì 7 novembre 2014

Giardiniera con bresaola di tacchino

La carne di tacchino ha un eccellente contenuto proteico e, considerato il fatto che possiamo consumarlo senza la pelle, è da considerarsi tra le più magre. Poi, se consideriamo la qualità dei suoi grassi, scopriamo che il contenuto d'acido linoleico (che è un acido grasso essenziale molto importante) nel tacchino è quasi 10 volte superiore a quello d'altri tipi di carne. Non solo, ma il contenuto di colesterolo è tra i più bassi: si tratta di 8 -8,25 mg per cento grammi di parte edibile contro un valore che varia da 70 a 125 mg nella carne di manzo e da 70 a 105 mg in quella di maiale.  Continua....


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Ingredienti per 4 persone

Mezzo cavolfiore piccolo
Mezzo peperone giallo
Mezzo peperone rosso
120 gr di bresaola di tacchino
8 cetriolini sott’aceto medi
2 cucchiai di capperi sott’aceto
60 gr di olive nere snocciolate
60 gr di olive verdi
2 cucchiai di aceto bianco
Mezzo cucchiaino di miele
5 cucchiai di olio extravergine d’oliva
Sale q.b.

Procedimento

Mondate e lavate il cavolfiore, dividetelo a cimette e fatelo cuocere in acqua salata e acidulata con un po’ di succo di limone per circa dieci- quindici minuti, scolate bene e lasciate raffreddare.
Nel frattempo lavate i peperoni, asciugateli e divideteli a metà, eliminate i semi e le parti bianche e tagliateli a pezzetti.
Scolate bene i capperi e tagliate a rondelle i cetriolini.
Miscelate bene l’aceto con il miele, l’olio e il sale per creare la vinaigrette.
Mettete tutti gli ingredienti in un’insalatiera, aggiungete la bresaola di tacchino tagliata a julienne, condite con la vinaigrette e servite.
Buon appetito!