lunedì 23 marzo 2015

Radicchio stufato


Il radicchio è una verdura ricca di vitamine e sali minerali, come il ferro, il potassio, il  calcio, il selenio e il cromo. Ha proprietà depurative, poche calorie ma molte fibre. Il radicchio rosso, deve il suo splendido colore alla presenza di antocianine, sostanze dalle proprietà antibiotiche e antiossidanti: Il radicchio rosso è un valido alleato contro le patologie cardiache.

(fonte: Coltiviamo la salute di Ciro Vestita- ed. Giunti)



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Ingredienti per 4 persone:

2 cespi di radicchio Rosso di Treviso IGP
1 cucchiaio d'erbette di Provenza
30 gr di burro
3 cucchiai d’olio extravergine d’oliva
Sale q.b.

Procedimento.

Tagliate a metà i cespi di radicchio, lavateli, sgrondateli bene e poi tagliateli ancora a strisce orizzontali.


In una padella mettete l’olio e il burro e fate scaldare, unite il radicchio, le erbette di Provenza e il sale e fate cuocere a fuoco vivo per cinque o sei minuti.
Servite subito.
Ideale come accompagnamento alle carni o ai formaggi.



lunedì 16 marzo 2015

Crostoni di formaggi

Una ricetta superveloce per uno spuntino gustoso o, se tagliate il pane a cubetti, per uno sfizioso antipasto.


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Ingredienti per 4 persone.

100 gr di Gorgonzola
50 gr di Stracchino
1 cucchiaio di grappa
Fette di pane casereccio
Un pizzico di paprika

Procedimento

Fate tostare le fettine di pane al forno.
In una ciotola mettete i due formaggi, la grappa e lavorateli fino a renderli cremosi.
Spalmate la crema ottenuta sui crostini, spolverizzate con la paprika e servite.









venerdì 13 marzo 2015

Penne di mais al sugo di peperoni e pomodori Pachino IGP

Il “pomodoro di Pachino IGP” è prodotto in Sicilia ed è a Indicazione Geografica Protetta.
Il disciplinare IGP prevede per la sua coltivazione la zona di territorio che comprende il comune di Pachino, Portopalo di Capo Passero e parte dei territori comunali di Noto (SR) e Ispica.
Contrariamente a quello che si può ritenere, il pomodoro di Pachino non è originario della Sicilia, ma vi fu introdotto, nel 1989, da un’azienda Israeliana di sementi, l’Hazera Genetics. Superata l’iniziale diffidenza, questa coltivazione si affermò, soprattutto nel territorio di Pachino, dove trovò il suo habitat ideale e assunse il nome di “pomodoro di Pachino”.
Il primo seme, denominato Noemi, da tempo non è più in produzione, ma è stato sostituito da altre varianti da esso derivate.
Si producono quattro varietà di questo delizioso pomodoro:

Ciliegino
Caratteristico per l’aspetto “a ciliegia” su un grappolo a spina di pesce con frutti tondi, piccoli, dal colore acceso e brillante. 
Tondo liscio
Piccolo e rotondo di colore verde scuro, dal gusto molto marcato.

Grappolo
A grappolo o snocciolato, può essere verde o rosso. Tondo, di un bel colore rosso brillante, con il colletto verde molto scuro.

Costoluto
E’ la varietà più antica, è di grandi dimensioni, dalle coste marcate, verde scuro brillante.
Si coltiva tutto l’anno e si esaltano particolarmente le sue caratteristiche se coltivato in terreni a elevata sapidità.



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Ingredienti per 4 persone:

320 gr di penne al mais
400 gr di pomodorini Pachino tipo ciliegino
Mezzo peperone rosso
Mezzo peperone giallo
1 scalogno
1 cucchiaio di capperi di Pantelleria sotto sale
Origano q.b.
4 cucchiai d’olio extravergine d’oliva
Sale q.b.
Parmigiano Reggiano q.b.
  
Procedimento.

Dissalate i capperi mettendoli a bagno in acqua e cambiandola spesso per una ventina di minuti.
Pulite i peperoni togliendo i semi e i filamenti e divideteli a metà. Tagliateli ancora a striscioline.
Lavate i pomodorini e divideteli a metà.
Pulite lo scalogno, tagliatelo a rondelle sottili (veneziana) e mettetelo in una capiente casseruola con 4 cucchiai d’olio.


Fate dorare dolcemente per un minuto, poi unite i peperoni e lasciate rosolare il tutto per 7/8 minuti.
Aggiungete i pomodori, l’origano, aggiustate di sale e continuate la cottura per 10 minuti.


Versate il sugo in una ciotola e frullatelo. 



