martedì 21 luglio 2015

Insalata di polpo, peperoni e olive

Ogni volta che devo dire la parola polipo, vengo assalita dai dubbi: “ma si dice polipo, polpo o piovra”? E per fugare questo amletico dubbio (che suppongo abbiano molti di voi) sono andata a consultare il sito della prestigiosa Accademia della Crusca.
Ebbene, questi illustri professori hanno decretato che il termine piovra è assolutamente errato, mentre, hanno spiegato che, pur essendo il termine 'polpo' una storpiatura di 'polipo', è proprio quest'ultima la forma corretta.

'Dal momento però - così esordiscono gli accademici - che 'polpo', voce che abbiamo visto confortata con continuità dalla tradizione lessicografica, dall’uso costante in letteratura, e che oltre tutto ha dalla sua l’universale diffusione in tutti i dialetti della penisola, è anche la scelta degli addetti alla pesca e alla commercializzazione del prodotto, nonché nella legislazione inerente agli stessi settori, [...] ci sembra, per una volta, facile dare una indicazione univoca per tutti i livelli d’uso e per tutte le aree della penisola: mangiamoci con soddisfazione una gustosa 'insalata di polpo'

Il polpo possiede tre cuori e ha la capacità di cambiare colore molto velocemente sia per mimetizzarsi sia per comunicare con i suoi simili. Caratteristica principale è la presenza di una doppia fila di ventose su ognuno degli otto tentacoli, il che lo distingue dal moscardino che ha una sola fila di ventose. Al centro degli otto tentacoli, sulla parte inferiore dell'animale, si trova la bocca che termina con un becco corneo utilizzato per rompere gusci di conchiglie e il carapace dei crostacei dei quali si nutre. Il manto è lungo 8–25 cm  i tentacoli invece sono lunghi in media 40–100 cm, il peso varia da 500 grammi fino a 7–8 kg degli esemplari più grandi. In genere i maschi sono più grandi delle femmine.
Le sue carni sono magre e ricche di proteine ad alto valore biologico e non contengono molto colesterolo. Possiedono discrete quantità di sali minerali quali ferro, calcio, fosforo e potassio.




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Ingredienti per 4 persone:

1 polpo da 1 kg.
Una ventina di olive  verdi tipo Bella di Cerignola
1 peperone rosso
1 peperone giallo
2 peperoncini verdi a sigaretta
Qualche cetriolino sott’aceto
1 mazzetto di prezzemolo
1 cucchiaio di capperi sott’aceto
1 cucchiaino di pasta d’acciughe
2 spicchi d'aglio
1 limone
Aceto bianco q.b.
Olio extravergine q.b.
Sale q.b.
 

Procedimento

Lavate bene il polpo e ponetelo, con uno spicchio d'aglio e il succo di mezzo limone, in una pentola senza aggiungere acqua (cuocerà nei suoi liquidi).





Mettete il coperchio e cuocete per 40 minuti a fuoco bassissimo, ogni tanto muovetelo dolcemente. 




Lasciatelo raffreddare nella sua acqua poi togliete la pelle e le ventose, tagliatelo a tocchetti e mettetelo in una ciotola.





Nel frattempo preparate la salsina per il condimento.
Lavate il prezzemolo, sgrondatelo bene e tritatelo con lo spicchio d’aglio rimasto e i capperi. Ponete il trito in una ciotola e versate un po’ d’olio. Mescolate bene.
Lavate i peperoni, togliete la calotta e i semi e tagliateli a listarelle sottili e uniteli al polpo.
Aggiungete le olive, i cetriolini tagliati a rondelle e il succo del mezzo limone rimasto, un po' di aceto bianco, la salsina di prezzemolo, un paio di cucchiai d’olio, aggiustate di sale.


Mescolate bene, lasciate riposare un’ora al fresco e servite.





Questo tipo di cottura, così particolare, mi fu insegnato circa 30 anni fa da una signora siciliana, moglie di un pescatore.
Devo dire che, ho avuto qualche perplessità a provarla, come probabilmente l’avrete voi, poi ho provato.
Vi assicuro che il polipo cuoce con i liquidi che produce e rimane morbidissimo e molto gustoso.
Provare per credere!