La pianta delle fave è originaria dell'Asia Minore e da secoli è ampiamente
coltivata per l'alimentazione umana e animale (foraggio).
Cibo dei poveri per eccellenza considerato
il basso costo, è tuttavia un alimento ricco di elementi nutritivi come sali minerali,
in particolare ferro, potassio, selenio, magnesio, rame e vitamine, tuttavia il
processo d’essiccazione fa sì che gran parte di questi nutrienti vadano
perduti. Le foglie essiccate
sono sfruttate in erboristeria come rimedio naturale per stimolare la diuresi.
Le fave sono largamente consumate nelle tavole italiane, in particolare
nelle regioni pugliesi, sicule e sarde, dove le ritroviamo sia crude,
accompagnate ai formaggi, ai salumi e al pane, sia cotte.
In soggetti
predisposti il consumo di questi legumi può scatenare una grave reazione
allergica detta “favismo” che nei casi più gravi può addirittura indurre il
coma.
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Ingredienti
per 4 persone:
700 g di fave fresche
1
cipolla bianca
1
bicchiere di brodo vegetale o di acqua calda
4
cucchiai d’olio d’oliva extravergine
Origano
q.b.
Sale
e pepe q.b.
Procedimento
Aprite
i baccelli delle fave, estraete i semi, eliminate i cappelletti e lavate con
cura.
Pulite
e tagliate la cipolla a fettine.
In
una padella o casseruola scaldate quattro cucchiai d’olio, unite la cipolla e lasciate
dorare per qualche minuto poi aggiungete le fave, il bicchiere di brodo
vegetale e il sale.
Continuate
la cottura fino a quando le fave saranno cotte (circa 10/15 minuti), poi
spolverizzate a piacere con l’origano e il pepe.
Lasciate
insaporire per un minuto e servite.