lunedì 18 febbraio 2013

Minestra di carciofi e orzo


Dopo l’abbuffata di dolci carnevaleschi che ne dite di questa minestra gustosa e disintossicante?
Il carciofo è una pianta nota fin dai tempi antichi nei paesi del Mediterraneo, soprattutto in Italia, Francia e Spagna. La Sardegna è la regione che maggiormente si caratterizza per la Il carciofo è una pianta nota fin dai tempi antichi, la sua coltivazione è diffusa maggiormente coltivazione ed il consumo di questo delizioso ortaggio. La raccolta avviene principalmente tra il mese di ottobre e di maggio.
I carciofi sono ricchissimi di principi attivi e vantano molte virtù terapeutiche. Possiedono pochissime calorie e contengono molte fibre, oltre a sali minerali come calcio, fosforo, magnesio, ferro e potassio. Vantano un effetto disintossicante essendo diuretici e stimolanti della funzione epatica e sono utili per combattere problemi di diabete, colesterolo, ipertensione.


 

LE IMMAGINI E I TESTI PUBBLICATI IN QUESTO SITO SONO DI PROPRIETA' DELL'AUTORE E SONO PROTETTI DALLA LEGGE SUL DIRITTO D'AUTORE N. 633/1941 E SUCCESSIVE MODIFICHE. COPYRIGHT © 2010-2020 TUTTI I DIRITTI RISERVATI A IL POMODORO ROSSO DI MARIA ANTONIETTA GRASSI

Ingredienti per 4 persone:

200 gr d'orzo perlato
6 carciofi
1,5 lt di brodo vegetale già salato
10 rametti di prezzemolo
1 spicchio d’aglio
4 cucchiai d’olio extravergine d’oliva
1 limone (solo il succo)

Procedimento

Private i carciofi  delle foglie esterne più dure, della parte superiore con le spine e dell’eventuale fieno interno. Tagliateli a spicchi non troppo grossi e immergeteli mano a mano nell’acqua acidulata con il succo del limone.

Lavate l’orzo in acqua fredda, scolatelo bene e fatelo rosolare per qualche minuto in una casseruola con quattro cucchiai d’olio e lo spicchio d’aglio. Unite i carciofi, ben sgocciolati, e continuate a rosolare per altri due minuti.


Togliete lo spicchio d’aglio e versate il brodo caldo.


Portate a cottura per circa venti minuti, ma controllate i tempi sulla confezione dell’orzo perché potrebbero variare. A fine cottura, unite il prezzemolo tritato e servite.
Se volete, potete spolverizzare con piccole scaglie di pecorino.

Buon appetito!


mercoledì 13 febbraio 2013

Torta di zucca mais e mandorle

Mi piace molto la zucca. Il suo colore caldo e  solare mette l'allegria nelle fredde e grigie  giornate d'inverno; versatile, si presta a molte preparazioni culinarie e poi, questo preziosissimo ortaggio, è ricco di proprietà.Contrariamente a quanto si possa pensare, la zucca, dolcissima e gustosa, è un alimento amico delle diete povere di calorie, infatti apporta solo 18 Kcal per 100 grammi di prodotto: ciò è dovuto all'ingente quantità d'acqua in essa contenuta, stimata  intorno al 94,5%. I carboidrati ammontano al 3,5%, mentre le proteine, pochissime, ne costituiscono solo l'1,1%. I grassi, pressoché assenti, rappresentano circa lo 0,1%.ed è  adatta persino ai diabetici per la scarsità in termini glucidici
Il suo splendido colore arancione è dovuto alla massiccia presenza  di caroteni e pro-vitamina A ed è  inoltre,  ricca di minerali, tra cui fosforo, ferro, magnesio e potassio; buono anche il quantitativo di vitamina C e di vitamine del gruppo B.





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Ingredienti:
600 gr di zucca già sbucciata
200 gr di farina di mais
200 gr di farina 00
100 gr di mandorle tritate
4 uova
150 gr di zucchero
150 gr di burro
1 bicchierino di Moscato o di Passito di Pantelleria
1 bustina di lievito per dolci
1  pizzico di sale

Procedimento
Fate cuocere 15 minuti nel  forno a 180° la zucca e schiacciatela  o passatela al mixer.
Sbattete le uova con lo zucchero e un pizzico di sale fino a quando risulteranno spumose,




aggiungete la farina di mais e il burro fuso e amalgamate  molto bene. Unite  anche la farina 00 a cui avrete aggiunto la bustina di lievito e la vanillina.
Per ultimo aggiungete la polpa di zucca fredda, le mandorle tritate e il bicchierino di vino.



