sabato 6 giugno 2020

Pagnotta al sesamo

Nella farina la lettera W seguita da un numero rappresenta la forza del glutine in essa contenuta. Quando è alto, come in questo caso, vuol dire che la farina contiene molto glutine e quindi è adatta per le lunghe lievitazioni.
Il glutine è una proteina che si origina, in presenza di acqua ed energia meccanica (impasto) dall’unione di due tipi di proteine: la gliandina e la glutenina presenti nei cereali quali frumento, farro, orzo, segale.
Questa proteina è spesso usata come sostitutivo della carne nelle diete vegetariane e viene utilizzato per la base del seitan.
Il glutine conferisce agli impasti elasticità, viscosità e coesione. Maggiore è il contenuto di glutine migliore è la qualità del prodotto.
Questa doppia lievitazione (frigo e temperatura ambiente) nonché la lunga durata della stessa, conferiscono al pane una morbidezza e una fragranza del tutto particolari.


LE IMMAGINI E I TESTI PUBBLICATI IN QUESTO SITO SONO DI PROPRIETA’ DELL’AUTORE E SONO PROTETTI DALLA LEGGE SUL DIRITTO D’AUTORE N. 633/1941 E SUCCESSIVE MODIFICHE. COPYRIGHT © 2010-2050. TUTTI I DIRITTI RISERVATI A IL POMODORO ROSSO DI MARIA ANTONIETTA GRASSI. VIETATA LA RIPRODUZIONE, ANCHE PARZIALE, DI TESTI O FOTO, SENZA AUTORIZZAZIONE.


Ingredienti 

500 g di farina per panificazione w350
180 g di lievito madre rigenerato
380 ml d’acqua a temperatura ambiente
Olio extravergine d’oliva q.b.
Semi di sesamo q.b.
Sale fino q.b.

Procedimento

Setacciate la farina in una ciotola capiente, sciogliete il lievito nell’acqua e unitelo alla farina.
Amalgamate bene tutto, poi mettetelo su di una spianatoia, leggermente infarinata, e impastate fino ad ottenere un composto omogeneo.
Allargatelo e unite 2 cucchiai d’olio e 1 cucchiaio di sale fino.
Continuate ad impastare fino a quando l’impasto risulterà elastico (circa 15/20 minuti).
Formate una palla, ungete una ciotola e depositatecela. Coprite con della pellicola e lasciate lievitare per 1 ora nel forno spento o in un luogo tiepido e privo di correnti d’aria.
Trascorso il tempo riprendete l’impasto e mettetelo su di un piano infarinato, dategli la forma di un panetto rettangolare e poi procedete alla piegatura come per preparare la pasta sfoglia. Stendete un po’ il panetto,poi ripiegate verso il centro i due lati corti, 
lasciate riposare, poi girate di 90° appiattite leggermente e ripiegate i lati.
Questa operazione consentirà d’inglobare molta aria, il che renderà la pasta morbida e ben alveolata. Riformate una palla, ungetela leggermente e rimettetela nella ciotola. Coprite con la pellicola e ponete in frigo per 16/20 ore.
Togliete l’impasto dal frigo, deponetelo sulla leccarda, preventivamente ricoperta con carta da forno, dategli una forma cubica, spennellatelo delicatamente con un pochino d’olio, distribuite i semi di sesamo e lasciatelo riposare un paio d’ore. 
Trascorso il tempo accendete il forno a 200°C e mettete, sul fondo dello stesso, un pentolino pieno d’acqua.
Quando il forno sarà caldo al punto giusto, praticate un taglio a croce sull’impasto e infornate. Lasciate cuocere per 35/45 minuti.
Sfornate e fate raffreddare su di una gratella.


Se non avete il lievito madre (ma ormai lo si trova anche disidratato in tutti i supermercati) utilizzate il lievito di birra nella misura di mezzo panetto se fresco e una bustina se secco e preparate prima con esso il cosiddetto lievitino). I tempi sono gli stessi.