sabato 23 giugno 2018

Insalata di lattughino,ortaggi e soia

La storia  della Valfrutta comincia nel 1966 come progetto di valorizzazione sociale e culturale a sostegno dell’attività agricola: tre cooperative ortofrutticole emiliano-romagnole costituiscono CALPO, il consorzio Cooperative Associate Lavorazione Prodotti Ortofrutticoli, 
E' il 1972: nasce il logo Valfrutta e il consorzio si dota della struttura industriale per trasformare direttamente la frutta delle cooperative socie negli stabilimenti di Cotignola e Barbiano in provincia di Ravenna. Negli anni seguenti, poi, si sviluppa rapidamente sia come capacità produttiva che come gamma di prodotti, dando il benvenuto a nuove cooperative nella compagine sociale.
E’ il 1976: nasce Conserve Italia, polo commerciale nazionale per i prodotti della CALPO e di altre 14 cooperative italiane di trasformazione operanti nei settori della frutta, dei vegetali e del pomodoro. Tra il 1978 e il 1980 il progetto Conserve Italia diventa una realtà a tutti gli effetti, ponendo le basi per la sua crescita nazionale e internazionale. 
La sede di Valfrutta viene spostata a Bologna, e mentre la compagine sociale accoglie progressivamente nuove cooperative, vengono introdotti degli standard comuni sulle metodologie di coltivazione, sugli impianti di produzione, sui sistemi di gestione e controllo qualità. E’ in questo periodo che assistiamo al lancio del brand ed alla costruzione dell'identità aziendale con ingenti investimenti pubblicitari sul marchio. 
Nel 1987 viene creato il celebre payoff "La natura di prima mano", per comunicare i valori cardine di Valfrutta di ieri e di oggi: naturalità, genuinità e tradizione.
In Valfrutta e dietro ogni succo, ogni passata di pomodoro e ogni frutto o verdura c’è un'intera filiera fatta di agricoltori, tecnici, stabilimenti, tecnologie, controlli e ricerche, perché nelle nostre case vogliamo portare solo il meglio della natura. La qualità delle materie prime è assicurata non solo da un'attenta scelta delle varietà e delle migliori aree di coltivazione, ma anche dalle tecniche agronomiche utilizzate in campo, dalle modalità e tempi di raccolta che rispettano i ritmi naturali della terra. Le  scelte di Valfrutta da sempre sono mirate non solo ad assicurare la freschezza e la salubrità del prodotto finito, ma anche a mantenerne il più possibile inalterate le caratteristiche originali in termini di freschezza, di gusto e di contenuto in vitamine e sali minerali, che generano benessere e piacere al momento del consumo. Le modalità di coltivazione e di raccolta, i processi di trasformazione e le fasi di confezionamento sono improntate su questi principi e sottostanno ad un rigoroso sistema di controlli che si basa sul lavoro di centinaia di agronomi, tecnici di laboratorio e ricercatori, ma soprattutto su migliaia di produttori agricoli che osservano rigidi disciplinari di produzione, in cui qualità dei prodotti e rispetto dell’ambiente sono valori inscindibili.
I ceci sono tra i legumi da preferire per il discreto indice contenuto di acidi polinsaturi e di aminoacidi e per le loro molteplici proprietà nutrizionali.
Sono più ricchi di lipidi rispetto agli altri legumi e pertanto sono più equilibrati nella ripartizione dei macronutrienti. Contengono discreti quantitativi  di vitamine A, C, B9  e saponine  che aiutano a ridurre i trigliceridi ed il colesterolo, non solo, ma sono anche ricchi di ferro, fosforo.
La Soia cotta a vapore Valfrutta, rigorosamente coltivata in Italia, che ho utilizzato per questa ricetta è cotta  a vapore:   fagioli teneri, di colore chiaro e dal gusto delicato, ideali per arricchire insalate e contorni. Ricca di fibre e con un elevato contenuto di proteine dà più gusto al nostro benessere.
CONSERVE ITALIA Soc. Coop agricola, aderente a Fedagri Confcooperative ha da tempo aderito al progetto “QUI DA NOI” che ha come obbiettivo la valorizzazione delle produzioni agricole nazionali.





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Ingredienti per 4 persone:

200  gr di lattuga riccia
150 gr di radicchio tondo
3 carote non troppo grandi
2 zucchine chiare piccole
12 ravanelli
Un mazzetto di cipollotti di Tropea
12 uova di quaglia
Aceto di mele ( o aceto di vino bianco) q.b.
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sale q.b.


Procedimento.

Fate bollire le uova calcolando 4 minuti di cottura dal bollore. Spegnete il fuoco e raffreddatele  in acqua fredda corrente. Sgusciatele e tagliatele a metà
Lavate e sgrondate le insalate.
Lavate e spuntate le zucchine.
Lavate e pelate le carote.
Tagliate a julienne le carote e le zucchine.
Lavate i ravanelli e i cipollotti e tagliate i primi a rondelle, i secondi per il lungo.
Scolate la soia.
In una ciotolina preparate un emulsione con 5 cucchiai d’olio, sale e un cucchiaio d’aceto.
In 4 ciotole individuali distribuite tutti gli ingredienti meno le uova, condite con l’emulsione preparata, distribuite le uova in ogni ciotola e servite subito.