Il cavolo rosso (o cavolo cappuccio rosso)
appartiene alla famiglia delle Brassicaceae, strettamente imparentata con cavoli verza, cavolfiore, broccoli e cime di rapa.
E’ anche noto come cavolo viola o crauto rosso o blu. Possiede delle foglie
dal colore rosso scuro, tendente al violaceo. Tuttavia, grazie ad un pigmento
appartenente alla famiglia delle antocianine (flavine), la pianta
cambia colore in base al pH del terreno.
E’ diffuso in Nord Europa, nelle Americhe e in Cina.
E’ diffuso in Nord Europa, nelle Americhe e in Cina.
Rispetto al cavolo verde, quello rosso ha un contenuto 10 volte superiore
di pro vitamina A ed il doppio del ferro, contiene anche una notevole quantità
di retinolo (pro vit A) e vitamina C
(molto utili nel periodo invernale, momento in cui scarseggia la maggior parte
degli ortaggi). Queste vitamine sono due potenti antiossidanti ed esercitano un
buon effetto contro i radicali liberi prevenendo l'invecchiamento dei tessuti
ed alcune forme di tumore.
A supportare questo effetto antiossidante e anticancerogeno, contribuiscono
anche i pigmenti fenolici (antocianine), che nel cavolo rosso appaiono numerosi
e piuttosto concentrati. Dotati di un effetto positivo anche sul metabolismo,
questa volta in sinergia alla fibra alimentare (ben presente), i polifenoli
aiutano a mantenere normali i livelli di colesterolo nel sangue.
La fibra alimentare svolge un effetto positivo sul trofismo della flora
batterica intestinale, prevenendo la stipsi ed alcune forme di tumore del colon
retto.
La vitamica C tende ad essere degradata con la cottura; il beta-carotene
(retinolo equivalente) si trova più nelle foglie esterne rispetto a quelle
centrali.
Tuttavia, queste vengono solitamente scartate per questioni igieniche, in
particolar modo nella dieta della donna in gravidanza (per ridurre il rischio
di contrarre la temibile toxoplasmosi).
Fonte: My personaltrainer