Imburrate  una tortiera di 25 cm di diametro, infarinatela con la farina di mais, eliminate quella in eccesso e versate il composto nella tortiera.





Cuocetela in forno già caldo a 180° per 50 minuti. 
Quando è fredda guarnitela a piacere con zucchero a velo  e servitela accompagnata da una crema al  cioccolato o da  panna montata.



Per fare questa decorazione ho utilizzato una mascherina da stencil, ma basta ritagliare una forma da un cartoncino, sovrapporlo alla torta e spolverarlo con lo zucchero a velo fatto cadere da un colino. Al posto dello zucchero a velo potete utilizzare del cacao.

Vino consigliato: Moscato, Passito di Pantelleria

martedì 12 febbraio 2013

Diamo del "Tu ai Fornelli"


EVVIVA ! Finalmente è nato! Cosa? “Diamo del Tu ai Fornelli"

“Diamo del Tu ai Fornelli” è il nuovo libro di Ricette 2.0. Settantaquattro food blogger  tra cui la sottoscritta, presentano ricette esclusive e rivisitazioni di grandi classici.
Il libro è in formato ebook e sarà disponibile nei principali ebook store, grazie alla partnership con la piattaforma ePubblica, a partire da metà Febbraio 2013.
Le ricette sono catalogate per “emozioni” e sono illustrate dando del Tu al lettore. Per ogni ricetta una foto della realizzazione finita, i segreti su come renderla perfetta, la biografia dell’autore e il link per raggiungerlo.
All’interno anche approfondimenti per meglio capire il connubio tra il mondo del food e marketing, scrittura, fotografia, libri e web.
“Diamo del Tu ai Fornelli” è il nuovo progetto editoriale di Ricette 2.0: non un semplice ricettario ma una evoluzione dei modi e delle forme. Il precedente libro “Dai Blog alla tua Tavola” aveva l’obiettivo di portare la blogosfera food nelle case, questo vuole riportare la gente sul web.
E’ stato scelto il formato elettronico al posto del cartaceo e un partner d’eccezione come ePubblica per distribuire il libro nei principali ebook store del web italiano. Il libro sarà disponibile all’acquisto da metà febbraio 2013 e subito, senza tempi d’attesa, potrete iniziare a sfogliare le numerosissime pagine e le decine di ricette che i food blogger hanno proposto in esclusiva per voi.
Non troverete il classico indice antipastiprimisecondi: è stato rivoluzionato anche quello,
suddividendo le ricette per emozioni e dando del Tu al lettore. Settantaquattro blogger vi stupiranno con novità consigli e rivisitazioni di classiche ricette. Se non vi dovesse bastare, sono presenti tutti ilink degli autori per scoprire nuove idee e condividere esperienze. Non solo: presenti anche approfondimenti nati dall’incrocio tra il mondo del food e fotografia, scrittura, marketing, web e libri.
 Se siete interessati cliccate qui sotto per acquistarlo o per vedere un'anteprima gratuita.

 Mi trovate nella sezione "Ricette scaccia tristezza" con la Tortiera di Catalogna







martedì 5 febbraio 2013

Seppioline e cipolline

La seppia appartiene alla stessa famiglia di polpi e calamari; è un mollusco cefalopode, cioè dotato solo di testa e piedi e possiede notevoli capacità mimetiche che gli consentono di cambiare colore in brevissimo tempo. Le sue dimensioni vanno dai quattro centimetri della seppiola fino ai 120 centimetri della seppia comune.

All’interno del suo corpo troviamo una conchiglia detta “osso di seppia” che le consente di galleggiare perché è pieno di bollicine di gas che lo rendono più leggero dell’acqua.

La seppia si difende dagli attacchi dei predatori espellendo inchiostro che si trova in una sacca all’interno del suo corpo.

E’ diffusa in tutti i mari e gli oceani del globo e vive sui fondali costieri melmosi o sabbiosi. In Adriatico vi sono due distinte popolazioni di seppie, una si riproduce in primavera, l’altra in autunno.

Le sue caratteristiche nutrizionali sono molto simili a quelle dei cosiddetti “pesci magri”: è ricca di vitamina A, B1, D e di sali minerali quali il fosforo, il potassio, il calcio e proteine. E’ ricca di fibre e quasi priva di grassi per cui è consigliata nelle diete ipocaloriche.



