martedì 22 aprile 2014

Torcetti con uvetta e cioccolato

L’uvetta sultanina o uva passa, è essiccata al sole o con procedimenti industriali. Ne esistono di diverse qualità ( di Smirne, di Corinto, di Malaga), secondo il luogo d’origine.  La Sultanina e lo Zibibbo differiscono tra loro anche per le dimensioni e il colore degli acini. Prima di essere utilizzata, solitamente si reidrata tenendola a bagno in u po’ acqua tiepida o di vino, secondo la preparazione, per 15/20 minuti. Come tutta la frutta secca, è ricca di nutrienti, che a causa della disidratazione, sono molto concentrati. Il notevole contenuto di zuccheri, ferro e potassio ne fanno un ottimo alimento per gli sportivi.


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Ingredienti

400 gr di farina 00
4 cucchiai d’olio extravergine d’oliva
2 cucchiai di miele
3 cucchiai di malto
1 uovo intero più un tuorlo
120 ml di latte
1 bustina di vanillina
40 gr di burro
100 gr di uvetta sultanina
1 arancia non trattata
80 gr di gocce di cioccolato
50 gr di zucchero a velo
2 cucchiai circa di acqua calda

Procedimento
Mettete il lievito madre in una ciotola, unite il malto e il miele. Scaldate leggermente il latte (non deve superare i 36°C) e versatelo nella ciotola con il lievito e scioglietelo bene, aiutandovi con una frusta. Unite l’uovo intero leggermente sbattuto e incorporate la farina setacciata e la vanillina. Lavorate l’impasto per renderlo un po’ solido, poi, trasferitelo sulla spianatoia e continuate ad impastare fino ad ottenere un composto morbido e omogeneo (circa 15 minuti). Allargatelo un po’ e versate l’olio: continuate ad impastare per inglobarlo bene.  Formate una palla e trasferite l’impasto in una ciotola leggermente unta, copritelo con un telo e fatelo lievitare, lontano dai colpi d’aria, per almeno 7 ore o fino a quando raddoppia il suo volume.

Nel frattempo, sbucciate l’arancia, eliminate dalla buccia tutta la parte bianca, mettete la buccia così ripulita in un pentolino con un po’ d’acqua e fatela cuocere per 5 minuti. Gettate via l’acqua e ripetete l’operazione. Scolate la buccia e mettetela ad asciugare su della carta da cucina. Tagliatela prima a striscioline sottili e poi a quadrettini. Mettete l’uvetta ad ammollare per circa 1 ora, poi scolatela bene e fatela asciugare.
Riprendete l’impasto, ben lievitato e dividetelo a metà, tirate delicatamente due sfoglie di circa tre o quattro millimetri. 


Spennellatele da un lato con il burro fuso e distribuite, solo su di  una sfoglia, l' uvetta, le scorzette d’arancio e le gocce di cioccolato. Sovrapponete l’altra sfoglia e tagliatele nel senso della lunghezza, formando delle strisce.



Tagliatele ancora per formare dei rettangoli lunghi circa nove o dieci centimetri.


Arrotolateli su se stessi e unite le due estremità per formare le girelle, oppure lasciatele così per formare le eliche.


Mettetele su di una leccarda rivestita con un della carta da forno, leggermente imburrata, e lasciatele lievitare fino al raddoppio del volume (circa 1 ora e mezza).


Accendete il forno a 190° C e ponete un pentolino con dell’acqua sul fondo (servirà a rendere più soffice le girelle).
Mettete il rosso d’uovo in una tazzina e unite due cucchiai di latte ( tutto a temperatura ambiente), mischiate bene e spennellate delicatamente sia le girelle sia le eliche. Infornate nel forno già caldo e fate cuocere per 20 minuti.
Sfornate e fate raffreddare su di una gratella. Nel frattempo preparate una glassa leggera che servirà da copertura.  
Per preparare la glassa all’acqua, mettete lo zucchero a velo ben setacciato in una ciotola, unite l’acqua calda, poco per volta, per non formare grumi, e fate scioglier completamente lo zucchero: se la glassa dovesse essere troppo liquida, aggiungete altro zucchero a velo, un cucchiaio alla volta, viceversa, se dovesse essere troppo compatta aggiungete poche gocce d’acqua. La glassa deve avere una consistenza vischiosa.
Distribuite subito, con un cucchiaio, la glassa sulle girelle e sulle eliche, per renderle più lucide; se volete potete formare uno strato più spesso, personalmente ho voluto solo lucidarle e ne ho distribuito uno strato leggero.
Lasciate consolidare e servite.
Buon appetito!






giovedì 17 aprile 2014

Qualche idea sul menù di Pasqua

Solo qualche idea....cliccate sul link (nome sotto la ricetta) per aprire i post con le ricette e se non vi soddisfano queste cliccate sulle etichette per vedere tute le altre ricette suddivise per categorie:
Vi consiglio queste due ricette di pane da utilizzare come centrotavola.

