lunedì 3 giugno 2019

Pollo al sesamo zenzero e soia


La cucina cinese è la somma di ben otto cucine regionali che, nel corso dei secoli, si sono evolute e si sono modificate . Da ritrovamenti archeologici sappiamo che coltivazione del riso e la produzione di spaghetti  vedrebbero la luce durante l’età della pietra cinese.
Con  la scoperta durante i secoli di nuove materie prime per cucinare e nuovi metodi di cottura, la cucina cinese si modificò gradatamente e nacque l’uso delle bacchette, realizzate con diversi materiali e adoperate come utensili per mangiare.
Per chi disponeva di poche risorse economiche, un pasto era semplicemente un piatto di pasta o di riso, condito con un pugno di verdure o qualche boccone di carne. Tuttavia, in occasione delle feste o di visite da parte di ospiti, anche i cinesi meno abbienti si prodigavano in banchetti ricchi di pietanze, colori e gusto. Spesso il cibo era una questione d'onore e senza dubbio il primo segno di appartenenza sociale.
Durante un tipico pasto cinese si condividono i piatti, che vengono di solito messi in comune e fatti girare sul tavolo. Si mangia con l'aiuto di bacchette oppure, in caso di pietanze brodose, con l’aiuto di cucchiai di legno o di porcellana. La tavola è un simbolo dello status sociale e deve essere sempre rotonda e a volte sormontata da un grande piatto girevole dove sono poste le pietanze da condividere; non sono mai presenti coltelli a tavola perché tutto ciò che deve essere tagliato, viene tagliato in cucina. La successione cronologica dei piatti segue una ricerca di equilibrio a partire dai cinque sapori di base (dolce-salato-acido-amaro-piccante).


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Ingredienti per 4 persone:

Per la marinatura e la salsa

1 tazza di brodo di pollo
½ tazza d’acqua
½ tazza di salsa di soia
85 gr di miele
60 ml di aceto di vino di riso
3 cucchiaio di zucchero di canna
2 cucchiai di amido di mais
2 cucchiai di olio di sesamo
2 spicchi d’aglio tritati
1 cucchiaio di zenzero fresco tritato
2 pizzichi di peperoncino tritato

Per friggere il pollo

680 gr di petto di pollo tagliato a pezzi da 2,5 cm
3 albumi
210 g di amido di mais
65 gr di farina
½ cucchiaino di bicarbonato
114 cl di olio vegetale per fritture
Sale q.b.

Per guarnire
Semi di sesamo q.b.
Erba cipollina   q.b.


Procedimento

Preparate la marinata mettendo in una ciotola il brodo di pollo, l’acqua, la salsa di soia, il miele, l’aceto, lo zucchero ,l’amido di mais e l’olio di sesamo. Mescolate tutti gli ingredienti con una frusta.
Mettete i pezzi di pollo in un sacchetto, unite  6 cucchiai dell’emulsione, agitate un pochino e mettete in frigorifero per 30 minuti.
Mettete da parte la rimanente marinata.
Nel frattempo preparate la salsa.
Scaldate  a fuoco medio 1 cucchiaio d’olio di semi di sesamo in una padella grande , unite l’aglio, lo zenzero, il peperoncino e fate saltare per 2 minuti.
Versate 2 tazze della marinata e lasciate sobbollire, continuando a mescolare, finché non si imbrunisce.
Quando avrà raggiunto una consistenza abbastanza densa, togliete la padella dal fuoco e copritela.
Preparate la pastella per friggere il pollo.
Sbattete gli albumi con un pochino di sale. In una ciotola mettete la farina, l’amido di mais, il bicarbonato e la marinata rimanente. Mescolate tutto.
Scaldate abbondante olio fino a raggiungere la temperatura di 180°C.
Togliete il pollo dal frigo, scolatelo dalla marinata, asciugatelo e immergetelo, poco alla volta, negli albumi e poi rotolatelo nel composto di amido e farina per ricoprirlo completamente.
Friggete il pollo (sempre poco alla volta per evitare che la temperatura dell’olio si abbassi troppo) fino a dorarlo e renderlo croccante da ambo i lati.
Scolatelo e mettetelo su carta da cucina per eliminare l’unto in eccesso.
Riscaldate la salsa poi aggiungete i pezzi di pollo fritto e ricopriteli interamente.
Servite il pollo al sesamo su di un letto di riso bianco cospargendolo di semi di sesamo e erba cipollina tagliuzzata.

venerdì 31 maggio 2019

Millefoglie d’avena e frutti di bosco


Il termine "frutti di bosco" identifica un insieme di frutti che sono reperibili nel sottobosco o, più genericamente, nelle macchie di vegetazione selvatica (nonostante siano oggetto di colture agrarie). Hanno un impiego gastronomico estremamente diffuso e variegato e sono impiegati prevalentemente freschi aggiunti a yoghurt, bavaresi, mousse , gelati e altri dolci al cucchiaio, tuttavia sono ottimi anche cucinati con brasati di selvaggia, risotti, paste ecc..
I frutti di bosco più conosciuti e consumati sono: mirtilli rossi e neri, lamponi, more, fragole, ribes rossi e neri, uva spina, more di gelso, bacche del sambuco, amarene, uva spina.
Sono ricchi di vitamine e antiossidanti utilissimi al buon funzionamento del nostro organismo.






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Ingredienti per 4 persone.

200 gr di frutti di bosco (More, mirtilli, lamponi, ribes)
8 gallette croccanti di avena e semi di girasole
200 gr di Robiola di Roccaverano ( o altro tipo di robiola morbida)
5 foglie di basilico tritate
Olio extravergine d’oliva q.b.
Pepe bianco q.b.