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Ingredienti per 4 persone:

1 kg. di seppioline nostrane
400 gr. di cipolline borettane
125 cl di aceto bianco
250 cl di Vernaccia
4 chiodi di garofano
2 foglie di alloro
una decina di rametti di prezzemolo
1 spicchio d’aglio
1 cucchiaio di zucchero
Sale e pepe q.b.
Procedimento

Pulite, lavate le seppioline e mettetele in un tegame con 4 cucchiai d’olio, lo spicchio d’aglio e fatele dorare per qualche minuto, aggiungete lo zucchero e fatele caramellare per 5 minuti.
Versate l’aceto, il vino, unite i chiodi di garofano le foglie d’alloro, il pepe e aggiustate di sale (tenete presente che le seppioline sono già piuttosto sapide). Continuate la cottura per altri 10 minuti, poi unite le cipolline pulite e lavate. Portate a cottura (circa 20/25 minuti).
Nel frattempo tritate le foglie di prezzemolo e distribuite il trito sulle seppioline prima di servirle.
E…buon appetito! 


venerdì 1 febbraio 2013

Polenta con salciccia e funghi

Quando fuori l'inverno dà il meglio di se e le temperature scendono in picchiata, cosa c'è  di meglio che gustarsi con gli amici una deliziosa polenta con la salciccia e i funghi innaffiata da un buon bicchiere di vino? Assolutamente nulla!



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Ingredienti per 4 persone:

150 gr di funghi porcini secchi
600 gr di salsiccia
1 spicchio d’aglio
10 rametti di prezzemolo
1 barattolo di cubetti  di pomodoro (se preferite usate un barattolo di passata)
½ bicchiere di vino bianco
sale q.b.

Per la polenta
500 gr di farina di mais integrale macinata  a pietra CAPAC
2 lt d’acqua
1 cucchiaio di sale
50 gr di burro
1 etto di fontina tagliata a listarelle
1 etto di Parmigiano Reggiano grattugiato

Preparazione
Mettete a bagno i funghi per un’ora.
Lavate il prezzemolo e tritate le foglioline con lo spicchio d’aglio
Tagliate la salsiccia in pezzi di circa tre o quattro cm e mettetela in una padella senza aggiungere olio. Fatela cuocere per 5 minuti,  bagnatela con il vino bianco e lasciatelo evaporare a fuoco vivo. Togliete la salsiccia ed eliminate il grasso in eccesso con della carta da cucina.
Versate nella padella quattro cucchiai d’olio, metà del trito di prezzemolo e aglio, i funghi scolati e asciugati. Fate soffriggere a fuoco medio per tre minuti poi unite i cubetti di pomodoro e la salciccia.
Continuate la cottura ancora per dieci minuti poi unite il rimanente trito di prezzemolo e aglio e continuate la cottura per altri cinque minuti, aggiustate di sale tenendo conto che la salsiccia ha già una notevole sapidità.
Preparate la polenta.
Ponete  sul fuoco una pentola con l'acqua e il sale e prima che prenda il bollore gettate a pioggia la farina di mais rimestando sempre nello stesso verso per non fare grumi. 
Cuocete per circa trenta minuti poi aggiungete il burro, la fontina e il Parmigiano Reggiano . Continuate la cottura, sempre rimestando, ancora per una decina di minuti.
Nel frattempo riscaldate un po’ la salsiccia.
Versare la polenta su di un tagliere e disponete al centro la salsiccia con i funghi, servite subito.
Buon appetito!

Consigli: per accorciare i tempi potete utilizzare una farina di mais precotta e potete sostituire i funghi secchi con funghi surgelati o con degli champignon freschi.
Potete anche servire solo la salsiccia con i funghi come secondo accompagnandolo con delle fette di pane casereccio.


Vino consigliato: un buon rosso corposo, Nebbiolo delle Langhe






mercoledì 30 gennaio 2013

Frittata di zucchine e uovo d'oca

Vi ricordate quella fiaba dove c'era un'oca che faceva le uova d'oro? Io non mi ricordo il titolo ma fin da bambina sono rimasta affascinata da queste uova d'oro. Tempo mi hanno regalato un uovo d'oca. Bellissimo! Bianco, enorme, splendido! Non l’ avevo mai visto dal vivo né tanto meno avevo mai pensato di cucinarlo (ero troppo affascinata dall'oca dalle uova d'oro). Mi dissero che avrei potuto fare un'ottima frittata, tenendo conto che un uovo d'oca corrisponde a circa tre uova di gallina. Quella volta feci la frittata solo con l'uovo per assaporare appieno il suo gusto. Ottimo, delicato e pieno come il suo aroma. Naturalmente non ne l'ho più trovato in commercio, quale meraviglia, dunque, quando mercoledì, al solito mercatino a km 0 dei contadini locali, le ho viste! Mie! E questa volta ho provato a fare questa frittata con le zucchine.

