venerdì 19 dicembre 2014

Ravioli di zucca, cime di rapa e prosciutto crudo

Oggi ho deciso di mettere a posto la dispensa e mi è capitato tra le mani un sacchetto mezzo vuoto di farina, ho anche un po' di come di rapa, una fetta di zucca e del prosciutto in scadenza. Che fare? Ravioli con prosciutto, cime di rapa e zucca!
Questo meraviglioso ortaggio, tipicamente autunnale ha, molto probabilmente, origini centro americane: i semi più antichi sono stati ritrovati in Messico e risalgono a oltre 4.000 anni fa. Furono i nativi americani, per cui la zucca era un alimento base della dieta, a insegnare la loro coltivazione ai primi coloni che la portarono in Europa insieme al mais, al tabacco, ai peperoni e alle patate.  La zucca appartiene alla famiglia delle Cucurbitaceae, la stessa delle zucchine, che non sono altro che il frutto immaturo. Il ciclo vitale della pianta è annuale, si coltivano in primavera-estate e la raccolta è tipicamente autunnale.
Le qualità nutrizionali della zucca sono molteplici, contiene vitamina E, C, acido folico, pro-vitamina A, vitamine del gruppo B. Sali minerali come potassio, fosforo, ferro e magnesio, e infine i caroteni cui deve lo splendido colore arancione.
I carboidrati ammontano al 3,5% e l’indice glucidico è basso per cui, nonostante il gusto dolcissimo è l’ortaggio più efficace per controllare il metabolismo degli zuccheri, il suo consumo è quindi indicato per i diabetici e gli ipertesi.
“Inoltre il suo consumo può contribuire a riparare le cellule pancreatiche danneggiate dal diabete” (Dott. Ciro Vestita- nutrizionista.)
Infine, la zucca, possiede proprietà digestive, diuretiche, lassative e rinfrescanti.
In fitoterapia sono utilizzati i semi che contengono cucurbitina, tocofenoli, tocotrienoli, steroidi (1%) proteine, pectine e olio grasso e modeste quantità di Sali minerali quali manganese, zinco, selenio e rame.


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Ingredienti per 4 persone:

Per la pasta
300 g di semola rimacinata
3 uova
1 cucchiaio d’olio extravergine d’oliva
Un cucchiaino di sale fino

Per l’impasto
1 kg di zucca non troppo acquosa
300 gr di cime di rapa
150 gr di prosciutto crudo
150 gr di Parmigiano Reggiano
2 cucchiai di pangrattato
Noce moscata q.b.
Maggiorana e timo q.b.
Sale e pepe q.b.

Per condire:
Burro q.b.
Parmigiano Reggiano q.b.

Procedimento

Mettetela farina sulla spianatoia facendo la classica fontana e inserire al centro le uova, il cucchiaio d’olio e il sale. Partendo dal centro, inglobate lentamente tutta la farina, poi impastate fino ad ottenere un composto morbido. Mettetelo a riposare, coperto, per un’ora. 


Nel frattempo preparate il ripieno.
Lavate la zucca e fatela cuocere al forno a 180°C per circa 20 minuti (dovrà essere bella morbida).
Pulite le cime di rapa e fatele cuocere in pochissima acqua. Strizzatele bene.
Tritate con il mixer il prosciutto crudo, grattugiate il Parmigiano Reggiano.
Spelate la zucca e frullatela insieme alle cime di rapa. Mettete tutto in una ciotola capiente,


Unite il prosciutto crudo, il Parmigiano, il pangrattato, la noce moscata e un po’ di maggiorana e timo, una grattata di pepe. Mischiate bene e assaggiate per verificare se, eventualmente, è il caso di salare (il prosciutto è già molto salato, quindi dà sapidità al ripieno).
Trascorso il tempo, prelevate un pezzo dell’impasto e stendetelo con il mattarello, sulla spianatoia infarinata, fino ad ottenere una prima sfoglia sottile circa 2 mm.

 
Disponete sulla prima parte della sfoglia, distanziati, dei cucchiaini del ripieno.

Ripiegate la sfoglia sul composto e, con la punta delle dita, premete intorno a tutti i mucchietti, in modo che i due strati di sfoglia si attacchino bene tra loro.


Con la rotella dentellata ritagliare i ravioli in forma quadrata o utilizzare gli appositi stampini.




Cuoceteli in abbondante acqua salata, a cui avrete aggiunto, un po’ d’olio, per 4 o 5 minuti (serve a non far attaccare la pasta).
Scolateli, conditeli con burro fuso e abbondante Parmigiano Reggiano grattugiato e servite subito.
Potete condirli, in alternativa al burro, con una fonduta di gorgonzola o di altri formaggi. Personalmente ho apprezzato tutte e due le versioni.







Consiglio: Gli scarti della pasta, friggeteli in olio e serviteli come antipasto accompagnati da bresaola, o altro salume, e gorgonzola.