lunedì 22 giugno 2015

#PRchef2015 - Filetti di trota farciti

Il Parmigiano Reggiano ha invitato i foodblogger italiani a partecipare alla Parmigiano Reggiano Chef 4Cooking, creando ricette originali con solo 4 ingredienti principali, tra cui il Parmigiano Reggiano ed io ho accolto con entusiasmo questo invito perché amo da sempre le ricette semplici, con pochi ingredienti e condivido appieno il motto di questo contest  "L'eccellenza non si raggiunge aggiungendo, ma togliendo".
Il numero ideale degli ingredienti di un piatto è compreso fra tre e quattro, superando questo limite i nostri recettori sensoriali vanno “in confusione” e ci fanno trovare sgradevoli gli accostamenti.
Per preparare questa ricetta ho utilizzato il Parmigiano Reggiano con 24 mesi di stagionatura perché  possiede un perfetto equilibrio di dolce e sapido che ben si accorda con le carni delicate della trota e viene esaltato dalla presenza dei componenti della salsa di prezzemolo.


LE IMMAGINI E I TESTI PUBBLICATI IN QUESTO SITO SONO DI PROPRIETA’ DELL’AUTORE E SONO PROTETTI DALLA LEGGE SUL DIRITTO D’AUTORE N. 633/1941 E SUCCESSIVE MODIFICHE. COPYRIGHT © 2010-2050. TUTTI I DIRITTI RISERVATI A IL POMODORO ROSSO DI MARIA ANTONIETTA GRASSI. VIETATA LA RIPRODUZIONE, ANCHE PARZIALE, DI TESTI O FOTO, SENZA AUTORIZZAZIONE.


Ingredienti per 4 persone
4 filetti di trota
40 gr di mais per impanature
50 gr Parmigiano Reggiano di 24 mesi di stagionatura
1 cucchiaio di salsa di prezzemolo *
Olio extravergine d’oliva q.b.
Succo di limone q.b.
Sale q.b.

Procedimento

In una ciotola mettete il Parmigiano Reggiano grattugiato, la farina di mais e il cucchiaio di bagnetto verde senza aggiungere olio perché il bagnetto lo contiene già. Amalgamate bene il tutto e spalmatelo sui filetti di trota leggermente salati.
Arrotolateli su se stessi e fermateli con uno spiedino o uno stecchino.
Scaldate 3 cucchiai d’olio in una padella e fate dorare i filetti di trota per cinque minuti, bagnateli con il succo del limone e proseguite la cottura per un minuto.
Serviteli irrorati dal sughetto e accompagnati da un’insalatina mista.





* Consiglio.
La salsa di prezzemolo la  preparo con un mazzetto di prezzemolo, uno spicchio d’aglio, un cucchiaio di capperi, un cucchiaino di pasta d’acciughe, aceto e olio.

#PRchef2015 Tartellette alla crema di Parmigiano Reggiano e cioccolato

Il Parmigiano Reggiano ha invitato i foodblogger italiani a partecipare alla Parmigiano Reggiano Chef 4Cooking, creando ricette originali con solo 4 ingredienti principali, tra cui il Parmigiano Reggiano ed io ho accolto con entusiasmo questo invito perché amo da sempre le ricette semplici, con pochi ingredienti e condivido appieno il motto di questo contest  "L'eccellenza non si raggiunge aggiungendo, ma togliendo".
Il numero ideale degli ingredienti di un piatto è compreso fra tre e quattro, superando questo limite i nostri recettori sensoriali vanno “in confusione” e ci fanno trovare sgradevoli gli accostamenti.
Il pensiero corre alla semplice fetta di pane casereccio con il pomodoro e un filo di olio extravergine d’oliva…un tripudio per i nostri sensi!
Questa ricetta può sembrare troppo azzardata, in realtà già dal 1700 si ha notizia di dolci preparati con il Parmigiano Reggiano che si sposa meravigliosamente con il cioccolato. Per realizzarla ho utilizzato il Parmigiano Reggiano con 12 mesi di stagionatura perché il gusto dolce, con una leggera componente acida che lo contraddistingue, ben si accorda  con la panna e il cioccolato.


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Ingredienti per circa 20 tartellette:

450 gr di pasta frolla
200 gr di panna da cucina
60 gr di Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura
50 gr di cioccolato bianco
40 gr di cioccolato fondente
25 gr di zucchero a velo
2 cucchiai di amido di mais
1 pizzico di sale

Procedimento

Mettete la pasta frolla su di un piano leggermente infarinato e tiratela con il mattarello, ottenendo un disco di circa 3 mm di spessore e con questo foderate completamente gli stampini per le tartellette. Sistemateli su una placca, passateli nel forno ventilato, già scaldato a 170°,  per 20 minuti. Sfornate le tartellette e lasciatele raffreddare.
Sciogliete l’amido di mais con un po’ di panna fredda, grattugiate il Parmigiano Reggiano, unitegli lo zucchero a velo, fatto scendere a pioggia da un setaccio, e il pizzico di sale.