Vi consiglio di provarle se sarete così fortunate da riuscire a trovarle.


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Ingredienti per 2 persone

1 uovo d'oca
5 zucchine medie
1 cipolla piccola
1 cucchiaio di bagnet verde o, in alternativa del prezzemolo tritato con un po' d'aglio
1 cucchiaio di origano 
Olio extravergine q.b.
Sale q.b.

 

Procedimento

 

Pulite la cipolla, tagliatela a rondelle sottili e mettetela in una padella con 4 cucchiai d'olio.
Lavate, spuntate le zucchine, tagliatele a rondelle sottili e aggiungetele nella padella con la cipolla.
Fate cuocere  a fuoco medio fino quando le zucchine risulteranno ben dorate (circa 10 minuti) aggiungete il bagnet verde, l'origano, aggiustate di sale e fate insaporire ancora per 1 minuto.

Nel frattempo rompete l'uovo (sappiate che il guscio è molto duro) in un piatto, salate e sbattetelo bene.


Versate le zucchine nell'uovo, mischiate bene. Mettete 1 cucchiaio d'olio nella padella dove avete fatto cuocere le zucchine e versatevi  il miscuglio di uovo.


Fate cuocere per circa 5 minuti, poi rivoltate la frittata aiutandovi con un coperchio piatto e lasciate  cuocere ancora per 2 minuti. Servite subito.


Potete anche preparare una frittata con l'uovo d'oca e i porri e metterla in carpione. Per la ricetta cliccate qui

giovedì 24 gennaio 2013

Bucatini agli scampi


Gli scampi sono crostacei molto pregiati  che hanno dimensioni variabili tra 1 10 e i 20 cm e appartengono alla famiglia dei Nefropidi come i gamberi, l’astice  e i granchi. Prediligono i fondali sabbiosi e vivono prevalentemente nel Mar Mediterraneo e in alcune zone dell'oceano Atlantico.
Dalla parte anteriore, protetta dal carapace, si diramano 13 paia di appendici, di cui due sono provviste di robuste chele. La parte posteriore dello scampo è l'addome, diviso in sei segmenti.
La polpa dello scampo, contenuta nella parte posteriore, è particolarmente apprezzata per la carne pregiata, dal sapore delicato.
Sono commercializzati sia freschi che congelati. I primi sono da ricercare del periodo invernale, tra settembre e aprile. I secondi, invece, si possono trovare durante tutto l'anno.
Gli scampi hanno un sapore delicato, per cui si prestano a ricette non troppo elaborate, in modo da non confondere il gusto: semplicemente bolliti, alla griglia o cotti in padella con qualche fogliolina di prezzemolo, gli scampi sono ottimi come antipasto o secondo.
Dal punto di vista nutritivo gli scampi sono ricchi di sali minerali come sodio, potassio, calcio, fosforo, magnesio e selenio, contengono, inoltre, numerose proteine e pochi grassi.
Molte sono le ricette che si possono realizzare con questo delizioso crostaceo per preparare squisiti primi piatti: in questo caso generalmente gli scampi sono sgusciati e privati della coda, senza però eliminare la testa, che insaporisce il condimento.
 Gli scampi vanno sciacquati sotto l'acqua corrente e, a seconda della ricetta, si può procedere o meno all'eliminazione del carapace, della coda e della testa. Se cotti alla brace, è necessario mantenere la crosta in modo che protegga le delicate carni dal contatto con un calore troppo forte. Se invece si preparano in insalata, è opportuno pulirli completamente.



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 Ingredienti per 2 persone:

160 gr di bucatini
12 scampi
1 mazzettino di prezzemolo
1 spicchio d’aglio
20 pomodorini  Piccadilly (sono quelli piccoli ovali)
½ bicchiere di vino bianco
Sale q.b.
Pepe q.b.


Lavate bene gli scampi,  incidete la parte inferiore  o superiore ed estraete la polpa  dal carapace a otto crostacei, gli altri quattro teneteli per decorare i piatti.

