La storia della Valfrutta
comincia nel 1966 come progetto di valorizzazione sociale e culturale a sostegno
dell’attività agricola: tre cooperative ortofrutticole
emiliano-romagnole costituiscono CALPO, il consorzio Cooperative Associate
Lavorazione Prodotti Ortofrutticoli,
E' il 1972: nasce il logo Valfrutta e il consorzio si dota della struttura industriale per trasformare direttamente la frutta delle cooperative socie negli stabilimenti di Cotignola e Barbiano in provincia di Ravenna. Negli anni seguenti, poi, si sviluppa rapidamente sia come capacità produttiva che come gamma di prodotti, dando il benvenuto a nuove cooperative nella compagine sociale.
E’ il 1976: nasce Conserve Italia, polo commerciale nazionale per i prodotti della CALPO e di altre 14 cooperative italiane di trasformazione operanti nei settori della frutta, dei vegetali e del pomodoro. Tra il 1978 e il 1980 il progetto Conserve Italia diventa una realtà a tutti gli effetti, ponendo le basi per la sua crescita nazionale e internazionale.
La sede di Valfrutta viene spostata a Bologna, e mentre la compagine sociale accoglie progressivamente nuove cooperative, vengono introdotti degli standard comuni sulle metodologie di coltivazione, sugli impianti di produzione, sui sistemi di gestione e controllo qualità. E’ in questo periodo che assistiamo al lancio del brand ed alla costruzione dell'identità aziendale con ingenti investimenti pubblicitari sul marchio.
Nel 1987 viene creato il celebre payoff "La natura di prima mano", per comunicare i valori cardine di Valfrutta di ieri e di oggi: naturalità, genuinità e tradizione.
In Valfrutta e dietro ogni succo, ogni passata di pomodoro e ogni frutto o verdura c’è un'intera filiera fatta di agricoltori, tecnici, stabilimenti, tecnologie, controlli e ricerche, perché nelle nostre case vogliamo portare solo il meglio della natura. La qualità delle materie prime è assicurata non solo da un'attenta scelta delle varietà e delle migliori aree di coltivazione, ma anche dalle tecniche agronomiche utilizzate in campo, dalle modalità e tempi di raccolta che rispettano i ritmi naturali della terra. Le scelte di Valfrutta da sempre sono mirate non solo ad assicurare la freschezza e la salubrità del prodotto finito, ma anche a mantenerne il più possibile inalterate le caratteristiche originali in termini di freschezza, di gusto e di contenuto in vitamine e sali minerali, che generano benessere e piacere al momento del consumo. Le modalità di coltivazione e di raccolta, i processi di trasformazione e le fasi di confezionamento sono improntate su questi principi e sottostanno ad un rigoroso sistema di controlli che si basa sul lavoro di centinaia di agronomi, tecnici di laboratorio e ricercatori, ma soprattutto su migliaia di produttori agricoli che osservano rigidi disciplinari di produzione, in cui qualità dei prodotti e rispetto dell’ambiente sono valori inscindibili.
E' il 1972: nasce il logo Valfrutta e il consorzio si dota della struttura industriale per trasformare direttamente la frutta delle cooperative socie negli stabilimenti di Cotignola e Barbiano in provincia di Ravenna. Negli anni seguenti, poi, si sviluppa rapidamente sia come capacità produttiva che come gamma di prodotti, dando il benvenuto a nuove cooperative nella compagine sociale.
E’ il 1976: nasce Conserve Italia, polo commerciale nazionale per i prodotti della CALPO e di altre 14 cooperative italiane di trasformazione operanti nei settori della frutta, dei vegetali e del pomodoro. Tra il 1978 e il 1980 il progetto Conserve Italia diventa una realtà a tutti gli effetti, ponendo le basi per la sua crescita nazionale e internazionale.
La sede di Valfrutta viene spostata a Bologna, e mentre la compagine sociale accoglie progressivamente nuove cooperative, vengono introdotti degli standard comuni sulle metodologie di coltivazione, sugli impianti di produzione, sui sistemi di gestione e controllo qualità. E’ in questo periodo che assistiamo al lancio del brand ed alla costruzione dell'identità aziendale con ingenti investimenti pubblicitari sul marchio.
Nel 1987 viene creato il celebre payoff "La natura di prima mano", per comunicare i valori cardine di Valfrutta di ieri e di oggi: naturalità, genuinità e tradizione.
