sabato 31 marzo 2018

Tortini al cioccolato fruttato

A Pasqua è consuetudine donare le uova di cioccolato, a volte però capita che ce ne giungano in dono diverse e dunque perché non farle "FRUTTARE"? In questo secondo post di tre vi suggerisco un modo per riciclarle utilizzando i salutari e buoni frutti di bosco, ma prima voglio darvi qualche breve cenno storico.

L’uovo ha avuto fortissimi significati simbolici fin dall’antichità, esso ha rappresentato e rappresenta la vita e la sacralità: nelle credenze mitologiche la terra e il cielo erano considerati due emisferi che unendosi creavano un unico uovo mentre, per gli Egizi, in esso erano contenuti i quattro elementi dell’universo, acqua, aria, terra, fuoco.
La tradizione di donarsi le uova è documentata già fra gli antichi Persiani, dove erano scambiate semplici uova di gallina all’avvento della stagione primaverile poiché, essendo il simbolo della fecondità, ricordavano il risveglio della natura alla vita dopo il lungo letargo invernale.
Da noi, l’usanza di donare uova decorate si sviluppò nel Medioevo come regalo alla servitù e divenne, da simbolo della rinascita primaverile, con il Cristianesimo, simbolo della rinascita dell’uomo in Cristo. Sempre nel Medioevo s’iniziarono a creare uova artificiali rivestite di materiali preziosi (oro, argento) destinate ai nobili e agli aristocratici.
Nel 1183 l’orafo Peter Carl Fabergé ricevette dallo zar il compito di preparare un dono per la zarina Maria, egli creò un uovo di platino smaltato di bianco contenente un ulteriore uovo, in oro, in quale conteneva sua volta due doni: un pulcino d’oro e una riproduzione della corona imperiale. La fama di questo dono prestigioso diede il via alla tradizione di inserire un dono nell’uovo. In tempi più recenti, questa tradizione divenne più popolare con la creazione delle uova di cioccolato, simbolo indiscusso della Pasqua.
Pochi sanno che le prime uova di cioccolato nacquero a Torino:  nel 1725, una titolare di una bottega in via Roma, la vedova Giambone, riempì alcuni gusci vuoti con del cioccolato liquido. Il risultato? Alcune magnifiche uova di Pasqua, esposte in vetrina al fianco di una gallina ruspante. 
I primi cenni di uova li troviamo quindi nel ‘700, ma è negli anni ’20 del XX secolo che la storia delle uova di cioccolato si “fonde” (nel vero senso del termine) con la città di Torino:
nella casa Sartorio infatti, alcuni maestri cioccolatai torinesi brevettarono un sistema per modellare con il cioccolato delle forme vuote. Veri e propri stampi posti nella macchina, fatti ruotare e rivoluzionare, fino ad essere coperti uniformemente. Le sorprese vennero invece introdotte nel 1925: confetti,regali costosi, oggetti semplici e zuccherini principalmente.
Se fino a qualche decennio fa la preparazione delle classiche uova di cioccolato era per lo più affidata a maestri artigiani, oggi l'uovo di Pasqua è un prodotto diffuso soprattutto in chiave commerciale.





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Ingredienti per 4 persone

100 gr  di  uova di Pasqua al cioccolato fondente
100 gr di burro
80 gr di zucchero a velo
20 gr di farina
2 uova
1 bustina di vanillina
Sale q.b.


Procedimento

Tagliate il cioccolato  a pezzettoni e fatelo sciogliere in un padellino a bagnomaria con il burro. In una terrina rompete le uova, aggiungetevi lo zucchero e la vanillina e montate il tutto con una frusta, fino a ottenere una massa densa e omogenea. A questo punto potrete unire il composto di cioccolato e burro, continuando ad amalgamare gli ingredienti. Aggiungete, infine, anche la farina e un pizzico di sale. Imburrate e infarinate i vostri stampini e riempiteli con il composto facendo attenzione a non riempire completamente gli stampini, evitando così che il composto fuoriesca durante la cottura. Cercate di riempirli per non più di 2/3. Infornate a 180°C per circa 15 minuti.
Sfornate, lasciate intiepidire, distribuite i frutti di bosco su ogni tortina , spolverizzate di zucchero a velo e servite.


Per leggere le altre due ricette del riciclo dell’uovo di Pasqua cliccate sui titoli sottostanti: