sabato 10 dicembre 2016

Frittata di carciofi disidratati

Il carciofo è una pianta nota fin dai tempi antichi, la sua coltivazione è diffusa maggiormente nei paesi del Mediterraneo, soprattutto in Italia, Francia e Spagna. La Sardegna è la regione che maggiormente si caratterizza per la coltivazione ed il consumo di questo delizioso ortaggio. La raccolta avviene principalmente tra il mese di ottobre e di maggio.
E’ ricchissimo di principi attivi e vanta molte virtù terapeutiche. Possiede pochissime calorie e contiene molte fibre, oltre a sali minerali come calcio, fosforo, magnesio, ferro e potassio. Vanta un effetto disintossicante essendo diuretico e stimolante della funzione epatica ed è  utili per combattere problemi di diabete, colesterolo, ipertensione.
Ho realizzato questa ricetta con i carciofi disidratati della ditta Farris.
La Farris S.r.l. produce ortaggi e verdure disidratati, semidry e dry freeze da destinare all’industria alimentare. L’azienda è giovane e dinamica, con stabilimento di produzione sito in Puglia, nella provincia di Foggia, territorio che è ai vertici europei per la produzione di ortaggi e verdure freschi.
La vicinanza ai luoghi di produzione agricola garantisce alla Farris prodotti di prima qualità, grazie anche ad servizio di Controllo ed Assicurazione Qualità L’innovativo processo produttivo permette di ottenere disidratati, semidry e dry freeze dalle caratteristiche organolettiche pressoché identiche ai prodotti freschi, ottimi requisiti microbiologici ed uno standard qualitativo costante nel tempo.
Consente  anche di preservare colore, sapore e funzionalità degli ortaggi: il controllo della carica microbica è attuato mediante l’utilizzo di temperature di processo superiori ai 100°C e l’assenza di contatto diretto del vapore con gli alimenti; tali peculiarità consentono, inoltre, l’inattivazione enzimatica e una sensibile riduzione della presenza di germi patogeni.




LE IMMAGINI E I TESTI PUBBLICATI IN QUESTO SITO SONO DI PROPRIETA' DELL'AUTORE E SONO PROTETTI DALLA LEGGE SUL DIRITTO D'AUTORE N. 633/1941 E SUCCESSIVE MODIFICHE. COPYRIGHT © 2010-2050 TUTTI I DIRITTI RISERVATI A IL POMODORO ROSSO DI MARIA ANTONIETTA GRASSI



Ingredienti

Una confezione da 20 gr. di carciofi disidratati Farris
2 uova
Una decina di rametti di prezzemolo
Una decina di capperi sottaceto
Un pizzico di origano
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sale e pepe q.b.
Aceto balsamico q.b.

Procedimento

Fate rinvenire  i carciofi disidratati per mezz’ora  mettendoli in una ciotola con due bicchieri d’acqua.
Nel frattempo lavate il prezzemolo e tritatelo con i capperi.
In una padella antiaderente scaldate due cucchiai d’olio e unite i carciofi strizzati, fate soffriggere per qualche minuto poi aggiungete un bicchiere d’acqua calda, salate. Lasciate cuocere finché risulteranno teneri.


Unite il trito di prezzemolo e capperi, l’origano e il pepe.
Sbattete le uova, salatele e unite i carciofi,  amalgamate bene. Versate tutto nella padella e lasciate cuocere 5 minuti per parte.
Impiattate, versate alcune gocce di aceto balsamico e servite.





Farris S.r.l.
S.P. 109 Loc. Borgo Giardinetto
71027 Orsara di Puglia (FG) – Italia
Tel e fax +39 0881977511
Email: farris@farrisnet.it



mercoledì 7 dicembre 2016

La Castagna -Dal bosco alla cucina







Cari lettori è con immenso piacere che vi presento l’ebook monotematico “CASTAGNA- dal bosco alla cucina” .
Racconti, storie e soprattutto ricette,  158 pagine interamente dedicate alla castagna .Un ebook scritto a più  mani nell’ambito di un progetto   LIBRICETTE.eu,  nato da un’idea di Paola Uberti: la prima libreria on line di ricette.
Ho collaborato alla sua stesura con immenso piacere insieme ai miei compagni d’avventura
che ringrazio.
Un ringraziamento particolare a Paola Uberti per avermi coinvolta in questo progetto.




