Kamut è un marchio registrato, di proprietà dell'azienda
americana Kamut[1], fondata nel Montana da
Bob Quinn, dottore in patologia vegetale e agricoltore biologico. Il nome
designa, da un punto di vista commerciale, la cultivar di grano della
sottospecie Triticum turgidum ssp. turanicum[2] denominata Khorasan[3],
dal nome della regione iraniana Khorasan.
La produzione e la vendita di tale
coltivar col nome commerciale di Kamut è strettamente regolamentata e deve
essere certificata e rispettare una serie di norme stabilite dall'azienda
statunitense.
La
storia del grano khorasan a marchio KAMUT® è iniziata nel 1949,
quando Earl Dedman, un aviatore americano di stanza in Portogallo, ricevette
alcuni chicchi di grano dall’aspetto insolito, da un amico che affermava di
averli presi in una tomba in Egitto. Più probabilmente, l'amico li aveva
acquistati da un venditore ambulante a Il Cairo, in Egitto, insieme alla storia
che provenivano da un'antica tomba egizia. Earl inviò trentasei chicchi di
questo grano a suo padre, R. E. Dedman, un agricoltore vicino a Fort Benton,
Montana. Di lì a sei anni, l’anziano Dedman aveva fatto crescere da quel
piccolo numero di semi più di 40 tonnellate di grano, chiamandolo "Grano
di Re Tut".
Il cosiddetto Grano di Re Tut diventò una novità locale. Nel giugno del 1964, il giornale locale di Great Falls, in Montana, riportò la storia, illustrata con una fotografia che mostrava l’agricoltore Clinton Stranahan mentre piantava il grano gigante. Distribuiva campioni di grano fiera di contea lì vicino, quando Bob Quinn, all’epoca sedicenne, lo vide per la prima volta. Qualche anno la novità era svanita e il grano era scomparso continua
Fonte : http://www.kamut.com/it/scopri/la-storia
Il cosiddetto Grano di Re Tut diventò una novità locale. Nel giugno del 1964, il giornale locale di Great Falls, in Montana, riportò la storia, illustrata con una fotografia che mostrava l’agricoltore Clinton Stranahan mentre piantava il grano gigante. Distribuiva campioni di grano fiera di contea lì vicino, quando Bob Quinn, all’epoca sedicenne, lo vide per la prima volta. Qualche anno la novità era svanita e il grano era scomparso continua
Fonte : http://www.kamut.com/it/scopri/la-storia
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Ingredienti:
500 gr. di farina integrale di kamut
200 gr di lievito madre rigenerato
350 ml di acqua tiepida
1 cucchiaino di malto d'orzo (o 1
cucchiaio di zucchero di canna)
sale fino q.b.
3 cucchiai di semi di zucca
Procedimento
Mettete la farina e il sale in una ciotola e miscelateli bene,
aggiungete lentamente l’acqua tiepida (la temperatura deve essere tra i 30 e
i 35°C, se fosse superiore comprometterebbe la lievitazione) in cui
avrete sciolto il lievito madre e il
cucchiaino di malto d'orzo. Impastate fino a completo assorbimento dell’acqua.
Mettete l’impasto su di un piano infarinato e continuate a lavorarlo con le
mani tirandolo e raccogliendolo più volte. L’impasto inizialmente è appiccicoso e rimane incollato alle mani,
ma continuando ad impastare diventerà
elastico e morbido, occorreranno circa 15 minuti. Se è il caso aiutatevi
con un po’ di farina. Unite i semi di zucca e impastate per distribuirli
uniformemente. Formate una palla e
mettetela in una ciotola leggermente
oliata, copritela e lasciatela lievitare al riparo dalle correnti d’aria,
per 2 ore.
Trascorso questo tempo impastate
delicatamente, e mettete in una forma da plumcake, se
volete il pane come nella foto, oppure create la forma
che preferite.
Lasciate lievitare l’impasto, coperto con
un tovagliolo, ancora per circa 4 ore Accendete per tempo il forno a
200°C in modo che sia ben caldo quando infornerete il pane e mettete all'interno
un pentolino con dell'acqua in modo d'avere la giusta umidità
Prima di infornarlo fate una croce sul
pane aiutandovi con un coltello, servirà a farlo cuocere meglio.
Infornate e cuocete per circa 35/40
minuti.
A cottura ultimata, sformatelo e lasciatelo
riposare per qualche ora su di una griglia.
Questo pane si mantiene per 1
settimana in un sacchetto di stoffa.
Si possono fare molte varianti:
Alle olive: aggiungetele all’impasto
tritate e snocciolate
Al latte : utilizzatelo al posto
dell’acqua
All’olio: aggiungete 4 cucchiai
Alle patate: aggiungete una grossa patata
schiacciata
Alle noci: aggiungetele all’impasto
Ecc.
Si possono utilizzare anche altri tipi di
farine: farro, farina bianca, ecc.
Potete altresì utilizzare il lievito di
birra, nel qual caso la dose è 1 cubetto per 1 kg. di farina,
scioglietelo in un bicchiere di acqua tiepida in cui avrete aggiunto 1
cucchiaino di zucchero (servirà a favorire la lievitazione). Lasciatelo riposare
un quarto d’ora e unitelo alla farina con lo stesso procedimento che ho
spiegato sopra.