Rimettetelo nella casseruola.
Cuocete la pasta in abbondante acqua salata per il tempo indicato sulla confezione, poi scolatela al dente lasciando un po’ d’acqua di cottura e versatela nella casseruola. Amalgamate bene tutto e fate saltare per un minuto, cospargete di abbondante Parmigiano Reggiano grattugiato e servite.


Note. L'utilizzo della pasta di mais, consente il consumo anche alle persone con problemi di celiachia. Potete usare altri tipi di pasta e, se amate i sapori più decisi, potete unire anche del peperoncino.




martedì 10 marzo 2015

Pizza alle quattro stagioni con il metodo di Gabriele Bonci

Questa pizza l'ho preparata con il metodo del "Re della pizza " Gabriele Bonci. In pratica dopo aver preparato l'impasto con poco lievito, lo si lavora con varie pieghe come per la preparazione della pasta sfoglia e lo si lascia lievitare da un minimo di 16 ore ad un massimo di 24. Si otterrà un impasto morbidissimo, ricco di aria e per questo molto alveolato, buonissimo e altamente digeribile.


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Ingredienti per una teglia di 28 cm.

250 g di farina 0
180 ml d’acqua a temperatura ambiente
2 gr di lievito di birra secco
300 g di passata di pomodoro
½ pomodoro rosso grigliato
½ pomodoro giallo grigliato
1 zucchina grigliata
Carciofini, melanzane, funghi sott’olio q.b.
Olive taggiasche denocciolate q.b.
Olive verdi denocciolate q.b.
1 cucchiaio di capperi sotto sale
Origano q.b.
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sale fino q.b.

Procedimento

Versate la farina in una ciotola capiente, sciogliete il lievito nell’acqua e unitelo alla farina. Amalgamate bene tutto fino ad ottenere un impasto omogeneo. Unite 2 cucchiai d’olio e 1 cucchiaino di sale.
Continuate ad impastare fino a quando l’impasto risulterà elastico.
Formate una palla, ungete una ciotola e depositatecela. Coprite con della pellicola e lasciate lievitare per 1 ora nel forno spento o in un luogo tiepido e privo di correnti d’aria.

Trascorso il tempo riprendete l’impasto e  mettetelo su di un piano infarinato, dategli la forma di un panetto rettangolare  e poi procedete alla piegatura come per preparare la pasta sfoglia. Stendete un po’ il panetto, poi ripiegate verso il centro i due lati corti, lasciate riposare, poi girate di 90° appiattitelo leggermente e ripiegate i lati. Questa operazione consentirà d’inglobare molta aria, il che la renderà “sofficiosa” e ben alveolata. 





Riformate una palla, ungetela leggermente e rimettetela nella ciotola. Coprite con la pellicola e ponete in frigo per 16/20 ore.
Togliete la frigo e lasciatela lievitare, sempre coperta per altre 4 ore.
Prima di riprendere la pasta, pulite i peperoni e la zucchina. Tagliate i peperoni a metà,  eliminate i semi, tagliateli a falde. Spuntate la zucchina e tagliatela a fette verticali non troppo spesse. Grigliate le verdure, riducetele in pezzi regolari e mettetele a riposare con un po’ d’olio, sale e origano. Dissalate i capperi mettendoli in abbondante acqua e cambiandola spesso per circa un’ora. Tagliate a pezzi i carciofini e le melanzane.
Oliate abbondantemente una teglia e trasferiteci l’impasto. 



Allargatelo bene con le dita, partendo dall'esterno, fino ad ottenere un disco.


 Stendete sul disco la passata di pomodoro e distribuite sopra tutti gli altri ingredienti.  Lasciate riposare 10 minuti. 


Nel frattempo accendete il forno a 200/220° (dipende molto da forno a forno), quando sarà caldo al punto giusto, infornate per 25 minuti.
Buon appetito!

Nota: Se preferite, potete aggiungere anche del formaggio: sfornate la pizza dopo 20 minute, distribuite il formaggio e reinfornate ancora per 5 minuti.
Potete anche prepararla con il lievito madre utilizzando 60 gr di lievito madre rigenerato. In questo caso scioglietelo prima nell'acqua poi unite tutto alla farina. per il resto,il procedimento e i tempi di lievitazione sono i medesimi.

mercoledì 4 marzo 2015

Panini, treccine e cornetti all'origano

Mi piace preparare il pane, adoro impastare a mano e creare varie forme. In questo post vi spiego come trasformare l’impasto in treccine, taralli e cornetti.




