Il carciofo è una pianta nota fin dai tempi
antichi, la sua coltivazione è diffusa maggiormente nei paesi del Mediterraneo,
soprattutto in Italia, Francia e Spagna. La Sardegna è la regione che
maggiormente si caratterizza per la coltivazione ed il consumo di questo
delizioso ortaggio. La raccolta avviene principalmente tra il mese di ottobre e
di maggio.
Sono
ricchissimi di principi attivi e vantano molte virtù terapeutiche. Possiedono
pochissime calorie e contengono molte fibre, oltre a sali minerali come calcio,
fosforo, magnesio, ferro e potassio. Vantano un effetto disintossicante essendo
diuretici e stimolanti della funzione epatica e sono utili per combattere
problemi di diabete, colesterolo, ipertensione.
I
carciofini sottolio sono preparati tipicamente in questo periodo primaverile quando
sul mercato si trovano i carciofini piccoli, teneri e dolci, ideali per questo
tipo di conservazione.
Per
eliminare al massimo qualunque rischio insito nel cattivo confezionamento, sterilizzate sempre i barattoli che userete
per conservare i prodotti.
Lavate
molto bene e con acqua calda i vasetti e i coperchi (rinnovateli ogni volta,
non riutilizzate quelli vecchi), asciugateli. Fate scaldare il forno a
100°C poi inserite i vasetti e
lasciateli per 5 minuti. Spegnete il forno, inserite anche i coperchi e
lasciate raffreddare a forno chiuso.
Utilizzateli
immediatamente.
Al
momento di consumare accertatevi che i coperchi non siano gonfi, nel qual caso
vorrà dire che qualcosa non ha funzionato e NON consumate il prodotto, ma tranquillizatevi se seguirete alla
lettera il procedimento nessuno dei vostri vasetti andrà a male.
Ancora
un accorgimento, NON utilizzate
pentole di alluminio per far bollire l’aceto, ma solo di acciaio inox.
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Ingredienti
per 4/5 vasetti tipo Bormioli da 250 gr/cad
1
kg di carciofini
1
litro d’aceto bianco o di mele
1
limone
Qualche
foglia d’alloro
2
chiodi di garofano
Qualche
bacca di ginepro
Qualche
bacca di pepe
Sale
q.b.
Olio
extravergine d’oliva q.b.
Procedimento
Scartate
dai carciofi le foglie esterne più dure fino a raggiungere quelle interne
bianche e tenere. Spuntate la sommità delle foglie rimaste e tagliate il gambo.
Mano a mano che li pulite, sciacquate sotto l’acqua corrente e immergeteli in acqua fredda acidulata con il succo del
limone.
Intanto mettete a bollire in una pentola di acciaio inox l’aceto, il
sale, il pepe, l’alloro, i chiodi di garofano. Portate il liquidi ad ebollizione,
quindi buttatevi i carciofi, fate riprendere l’ebollizione, poi abbassate la
fiamma e proseguite la cottura a fuoco dolce e per 5 minuti.
Scolate e metteteli ad asciugare
su di un piano inclinato o su di un setaccio, tra due teli ben puliti, per
impedire che il contatto diretto con l’aria possa scurirli.
Ogni tanto girateli
e spostateli e se è il caso sostituite i teli. Quando i carciofini saranno ben
asciutti (7/8 ore), sistemateli nei vasi, aggiungete qualche grano di pepe (o
di peperoncino se preferite), una foglia
di alloro per ogni vaso e ricoprite d’olio. Controllate il livello d’olio per
un paio di giorni, aggiungendone dell’altro se occorre.
Chiudete
bene i vasetti e conservate in dispensa al buio e al fresco, potrete consumarli
dopo 20 giorni.
Consiglio:
Se volete utilizzare i carciofi più grandi, tagliateli a metà prima di buttarli
nell’aceto.