Scaldate la panna senza farla bollire, spegnete il fuoco e aggiungete il Parmigiano Reggiano e stemperate con una frusta. Unite l’amido di mais, incorporate e riprendete  la cottura per 2 minuti. Inglobate 30 gr di cioccolato bianco e fatelo sciogliere bene.
Dividete la crema a metà e unite a una di esse 20 gr di cioccolato fondente, facendolo sciogliere e amalgamare.
Fate raffreddare le creme, poi riempite le cartellette.
Fate fondere, a bagnomaria, il restante cioccolato (sia quello bianco che il fondente, in due pentolini diversi) e guarnite i dolcetti, lasciate raffreddare e consolidare.



Consiglio: Per guarnire sia il piatto sia le cartellette potete utilizzare un cornetto per decorare, oppure un cucchiaino con cui raccogliere il cioccolato per poi schizzarlo in orizzontale e/o verticale.


giovedì 18 giugno 2015

Crema di melanzane (salate de vinete)

La “salata de vinete” è una ricetta rumena che mi ha fatto conoscere Silvano, e voglio ringraziarlo per averla condivisa.
Si tratta di una crema di melanzane preparata con cipolla e con altri ingredienti che variano da famiglia a famiglia e possono essere uova sode, maionese, aglio, ecc.  L’ideale sarebbe la cottura su di uno spiedo a contatto con il fuoco, in modo che la buccia si arrostisca bene e conferisca alla polpa il caratteristico gusto leggermente affumicato.
Qui vi propongo la mia variante “italianizzata”. Noi l’abbiamo gradita molto, provatela e fatemi sapere cosa ne pensate.



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Ingredienti per 4 persone:

2 melanzane ovali
2 spicchi d’aglio
Un mazzettino di prezzemolo
Un cucchiaino di capperi dissalati
Un cucchiaio di pasta d’acciughe
Un cucchiaino d’aceto
Olio extravergine d’oliva q.b.
Pepe q.b.

Procedimento

Lavate le melanzane, punzecchiatele con i rebbi di una forchetta e fatele cuocere per 40 minuti nel forno caldo a 210° (devono rimanere molto morbide). Fatele intiepidire.
Nel frattempo lavate e sgrondate il prezzemolo, dissalate i capperi. Tritate le foglie di prezzemolo con i capperi e l’aglio, unite l’aceto, la pasta d’acciughe e tanto olio quanto ne occorre per  ottenere una salsa omogenea.  Scartate la buccia delle melanzane e schiacciate bene la polpa o tritatela con il mixer fino ad ottenere una purea. Unite la salsa di prezzemolo, il pepe e amalgamate bene il tutto, se occorre, unite ancora un po’ d’olio. Potete conservarlo nei vasetti, in frigo per qualche giorno.
Utilizzate questo paté in vari modi;  si accompagna molto bene con le uova sode, con i crostini, con scaglie di Parmigiano Reggiano, con polpettine di carne o come condimento per la pasta.



lunedì 15 giugno 2015

Palamita in umido con le olive

La palamita o tonnetto è una specie meno pregiata del tonno Alalunga, ma le sue carni sono comunque saporite e gustose. Ha un corpo di forma allungata e il muso appuntito; possiede una colorazione azzurro-argentea, più scura sul dorso sul quale si notano strisce nerastre. E’ diffuso nel mar Ligure, nel Mediterraneo (Campania, Puglia, Sicilia), e nell’Atlantico Orientale e occidentale, segue le scie degli sciami di sardine, di cui si nutre e si pesca tutto l’anno, ma soprattutto  nei mesi di aprile, maggio e giugno
Le sue carni sono ricche di vitamina A, fosforo, proteine, e grassi Omega3, utilissimi per la protezione del cuore e delle arterie.
 

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Ingredienti per 4 persone:

1 palamita da circa 1 kg
1 spicchio d’aglio
1 barattolo di pelati
2 cucchiai di capperi
3 cucchiai d’olive taggiasche
Mezzo bicchiere di vino bianco secco
Origano q.b.
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sale q.b.
Peperoncino (facoltativo) q.b.

Procedimento

Pulite ed eviscerate il pesce, eliminate la testa e tagliatelo a tranci.