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Ingredienti

500 gr di semola di grano rimacinata
300 ml d’acqua a temperatura ambiente
1 cucchiaio di malto o di miele
8 gr di sale fino ( un  cucchiaio raso da minestra)
2 cucchiai d’olio extravergine d’oliva
1  cucchiaio di origano secco

Procedimento

In una ciotola capiente setacciate la farina con l'origano, fate un buco al centro e unite il lievito madre, il malto e l’acqua. Iniziate raccogliendo la farina esternamente e portandola verso l’interno, quando avrete amalgamato bene tutto, togliete l’impasto e mettetelo su di una spianatoia, leggermente infarinata e continuate ad impastare per almeno 10 minuti, fino ad ottenere un composto omogeneo.
Allargate l’impasto e distribuite il sale, l’olio.  Impastate ancora per cinque minuti per inglobare bene. Mettete l’impasto  in una  ciotola precedentemente unta con un po’ d’olio, coprite con della pellicola e lasciate riposare e lievitare, in luogo caldo e protetto da correnti d’aria, per due ore. 


Trascorso il tempo, riprendete l’impasto e, delicatamente, prelevate 5 o 6  pezzetti di pasta e formate delle palline della dimensione di una pesca piccola. 


Prendete, con le dita, i quattro lati di una pallina di pasta e tirate leggermente verso il centro per formare delle punte, unitele e depositate il panino in una teglia ricoperta di carta da forno. 

Prepariamo la treccia:
Prelevate tre pezzi di pasta, allungateli, facendolo rotolare delicatamente sul piano, fino a formare tre cordoncini.


Unite insieme le punte e intrecciate i tre cordoncini per formare la treccia. Premete bene la parte terminale.






Potete anche chiuderla a cerchio 


Tarallo
Arrotolate un unico cordoncino e giratelo su se stesso,  poi chiudetelo a cerchio.




Oppure potete creare delle sorte di cornetti tirando una pallina di pasta e formando un triangolo che arrotolerete iniziando dalla parte più piccola per poi ultimare unendo insieme le punte




Mettete tutti i vostri panini nella teglia, spennellateli con un po’d’olio e coprite con uno strofinaccio da cucina. Lasciate lievitare fino al raddoppio ( i tempi di lievitazione variano molto in base alla temperatura esterna, con 23/24 gradi bastano 4 ore) lontano da colpi d’aria.


Accendete il forno a 190/200 gradi, inserite un pentolino colmo d’acqua (servirà a formare del vapore e a rendere il pane più soffice) e, quando raggiunge la temperatura, infornate e lasciate cuocere per 25/30 minuti.
Sfornate e lasciate raffreddare su di una gratella.
Buon appetito!





Potete utilizzare il lievito di birra secco al posto del lievito madre; in tal caso unitelo direttamente alla farina setacciata e poi versate l’acqua e  il malto. Il resto del procedimento è lo stesso, salvo che per i tempi di lievitazione che si accorciano notevolmente con l'utilizzo del lievito di birra. Se utilizzate il lievito di birra in panetto, dovete prima scioglierlo in un po' d’acqua. 
Se preferite potete utilizzare anche altri tipi di farina, l'importante è che abbiamo un altro tenore di glutine, quindi accertatevi che siano per panificazione.



martedì 3 marzo 2015

Risotto con i gamberi

I gamberi sono dei crostacei ricchi di proteine e poveri di grassi e zuccheri. Per questo motivo sono adatti alle diete ipocaloriche. Ovviamente  serviti con condimenti leggeri e non fritti.


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Ingredienti per 4 persone:

320 gr di riso Carnaroli
300 di gamberi
1 spicchio d’aglio
3 o 4 rametti di prezzemolo
1 lt d’acqua
50 ml di brandy
4 cucchiai d’olio extravergine
Sale q.b.
Peperoncino q.b. (facoltativo)

Procedimento

Pulite i gamberi togliendo i carapaci e il filetto nero. Non gettate i carapaci e le teste, ma mettete tutto in un litro d’acqua e fate sobbollire per una decina di minuti, poi filtrate il brodetto ottenuto. Vi servirà per la cottura del riso.
In una casseruola versate quattro cucchiai d’olio, lo spicchio d’aglio e un po’ di prezzemolo tritato, fate scaldare poi unite i gamberi e lasciateli dorare per due minuti.
Togliete i gamberi e metteteli da parte, eliminate lo spicchio d’aglio.
Versate nell’olio dei gamberi il riso e fatelo tostare fino a quando diventerà lucido, sfumate con il brandy e fatelo evaporare. Versate, poco alla volta il brodetto caldo, aggiungendolo ogni qualvolta che il riso si asciuga troppo fino alla completa cottura. 
Tagliate a tocchetti i gamberi lasciandone interi 2 per ogni piatto (serviranno per guarnire)


Cinque minuti prima del termine della cottura, unite gamberi  a tocchetti tenuti da parte e, se vi piace, un po’ di peperoncino (personalmente preferisco senza).
Spolverizzate con il rimanente prezzemolo e servite subito.




giovedì 26 febbraio 2015

Salsa allo scalogno e pancetta (Salsa del pover'uomo)

Questa salsa, ricetta tipica  della Valle d'Aosta, servita calda è l’ideale come accompagnamento alle carni grigliate, bollite e  alle uova sode.