martedì 6 dicembre 2016

Caserecce con Provola e ‘Nduja calabrese

Ho preparato questa pasta con  Provola e ‘Nduja gentilmente  omaggiatami dal Caseificio Valsole Di Giovanni Arcoraci di Cinque Frondi (RC) che aderisce al progetto nazionale di Coonfcooperative  Qui da Noi.
In questo prodotto sono state unite due eccellenze della gastronomia calabrese,  la ‘Nduja e il Provola. La ‘Nduja è un celebre insaccato spalmabile: si tratta di carne di maiale macinata insieme a del peperoncino essiccato e triturato, salata, insaccata nel budello naturale del maiale, affumicata e poi stagionata per due mesi. Qui la troviamo racchiusa in un dolce scrigno di  Provola, formaggio a pasta filata tra i più conosciuti e amati in Calabria e nel mondo. È prodotto durante tutto l’anno, utilizzando latte vaccino intero crudo di razze meticce e/o razze di vacche da latte, mentre in origine era nato come formaggio preparato esclusivamente con latte di Vacca Podolica. Si presenta come un formaggio a pasta filata di forma tronco-conica. La crosta è compatta, liscia e lucida di colore giallo o bianco avorio in base al tempo di stagionatura. La pasta è in genere poco più chiara della crosta con sapore dolce.
Il perfetto connubio tra il piccante della ‘Nduja  e la dolcezza del Provola genera un prodotto eccezionale, che si scioglie in bocca lasciando quel giusto mix di dolce e piccante.
L’azienda Caseificio Valsole utilizza per la sua produzione esclusivamente ingredienti di primissima qualità.




LE IMMAGINI E I TESTI PUBBLICATI IN QUESTO SITO SONO DI PROPRIETA’ DELL’AUTORE E SONO PROTETTI DALLA LEGGE SUL DIRITTO D’AUTORE N. 633/1941 E SUCCESSIVE MODIFICHE. COPYRIGHT © 2010-2020. TUTTI I DIRITTI RISERVATI A IL POMODORO ROSSO DI MARIA ANTONIETTA GRASSI. VIETATA LA RIPRODUZIONE, ANCHE PARZIALE, DI TESTI O FOTO, SENZA AUTORIZZAZIONE.

Ingredienti per 4 persone
350 gr di caserecce
250 gr di Provola e ‘Nduja Valsole
Olio extravergine d’oliva q.b.


Procedimento
Fate cuocere la pasta in abbondante acqua salata, nel frattempo tagliate a dadini la provola con la ‘Nduja.


Scolate grossolanamente la pasta, condite con  dell’olio e i dadini di provola e’Nduja, lasciandone un po’ da parte.
Mettete la pasta così condita in una pirofila, distribuite sopra i rimanti dadini e infornate a 200°C per 5/10 minuti (il tempo di far fondere la provola).
Servite subito.



Caseificio Valsole Di Giovanni Arcoraci
Via Luigi Tenco – 89021 Cinque Frondi (RC)
Tel 0966/94555
E-mail: caseificio.valsole@gmail.com

sabato 26 novembre 2016

Uova di quaglia in cocotte

Le uova di quaglia si utilizzano come quelle di gallina, ma sono più delicate e meno ricche di colesterolo, sono piccole con un guscio picchiettato di scuro.
La proporzione con quelle di gallina è 1 a 5, quindi 5 uova di quaglia corrispondono a 1 uovo di gallina.
Non provocano le eruzioni cutanee e le allergie che possono, a volte, causare le uova di gallina, soprattutto nei bambini (Dott. Ciro Vestita – nutrizionista).


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Ingredienti per 4 persone:

4 fette di pane
16 uova di quaglia
200 gr. di pomodori
1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva
10 gr. di burro
1 cucchiaio di origano secco
Qualche rametto di origano fresco
Sale e pepe q.b.

Procedimento

Accendete il forno a 180°
Lavate, private dei semi e tagliate a cubetti i pomodori.
Ricavate dal pane 4 dischi che abbiano le stesse dimensioni delle cocottine da forno che userete.
Friggete i  dischi di pane in poco olio, o se preferite tostateli.
Saltate  in padella con un po’ d’olio per 1 minuto i dadini di pomodoro con l’origano secco, il sale e il pepe.

Imburrate le cocottine,  spingete sul fondo i dischi di pane fritti, distribuite  una parte dei pomodori e mettete sopra ogni cocottina 4 uova di quaglia. Salate, pepate e completate con fiocchetti di burro.



