Questa ricetta deve il suo
nome alla cittadina di Amatrice, deliziosa cittadina sita nel Lazio in
provincia di Rieti, al confine con l'Abruzzo, dove è nata e i cui abitanti si
chiamano matriciani. Era il piatto tipico dei pastori, che la consumavano senza
il pomodoro e il peperoncino, ma con il pepe (Grigia). Molte sono le
varianti di questa tipica e conosciutissima ricetta romana, ma quella
originale, che è questa, non prevede l'uso di cipolla, di pancetta e di olio .
La pasta utilizzata sono gli spaghetti e non , come
erroneamente si crede, i bucatini.
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Ingredienti per 4 persone:
400 gr di spaghetti
150 gr di guanciale
3 pomodori grossi maturi o
una scatola di pelati
100 gr di pecorino romano
grattugiato
1 peperoncino non troppo piccante
Sale q.b
Procedimento
Mettete sul fuoco una casseruola con il guanciale tagliato a dadini e il peperoncino. Fate dorare dolcemente quindi aggiungete i pomodori precedentemente pelati e privati dei semi.
Aggiustate di sale e di pepe
e fate cuocere a fuoco vivo per 7 minuti.
Fate lessare gli spaghetti
nell’acqua bollente salata per 10 o 12 minuti (seguite il tempo di cottura
riportato sulla confezione), scolateli al dente e conditeli con il sugo e il
pecorino.
Serviteli subito.