Procedimento

In una ciotola mettete la robiola, unite il basilico sminuzzato, un po’ d’olio, pepe e amalgamate.
Spalmate metà del formaggio su una galletta.
Distribuite metà dei frutti di bosco e coprite con l’altra galletta.
Ripetete il procedimento con gli ingredienti rimasti.




mercoledì 22 maggio 2019

Trota in crosta


Il Piemonte, dove vivo,è una bellissima  regione  ricca di fiumi di laghi e di torrenti dove le trote stanno rintanate dietro i sassi in attesa della preda. Dove l’acqua fa la schiumetta, lì si ossigenano ed aspettano il nutrimento, oppure, se sono in caccia, si trovano ovunque.
Parlando di laghi, la trota, a seconda della stagione, ama stazionare dove l’acqua è più fresca, d’inverno più verso la superficie e d’estate più sul fondo. Quelle utilizzate per questa ricetta arrivavano dalla Valchiusella.



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Ingredienti per 4 persone:

1 rotolo di pasta sfoglia
400 gr di filetti di trota
8 fette di speck
1 scalogno
2 carote
200 gr di fagiolini
Timo e maggiorana q.b.
1 tuorlo
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sale q.b.

Procedimento

Spuntate e lavate i fagiolini.
Pelate le carote.
Fate sbollentare per 10 minuti le carote e i fagiolini, scolate e tagliate tutto a tocchettini.
Pulite lo scalogno e tritatelo.
Scaldate 3 cucchiai d’olio in una padella unite  il trito di scalogno, i tocchetti di carote e fagiolini, timo e maggiorana a piacere e un pizzico di sale. Lasciate insaporire  per 5 minuti.
Stendete la pasta sfoglia e distribuite sopra le fette di speck.
Sopra queste ultime mettete i filetti di trota e sopra il pesce gli ortaggi stufati.
Arrotolate tutto, sigillate bene e spennellate con il rosso d’uovo allungato con un cucchiaino d’acqua.
Infornate  (forno già caldo) a 190°C  per 30 minuti.
Sfornate, lasciate intiepidire leggermente e servite.

sabato 18 maggio 2019

Chile Chipotle - Chili vegetariano


Questa è una ricetta d’ispirazione messicana e italianizzata con l’utilizzo delle fave, al posto dei classici fagioli rossi,  che si sposano meravigliosamente bene con la Salsa Chile Chipotle, l’utilizzo poi dell’olio extravergine d’oliva San Martino ne esalta ulteriormente il gusto.
Il chipotle è un peperoncino piccante affumicato utilizzato soprattutto nella cucina messicana ed aggiunto alla passata di pomodoro, allo zucchero di canna, all’aceto di mele ecc. ha dato vita a questa salsa davvero  molto saporita e piccante.
L’Azienda Agricola biologica Masseria Bosco delle Rose di Lavello (Potenza) che la produce è condotta con metodo biologico ed è prevalentemente cerealicola con avvicendamenti colturali di leguminose e foraggere. Seminano anche peperoncini e frutti di tomatillo impiegati per la realizzazione della salsa di tomatillo (frutti di tomatillo, peperoncini Serrano, cipolle e sale) e la  Salsa Chile Chipotle.
L’Azienda Agricola Masseriola sorge nella parte meridionale del Subappennino Dauno, in agro di Ascoli Satriano, ad un'altitudine di circa 300 metri sul livello del mare.
Le olive migliori vengono raccolte per brucatura, ossia direttamente dalla pianta, e sottoposte a molitura entro 24-36 ore. con un sistema di frangitura mediante macine di pietra. L’olio “Masseriola” è oggi riconosciuto a livello internazionale fra i migliori oli a certificazione biologica e D.O.P.
L'alta qualità di quest’olio si esprime attraverso il colore dal verde al giallo. Il suo sapore fruttato e il bassissimo grado di acidità lo rendono ideale per qualsiasi tipo di ricetta.

Sia la l’Azienda agricola Masseria Bosco delle Rose sia l'Azienda Agricola Masseriola aderiscono al circuito Qui da Noi- Cooperative Agricole - Confcooperative


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Ingredienti per 4 persone

600 g di fave bollite o cotte al vapore (vanno bene anche quelle in scatola – 3 scatole)
200 g di passata di pomodoro
1 cucchiaio di conserva
2 cucchiai di Chile Chiptole bio Masseria Bosco delle Rose
1 cipolla bianca piccola
1 spicchio d’aglio
4 cucchiai d’olio d’oliva extravergine bio San Martino ( Azienda Agricola Masseriola)
Sale q.b.


Procedimento

Pulite e tagliate la cipolla  la cipolla a cubettini.
In una padella o casseruola scaldate 4 cucchiai d’olio e unite i cubetti di cipolla e lo spicchio d’aglio intero.
Lasciate dorare per qualche minuto poi eliminate l’aglio e unite le fave, la passata di pomodoro,  il cucchiaio di conserva, un pochino d’acqua e il sale.



Lasciate cuocere fino a far addensare il sugo (circa 10 minuti) poi unite i 2 cucchiai di salsa Chile Chiptole (potete diminuire o aumentare la quantità secondo il vostro gusto personale per rendere il piatto più o meno piccante).


Lasciate insaporire per 3 /4 minuti e servite.





Si ringraziano  le aziende  agricole per la fornitura degli ingredienti per la realizzazione della ricetta.