martedì 1 dicembre 2015

Baccalà mantecato

Questa ricetta regionale tipica del Veneto,  come tutte le ricette regionali, ha infinite varianti a seconda delle zone geografiche, delle abitudini, dei gusti. Ho cercato di rifare quella che mi sembrava la più gradita. Questo baccalà mantecato è ideale da consumare spalmato su delle tartine o su fette di polenta grigliate.
Il merluzzo è un pesce povero di grassi e ricco di minerali quali fosforo, iodio, ferro e calcio.  Le sue carni subiscono vari metodi di conservazione e lavorazione e in base ad essi modifica il suo nome. Il pesce intero, privato della testa ed essiccato, prende il nome di stoccafisso, mentre i filetti sotto sale prendono il nome di baccalà. Dal suo fegato si ottiene un olio ricostituente ricchissimo di vitamine e acidi grassi omega tre.



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Ingredienti per 6 persone

800 gr di baccalà ammollato
1 lt e mezzo d’acqua
Mezzo litro di latte
Olio extravergine d’oliva q.b.
Una decina di rametti di prezzemolo
1 spicchio d’aglio
3 filetti d’acciughe
Sale e pepe q.b.

Procedimento


Tagliate a pezzi il baccalà ammollato, mettetelo in una pentola e copritelo con l’acqua e il latte. Portate a ebollizione e fate cuocere per 30 minuti, spegnete e lascaite raffreddare il pesce nella sua acqua.
Nel frattempo lavate il prezzemolo e tritatelo finemente con lo spicchio d’aglio.
Scolate il pesce ma non gettate l’acqua di cottura.
Togliete le lische e la pelle e frullate, aggiungete i filetti d’acciuga  e versate l’olio a filo alterando  con  po’ d’acqua di cottura, fino ad ottenere un impasto dalla consistenza cremosa. Aggiungete il trito di prezzemolo, il sale, il pepe e amalgamate. Riscaldate per qualche minuto e servite subito con della polenta gialla o bianca, o lasciate raffreddare e spalmatelo su delle tartine.
Nella mia versione ho fatto bollire delle patate, le ho schiacciate e condite, poi le ho usate come base e ho accompagnato con dei carciofi stufati.