Il calamaro appartiene alla famiglia dei molluschi e lo troviamo nel mar Mediterraneo e nell’Atlantico Orientale. Possiede un corpo allungato e fusiforme, con due pinne apicali e testa con tentacoli, ventose, occhi e bocca. Nell’interno del corpo troviamo la conchiglia cornea (una lisca trasparente a forma di lancia) e gli organi interni. Il colore è rossiccio - rosato, con sfumature brune. Le dimensioni variano fra i 15 e i 30 cm. Le sue carni sono delicate e saporite. Assomiglia molto al totano da cui si differenzia per la posizione delle pinne apicali: nel totano sono corte e partono dall’estremità del corpo, nel calamaro sono inserite più in alto e occupano metà corpo. Lo possiamo trovare tutto l’anno sia fresco sia surgelato. Possiede poche calorie (68 kcal per 100 gr), ma è ricco di sali minerali quali magnesio, fosforo, potassio, sodio, calcio e vitamina A, contiene pochi grassi e un buon quantitativo di proteine. Una caratteristica tipica di questo mollusco e lo spruzzo di liquido nero che rilascia se disturbato.
LE IMMAGINI E I TESTI PUBBLICATI IN QUESTO SITO SONO DI PROPRIETA’ DELL’AUTORE E SONO PROTETTI DALLA LEGGE SUL DIRITTO D’AUTORE N. 633/1941 E SUCCESSIVE MODIFICHE. COPYRIGHT © 2010-2050. TUTTI I DIRITTI RISERVATI A IL POMODORO ROSSO DI MARIA ANTONIETTA GRASSI. VIETATA LA RIPRODUZIONE, ANCHE PARZIALE, DI TESTI O FOTO, SENZA AUTORIZZAZIONE.HOME
- Home page
- Elenco ricette
- I miei quadri
- Lievito madre
- Cotto e pubblicato
- Parmigiano Reggiano e Alma
- Tour QUI DA NOI
- Ricette senza glutine
- E-book gratuiti!
- Petites araignées poilues de Halloween
- Pizza de potiron et Nergi
- Halloween furry little spiders
- Pumpkins and Nergi pizza
- Privacy
- 68a Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola -Peperò
- Collaborazioni
giovedì 25 febbraio 2021
Calamari in umido con fagioli cannellini
martedì 23 febbraio 2021
Plumcake bicolore al matcha
LE IMMAGINI E I TESTI PUBBLICATI IN QUESTO SITO SONO DI PROPRIETA' DELL'AUTORE E SONO PROTETTI DALLA LEGGE SUL DIRITTO D'AUTORE N. 633/1941 E SUCCESSIVE MODIFICHE. COPYRIGHT © 2010-2020 TUTTI I DIRITTI RISERVATI A IL POMODORO ROSSO DI MARIA ANTONIETTA GRASSI
Sfornate ma lasciatelo ancora nello stampo per 5
muniti poi toglietelo e mettetelo a raffreddare completamente su di una gratella.
Consigli
per la buona riuscita del plumcake:
utilizzate tutti gli ingredienti a temperatura ambiente. Se lo yogurt e le uova
sono fredde non faranno gonfiare nel giusto modo l’impasto e non si formerà la “cupoletta”.
Aprite il forno solo quando il plumcake sarà cotto
altrimenti se aprite prima collassa e si abbassa.
Per conservare la morbidezza fino a 5 o 6 giorni
sigillatelo con la pellicola da alimenti.
venerdì 19 febbraio 2021
Tortellini alla panna e prosciutto
L'odierno
tortellino è verosimilmente l'erede di una lunga progenie nata in un ambiente
povero per "riciclare" la carne avanzata dalla tavola dei nobili
ricchi.
Le prime
tracce risalgono ad una pergamena del 1112, oltre che ad una bolla di Papa
Alessandro III del 1169.
Sull’origine leggendaria vi sono varie versioni anche a sfondo
mitologico.
La prima leggenda racconta che in una locanda di Castelfranco Emilia,
il Corona, allora sotto il controllo di Bologna, giunse
una bellissima Marchesina per
pernottare dopo un lungo viaggio. Il proprietario della locanda, ammaliato da
cotanta bellezza, spiando dal buco della serratura intravide l’ombelico della nobildonna
e colto dall’ispirazione creò il cappelletto riproducendone la forma.
Più mitologica la seconda origine che vede al posto della Marchesina
addirittura Venere. Si vocifera che durante
la guerra tra Modena e Bologna a causa della “Secchia
rapita”, Venere, Bacco e Marte correndo in aiuto a Modena, trovarono ristoro
presso la locanda Corona. Il mattino seguente Marte e
Bacco si allontanarono dalla locanda lasciando Venere dormiente, la quale al
risveglio, chiamando il locandiere sfoggiò il suo ombelico che rapì la fantasia
del locandiere il quale corse in cucina e ricreò cotanta meraviglia creando il
tortellino.
La storia, più precisa e meno folcloristica, di fatto parla di fatti più
concreti.
Lo storico Cervellati, in un suo manoscritto
parla dei “Tortellum ad Natale” nelle tavole dei bolognesi già nel
secolo XII. Infatti i riferimenti storici e letterari appaiono fin dai primi
del 1300, in una ricetta in dialetto Modenese “torteleti de enula”,
mentre nel ‘400 il tortellino viene addirittura citato in una novella del
Boccaccio; il “Decamerone”.