Sistemate le cocottine in una teglia con tanta acqua bollente che arrivi a metà dei contenitori. Coprite con carta d’alluminio e cuocete per 15 minuti (finché il bianco si sarà rappreso).  Togliete dal forno e guarnite con i dadini di pomodoro rimasti e l’origano fresco.
Servite subito.










martedì 22 novembre 2016

Tortelli di melanzane

D’origine americana, la melanzana, appartiene alla famiglia delle Solanaceae. Al suo arrivo in Europa, fu accolta con sospetto e considerata solo una pianta ornamentale. E’ fondamentale mangiarla cotta, perché contiene solanina che è un alcaloide tossico che viene distrutto dal calore, esattamente come le patate. Esistono numerose varietà di melanzane, con forme e colori diversi.
Questo gustosissimo e versatile ortaggio è ricco di fibre e sali minerali, ha un basso indice glicemico e per questi motivi è particolarmente indicato il suo consumo ai diabetici.
L’infuso di melanzana, ottenuto tagliandola a pezzetti e facendola bollire in acqua, abbassa la pressione arteriosa.
Ora non è stagione di melanzane, ma se ci prende la voglia possiamo sempre usare le melanzane disidratate.
Per preparare questa ricetta ho utilizzato le melanzane a cubetti disidratate della ditta Farris.
La ditta Farris S.r.l. produce ortaggi e verdure disidratati, semidry e dry freeze da destinare all’industria alimentare. L’azienda è giovane e dinamica, con stabilimento di produzione sito in Puglia, nella provincia di Foggia, territorio che è ai vertici europei per la produzione di ortaggi e verdure freschi.
La vicinanza ai luoghi di produzione agricola garantisce alla Farris prodotti di prima qualità, grazie anche ad servizio di Controllo ed Assicurazione Qualità L’innovativo processo produttivo permette di ottenere disidratati, semidry e dry freeze dalle caratteristiche organolettiche pressoché identiche ai prodotti freschi, ottimi requisiti microbiologici ed uno standard qualitativo costante nel tempo.
Consente anche di preservare colore, sapore e funzionalità degli ortaggi: il controllo della carica microbica è attuato mediante l’utilizzo di temperature di processo superiori ai 100°C e l’assenza di contatto diretto del vapore con gli alimenti; tali peculiarità consentono, inoltre, l’inattivazione enzimatica e una sensibile riduzione della presenza di germi patogeni.


LE IMMAGINI E I TESTI PUBBLICATI IN QUESTO SITO SONO DI PROPRIETA' DELL'AUTORE E SONO PROTETTI DALLA LEGGE SUL DIRITTO D'AUTORE N. 633/1941 E SUCCESSIVE MODIFICHE. COPYRIGHT © 2010-2020 TUTTI I DIRITTI RISERVATI A IL POMODORO ROSSO DI MARIA ANTONIETTA GRASSI



Ingredienti per 4 persone


Per la pasta

300 gr di farina
3 uova
Un pizzico di sale
Un cucchiaio d’olio extravergine d’oliva

Per il ripieno

1 confezione da 40 gr di melanzane disidratate a cubetti Farris
½ cipolla bianca
½ carota
1 gambo di sedano piccolo
1 cucchiaio di pesto
60 gr di Parmigiano Reggiano grattugiato
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sale e pepe q.b.

Per il sugo

500 gr di pomodori
½ cipolla
½ carota
1 gambo di sedano
Qualche foglia di basilico
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sale q.b.

Procedimento

Mettete la farina sulla spianatoia facendo la classica fontana e inserire al centro le uova, il cucchiaio d’olio e il sale. Partendo dal centro, inglobate lentamente tutta la farina, poi impastate fino ad ottenere un composto morbido. 

Fatelo riposare, coperto, per un’ora.
Nel frattempo preparate il ripieno.
Preparate un soffritto con la cipolla, la carota e il sedano tritati e due cucchiai d’olio extravergine d’oliva. Quando sarà dorato, unite i cubetti di melanzana.



Aggiungete due bicchieri d’acqua, aggiustate di sale e portate a cottura, dovranno rimanere asciutte. Se si consumasse tutto il liquido prima della cottura aggiungete ancora un po’ di acqua calda.


Frullate tutto con il mixer e mettete il composto in una ciotola a raffreddare, Unite poi il Parmigiano, il pesto e il pepe, amalgamate bene tutto.


Riprendete l’impasto e stendetelo con il mattarello, sulla spianatoia infarinata, fino ad ottenere una prima sfoglia sottile circa 2 mm. 



Disponete sulla prima parte della sfoglia, distanziati, dei cucchiaini del ripieno.



Ripiegate la sfoglia sul composto e, con la punta delle dita, premete intorno a tutti i mucchietti, in modo che i due strati di sfoglia si attacchino bene tra loro.  Con la formina tonda  ritagliate la pasta.