In una casseruola scaldate quattro cucchiai d’olio con lo spicchio d’aglio e fate rosolare dolcemente. Unite i tranci di pesce e fateli dorare da ambo i lati.


Sfumate con il vino bianco e fatelo evaporare a fuoco vivo.  Abbassate la fiamma e aggiungete i pelati, i capperi, le olive, l’origano.
Aggiustate di sale e continuate la cottura per altri dieci minuti.
Buon appetito!


Consiglio: non gettate la testa del pesce, fatela bollire per 10 minuti con pezzetti di carota, cipolla, sedano e alloro, otterrete un ottimo brodo che potrete utilizzare per preparare un risotto o altre preparazioni a base di pesce.






martedì 9 giugno 2015

Biscotti di mandorle, nocciole e cioccolato

Mi sono ritrovata in dispensa un po’ di sacchetti di farine varie, mezzi vuoti, e mezza scatola di gocce di cioccolato, così ho deciso di preparare questi biscotti. 
Sono semplici e veloci da realizzare e i vostri bambini (e non solo) ne saranno entusiasti!

La composizione delle farine, priva di glutine, ne consente il consumo anche a chi ha problemi in tal senso.


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Ingredienti:

80 g di farina di nocciole
80 g di farina di mandorle
50 g d’amido di mais
80 g di zucchero semolato
2 album1 d’uovo (a temperatura ambiente)
1 bustina di lievito per dolci
Gocce di cioccolato q.b.

Procedimento

Preriscaldate il forno a 160°.
Miscelate le farine con lo zucchero, l’amido e il lievito.

Montate a neve gli albumi e unitevi,




 delicatamente e poco per volta, il preparato di farine. 


Amalgamate bene, poi aggiungete le gocce di cioccolato.


Prendete un po' del composto e formate delle palline poi appiattitele leggermente e mettetele sulla placca ricoperta da carta da forno.
Infornate per 15/20 minuti.

Sfornateli e fateli raffreddare su di una gratella.




mercoledì 3 giugno 2015

Cialdine al torrone

Il 25 ottobre 1441 a Cremona, Francesco Sforza sposa Bianca Maria Visconti. La leggenda narra che, durante il pranzo nuziale fu servito, per la prima volta, questo caratteristico dolce. Il suo nome, probabilmente deriva dal fatto che gli fu data la forma del campanile della cattedrale cremonese, il Torrazzo. In realtà il torrone è un prodotto tipico di varie regioni italiane, la città che ne rivendica l’origine è Benevento e, in effetti, esistono degli scritti del I secolo di Tito Livio e Marziale che descrivono un dolce analogo chiamato “cupedia” dal latino “cuppedia” (ghiottoneria). In molte regioni italiane ritroviamo nomi simili che identificano specialità prodotte con mandorle o nocciole legate con lo zucchero caramellato. In Sicilia assume il nome di cubbaita, dolce tipico composto da mandorle o nocciole o pistacchi inglobati in una pasta a base di miele, bianco d’uovo e zucchero il che fa presumere che, in realtà le sue origini siano da ricercare nel Medio oriente o a nord del Mediterraneo. Lo ritroviamo in Francia (touron o nougat dal latino nucantum) dove veniva prodotto con le noci, successivamente sostituite nel 1600 dalle mandorle coltivate in Provenza. In Spagna lo ritroviamo già nel 1400 con il nome di turròn.
Qualunque siano le sue origini, una cosa è certa, la sua bontà!
Ai nostri giorni il suo consumo è prevalentemente natalizio, tuttavia, tritato può essere utilizzato per tantissime preparazioni dolciarie, come questa ricetta, oppure sbriciolato su di un gelato o una mousse o su tutto quello che vostra fantasia vi suggerisce.


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Ingredienti:
200 g di torrone
40 gr di farina di mandorle
20 gr di amido di mais
2 albumi
Mezza bustina di lievito per dolci

Procedimento

Tritate nel mixer, grossolanamente, il torrone.
Setacciate la farina con l’amido e il lievito.
Accendete il forno a 160°C
Montate a neve ben ferma gli albumi ed aggiungete, poco alla volta, la farina. Quando avrete amalgamato tutto, unite il torrone tritato.


Disponete un foglio di carta da forno sulla leccarda e distribuite, ben distanziati, dei mucchietti di preparato (potete farlo con un cucchiaio o con un sac à poche). Infornate per 15 minuti. Sfornateli delicatamente (saranno molto morbidi) e fateli raffreddare su di una gratella.



Potete conservarle per qualche giorno in una scatola di latta o in un barattolo di vetro ben chiuso, ma difficilmente ne rimarranno…