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Ingredienti per 4 persone:

100 gr di scalogni
100 gr di pancetta tagliata a dadini
100 gr di panna
1 cucchiaio d’olio d’oliva extravergine
20 gr di burro
1 bicchiere di vino bianco
Sale e pepe q.b.

Procedimento
In una casseruola mettete l’olio con il burro e gli scalogni puliti e tagliati a fettine, fateli dorare per qualche minuto poi unite la pancetta e fate rosolare il tutto per cinque minuti. Sfumate con il vino bianco e continuate la cottura per altri sette- otto minuti. Passate tutto nel mixer e rimettetelo nella casseruola, unite la panna, aggiustate di sale e lasciate insaporire per altri due minuti. Servite subito e buon appetito!



martedì 24 febbraio 2015

Scacchiera di farro con lievito madre

Il farro ha origini antichissime, infatti, se ne trova traccia già nel Neolitico, quando era utilizzato dall’uomo per sfamarsi. Nel corso dei secoli la sua coltivazione si è notevolmente ridotta a causa dell’utilizzo d’altri tipi di farine, come quella di grano duro.
Si coltivano tre tipologie di farro, farro monococco (piccolo), farro dicocco (medio) e farro spelta (grande). In Italia coltiviamo prevalentemente il farro dicocco.
Oggi, questo prezioso cereale è stato riscoperto, soprattutto dall’agricoltura biologica, e sarebbe auspicabile reintrodurlo nella nostra dieta, in quanto è ricco di vitamine del gruppo B, di sali minerali, quali potassio, fosforo, magnesio e di proteine.
Il farro, soprattutto quello integrale, pur essendo un ottimo alimento, è tuttavia sconsigliato a chi soffre di celiachia per la presenza di glutine.


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Ingredienti:
500 g di farina di farro integrale macinata a pietra
250 g di lievito madre rigenerato
1 cucchiaio  di miele
340 ml d’acqua
20 g di semi vari (zucca, sesamo, lino)
10 gr di sale fino
3 cucchiai d’olio extravergine d’oliva

Procedimento
Mettete la farina in una ciotola, aggiungete i semi vari e miscelate bene.
Sciogliete il lievito madre nell’acqua a temperatura ambiente, poi unite il miele. Mescolate bene e unite, poco alla volta, la farina e amalgamate. Quando  l'impasto diventa abbastanza solido, versatelo sulla spianatoia  e impastatelo, delicatamente, fino a quando diventerà omogeneo. Occorreranno circa 10/15 minuti, poi  allargate l’impasto, versate i cucchiai d’olio e distribuite  il sale. Riprendete  ad impastare fino ad ottenere un composto omogeneo, elastico e asciutto (circa 5 minuti).
Versate un po’ d’olio in una ciotola, infarinatela e deponeteci l’impasto. 


Mettetelo a lievitare in un luogo caldo e lontano da colpi d’aria o repentini abbassamenti di temperatura (l’ideale è all’interno del forno spento). Dopo un’ora (o quando è aumentato del 50%) riprendete l’impasto, dategli una forma rotondeggiante, praticate dei tagli non molto profondi in senso orizzontale e verticale per creare la scacchiera e fatelo lievitare ancora per 7 o 8 ore, fino al raddoppio del volume.



Questi tempi valgono per una temperatura dell’ambiente di 24/25 gradi, con temperature più basse, i tempi si allungano.
Togliete l’impasto dal forno, accendetelo a 200 gr e mettete sul fondo un pentolino pieno d’acqua (servirà a mantenere la giusta umidità nel forno). Quando il forno ha raggiunto la temperatura, infornate il pane e fate cuocere per 35 minuti.
Sfornate e lasciate raffreddare il pane su di una gratella.

Pane di farro con lievito di birra

Se non avete il lievito madre utilizzate una bustina di lievito di birra secco, unitelo alla farina, insieme ai semi e miscelate bene. Versate, lentamente, l’acqua appena tiepida addizionata con  il miele. Impastate bene, unite il sale e l’olio: continuate a impastare per altri 15 minuti, fino a quando otterrete un impasto liscio e omogeneo. Formate una palla e mettetela in una ciotola oliata. Mettetelo a lievitare in un luogo caldo e lontano da colpi d’aria o repentini abbassamenti di temperatura (l’ideale è all’interno del forno spento). Dopo mezz’ora (o quando è aumentato del 50%) riprendete l’impasto, impastatelo velocemente per qualche minuto, dategli luna forma rotondeggiante e praticate dei tagli non molto profondi in senso orizzontale e verticale per creare la scacchiera e lasciatelo lievitare  ancora per tre ore circa. Importantissimo è aggiungere il sale alla fine poiché, se dovesse venire a contatto prima con il lievito, impedirebbe la lievitazione.