Lasciateli riposare per un’ora.
Mentre riposano preparate il sugo.
Lavate i pomodori, spelateli, eliminate i semi e tagliateli a cubetti.
In una casseruola mettete due cucchiai d’olio, scaldate leggermente e unite la cipolla, la carota e il sedano tritati e lasciate dorare, unite i pomodori, aggiustate di sale e fate cuocere per una decina di minuti ( o finché sarà abbastanza denso). Spegnete il fuoco e unite il basilico spezzettato.
Cuocete i tortelli in abbondante acqua salata, a cui avrete aggiunto, un po’ d’olio, per 4 o 5 minuti (serve a non far attaccare la pasta). Scolate e  condite con il sugo e abbondante Parmigiano  Reggiano grattugiato.






Farris S.r.l.
S.P. 109 Loc. Borgo Giardinetto
71027 Orsara di Puglia (FG) – Italia
Tel e fax +39 0881977511
Email: farris@farrisnet.it


giovedì 17 novembre 2016

Panzerotti mediterranei

LE IMMAGINI E I TESTI PUBBLICATI IN QUESTO SITO SONO DI PROPRIETA’ DELL’AUTORE E SONO PROTETTI DALLA LEGGE SUL DIRITTO D’AUTORE N. 633/1941 E SUCCESSIVE MODIFICHE. COPYRIGHT © 2010-2020. TUTTI I DIRITTI RISERVATI A IL POMODORO ROSSO DI MARIA ANTONIETTA GRASSI. VIETATA LA RIPRODUZIONE, ANCHE PARZIALE, DI TESTI O FOTO, SENZA AUTORIZZAZIONE.


Il Taleggio ha origini antichissime forse anteriori al X secolo. Prende il nome dalla Val Taleggio, in provincia di Bergamo, dove veniva prodotto e stagionato in grotte o in casere. 
Nei secoli la produzione si è diffusa anche nelle zone pianeggianti della Lombardia e in provincia di Novara e di Treviso.
È un formaggio da tavola ma ben si presta per la preparazione di primi piatti come risotti, paste e polenta. Ottimo a fine pasto accompagnato da frutti di stagione, va servito a temperatura ambiente per esaltarne aroma e sapore.
Il Taleggio DOP  utilizzato per questa ricetta è prodotto dalla Cooperativa Latteria di Cameri.  La Cooperativa Latteria Sociale di Cameri  aderisce al progetto di Confocooperative-Fedagri Qui da Noi.



Ingredienti:
500 gr di farina di semola rimacinata
1 cucchiaino  di zucchero
Una bustina di lievito di birra secco
300 ml di acqua
10 gr di sale
Olio extravergine d’oliva q.b.
300 gr di formaggio Taleggio DOP Latteria di Cameri
300 gr di pomodorini datterino
Origano q.b.
Sale q.b.


Procedimento

Setacciate la farina, unite lo zucchero, il lievito e mischiate bene. Aggiungete, poca alla volta, l’acqua tiepida, non deve superare i 35°C.
Amalgamate bene, quando l'impasto diventerà più compatto, versatelo sulla spianatoia,  e impastate bene. Allargate l'impasto, distribuite uniformemente il sale e 4 cucchiai d’olio. Riprendete  ad impastare fino ad ottenere un composto omogeneo, elastico ed asciutto (circa 15 minuti).
Ungete una ciotola con un po’ d’olio, e deponeteci l’impasto. Mettetelo a lievitare in un luogo caldo e lontano da colpi d’aria o repentini abbassamenti di temperatura (l’ideale è all’interno del forno spento).
Nel frattempo tagliate a fettine il Taleggio e a metà i pomodorini. Dopo un’ora (o quando l’impasto  è aumentato del 50%) riprendetelo, stendetelo delicatamente con un mattarello


e con un coppa pasta rotondo ricavate dei dischi.


Su ogni disco mettete dei pomodorini, un po’ di taleggio e una spolverata di origano e sale. 


Chiudete a metà i dischi e formate una piccola mezzaluna, schiacciate bene i bordi. 


Mettete  in una teglia ben oliata o rivestita di carta da forno i panzerotti,  spennellate  con un po’ d’olio e fate lievitare ancora per 10 minuti con gli stessi accorgimenti descritti sopra.
Togliete i panzerotti  dal forno, accendetelo a 200°C . Al raggiungimento della temperatura, infornate e fate cuocere per 15/20 minuti.
Sfornate e servite.
Buon appetito!