La consacrazione ufficiale della ricetta del tortellino avviene il 7 dicembre 1974, data in cui la “Dotta Confraternita del Tortellino”
registra presso la Camera di Commercio di Bologna la ricetta del tortellino in brodo che
prescrive, dentro a
una sfoglia di farina e uova di 6/10 mm di
spessore, un ripieno preparato con lombo di maiale, prosciutto
crudo, mortadella di Bologna, Parmigiano-Reggiano, uova e noce
moscata. I tortellini, secondo la tradizione bolognese, vanno cotti e mangiati
rigorosamente in un buon brodo di carne di manzo e
di cappone o gallina.
È da evitare
la cottura dei tortellini in acqua, poiché in questo caso buona parte del gusto
del ripieno si diluisce e si perde nella stessa, rendendo molto meno gustosa la
pietanza.
La tradizione prevede che vengano cotti nel brodo di cappone, ma prevede anche, in alternativa, brodo di gallina o di cappone e manzo.
Fonti: La pasta di Bologna e Wikipedia
LE IMMAGINI E I TESTI PUBBLICATI IN QUESTO SITO SONO DI PROPRIETA’ DELL’AUTORE E SONO PROTETTI DALLA LEGGE SUL DIRITTO D’AUTORE N. 633/1941 E SUCCESSIVE MODIFICHE. COPYRIGHT © 2010-2050. TUTTI I DIRITTI RISERVATI A IL POMODORO ROSSO DI MARIA ANTONIETTA GRASSI. VIETATA LA RIPRODUZIONE, ANCHE PARZIALE, DI TESTI O FOTO, SENZA AUTORIZZAZIONE.
Ingredienti per 4/6 persone
Impiattate velocemente in un piatto
da portata preriscaldato, spolverizzate con il parmigiano e servite subito.
martedì 16 febbraio 2021
Focaccia al tonno rosso di Sicilia
Togliete la frigo e lasciatela lievitare, sempre coperta per altre 3 ore.
Allargatelo delicatamente con le dita, partendo dall'esterno, fino ad ottenere un disco.
venerdì 12 febbraio 2021
San Valentino- Tortini di cioccolato
martedì 9 febbraio 2021
Spaghetti ai ciuffi di calamari
lunedì 8 febbraio 2021
Ravioli dolci ripieni di crema di nocciole e cioccolato
In molte regioni italiane con il termine ravioli, oltre alla classica pasta ripiena usata come primo piatto, si indicano anche dei prodotti dolci confezionati con le stesse modalità sulla base di una pasta alimentare. I ripieni sono spesso di ricotta, marmellata o purè di frutta. La frittura è la tecnica di cottura finale più usata per questo tipo di preparazione ma è possibile effettuarla anche in forno.
LE IMMAGINI E I TESTI PUBBLICATI IN QUESTO SITO SONO DI PROPRIETA’ DELL’AUTORE E SONO PROTETTI DALLA LEGGE SUL DIRITTO D’AUTORE N. 633/1941 E SUCCESSIVE MODIFICHE. COPYRIGHT © 2010-2050. TUTTI I DIRITTI RISERVATI A IL POMODORO ROSSO DI MARIA ANTONIETTA GRASSI. VIETATA LA RIPRODUZIONE, ANCHE PARZIALE, DI TESTI O FOTO, SENZA AUTORIZZAZIONE.
Olio extravergine d'oliva q.b.
Distribuite sulla pasta la crema di cioccolato a piccoli mucchietti a circa 1 cm uno
dall’altro, ripiegate la pasta su se stessa, premete bene i bordi e ritagliate
i ravioli con l'apposita rondella dentellata.
NOTA BENE: Se
preferite potete cuocerli al forno. In questo caso
mettete i ravioli in una leccarda ricoperta con la carta da forno,
spennellateli con del burro fuso e infornate a forno già caldo a 180°C per
15/20 minuti. Sfornateli e fateli raffreddare su di una gratella poi
spolverizzare con lo zucchero
sabato 6 febbraio 2021
Marmellata di mandarini
Per sterilizzarli potete utilizzare vari metodi,
personalmente utilizzo il seguente:
Accendo il forno a 100 gradi (non di più perché si rischia
di rompere il vetro), quando la temperatura è raggiunta, pongo i vasetti e i
coperchi assicurandomi che non si tocchino. Spengo il forno e li lascio lì per
20/25 minuti. Trascorso il tempo, li tolgo usando i guanti e invaso la
confettura caldissima, poi chiudo ermeticamente, li capovolgo e lascio
raffreddare su dei sottopentola. Lo sbalzo di temperatura potrebbe far rompere
i vasetti.
LE IMMAGINI E I TESTI PUBBLICATI IN QUESTO SITO SONO DI PROPRIETA’ DELL’AUTORE E SONO PROTETTI DALLA LEGGE SUL DIRITTO D’AUTORE N. 633/1941 E SUCCESSIVE MODIFICHE. COPYRIGHT © 2010-2050. TUTTI I DIRITTI RISERVATI A IL POMODORO ROSSO DI MARIA ANTONIETTA GRASSI. VIETATA LA RIPRODUZIONE, ANCHE PARZIALE, DI TESTI O FOTO, SENZA AUTORIZZAZIONE.
Procedimento
Invasate immediatamente
riempiendo i contenitori fino a 1 cm dal bordo. Chiudete ermeticamente capovolgete
i barattoli e lasciateli raffreddare.
mercoledì 3 febbraio 2021
Fonduta alla piemontese
Spesso
viene utilizzata per
farcire i vol au vent.
1 cucchiaio di farina
Procedimento
Lasciate raffreddare .
Potete preparala anche il giorno prima, in frigorifero si
mantiene per due o tre giorni e potete anche surgelarla.