E’
tornata l’estate e con essa, tra le altre cose, sono tornate anche le pesche.
Questo frutto vellutato, carnoso e succoso nasce dall’albero del pesco (Prunus
persica) e appartiene alla categoria delle drupe come la ciliegia e
l’albicocca. Ha forma tondeggiante, con una polpa profumata e dolce, possiede
un nocciolo ovoidale, grosso e molto duro, con solchi profondi, che racchiude
un seme a mandorla. Il pesco è originario della Cina, dove era considerato
simbolo d’immortalità, e i cui fiori furono celebrati da poeti e pittori.
Dall’Oriente si diffuse in Persia e infine giunse in Europa.
Il frutto
arrivò a Roma nel I secolo d.C. grazie ad Alessandro Magno che, durante la
spedizione contro la Persia, lo importò e si diffuse in tutto il bacino del Mar
Mediterraneo con il nome di persica perché erroneamente
considerato originario della Persia.
In Egitto, la
pesca era sacra ad Arpocrate, dio del silenzio e dell’infanzia, ancora oggi,
infatti, le guance dei bambini sono paragonate alle pesche, per la loro
carnosità e morbidezza.
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Ingredienti
per 4 persone.
2
pesche gialle
150 gr di amaretti secchi
2
cucchiai di farina bianca
1
cucchiaio di cacao
1
cucchiaio di rum
2
uova
30
gr di burro
Procedimento
Lavate
bene le pesche, tagliatele a metà e togliete il nocciolo.
Tritate
gli amaretti e uniteli nella ciotola con la polpa schiacciata delle pesche,
aggiungete la farina, il cacao, i rossi d’uovo sbattuti , il rum e mischiate bene. Montate a neve gli albumi ed incorporateli al
composto girando delicatamente dal basso verso l’alto per non smontarli.
Inserite
il composto, aiutandovi con un cucchiaio, nelle pirottine imburrate, mettete un
pezzetto di burro su di ognuno e cuocete in forno già caldo a 180° per 40
minuti. Servite tiepidi o freddi,
guarniti con del caramello e
accompagnati con del gelato o della panna.
Buon
appetito!