Gamberetti in salsa rosa

Crêpes agli asparagi e crema di Parmigiano

Vol au vent con peperoni e taccole

Rotolini di peperoni
Capesante ai funghi










































Vol au vent con ricotta e prosciutto cotto    

 Primi (clicca qui per trovare altre ricette

 

Secondi di carne (clicca qui per trovare altre ricette)

Arrosto di maiale al whisky

Agnello alla Vernaccia con carciofi e fave
Stufato gustoso

Fesa di tacchino in crosta

Faraona al forno

Coniglio in agrodolce con amaretti


Qualche idea sui secondi di pesce (clicca qui per trovare altre ricette)


Seppie ripiene



Insalata calda di polipo
Qualche idea sui contorni (cliccate qui per trovare altre ricette)

Insalata di carciofi
Insalata di asparagi
Gratin di carciofi e patate

Insalatina primavera




Crema di kiwi
Salame di cioccolato senza uova
Torta di ricotta e agrumi


E  a Pasquetta?


Torta di carciofi, prosciutto crudo 




Torta salata agli ortaggi

Tortino di porri

Cliccate sui nomi delle ricette e vi si aprirà il collegamento, se queste ricette non sono quelle che vi interessano cliccate sulle Etichette all'inizio di queste ricette o sull'Elenco ricette

BUONA PASQUA!

lunedì 14 aprile 2014

Fusilli con broccoli, pancetta e gorgonzola

Non si conosce con esattezza il periodo della nascita di questo formaggio: tracce storiche se ne hanno a partire del XV secolo, nella cittadina di Gorgonzola, nei pressi di Milano, da cui prende anche il nome. Nell'Ottocento la sua produzione crebbe sensibilmente e fu esportato, oltre che in altri territori italiani, anche in Inghilterra.
Nel 1996, questo delizioso formaggio è stato riconosciuto dalla Comunità Europea e registrato nella lista dei prodotti DOP con Reg. Cee n° 1107/96. La forma, del peso di 12 kg circa, riporta su entrambe le facce il marchio di origine ed è avvolta in fogli di alluminio riportanti il contrassegno caratteristico della denominazione protetta "gorgonzola”.
E’ un formaggio erborinato prodotto dal latte intero di vacca Di Origine Protetta (DOP) ) della provincia di Milano e le sue zone di produzioni storiche sono le province di Milano, Como, Pavia e Novara.  Quest'ultima è diventata nell'ultimo secolo la principale produttrice.
Fonte: Wikipedia  



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Ingredienti per 4 persone:
350 gr di fusilli
400 gr di broccoletti
50 gr di pinoli
100 gr di pancetta in una sola fetta
100 gr di gorgonzola
1 spicchio d’aglio
4 cucchiai di olio extravergine d’oliva
Scaglie di Pecorino a piacere

Procedimento

Fate cuocere a vapore i broccoletti per circa 10 minuti, nel frattempo tostate, in una padella antiaderente, i pinoli e metteteli da parte.

Mentre la pasta cuoce, (circa dieci minuti) mettete nella padella, dove avete tostato i pinoli, la pancetta tagliata a cubetti e fatela saltare per un minuto, toglietela e aggiungete l’olio, l’aglio e i broccoletti e fate dorare per qualche minuto, togliete l’aglio.
Scolate la pasta al dente e versatela nella padella insieme con i broccoli, aggiungete i pinoli, i cubetti di pancetta, il gorgonzola, qualche cucchiaio dell’acqua di cottura della pasta e fate saltare per qualche minuto. Spegnete il fuoco e aggiungete le scaglie di Pecorino. Servite subito e buon appetito!









venerdì 11 aprile 2014

Crêpes agli asparagi e crema di Parmigiano Reggiano

Il Parmigiano Reggiano è uno dei formaggi italiani più noti al mondo per la sua bontà. E’ a pasta dura e prodotto con latte crudo, parzialmente scremato per affioramento, senza aggiunta d’additivi o conservanti. La zona di produzione comprende le province di Parma. Reggio Emilia, Bologna, Modena e Mantova. Questo delizioso formaggio è un prodotto a Denominazione d’Origine Protetta (D.O.P.), quindi può essere prodotto solo secondo le regole raccolte nel Disciplinare di produzione. Una forma di Parmigiano-Reggiano deve obbligatoriamente avere un peso tra i 24 kg e oltre 40 kg, ma mediamente s’aggira sui 38,5 kg. Per produrre una forma di Parmigiano servono circa 550 litri di latte con una media di 16 litri per ogni chilogrammo di formaggio prodotto.