 
Lavate il prezzemolo e tritatelo, tagliate i pomodorini.
Mettete l’acqua salata sul fuoco per far cuocere i bucatini e, nel frattempo,  versate
in una padella  4 cucchiai d’olio, lo spicchio d’aglio,  i carapaci degli scampi e i quattro scampi interi. Fate cuocere a fuoco medio per 5 minuti poi versate  il vino e lasciatelo evaporare completamente. Togliete dalla padella i carapaci, gli scampi interi e lo spicchio d’aglio, unite i pomodorini tagliati , il sale, il pepe e lasciate cuocere per 10 minuti.
Versate i bucatini nell’acqua bollente e portateli a cottura.
Tagliate nel frattempo a pezzi di circa 2 cm i molluschi e uniteli al sugo, lasciateli cuocere ancora per 5 minuti e spolverizzate con il prezzemolo tritato.


Scolate la pasta al dente e fatela saltare con il sugo. Impiattate, disponete gli scampi interi e servite subito.
Buon appetito!


lunedì 21 gennaio 2013

Pandoro alle nocciole

Sono finite le feste natalizie e mi sono ritrovata con un pezzo di pandoro lì, solo soletto, un vasetto di crema di nocciole bio (regalo di Natale), preparata con le nocciole tritate e il malto di riso, un vasetto di mascarpone,  una manciata di nocciole tostate. Che fare per finire tutto? Questa torta! Veloce, buona, semplice da preparare. E, solo  dopo averla preparata ho pensato che se, anziché preparare una torta, avessi messo gli ingredienti  nelle coppette, l'effetto finale sarebbe stato molto più coreografico.



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Ingredienti:

300 gr di pandoro avanzato
250 gr di mascarpone
1 vasetto di crema di nocciole 
40 gr di zucchero vanigliato 
100 gr di nocciole tostate (sono circa una manciata)
mezzo bicchiere di rum o altro liquore
mezzo bicchiere d'acqua

Procedimento


Lavorate con le fruste elettriche  il  mascarpone con 200 gr di crema di nocciole e lo zucchero a velo fino ad ottenere una crema soffice.
Tritate grossolanamente le nocciole.
Allungate il mezzo bicchiere di rum  con il mezzo bicchiere d'acqua.
Tagliate  il pandoro avanzato  a fette di circa un centimetro e disponetene uno strato   in uno stampo a cerniera. Imbibite con il rum allungato e distribuite sopra la crema di mascarpone, continuate così fino ad ultimare le fette di pandoro e terminate con uno strato di  crema di mascarpone. Spalmate sul mascarpone la rimanente crema di nocciole e distribuite sopra le nocciole tritate. Mettete la torta in frigo per almeno tre ore prima di servirla.
E buon appetito!


venerdì 18 gennaio 2013

Batsoà’ (bastuà’) piemontesi

Amo molto la cucina tradizionale di tutte le regioni, perché ritengo che in lei si racchiuda la cultura e la storia di tutto un popolo, dei loro sacrifici, del loro sopravvive ai tempi grami, ed è per questo, per non dimenticare il nostro passato che mi piace proporre e far conoscere ai più le ricette che conosco.
I batsoà (bastuà) sono un’antichissima ricetta piemontese, risalente addirittura al 1700, che deriva il proprio nome dalla dialettizzazione del termine francese “bas de soie” (calze di seta). Il nome esprime perfettamente la delicatezza e la tenerezza di questo cibo.
Nella cultura contadina, tradizionalmente, erano preparati il giorno dell’uccisione del maiale, tra novembre e febbraio.
Non richiedono una preparazione laboriosa ma una lunga cottura certamente sì, ma, credetemi, ne vale la pena.
Con pochi euro (uno zampino di maiale costa circa 1 euro e 50) mangerete una vera bontà.



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Ingredienti per quattro persone:
2 zampini di maiale
1 bicchiere di vino moscato o altro vino bianco dolce
½ bicchiere d’aceto bianco
1 carota
1 cipolla
1 costa di sedano
2 foglie d’alloro
1 uovo
Farina q.b.
Farina di mais per impanature q.b.
Burro q.b.
Sale q.b.