In Valfrutta e dietro ogni succo, ogni passata di pomodoro e ogni frutto o verdura c’è un'intera filiera fatta di agricoltori, tecnici, stabilimenti, tecnologie, controlli e ricerche, perché nelle nostre case vogliamo portare solo il meglio della natura. La qualità delle materie prime è assicurata non solo da un'attenta scelta delle varietà e delle migliori aree di coltivazione, ma anche dalle tecniche agronomiche utilizzate in campo, dalle modalità e tempi di raccolta che rispettano i ritmi naturali della terra. Le scelte di Valfrutta da sempre sono mirate non solo ad assicurare la freschezza e la salubrità del prodotto finito, ma anche a mantenerne il più possibile inalterate le caratteristiche originali in termini di freschezza, di gusto e di contenuto in vitamine e sali minerali, che generano benessere e piacere al momento del consumo. Le modalità di coltivazione e di raccolta, i processi di trasformazione e le fasi di confezionamento sono improntate su questi principi e sottostanno ad un rigoroso sistema di controlli che si basa sul lavoro di centinaia di agronomi, tecnici di laboratorio e ricercatori, ma soprattutto su migliaia di produttori agricoli che osservano rigidi disciplinari di produzione, in cui qualità dei prodotti e rispetto dell’ambiente sono valori inscindibili.
I ceci sono
tra i legumi da preferire per il discreto indice contenuto di acidi polinsaturi
e di aminoacidi e per le loro molteplici proprietà nutrizionali.
Sono più
ricchi di lipidi rispetto agli altri legumi e pertanto sono più equilibrati
nella ripartizione dei macronutrienti. Contengono discreti quantitativi di vitamine A, C, B9 e saponine che aiutano a ridurre i trigliceridi ed il
colesterolo, non solo, ma sono anche ricchi di ferro, fosforo.
La
Soia e il Farro Valfrutta che ho
utilizzato per questa ricetta sono rigorosamente
coltivati in Italia e cotti a vapore.
La soia è ricca di fibre e con un elevato contenuto di proteine si
presenta come fagioli teneri, di colore
chiaro e dal gusto delicato, ideali per arricchire insalate e contorni.
Il
Farro si caratterizza per i chicchi fragranti, di colore bruno intenso e già
pronti all’uso, Come la Soia è ricco di fibre e di proteine.
CONSERVE ITALIA Soc. Coop agricola, aderente a Fedagri
Confcooperative ha da tempo aderito al progetto “QUI DA NOI” che ha come
obbiettivo la valorizzazione delle produzioni agricole nazionali.
LE IMMAGINI E I TESTI PUBBLICATI IN QUESTO SITO SONO DI PROPRIETA’ DELL’AUTORE E SONO PROTETTI DALLA LEGGE SUL DIRITTO D’AUTORE N. 633/1941 E SUCCESSIVE MODIFICHE. COPYRIGHT © 2010-2050. TUTTI I DIRITTI RISERVATI A IL POMODORO ROSSO DI MARIA ANTONIETTA GRASSI. VIETATA LA RIPRODUZIONE, ANCHE PARZIALE, DI TESTI O FOTO, SENZA AUTORIZZAZIONE.
Ingredienti
per 4 persone:
3
barattoli di Farro cotto a vapore
Valfrutta
1
barattolo di Soia cotta a vapore
Valfrutta
Una
cipolla di Tropea
2
zucchine chiare
2
falde di peperone rosso
2
falde di peperone giallo
150
gr di mozzarella
Qualche
rametto di timo e maggiorana
1
cucchiaio di senape
1
cucchiaio di succo di limone
Olio
extravergine q.b.
Sale
q.b.
Procedimento
Pulite
la cipolla e tagliatela alla veneziana (a rondelle)
Lavate,
spuntate le zucchine e tagliatele a fette verticali.
Lavate
i peperoni, tagliateli, togliete i semi a i filamenti interni e divideteli a
falde.
Mettete
la mozzarella a scolare.
Grigliate
tutti gli ortaggi.
Tagliate
la mozzarella a cubetti.
Preparate
una vinaigrette: sciogliete la senape con il limone, aggiungete 4 o 5 cucchiai
d’olio e il sale e miscelate bene, unite il timo e la maggiorana.
Scolate
il farro e la soia e versateli in una capiente insalatiera.
Tagliate
a quadratini sia le zucchine che 4 falde di peperone (2 gialle e 2 rosse),
unite tutto al farro e la soia, aggiungete le cipolle grigliate e la
mozzarella.
Condite
con la vinaigrette e mettete in frigo per almeno un’ora.
Servite
fresco.
Potete
portare in tavola l’insalatiera o suddividere le porzioni nei piatti
individuali.