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Ingredienti per 6 persone:
Per le crêpes
400 ml di latte
170 gr di farina
10 uova di quaglia o 2 uova di gallina
50 gr di burro
1 pizzico di sale

Per il ripieno:
2 mazzi asparagi
150 gr di Parmigiano  Reggiano grattugiato
200 ml  di panna liquida
Pepe nero q.b.
Procedimento

Mettete in un pentolino il Parmigiano grattugiato e la panna e fatelo sciogliere lentamente a fuoco bassissimo fino a quando si sarà amalgamato il tutto e si sarà formata una crema piuttosto liquida, aggiungete il sale e il pepe. Lasciatela raffreddare e mettetela in frigo per un paio d’ore, si consoliderà fino a prendere la consistenza di una crema spalmabile.
In una ciotola mettete le uova leggermente sbattute, la farina, il latte, un pizzico di sale e mescolate bene, evitando di formare dei grumi: lasciate riposare per trenta minuti.

 
Lavate gli asparagi, eliminate la parte legnosa e fateli cuocere a vapore per 6/7 minuti. Lasciateli raffreddare, tagliate il gambo a metà e riducetelo in tanti pezzetti.
Spennellate una padellina antiaderente (18/20 cm di diametro) con un poco di burro e, quando sarà ben calda, versate un mestolo di pastella.


Lasciate cuocere la crêpes dai due lati (circa un minuto per lato) e mettete da parte. 

 
Procedete così fino a esaurimento della pastella (circa 12 crêpes).
Prelevate la crema di Parmigiano dal frigo, unite la metà con i pezzetti di asparagi e spalmatela sulle crêpes, unite le punte degli asparagi e chiudete i lembi.
Mettete le crêpes nei piatti da portata, versate su ognuna un po’ della restante crema e servite.
Buon appetito.


Variante: potete fare una crema con lo stesso sistema anche  con altri formaggi, come gorgonzola o toma, o unirli al Parmigiano.

martedì 8 aprile 2014

Insalata di asparagi

L’asparago è una pianta selvatica originaria del bacino mediterraneo e, in particolare, delle regioni centrali e settentrionali dell’Europa, dell’Asia centrale e occidentale, dell’Egitto, dell’Algeria e della penisola Iberica.
La produzione nazionale di asparagi è prevalentemente concentrata in Emilia Romagna, Piemonte e Veneto.  Gli ortofrutticoltori italiani ne suggeriscono l’acquisto e il consumo a partire dal mese di aprile. Dal punto di vista nutrizionale, nell’asparago sono contenute proteine, sali minerali e vitamine. Ottimo contorno, l’asparago è una verdura assai apprezzata dai buongustai. Esistono circa venti tipi di asparago, i più comuni sono quello verde e quello bianco.
L'asparago di Santena (TO) è uno dei prodotti tipici del Paniere della Provincia di Torino, marchio che garantisce la qualità del prodotto locale.
L'asparago di Santena, utilizzato per questa ricetta, è verde con sfumature violacee, dal sapore dolce e delicato, impiegato in molte ricette piemontesi.
E' l'unico asparago che viene commercializzato con la base del turione bianca, ciò è dovuto alla tecnica di coltivazione con baulatura del terreno e alla modalità di raccolta, per la quale si utilizza un particolare coltello che permette di scalzare l'asparago lasciando la base bianca senza danneggiare la zampa.



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Ingredienti per 4 persone:
400 gr di asparagi di Santena
150 gr di prosciutto crudo
8 pomodori secchi sottolio
Scaglie di Parmigiano q.b.
Una ventina di olive nere taggiasche
2 cucchiai di capperi sottaceto
4 cucchiai di olio extravergine d’oliva
1 cucchiaio d’aceto di mele (o di vino ma bianco)
Sale q.b.

Procedimento

Lavate gli asparagi, eliminate la parte legnosa e fateli cuocere a vapore per 5 minuti. Lasciateli raffreddare e tagliateli in diagonale.
Tagliate a striscioline i pomodori secchi e a pezzetti il prosciutto crudo. Mettete tutto in una ciotola, unite i capperi, le olive e le scaglie di Parmigiano.
Preparate una vinaigrette (emulsione) con l’olio, l’aceto, il sale, condite l’insalata e servite.