Procedimento

Di solito gli zampini di maiale sono venduti già tagliati a metà, altrimenti fateveli tagliare. Passateli  sulla fiamma viva per eliminare eventuali setole (di solito sono già ben puliti), sciacquateli velocemente, metteteli in una pentola capiente, ricopriteli abbondantemente d’acqua, metteteli sul fuoco e schiumateli appena l’acqua prende bollore. Lasciate cuocere per un’ora poi toglieteli dalla fiamma e gettate via l’acqua, rimettete dell’altra acqua nella pentola insieme agli zampini e aggiungete la carota, il sedano, la cipolla, le foglie d’alloro e il sale. Fate cuocere ancora per circa un’ora e mezza. Gli zampini dovranno essere molto morbidi. Toglieteli dal loro brodo e appena si saranno intiepiditi disossateli.
Poneteli in una ciotola. Mettete il vino e l’aceto in un pentolino e portatelo a bollore. Dopo un minuto versatelo sugli zampini nella ciotola. Durante la prima ora rigirateli spesso, poi metteteli in frigo per 24 ore.

Trascorse le 24 ore toglieteli dalla gelatina che nel frattempo si sarà formata (aiutatevi scaldando tutto leggermente), asciugateli bene con della carta da cucina e tagliateli a pezzi
In un piatto fondo sbattete l’uovo con un po’ di sale. Infarinate i batsoà, eliminate l’eccesso, passateli nell’uovo sbattuto e nella farina di mais.

Mettete sul fuoco una padella, aggiungete circa 50 gr di burro e fate scaldare dolcemente,
quando il burro sarà spumeggiante unite i batsuà e fateli dorare da tutti i lati. Attenzione, non è necessario farli friggere ad altissima temperatura è perché, essendo già cotti, deve solo dorarsi l’impanatura (6/7 minuti).
Serviteli caldissimi accompagnati dai Sancrau (crauti piemontesi) o da purè di patate.
E.. buon appetito!




Vino consigliato: Barbera o Dolcetto.

E questa è la ricetta in piemontese:
Passé ij piotin ëd crin an sla fiama, laveje e tajeje për longh.
(Fiammeggiate gli zampini sulla fiamma, lavateli,e tagliateli per lungo)
Feje chiuse dosman, scoleje, disosseje e feje a fëtte.
(Fateli cuocere dolcemente, scolateli, disossateli e tagliateli a fette)
Vestije ‘d farin-a bianca, passere ant l’euv ësbatù, salé e carësseje ant ël pan-pist. Fricioleje ant el butir.
(Vestiteli di farina bianca, passateli nell’uovo sbattuto, salateli e carezzateli nel pangrattato. Friggeteli nel burro)

#cucinapiemontese

martedì 15 gennaio 2013

Funghi ripieni

Questa ricetta economica e gustosa può essere preparata in pochi minuti e può essere servita sia come antipasto, sia come contorno.I funghi champignon costano poco  e  hanno il vantaggio che  si possono trovare  facilmente in tutti i mercati e  supermercati in ogni periodo dell’anno. Il cappello del fungo champignon, morbido e carnoso e si presta bene alla preparazione di svariate ricette. Quando acquistate i funghi champignon abbiate l’accortezza di verificare la loro consistenza: è importante infatti che i funghi siano sodi e duri al tatto.




Ingredienti per 4 persone:
10 funghi champignon grandi
40 gr. farina di mais per impanatura 
1 limone
1 mazzetto  di prezzemolo (10/15 rametti)
1 spicchio d'aglio
1 mestolino di brodo vegetale 
40 gr. di Trentigrana. 
Olio extravergine q.b.

Procedimento

Lavate il prezzemolo e tritate le foglioline con lo spicchio d'aglio.
Pulite i funghi eliminando la terra in eccesso e sciacquateli velocemente sotto l'acqua corrente.
Asciugateli bene con della carta da cucina. Staccate delicatamente i gambi a otto champignon ed eliminate la pellicina che si trova nel cappello del fungo. Passate una fettina di limone sulle cappelle dei funghi per evitare che anneriscano.


Tagliate i gambi e i due funghi interi rimasti a cubettini.
In una padella mettete 2 cucchiai d'olio e unite i cubetti di funghi. Fate cuocere a fuoco vivo per 2 minuti, salate, unite un po' di succo di limone (un cucchiaio scarso) e  fateli cuocere ancora per due minuti. Spegnete il fuoco e versate tutto in una ciotola, unite il trito di prezzemolo e aglio, il Trentingrana, la farina di mais e tritate velocemente con il mixer. Unite il brodo vegetale fino ad ottenere un composto omogeneo e morbido



Riempite le cappelle e adagiatele su di una teglia  rivestita di carta da forno.
Irroratele con un po' d'olio e infornatele per 20/25 minuti a 180° (a forno già caldo)
Serviteli caldi e buon appetito!