Informazioni

Oggi la Latteria Sociale di Cameri opera principalmente nel Nord Italia ma si rivolge anche al mercato europeo, statunitense e giapponese. La Latteria Sociale serve tutti i canali distributivi pur privilegiando il rapporto con altre Cooperative. I prodotti, sia a marchio proprio sia a marchio di terzi, vengono distribuiti tramite grossisti e distributori presso cooperative, negozi tradizionali e la catena di GDO Esselunga (al banco gastronomia).


Punto vendita di via per Novara, 67
28062 Cameri (NOVARA)
Tel. 338/2833236

Orari: 8,30 - 12,30 / 16,00 - 19,00
chiuso lunedì e mercoledì pomeriggio.

Punto vendita di via San Francesco, 17
28062 Cameri (NOVARA)
Tel. 0321/518239

Orari: 7,30 - 12,30 / 16,00 - 19,00
chiuso lunedì e mercoledì pomeriggio.






venerdì 11 novembre 2016

Costatine di maiale con crema di gorgonzola e noci


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Il Gorgonzola dolce DOP  utilizzato per questa ricetta è prodotto dalla Cooperativa Latteria di Cameri.  Grazie  alla sua felice collocazione al centro del territorio più vocato per la produzione del Gorgonzola (nel novarese infatti e  prodotto oltre il 50%  di questo D.O.P. di cui buona parte a Cameri) La Latteria ha fatto di questo prezioso erborinato il proprio prodotto di punta. Nella nuova struttura produttiva sono rimaste invariate le tecniche di lavorazione tradizionale ritenendo fondamentale l’artigianalità della produzione quale garanzia di una qualità che possa eccellere rispetto alla produzione industriale standardizzata. E’ quindi una produzione che si rivolge a quella fascia di mercato che cerca un prodotto esclusivo, in grado di apprezzare un’impronta sensoriale superiore.
Prodotto con latte vaccino intero proveniente dagli allevamenti dei soci, il latte dopo essere pastorizzato viene coagulato. La cagliata ottenuta viene tagliata, cavata prima su spersori poi formata manualmente in stampi. Le forme ottenute vengono salate a secco in superficie. La stagionatura avviene s tavole di abete in celle alla temperatura di 4°-5°C e umidità del 95/98%. Durante la stagionatura le forme vengono forate sulle due facce piane per permettere lo sviluppo dell’erborinatura e rivoltate periodicamente. La stagionatura minima consentita è di 50 giorni, l’ottimale per il consumo, nell’extracremoso da gastronomia è di almeno 80 giorni. Nasce così questa meraviglia, cremoso, che si scioglie in bocca provocando un’esplosione di sapore.
Dire che questo gorgonzola è buono, credetemi, è riduttivo. E’ eccellente!




Ingredienti per 4 persone

4 costate di maiale non troppo grandi
250 ml di brodo vegetale
20 noci
1 spicchio d’aglio
30 gr di burro
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sale e pepe q.b.

Contorno
Patate rosse



Procedimento

Salate e pepate leggermente le costatine e rosolatele in padella, a fuoco medio,  con tre cucchiai d’olio e l’aglio. Bagnatele con il brodo vegetale, aggiungete Gorgonzola dolce DOP Latteria di Cameri e lasciate stufare il tutto per circa 10 minuti, in modo che la carne cuocia e il formaggio diventi cremoso, infine unite i gherigli di noce spezzettati.
Servite i medaglioni con il loro saporito intingolo  e con le patate lessate, tagliate a fettine e ripassate nel burro.
Servite subito e buon appetito!





Informazioni

Oggi la Latteria Sociale di Cameri opera principalmente nel Nord Italia ma si rivolge anche al mercato europeo, statunitense e giapponese. La Latteria Sociale serve tutti i canali distributivi pur privilegiando il rapporto con altre Cooperative. I prodotti, sia a marchio proprio sia a marchio di terzi, vengono distribuiti tramite grossisti e distributori presso cooperative, negozi tradizionali e la catena di GDO Esselunga (al banco gastronomia).


Punto vendita di via per Novara, 67
28062 Cameri (NOVARA)
Tel. 338/2833236

Orari: 8,30 - 12,30 / 16,00 - 19,00
chiuso lunedì e mercoledì pomeriggio.

Punto vendita di via San Francesco, 17
28062 Cameri (NOVARA)
Tel. 0321/518239

Orari: 7,30 - 12,30 / 16,00 - 19,00
chiuso lunedì e mercoledì pomeriggio.