A Pasqua è consuetudine donare le uova di cioccolato, a volte però capita che ce ne giungano in dono diverse e dunque perché non farle "FRUTTARE"? In questo secondo post di tre vi suggerisco un modo per riciclarle utilizzando i salutari e buoni
frutti di bosco, ma prima voglio darvi qualche breve cenno storico.
L’uovo
ha avuto fortissimi significati simbolici fin dall’antichità, esso ha
rappresentato e rappresenta la vita e la sacralità: nelle credenze mitologiche
la terra e il cielo erano considerati due emisferi che unendosi creavano un
unico uovo mentre, per gli Egizi, in esso erano contenuti i quattro elementi
dell’universo, acqua, aria, terra, fuoco.
La
tradizione di donarsi le uova è documentata già fra gli antichi Persiani, dove
erano scambiate semplici uova di gallina all’avvento della stagione primaverile
poiché, essendo il simbolo della fecondità, ricordavano il risveglio della
natura alla vita dopo il lungo letargo invernale.
Da
noi, l’usanza di donare uova decorate si sviluppò nel Medioevo come regalo alla
servitù e divenne, da simbolo della rinascita primaverile, con il
Cristianesimo, simbolo della rinascita dell’uomo in Cristo. Sempre nel Medioevo
s’iniziarono a creare uova artificiali rivestite di materiali preziosi (oro,
argento) destinate ai nobili e agli aristocratici.
Nel
1183 l’orafo Peter Carl Fabergé ricevette dallo zar il compito di preparare un
dono per la zarina Maria, egli creò un uovo di platino smaltato di bianco
contenente un ulteriore uovo, in oro, in quale conteneva sua volta due doni: un
pulcino d’oro e una riproduzione della corona imperiale. La fama di questo dono
prestigioso diede il via alla tradizione di inserire un dono nell’uovo. In
tempi più recenti, questa tradizione divenne più popolare con la creazione
delle uova di cioccolato, simbolo indiscusso della Pasqua.
Pochi
sanno che le prime uova di cioccolato nacquero a Torino: nel 1725, una titolare di una bottega in via
Roma, la vedova Giambone, riempì alcuni gusci vuoti con del cioccolato liquido.
Il risultato? Alcune magnifiche uova di Pasqua, esposte in vetrina al fianco di
una gallina ruspante.
I
primi cenni di uova li troviamo quindi nel ‘700, ma è negli anni ’20 del XX secolo
che la storia delle uova di cioccolato si “fonde” (nel vero senso del termine)
con la città di Torino:
nella
casa Sartorio infatti, alcuni maestri cioccolatai torinesi brevettarono un
sistema per modellare con il cioccolato delle forme vuote. Veri e propri stampi
posti nella macchina, fatti ruotare e rivoluzionare, fino ad essere coperti
uniformemente. Le sorprese vennero invece introdotte nel 1925: confetti,regali
costosi, oggetti semplici e zuccherini principalmente.
Se fino a qualche decennio fa la preparazione delle
classiche uova di cioccolato era per lo più affidata a maestri artigiani, oggi
l'uovo di Pasqua è un prodotto diffuso soprattutto in chiave commerciale.
Fonte: Diario
di Torino
LE IMMAGINI E I TESTI PUBBLICATI IN QUESTO SITO SONO DI PROPRIETA’ DELL’AUTORE E SONO PROTETTI DALLA LEGGE SUL DIRITTO D’AUTORE N. 633/1941 E SUCCESSIVE MODIFICHE. COPYRIGHT © 2010-2050. TUTTI I DIRITTI RISERVATI A IL POMODORO ROSSO DI MARIA ANTONIETTA GRASSI. VIETATA LA RIPRODUZIONE, ANCHE PARZIALE, DI TESTI O FOTO, SENZA AUTORIZZAZIONE.
Ingredienti per 4 persone
100
gr di uova di Pasqua al cioccolato
fondente
100
gr di burro
80
gr di zucchero a velo
20
gr di farina
2
uova
1
bustina di vanillina
Sale
q.b.
Procedimento
Tagliate
il cioccolato a pezzettoni e fatelo
sciogliere in un padellino a bagnomaria con il burro. In una terrina rompete le
uova, aggiungetevi lo zucchero e la vanillina e montate il tutto con una
frusta, fino a ottenere una massa densa e omogenea. A questo punto potrete
unire il composto di cioccolato e burro, continuando ad amalgamare gli
ingredienti. Aggiungete, infine, anche la farina e un pizzico di sale.
Imburrate e infarinate i vostri stampini e riempiteli con il composto facendo
attenzione a non riempire completamente gli stampini, evitando così che il
composto fuoriesca durante la cottura. Cercate di riempirli per non più di 2/3.
Infornate a 180°C per circa 15 minuti.
Sfornate,
lasciate intiepidire, distribuite i frutti di bosco su ogni tortina ,
spolverizzate di zucchero a velo e servite.
Per leggere le altre due ricette del riciclo
dell’uovo di Pasqua cliccate sui titoli sottostanti: